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I fondi e le serie dell'archivio storico di San Miniato

Tipologia: inventario analitico

a cura di Roberto Cerri , Marilena Lombardi , Giancarlo Nanni , Silvia Nannipieri , Arianna Orlandi , Ivo Regoli

patrocinio: Comune di San Miniato

Pubblicazione: inedito, documento ad uso interno

Descrizione fisica:

Contenuti:

L'archivio storico del comune di San Miniato è stato dotato, negli ultimi anni, di numerosi strumenti di consultazione anche e soprattutto nel settore informatico. Tutti i documenti sono stati "informatizzati" permettendo la crazione di una banca dati che fornisce numerose informazioni in tempi ridottissimi; sono stati approntati inventari tradizionali, è stata pubblicata una guida generale particolarmente interessante nella parte storico-istituzionale. Nonostante ciò ci è capitato di vedere in difficoltà gli studenti o gli appassionati che si sono avvicinati a questi strumenti, che per i non addetti al lavoro costituiscono ancora delle barriere più o meno insormontabili. Allora ci siamo proposti di rendere più semplice l'approccio al documento, creando altri strumenti più agili e meno complicati, alla portata anche dei fruitori meno esperti. Durante alcune esperienze fatte con gruppi di studenti abbiamo notato infatti che la loro maggiore preoccupazione era quella di capire in quale serie di documenti potevano trovare le notizie che desideravano: dove potevano cercare dati sulle attività economiche, sulla demografia, sui lavori pubblici ecc. La prima operazione necessaria in questo senso ci è dunque sembrata quella di segnalare la tipologia delle informazioni che ogni serie può fornire. Per questo abbiamo preparato degli indici "semplificati" di tutti i fondi e le serie dell'archivio storico del comune di San Miniato. Di ogni ente (vicariato, comunità, mairie ecc.) è stato succintamente descritto l'ambito territoriale e le variazioni avvenute nel corso dei secoli; quali magistrati hanno governato su quel territorio, quali competenze hanno avuto, quanto è durata la loro carica, quali documenti hanno prodotto durante il loro mandato. Successivamente abbiamo descritto, di ogni singola serie, le informazioni che può offrire. Ad esempio abbiamo detto che la serie degli atti civili del vicario contiene la documentazione relativa ai processi istruiti dai vicari (testimonianze, perizie ecc.), ma anche molte altre informazioni di carattere sociale ed economico, come gli elenchi degli artigiani, i prezzi dei cereali, le composizioni delle bande ducali ecc., che un ricercatore poco esperto non avrebbe saputo dove cercare. Infine, per facilitare ulteriormente la ricerca con lo strumento informatico, ogni serie di documenti è stata dotata di una sigla (es: F01S15, dove F sta per fondo e S per serie) e sono state fornite alcune "parole chiave" che rimandano velocemente a tutti quei documenti contenenti il tipo di informazione desiderata.



Tratto da: "Guida generale dell'Archivio storico", a cura di Luigina Carratori, Roberto Cerri, Marilena Lombardi, Giancarlo Nanni, Silvia Nannipieri, Arianna Orlandi e Ivo Regoli, Pisa, 1992, pp. 21-26.

Le vicissitudini che l'archivio storico di San Miniato ha subito nel corso dei secoli sono state tali e tante da restare meravigliati se ancor oggi custodisce un così grande numero di documenti. Dilvo Lotti nella sua storia di San Miniato1, tra l'altro, ricorda tre episodi estremamente critici per la sopravvivenza dell'archivio stesso: il primo nel XIV secolo quando i Magnati capeggiati da Barone Mangiadori distrussero, oltre alle campane del popolo, anche le carte delle riformagioni filofiorentine e probabilmente tutti i documenti conservati dal comune; il secondo nel 1530, quando gli Spagnoli bruciarono le "raccolte membranacee del civico palazzo, costruzioni comprese". Le milizie di Carlo V impegnate a far rientrare i Medici a Firenze, cinsero d'assedio San Miniato, compiendo stragi e saccheggi: più di 300 persone persero la vita. La città che era appena uscita da un altro flagello, l'epidemia di peste del 1527, fu saccheggiata, molti registri vennero bruciati. Nel 1531, caduta ormai la Repubblica e tornata la pace, si cercò di recuperare anche qualche registro necessario per la corrente amministrazione, oppure di prepararne dei nuovi in sostituzione di quelli distrutti2.

