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13.2.9 Collette e imposizioni

Livello: sottoserie

Estremi cronologici: 1680 gen. 22 - 1754 dic. 19

Consistenza: 16 unità

Il principio che i beni ecclesiastici non dovessero essere assoggetati ad alcun tributo era già affermato nelle Decretali. Ai principi era vietato, sotto pena di gravi censure, d'aggravare la chiesa senza il consenso del sommo pontefice. Tale prescrizione fu poi fissata nella nota bolla In coena Domini del papa Urbano V (1362-1370) e da quella Pastoralis Romanorum Pontificum vigilantia del papa Urbano VIII (1627). L'esenzione dei beni della chiesa, tuttavia, fu oggetto di trattative e di accordi anche fra il granduca di Toscana e il sommo pontefice. Il bisogno di rafforzare le finanze granducali era divenuto urgente sia per l'accrescersi delle spese militari, sia per l'estendersi dei servizi pubblici, ad esempio, «per le spese gravissime fattesi ... a fine di tenere lontano ... il flagello terribile del mal contagioso» (v. n. 1141), ma specialmente «in occasione dei lavori che sono proposti farsi a' fiumi e strade» (n. 1133).
Durante gli anni delle guerre di Augusta e per la successione spagnola, fra il 1690 e il 1714, la Toscana fu chiamata dal governo imperiale di Vienna a pagare notevoli contributi militari, in quanto Stato soggetto all'Impero. Si moltiplicarono allora imposte e gabelle e, tra queste, le «collette universali», che colpirono tutti i percettori di redditi. A tale imposta furono assoggettati anche gli ecclesiastici e le rendite dei Luoghi pii. Il contributo di Prato oscillò, per ogni colletta, dai due ai tremila scudi. Non mancarono inoltre tributi straordinari, sia per le spese sanitarie causate da epidemie (nel 1722 Prato pagò 3000 scudi, nel 1737 altri 2500), sia per il passaggio delle truppe spagnole prima e di quelle imperiali dopo sul territorio granducale, che comportarono a Prato imposte per un totale di circa 7000 scudi.
Una speciale deputazione di ecclesiastici e di religiosi, eletta nel sinodo diocesano, valutava le «date o assegne», ossia le portate patrimoniali degli enti ecclesiastici nonché quelle dei chierici e delle persone ecclesiastiche e ripartiva con criteri di equità le relative collette e imposizioni da pagare. Gli atti contenenti gli importi delle imposizioni e delle collette, dovute dai singoli contribuenti, in base ai quali l'esattore o camarlingo procedeva alla riscossione, erano resi esecutivi con decreto del tribunale ecclesiastico.


