Il Seminario vescovile fu istituito dal vescovo Gherardo Gherardi nel
1682, perché «potesse un numero di cherici nella disciplina ecclesiastica
instituirsi e nel santo servizio di Dio educarsi». Ai giovani più volenterosi e
capaci di Prato vennero riservati alcuni «posti gratuiti», ossia delle borse di
studio. Due posti erano di collazione del Municipio di Prato, due del vescovo,
uno del principe ossia di S.A.R., uno dell'Arte della lana, uno dell'eredità
Calvi. Nel 1851 fu approvata la «riforma e regolamento per ottenere i posti». I
posti gratuiti concessi dal Comune furono soppressi nel 1917. L'ultimo editto
del Municipio per il concorso ad esame per un posto gratuito di studio porta la
data del 18 ago. 1914. Una apposita commissione, presieduta dal vicario
generale, aveva il compito di selezionare mediante concorsi gli aspiranti e di
proporre per l'assegnazione dei posti. Sono anche inseriti i regolamenti e
altri atti, di competenza o soggetti all'approvazione del vescovo o del vicario
generale, e due volumetti relativi all'eredità Braccioli e alle spese del vitto
(v. nn. 609 e 610)1.