Il terzo momento infine cadde allo scadere del secolo XVIII, quando alcuni fanatici giacobini proclamarono in San Miniato la Repubblica, distruggendo ogni elemento che ricordasse l'antico regime, come gli stemmi gentilizi dei vicari imperiali e granducali. Inoltre, dopo aver "tolto dall'archivio comunale l'antico Libro d'oro, dove erano gli stemmi delle famiglie nobili sanminiatesi con le loro genealogie, lo strapparono e lo bruciarono"3. Al di là di questi episodi negativi bisogna però anche dire che la conservazione dei documenti dell'archivio è sempre stata curata dai rappresentanti della comunità, i quali, in una rubrica della riforma degli statuti del 1549, fissarono addirittura le varie modalità della loro inventariazione e le mansioni dei due notai addetti. Ad essi spettava il compito di reperire tutto il materiale da sistemare e di trascrivere su un apposito libro un breve compendio del contenuto dei singoli atti. I documenti e l'inventario redatto dovevano essere conservati in una cassa chiusa con tre chiavi tenute rispettivamente dal vessillifero, dal più anziano dei priori e dei collegi4. Un primo inventario organico delle scritture dell'archivio risale al 1565 ed è quello compilato dal notaio sanminiatese Iacopo di Giovanni Grifoni, nell'atto del passaggio delle consegne da un cancelliere all'altro5. I documenti sono descritti in modo molto sommario e approssimativo, senza particolare distinzione tra quelli prodotti dalla comunità, dal vicariato o da qualunque altro ente6.

Per avere notizia di altre iniziative volte alla sistemazione e alla conservazione degli atti bisogna risalire al 1703 quando il cancelliere Lazzero Mannaioni si assunse l'ingrato ma utilissimo incarico di "cartulare con l'iscrizione de nomi et anni de civili e criminali de Vicari... dall'anno 1470 fino al presente anno 1703...". Compilò anche un inventario degli stessi atti, tanto che i rappresentanti del vicariato di San Miniato, "...havendo riconosciuto le fatiche durate...", lo ripagarono con un compenso di trenta scudi7. La notizia è confermata anche da una lettera dei Nove Conservatori del 21 novembre 1703, con cui si chiede allo stesso cancelliere il numero degli atti. La risposta, scritta in margine, è in verità abbastanza vaga: "300 civili e 300 criminali circa"8. Nell'occasione si dovette procedere ad una.vera e propria separazione degli atti prodotti da enti diversi, si rifecero i frontespizi a registri e filze, che vennero poi collocati nei locali dell'archivio adeguatamente ampliati e dotati di nuovi scaffali. Il cancelliere ebbe due validi collaboratori, Giuliano Taddei e Francesco Vezzi, che lo assistettero in ogni fase del delicato compito, mentre il pittore Taddeo Mazzei concluse l'opera dipingendo "l'imposta del paravento con l'Armi de Serenissimi Priori e le lettere alle cartelle"9. Per avere comunque una conoscenza più approfondita del contenuto dell'archivio bisogna attendere il 1746, quando il cancelliere di San Miniato, come tutti gli altri suoi colleghi dello Stato, risponde alle istruzioni di Pompeo Neri, dando notizia sia dei documenti che del loro stato di conservazione.

Il cancelliere riferisce che nell'anno 1701 si era iniziato a compilare un inventario, ma non risultava ancora interamente completato. In esso oltre agli atti della comunità di San Miniato, erano elencati anche quelli dei luoghi pii, dell'ufficialato e della comunità di Cigoli "...a riserva degli atti civili dei Iusdicenti che si conservano senza indice, inventario e repertorio di alcuna sorte in un armadio nel palazzo pretorio di detto luogo"10. Le filze, aggiunge il cancelliere, sono "collocate e disposte con buon ordine, non in fogli sciolti, né in confuso", inoltre "in un armadio che si chiama l'archivio segreto del quale tiene la chiave il Gonfaloniere pro tempore esistono n. 133 cartapecore antiche le quali non sono repertoriate e non ci è notizia che ve ne sia alcun libro di copie o sunti"11.