1133 (D.60)
Accordo circa all'imposizioni del 1698, 1703, 1713, 1714 e 1753
Contiene, fra l'altro, il motuproprio del papa Innocenzo XI e il relativo decreto di esecuzione del nunzio apostolico di Firenze sopra le imposizioni dei fiumi, del 1680; le congregazioni del clero secolare e regolare di Prato, dal 1698 al 1753, «per l'imposizioni che si fanno sopra gl'effetti posseduti dall'ecclesiastici della città, nell'ordinazioni de' lavori per i ripari de' fiumi, argini, ponti, strade maestre et altro che cada sotto il nome generale d'imposizione», e le elezioni dei deputati.
Busta, 310x220 mm. Legatura in cartone, cc. non numerate.
1680 gen. 22 - 1753 giu. 22
1134 (D.52)
Collette degli ecclesiastici, 1708
Il registro contiene le date o assegne o portate degli enti e degli ecclesiastici e la relativa imposizione a ragione di scudi 6.5.6.8 per ogni 100 scudi. L'imposta era «prelevata per i lavori che sono proposti per farsi a fiumi e strade».
Registro, 300x220 mm. Legatura in pergamena, cc. 56.
1708 ago. 1 - 1726 lug. 15
1135 (D.53)
Colletta degli ecclesiastici, 1711 e 1712
Il registro riporta «la data già assegna» e la relativa tassa da pagare.
Registro, 300x220 mm. Legatura in pergamena, cc. 55.
1712 gen. 1 - 1726 lug. 23
1136 (D.59)
Registro de' collettati dell'imposizioni de' fiumi, 1714 al 1729
Le imposizioni riguardano il Bisenzio al Cavalciotto, a' Rimbotti, sotto il rio S. Anna, al Vignale, a Mezzana, a' Confini; la generalissima di Bisenzio; l'Ombrone a sinistra e destra, alla Filimortula; l'allargamento dell'Ombrone; l'Ombrone e il fosso del Calice; il fosso nuovo di Dogaia; il cavo di Dogaia e Aiolo; il rio di Filettole; il fosso del Calice e fiume Calice; il fiume Stella sul confino del Pistoiese; il fosso di Catrelli; il Bagnolo in quel di Prato; la Bardena da' beni del capitano Buonamici.
Registro, 290x210 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1714 giu. 15 - 1754 dic. 19
1137 (D.61)
Poste per l'imposizione degl'ecclesiastici
A c. 1: Copia delle poste spettanti agl'ecclesiastici di Prato, sottoposte all'imposizione generale d'Ombrone per l'allargamento, estratta dalla sua filza dove sono descritti tutti i terreni che compongono detta imposizione, esistente nello scrittoio del ragioniere della Parte.
Registro, 300x210 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1717
1138 (D.64)
Registro dell'imposizione dell'Ombrone
A c. 1: 1718. Spoglio dei debitori ecclesiastici, secolari e regolari, di Prato, sottoposti all'imposizione generale del fiume Ombrone, per l'allargamento; estratti dal suo orig. libro C d'Ombrone, esistente nello scrittoio del ragioniere dei signori Capitani di Parte et Uffiziali de' fiumi della città di Firenze. Repertorio alfabetico.
Registro, 360x250 mm. Legatura in pergamena, cc. 191 scritte.
1717 set. 1 - 1718 dic. 31
1139 (D.65)
Assegnie della rendita di benefizi et altre rendite ecclesiastiche della città e diocesi di Prato
La filza contiene le portate o assegne, giurate e presentate dai «singoli ecclesiastici, secolari e regolari, dell'uno e l'altro sesso» in ordine alla colletta per «la liberazione de' suoi stati [del Granduca] dalla gravezza de' quartieri delle truppe alemanne», e vari bandi a stampa del vescovo di Pistoia e Prato relativi alla colletta.
Registro, 330x210 mm. Legatura in cartone, cc. non numerate.
1693 set. 1 - 1703 ago. 31
1140 (I.16)
Debitori e creditori della nuova colletta ecclesiastica della città di Prato. A
Sulla carta di guardia: «Libro de' debitori e creditori della contribuzione ecclesiastica di questa diogesi pratese, fatta e eseguita in quest'anno 1703 d'ordine di N. S. Clemente XI sommo pontefice a favore di S. A. Reale ... prete Anton Francesco Stanghi, come camarlingo eletto per detta contribuzione».
Registro, 440x290 mm. Legatura in pergamena, cc. 35 scritte, il resto bianche.
1703
1141 (G.73)
Collette, 1718, 1721 e 1727 colle portate
1. Assegne per la sanità del bestiame, 1718; 2. Colletta delle truppe alemanne, 1721; 3. Colletta della sanità con tutte le portate, principiata l'anno 1722 e pagata l'anno 1727, 1722-1728.
Registro, 310x220 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1717 ago. 13 - 1728 dic. 31
1142 (D.54)
Libbro della colletta degli ecclesiastici della diogesi di Prato, 1721
