Ser Fabiano di ser Lorenzo Ballerecci lasciò erede i poveri di Prato:
«... in tutti gli altri suoi beni mobili et immobili, ragioni, azioni, crediti,
presenti e futuri, et in tutto ciò che si apparterrà et aspetterà a detto
Fabiano testatore al tempo della sua morte, suoi eredi universali instituì,
fece, nominò con la sua propria bocca et esser volse tutti i poveri di Gesù
Cristo di Prato questuanti» (v. n. 1815).