Le informazioni del cancelliere Bartolomeo Francesco Carozzi ci danno comunque un quadro pressoché completo dell'archivio storico di San Miniato, tanto da poter considerare queste "risposte" come il primo vero inventario che possediamo12.

Dopo la riforma leopoldina e le nuove disposizioni in materia (in particolare la legge del 15 dicembre 1777), il 22 febbraio 1798 il cancelliere uscente Filippo Marsini consegna al successore Domenico Lelli un nuovo e più completo "inventario dei libri, filze e fogli di pertinenza di questa comunità di Samminiato, esistenti nel pubblico archivio della cancelleria"13. La descrizione dei documenti rimane molto sommaria, non c'è nessuna distinzione tra gli enti produttori, ma di ogni serie vengono dati con estrema precisione e chiarezza, il numero degli atti e gli estremi cronologici.

Nei primi mesi della dominazione francese fu redatto un inventario abbastanza completo in quanto riunisce tutti i documenti dell'archivio della cancelleria, vale a dire gli atti della comunità e del vicariato di San Miniato, quelli di Cigoli, delle Opere pie, delle varie compagnie e quelli relativi al catasto. L'inventario, che presenta aggiornamenti negli anni 1814, 1819 e 1823, porta la firma del cancelliere Giovanni Benedetto Zecchini14. Gli anni della dominazione francese non dovettero portare nuovo ordine ai documenti dell'archivio, se nell'autunno 1816, quando si cercò di riordinare "in filze i fogli ritrovati e lasciati nel tribunale - furono trovati - nella massima confusione. Le serie interrotte e mutilate: fu fatta la migliore distribuzione"15. In questi anni di fondamentale importanza per la sopravvivenza dell'archivio fu l'opera intrapresa dal cancelliere Francesco Santini, che nel 1818 riordinò gran parte del materiale, ricostruì filze e buste di carteggio, di atti civili e criminali, restaurò quelle esistenti e ne compilò lui stesso di nuove, dando all'archivio un'immagine ordinata ed omogenea. Della sua opera è rimasta visibile traccia sulla costa di molte filze che riportano il suo nome e l'anno dell'intervento.

Negli anni precedenti l'unità d'Italia furono redatti ben tre inventari: nel 182516, nel 183517 e nel 185718. Presentano caratteristiche simili a cominciare dalla suddivisione in "archivio grande" e "archivio piccolo": il primo comprende gli atti civili, i criminali e il carteggio, il secondo i documenti amministrativi. L'inventario del 1835 comincia con gli atti civili dell'ufficiale di Cigoli e spesso riporta espressioni come "fasci di libri" o "sacchette" di documenti o fogli sparsi "logorati dal tempo e rosi dai topi". La numerazione riparte spesso da zero, secondo la collocazione dei pezzi sugli scaffali. L'inventario del 1857, forse il più completo dei tre, fu compilato in occasione del trasloco dell'archivio dal primo piano al piano terreno del palazzo comunale di San Miniato. Contemporaneamente furono portati allo stesso piano anche gli uffici del gonfaloniere e del cancelliere. Redatto in seguito a delibera del 27 giugno 1857, fu consegnato al cancelliere Ranieri Faleri nel mese di novembre dello stesso anno. E' suddiviso in quattro sezioni: archivio grande, archivio piccolo e annessi, Fiumi e Fossi, archivio di Montopoli19. La comunità di Montopoli era stata infatti distaccata dalla cancelleria di Castelfranco di Sotto e riunita a quella di San Miniato, con S.M.P. 5 dicembre 1838. In quell'occasione furono anche trasferiti a San Miniato tutti i documenti e fu redatto un inventario dell'archivio, consegnato al cancelliere Giuseppe Petri20.

In seguito l'archivio sanminiatese subì alcune "perdite" di una certa entità, infatti in un primo momento furono trasportati presso la cancelleria di Empoli tutti i registri relativi "alle imposizioni d'Arno alla Moretta, d'Elsa sotto il rio delle Volpi, d'Elsa alle porte del Molino"21, dopo l'Unità anche tutti gli atti relativi alla comunità e ai luoghi pii di Montopoli ripresero la strada di casa.



