Origine e finalità
Negli ultimi decenni è stata condotta un’ampia campagna di riordinamento e inventariazione degli archivi storici comunali toscani, realizzata con il supporto della Regione Toscana e delle Amministrazioni locali, d’intesa con la Soprintendenza archivistica per la Toscana. La maggior parte degli inventari prodotti in questo ambito è stata edita in varie collane sostenute anch’esse dalle Amministrazioni provinciali e comunali interessate, che hanno manifestato, così facendo, la volontà di diffondere anche al di fuori della realtà locale gli strumenti di ricerca prodotti e di rendere largamente conosciuto e accessibile il patrimonio archivistico in essi descritto.
Il progetto Archivi Storici Toscani in Internet (AST) è scaturito dalla consapevolezza delle trasformazioni intervenute negli ultimi anni nell’ambito degli strumenti di comunicazione e dall’esigenza, largamente avvertita, di provvedere al recupero in formato digitale degli inventari editi: la loro diffusione sul web ne consente una divulgazione più ampia e valorizza la tradizione inventariale toscana, così importante sia per i contenuti altamente qualificati sia per l’assetto editoriale dei volumi editi, caratteristiche entrambe recuperate nel progetto. Oltre a ciò, i caratteri specifici degli archivi descritti negli inventari e la loro appartenenza ad ambiti territoriali e a contesti statuali omogenei hanno suggerito di convogliare in un unico ambiente le descrizioni di complessi archivistici, soggetti produttori e istituti di conservazione in modo da consentire una ricerca e un recupero comuni indipendentemente dall’inventario fonte nel quale esse sono state pubblicate: tale soluzione mette in evidenza il vero e proprio carattere di sistema integrato di fonti per lo studio della storia toscana che gli archivi comunali costituiscono nel loro insieme.
Il progetto AST, tramite un confronto fra il modello di rappresentazione delle entità in esso descritte e il modello che emerge da altre iniziative di livello internazionale – sia di standard di descrizione sia di progetti di marcatura analoghi –, ha rivelato un alto grado di interoperabilità con sistemi diversi, dimostrando ad esempio un considerevole livello di corrispondenza fra il proprio tracciato descrittivo e quello di una banca dati particolarmente autorevole nell’ambito del Sistema Archivistico Nazionale quale è SIUSA (Sistema Informativo Unificato delle Soprintendenze Archivistiche).
Modalità di realizzazione
Il percorso che è stato sperimentato nella realizzazione del progetto si basa sui metalinguaggi di marcatura e su XML in particolare, affermatosi negli ultimi tempi come una tecnologia d’avanguardia nel trattamento di testi non rigidamente strutturati come sono in genere gli strumenti di ricerca archivistici.
Mediante un'attenta analisi della struttura e della tipologia degli inventari degli archivi storici comunali toscani, sono state prodotte quattro apposite Document Type Definitions (DTDs), rispettivamente per i complessi archivistici, i soggetti produttori, i soggetti conservatori e i metadati relativi agli inventari fonte oggetto di marcatura; tali DTDs sono largamente compatibili
- con gli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G), ISAAR (CPF) e ISDIAH
- con altri tracciati per la descrizione archivistica in XML diffusi a livello internazionale come EAD e EAC
- con i più diffusi standard di descrizione bibliografica e di metadati gestionali (REICAT, ISBD, MODS, MAG)
- con standard di codificazione testuale, quale il TEI
Grazie alle DTDs elaborate è possibile effettuare una marcatura della versione digitale del testo degli inventari, che ne consente la consultazione secondo differenti modalità:
navigando nella struttura dello strumento di ricerca in una versione digitale che – pur in parte discostandosene – molto si avvicina all’originaria pubblicazione a stampa;
oppure,
accedendo direttamente alle descrizioni dei complessi archivistici descritti negli strumenti di ricerca sottoposti a marcatura;
oppure,
prendendo le mosse dalle descrizioni dei soggetti produttori di quei medesimi complessi archivistici, cioè degli enti o uffici, persone o famiglie che hanno accumulato nel corso della propria esistenza e attività quella documentazione;
infine,
consultando le schede relative alle istituzioni archivistiche che conservano i complessi descritti negli strumenti di ricerca sottoposti a marcatura.
Qualunque opzione si preferisca per entrare nel sistema, percorsi chiari e autoesplicativi consentono di navigare facilmente all'interno della banca dati e di restituire le articolate strutture dei complessi archivistici, permettendo la navigazione nella loro struttura gerarchica e nei link che li connettono alle descrizioni dei soggetti produttori, delle istituzioni di conservazione e degli inventari fonte marcati.
Partner
Il progetto AST è stato promosso dalla Regione Toscana e realizzato dalla Scuola Normale Superiore. Nella sua più completa fase di attuazione ha visto anche la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena e la partecipazione costante della Soprintendenza archivistica per la Toscana. Dal 2011 la Rete documentaria Bibliolandia cura la segreteria del progetto e la marcatura di inventari.Crediti
Regione ToscanaArea di Coordinamento Cultura – Settore Biblioteche Archivi Istituzioni culturali.
Comitato tecnico-scientifico
Elisa Brunoni, Linda Giuva, Ilaria Pescini, Sandra Pieri, Paola Ricciardi, Lorenzo Valgimogli (coordinamento tecnico e archivistico), Stefano Vitali (direzione scientifica).
Scuola Normale Superiore
Paolo Santoboni (coordinamento scientifico), Marco De Vita (codificazione XML), Matteo Gallo (progetto e sviluppo informatico), Mirko Delcaldo (grafica).
Hanno collaborato alla fase prototipale del progetto Maddalena Taglioli, Anna Paola Pala e Cristina Gramuglia.
Contatti
Regione ToscanaSusanna Vannocci: tel. 055.4384108, e-mail: susanna.vannocci@regione.toscana.it
Scuola Normale Superiore
Maddalena Taglioli: tel. 050.509047, e-mail: maddalena.taglioli@sns.it
Rete documentaria Bibliolandia
Andrea Brotini: tel. 0587.299581, e-mail: retearchivipisani@unione.valdera.pi.it