A c. 1: Libbro della tassa degl'ecclesiastici della città e diogesi di Prato da esigersi alla ragione di scudi 1.4.18.4 per ogni 100 scudi d'entrata che hanno i medesimi, per fare la somma di scudi 497, quale si doverà rimettere dall'infrascritto signor camarlingo alla cassa del Magistrato dei signori Nove, netti da ogni spesa, secondo il reparto fatto dai signori deputati eletti sopra di ciò.
Uniti due fascicoli con l'assegna degli enti e degli ecclesiastici e la relativa tassa (del 1721), levata «per preservare li stati di Toscana dai gravissimi danni e pregiudizii che venivano minacciati dalle truppe straniere».
Registro, 310x220 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1721 lug. 31 - 1721 dic. 31
1143 (D.55)
Libbro della colletta degl'ecclesiastici della diogesi di Prato 1727 per la sanità
La «tariffa della contribuzione» era alla ragione di lire 9.6.8 per cento. Unita insieme la minuta del libro.
Registro, 320x220 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1727 dic. 31 - 1728 gen. 31
1144 (G.69)
Portate d'imposizioni state fatte sopra i beni degli ecclesiastici, 1737 al 1741
A c. 1: Ristretto di tutti gli ecclesiastici secolari e regolari, compagnie etc. della città e diocesi di Prato e delle loro portate per la nuova contribuzione da farsi per le cause espresse nella lettera della sacra Congregazione dell'Immunità ecclesiastica de' 3 del mese di giu. 1741, a tenore della quale deve farsi lo sborso alla cassa del Magistrato dei signori Nove della città di Firenze di altra somma, oltre quella già repartita in occasione della passata contribuzione servita per pagare le spese dell'ultimo accantonamento delle truppe spagnole.
A stampa varie istruzioni e editti, fra cui un bando del vescovo di Pistoia e Prato, del 1747, per la denunzia da parte degli ecclesiastici della «portata di tutto l'olio pel mese d'ago.», e la «portata e nota giusta e fedele di tutto il grano e biade di qualunque sorte, niuna eccettuata, e tanto da macina che da cavalli, che si ritrovano appresso di loro per il prossimo futuro mese di set.; di tutte le biade minute per tutto il dì 15 di nov., e di tutte le castagne marroni e farina di dette per tutto il mese di gen. susseguente». Repertorio cronologico.
Filza, 330x240 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate. Fascc. 198.
1737 ott. 31 - 1742 mar. 5
1145 (D.56)
Libbro della colletta degl'ecclesiastici della diogesi di Prato, 1738
A c. 1: 1738. Tassa degli ecclesiastici della città di Prato, sì secolari che regolari, per causa dell'esazione da farsi delli scudi 651.33.12.8 da pagarsi alla cassa del Magistrato ill.mo de' signori Nove della città di Firenze senza alcuna diminuzione, a tenore delli ordini, in sconto del debito contratto dalla medesima cassa in occasione dei passaggi ed accantonamenti delle truppe spagnole negli stati di S. A. R., stata consegnata detta tassa al molto rev.do signor Domenico Magni camarlingo stato eletto per la presente riscossione questo dì 30 gen. 1738.
Registro, 310x210 mm. Legatura in pergamena, cc. 68.
1739 feb. 6 - 1739 ago. 5
1146 (D.57)
Libbro della colletta degli ecclesiastici della diogesi di Prato dell'anno 1742
A c. 1v: 1741. Tassa degli ecclesiastici della città e diocesi di Prato, sì secolari che regolari, la quale alla ragione di scudi 3 lire - soldi 13 e denari 2 per cento sopra l'entrata di scudi 31706, stata assegnata a questa città e diocesi nel repartimento stato fatto dall'ill.ma Nunziatura di Firenze, importa scudi 981.
Registro, 310x210 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1742
1147 (D.51)
Atti per la contribuzione degli ecclesiastici dal 1° dic. 1750 al 1752
Nella busta sono accolte le portate delle chiese, dei benefici e dei luoghi pii della diocesi, presentate sotto giuramento dai rispettivi titolari.
Busta, 330x230 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1750 dic. 1 - 1752 ago. 3
1148 (D.58)
Libbro della colletta degl'ecclesiastici della diogesi di Prato, 1752
A c. 1: Libbro della tassa di ciascheduno ecclesiastico, sì secolare che regolare, e Luogo pio della città e diogesi di Prato, per causa dell'esazione da farsi per tutto ago. 1752 di scudi 402.2.4.4, a tenore degli ordini etc., che è la quota assegnata a questa città e diogesi in sconto degli scudi 9420 che devono contribuire tutti gli ecclesiastici e Luoghi pii degli stati, nuovo e vecchio, della Toscana, in sollievo dei laici per l'estinzione del debito, contratto dai signori uffiziali di Sanità della città di Firenze per guardare i medesimi stati dalla peste di Calabria e Messina.
Registro, 370x250 mm. Legatura in pergamena, cc. non numerate.
1752 ago. 1 - 1752 dic. 31