Nell'archivio storico postunitario del Comune di San Miniato sono raccolti documenti dal 1865 al 1945, in esso sono conservati anche due inventari che riguardano parzialmente il materiale compreso tra queste due date. Il primo di questi inventari risale al 1880 ed è il frutto del lavoro di riordinamento realizzato dal segretario comunale Lorenzo Marrucci, come risulta da una deliberazione della Giunta in data 31 marzo22.

L'inventario del 188023 elenca il materiale dell'archivio preunitario, definito "piccolo" dalla stanza in cui era collocato, insieme alla documentazione che all'epoca era " corrente", con esclusione dei documenti dello Stato Civile "nuovo" che si conservavano nell'ufficio relativo. Il Marrucci divise le unità documentarie in 18 categorie senza distinzione tra documenti precedenti al 1865 e quelli successivi. La numerazione, categoria per categoria, fu lasciata aperta per permettere l'aggiornamento dell'archivio man mano che il Comune avesse prodotto nuovo materiale24.

Il nuovo inventario, compilato appena nel 189225, reca traccia dei cambiamenti apportati all'ordinamento dell'archivio che ponevano in evidenza il differenziarsi della documentazione prodotta dal Comune dopo l'unità, rispetto a quella preunitaria. Non a caso vennero distinti gli "Antichi Saldi e Ragioni" (ovvero i conti del Comune prima dell'Unità d'Italia) dai "Bilanci Preventivi e Consuntivi moderni", e vennero aggiunti i "documenti di Corredo" ai Consuntivi portando così a diciannove il numero delle categorie, le altre rimasero invariate per la titolatura ma ne fu cambiata la successione26. La diversa disposizione delle unità documentarie a seguito della compilazione del secondo inventario è ancor oggi evidente nella presenza di due diverse serie di numeri, una in inchiostro rosso e l'altra a lapis.

Dalla fine del secolo scorso l'interesse per l'archivio non sembra essere stato rilevante nel Comune di San Miniato, o perlomeno non lo fu tanto da lasciare traccia, fino al 15 ottobre 1925, data in cui la Giunta autorizzò l'esecuzione di lavori al pianterreno dello stabile municipale per adattamento ad archivio storico e di deposito27. Qualche mese più tardi, il 6 febbraio 192628, il canonico cavalier Francesco Maria Galli Angelini fu nominato "Sovrintendente dell'archivio storico comunale". La creazione di tale carica, definita "onorifica", avvenne a seguito dell'ordinamento sistematico e cronologico dell'archivio stesso come si apprende dalla medesima delibera29. Non è chiaro se questa nuova sistemazione del materiale archivistico si concluse con un inventario scritto o con la formazione di uno schedario, ad ogni modo le nostre ricerche dell'uno e dell'altro sono rimaste infruttuose, si sono conservate soltanto le buste in cui fu raccolto il materiale che riportano la titolatura scritta con grafia del canonico. Presso l'archivio dell'Accademia degli Euteleti, nel fondo Galli Angelini, si conservano la corrispondenza tra il canonico e l'Archivio di Stato di Firenze con le disposizioni per il nuovo ordinamento e i suoi appunti a tale scopo30. Per quanto riguarda la documentazione postunitaria, l'ordinamento interessò essenzialmente il materiale precedente al 1921, anno in cui fu introdotto anche a San Miniato l'uso delle 15 categorie stabilite dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1 marzo 1897. Il 1 agosto 1928 il lavoro del canonico Galli era stato ufficialmente portato a termine e riconosciuto pubblicamente dalla Giunta comunale di quell'anno31. La manutenzione ordinaria dell'archivio negli anni successivi procedette con regolarità, ancora nel 1932, il 24 giugno, dietro richiesta d'informazioni da parte della Prefettura di Pisa, il Podestà di San Miniato, R. Guarneri, scrisse: "L'archivio stesso posto in stanze spaziose e ben areate è tenuto regolarmente e gli atti sono ben conservati"32.

