Livello: serie
Estremi cronologici: 1710 mar. 7 - 1750 dic. 22Consistenza: 1 unità
Marzia Felice, figlia del capitano Ranieri Calzabigi di Livorno e
moglie di Simon Francesco del capitano Pietro Fede di Prato, con testamento del
3 apr. 1734, rogato ser Giovan Domenico Ambrogi, dispose: «In tutti gl'altri
suoi beni mobili, immobili, semoventi, ragioni, azioni e generalmente in tutto
ciò che si ritroverà essere ed appartenere alla sua eredità, suo erede
universale instituì, esser volse, e di propria bocca nominò Iddio Ottimo Massimo
e l'anima di essa testatrice, ordinando che si costituisca, dopo la di lei
morte, una perpetua ufiziatura nella chiesa della Madonna SS.ma del Giglio della
città di Prato, più sollecitamente che sarà possibile, e si aggravi di quel
numero di messe, che sarà reputato conveniente dagl'infrascritti suoi signori
esecutori, attese le forze della predetta sua eredità. Della quale ufiziatura
chiunque sarà il possessore abbia l'obbligo di celebrare annualmente ancora sei
messe per l'anima di essa signora testatrice all'altare privilegiato del SS.mo
Crocifisso nella Cattedrale di Prato, ed altra messa annualmente nel giorno di
san Francesco di Paola in quella chiesa della predetta città, ove resterà
solennizzata la festa di detto santo, senza ricevere alcuna elemosina».
L'eredità ascese a scudi 732 lire - soldi 4 denari 8 (v. n. 1810).