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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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13.2.4 Insinuazioni

Livello: sottoserie

Estremi cronologici: 1633 nov. 9 - 1825 feb. 25

Consistenza: 2 unità

Vi sono accolte le richieste di registrazione e di collocazione nell'archivio della Curia del proposto, poi diocesana, di documenti (in copia o in orig.), in vista dell'opportunità di avere al sicuro atti costitutivi di diritti. La registrazione e il deposito degli atti dovevano essere autorizzati con decreto del giudice: «et perché desiderano insinuarsi tal donazione, della quale n'apparisce publico instrumento, perciò ricorrono a V. S. E. supplicandola a comettere al suo Vicario che insinui et decreti doversi et potersi tal donazione insinuare ...» (n. 1115 c. 55). I giuramenti promissori, prestati a garanzia di obbligazioni contrattuali, una volta che queste erano state adempite, venivano dichiarati estinti (insieme con l'obbligazione nata dal giuramento) con decreto del vicario generale (assoluzione dal giuramento).


1110 (H.20)
Filza d'insinuazioni e assoluzioni di giuramenti, 1691 al 1825
Repertorio cronologico.
Filza, 320x220 mm. Legatura in pergamena, cc. 453.
1633 nov. 9 - 1825 feb. 25
1111 (H.94)
Registro di notificazioni, di legati pii, di ultime voluntà
Sotto il titolo: Legato Salviati amministrato dal rev.mo mons. Vicario generale a favore della Casa pia dell'Orfanelli. Donazione fatta dall'ill.mo e rev.mo monsignore Federigo Alamanni al Capitolo dei R. Dignità e Canonici d'un messale descritto come in detta donazione, esistente in questo come per privato foglio apparisce, al quale etc.
La marchesa Maria Maddalena Verzoni Salviati, «nel suo ultimo nuncupativo testamento, rogato messer Iacopo Meucci di questa città di Prato il dì 26 mag. 1722, lasciò che da di lei signori eredi, nel termine di tre anni da decorrere dal dì della sua morte, pagassero nelle mani dell'ill.mo monsignor Vicario generale di questa città di Prato, la somma di scudi cento per impiegarsi dal detto monsignor Vicario a favore della Casa pia dell'orfanelli di questa città, o sia casa dove convivevano mentre ella viveva cinque o sei piccoli ragazzi levati dalle strade; quale non essendo in piedi al tempo della morte di detta signora, ordinò l'impiego di detta somma ad effetto che tanto il fondo quanto il frutto che da esso proverrà deva sevire a pro della detta casa pia, quale dovevasi riaprire dal detto monsignor Vicario ... A dì 4 gen. 1729 ab incarnatione: morì la suddetta signora marchesa Maria Maddalena Verzoni Salviati. A dì 13 ago. 1732: in esecuzione et adempimento del suddetto legato, l'ill.mo signor marchese Costanzo Salviati pagò scudi cento in mano dell'ill.mo monsignor Girolamo Mannucci Vicario generale» (c. 63). Repertorio cronologico.
Registro, 300x210 mm. Legatura in pergamena, cc. scritte 91.
1673 apr. 27 - 1747 giu. 22