Otto anni più tardi le medesime stanze risultavano non più sufficienti per raccogliere tutto il materiale e inadatte all'archivio anche dal punto di vista statico. Fu presentato un rapporto da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale nel quale era sottolineata "l'urgenza assoluta di provvedere allo sgombero delle stanze adibite attualmente ad archivio al secondo piano del palazzo comunale, per ragioni di sicurezza". Il Capo Ufficio archivista rimarcò "l'urgenza di provvedere un nuovo locale ... attesochè ... non esiste più alcuno spazio disponibile". In data 17 febbraio 1940 il Consiglio Comunale si espresse in questi termini: "Ritenuto urgente provvedere al riordinamento dell'Archivio oggi diviso in vari locali separati e lontani l'uno dall'altro; ritenuto inoltre giusta la richiesta della cittadinanza che aspira ad avere riunito in apposito ufficio di facile accesso agli studiosi i documenti e le carte aventi un valore storico per la città e il Comune, oggi mescolate ai documenti dell'Archivio storico e contemporaneo delibera di: 1. riunire tutto l'Archivio del Comune in un grande salone di proprietà comunale adatto allo scopo, posto nel fabbricato della R. Scuola di Avviamento Professionale, vuotando le stanze del II piano del Palazzo Comunale segnalate dall'Ufficio Tecnico in condizioni di non sostenere ingenti pesi e che potranno essere eventualmente adibite ad uffici; 2. riunire la parte dell'Archivio avente valore storico in una sala annessa alla Biblioteca Comunale, affidando l'incarico della conservazione dei documenti al Bibliotecario comunale, Avv. L. Conti, il quale per il suo amore alla Biblioteca e tutta la particolare diligenza che mette nel disimpegno di queste funzioni dà il più largo affidamento di competenza e di diligenza; 3. affidare l'incarico del riordinamento dell'Archivio antico e moderno all'Ill. Sig. Mons. Dott. Can. F. M. Galli, Ispettore dei Monumenti di San Miniato, il quale entusiasticamente e del tutto gratuitamente si è dichiarato disposto ad accettarlo; 4. poiché in bilancio non è previsto nessuno stanziamento, per fronteggiare la spesa di trasbordo e di riordinamento prevista in L. 2000 (gli scaffali restano gli stessi) si istituisce un nuovo stanziamento di Lire 1000 con l'art. 88 bis mediante storno di eguale somma dall'art. 3 e si imputa altre Lire 1000 al fondo imprevisti." Il trasferimento dell'archivio storico nei locali del Convento di San Domenico avvenne entro quell'anno, come risulta dal Bilancio consuntivo del 1940, e probabilmente ebbe seguito anche la decisione di riunire tutto il resto del materiale archivistico nella scuola di avviamento professionale che fu seriamente colpita durante la guerra tanto che il 22 maggio 1945 l'archivio risultava "gravemente danneggiato per eventi bellici". Fu prevista la spesa di L. 100.000 della quali 75.000 per acquisto scaffali e L. 4.271 per sgomberi di macerie. Due anni più tardi, nel 1947, in una delibera del 20 febbraio si legge: "Constatato che l'archivio è ancora in uno stato veramente pietoso e che si rende necessario provvedere alla sua definitiva sistemazione ... occorrono quasi tutte le cartelle d'archivio che si sono rese inservibili ... si incarica il segretario comunale Pietro Leporati della direzione dei lavori di riordino". Il nuovo assetto che probabilmente fu solo una sistemazione fisica, venne affidato ad una commissione di 4 persone. La parte di archivio trasportata precedentemente nei locali di San Domenico fu praticamente abbandonata almeno fino agli anni '60, quando furono fatti molti tentativi per trovare una sede dignitosa alla raccolta di documenti ed affidarne ad esperti il riordino. E' di quegli anni il carteggio tra l'Accademia degli Euteleti, la Soprintendenza Archivistica di Firenze e il Comune di San Miniato per giungere ad un accordo in proposito. In data 28 maggio 1960 era stata addirittura stipulata una convenzione con la quale il Comune affidava all'Accademia il riordinamento dell'Archivio storico, che si trovava "ammassato nella Biblioteca Comunale", a condizione che l'Accademia, dal canto suo, assumesse l'onere del reperimento di locali idonei. Alla fine dell'anno, però, il 2 dicembre, l'impegno venne disdetto "a causa del fallimento degli accordi" 33. Il problema che non si riusciva a risolvere era proprio quello della sede. Così l'anno successivo il Comune tornava alla carica e il 26 giugno scriveva al presidente degli Euteleti: "A seguito delle continue sollecitazioni pervenuteci dall'Archivio di Stato di Pisa e della Sovrintendenza Archivistica di Firenze mi è permesso a mia volta sollecitare la definizione della pratica relativa alla concessione della cappella della Crocetta all'Accademia degli Euteleti per la sua destinazione a sede dell'Archivio storico comunale ed, eventualmente, a sede della sezione staccata dell'Archivio di Stato di Pisa. Occorre che sia affrettata la stipulazione della convenzione onde sia possibile addivenire alla liberazione dei locali e alla loro sistemazione. A tale scopo l'Ufficio Tecnico Comunale ha già avuto incarico di provvedere alla redazione della perizia dei lavori occorrenti e con la presente si pregano gli Enti e i Signori in indirizzo a voler collaborare allo scopo di dare a questi locali la sistemazione migliore. Per quanto riguarda la schedatura del materiale, che ci risulta essere effettuata con molta competenza e pazienza dal prof. Gamucci, su indicazioni ricevute dalla stessa Sovrintendenza Archivistica di Firenze, raccomandiamo che sia affrettata quanto più possibile, accantonando però tutto il materiale relativo ai "Commissariati" che sono di competenza dell'Archivio di Stato." Il 21 ottobre 1963 (a tre anni di distanza dall'inizio delle trattative) la questione era ancora in questi termini: "La ormai proverbiale scarsezza di locali che da sempre affligge il nostro Comune ci spinge a ritornare sulla proposta, un tempo caldeggiata e successivamente abbandonata, di sistemare l'archivio storico comunale nella chiesetta della Crocetta in via Giosuè Carducci ..." 34. A otto giorni dopo risale la lettera inviata dalla Sovrintendenza di Firenze al Sindaco con le disposizioni per regolare l'eventuale trasloco dell'archivio. Dal testo si apprende che una parte del materiale era già stata suddivisa dal direttore dell'Archivio di Stato di Pisa "durante una ricognizione"35. Evidentemente nessuno degli accordi tentati fu mai realizzato, il 21 aprile del 1964 l'archivio continuava a non avere sede e si tentava la strada per ottenere un altro locale sempre di proprietà della Curia. L'Amministrazione comunale rese noto di avere chiesto, da tempo, il locale della cappella sconsacrata dei Santi Cosma e Damiano, allora adibita a magazzino della Cassa di Risparmio, allo scopo di destinarla ad archivio storico, nell'intento oltre che di trovare una sede adatta al copioso materiale archivistico del Comune, anche di dare alla cappella, sede di un pregevole affresco, una destinazione degna della sua originale natura. I religiosi avevano negato la concessione al Comune mentre l'avevano accordata a un'officina meccanica36. Alla fine del 1967 fu finalmente stabilito di riunire tutto il materiale archivistico nei "locali idonei presso i loggiati di San Domenico", trasportandovi anche alcuni fondi rilevati dall'Isp. dott. Bruno Casini "nei locali dell'ex-Pretura conservati alla rinfusa e distesi sul pavimento (in locali senza vetri)" I documenti del periodo preunitario dell'Archivio storico così riunito furono ordinati e inventariati, nel corso degli anni '70, dai dott. G. Nanni, I. Regoli e L. Atzori. Il materiale postunitario, invece, non era mai stato oggetto, fino al 1984, neppure di inventariazione sommaria e si trovava diviso in più sedi. Si tratta di una notevole quantità di documenti assai importanti per comprendere la storia del Comune di San Miniato dall'unità d'Italia ai giorni nostri. Il materiale documentario prodotto dal Comune dal 1865 al 1945 è, come è stato detto, al suo primo ordinamento e finalmente potrà servire alla ricostruzione della storia sanminiatese moderna e contemporanea come si augurava Giuseppe Caciagli alla fine degli anni '60: "Di questo periodo, dal 1860 al 1925, purtroppo manca una dettagliata documentazione da cui dedurre una sistematica ricostruzione delle vicende sociali e civili del Comune: la maggior parte dei documenti degli organi provinciali, infatti, è andata distrutta con le alluvioni. Ricerche al riguardo solo possono farsi presso l'archivio storico comunale, quando verrà trovata una sede e una sistemazione e quando anche questa bella cittadina potrà avvalersi dell'opera di un qualche appassionato cultore in loco"37.



Le vicende storiche di un archivio comunale, soprattutto in epoca postunitaria, sono testimoniate anche dalla eterogeneità dei fondi che in esso sono conservati. L'archivio comunale nei secoli è sempre stato il luogo privilegiato in cui depositare carte e manoscritti che altrimenti avrebbero rischiato di andare perduti o che comunque non trovavano idonea sistemazione presso chi aveva prodotto documenti cartacei. Se a questo si aggiunge la miriade di uffici e enti pubblici soppressi o trasferiti e le donazioni di qualche famiglia che nel tempo aveva conservato e accumulato documenti privati, ecco in parte spiegato il motivo per cui nell'archivio comunale di San Miniato sono conservati molti fondi archivistici che non hanno nessuna relazione con l'attività dell'ente locale.
Tutta questa documentazione è stata riunita in questa sezione, suddivisa in quattro parti corrispondenti ad altrettante tipologie di produttori di questo materiale archivistico (archivi di enti pubblici, archivi di compagnie laiacali e di enti assistenziali, archivi domestici e privati, archivi ecclesiastici). Delle specificità e dei motivi che spiegano la presenza di questi fondi nell'archivio comunale sarà dato atto, laddove possibile, nelle note introduttive ai singoli archivi.
Oltre agli archivi aggregati descritti nella presente guida, è conservato nell'archivio sanminiatese un nucleo di documenti provenienti dall'ufficio distrettuale delle imposte dirette di San Miniato che comprende in modo assai frammentario e lacunoso gli atti prodotti da quell'ufficio dal 1865 al 1940. Il fondo è stato inventariato con numerazione autonomo (nn. 1-246) ed è accessibile per la consultazione.
In epoca recentissima sono stati versati nell'archivio comunale di San Miniato anche gli archivi storici degli Spedali riuniti di San Miniato, della fattoria di Santa Gonda e della fattoria della Casaccia, che al momento sono in fase di inventariazione.
Dato quindi il valore particolare degli archivi delle opere pie e compagnie laicali, che costituiscono, anche dal punto di vista quantitativo, la parte più significativa degli archivi aggregati, si riporta di seguito una nota generale su questi fondi.
Quando nel 1786 furono fatti gli inventari dei beni dei luoghi pii sanminiatesi soppressi dalle leggi leopoldine, per permettere "l'Incorporo dei loro patrimoni all'amministrazione regia di patrimonio ecclesiastico..."38, si ebbe un elenco completo delle compagnie e congreghe della città di San Miniato.
Risultarono esistere: la compagnia della SS. Vergine dei sette dolori, posta nella cattedrale, la compagnia di S. Nicola in S. Caterina, la compagnia di S. Giuseppe nella SS. Annunziata degli agostiniani, la compagnia di S. Filippo Neri nella cattedrale, la compagnia del Corpus Domini e S. Urbano, la compagnia di S. Filippo Benizi nella cattedrale, la congregazione del SS. Sacramento e Buonamorte o del Suffragio in cattedrale, la compagnia di S. Domenico di Soria detta della Buca, la centuria del S. Angelo Custode nella chiesa della Crocetta, la compagnia di S. Caterina e S. Martino, oltre a quattro compagnie con sede a Cigoli (del Suffragio, di S. Antonio da Padova, di S. Rocco e del SS. Rosario)39.
Oltre a queste, tre anni prima avevano cessato di esistere, per iniziativa delle magistrature comunitative, le compagnie sanminiatesi dell'Assunta e S. Ludovico nel convento di S. Francesco, di S. Pietro Martire sotto la chiesa di S. Domenico e dell'Annunziata nella chiesa omonima40.
Analogamente a quanto avvenne per le compagnie, le stesse leggi e disposizioni del 1786 soppressero l'opera pia del SS. Crocifisso e la confraternita della Misericordia41.
Come altrove, i beni di tutti gli enti soppressi furono concentrati nell'apposito ufficio per l'amministrazione del patrimonio ecclesiastico, ma i beni mobili, spesso ammassati in luoghi di fortuna, andarono dispersi fra enti pubblici, chiese e privati. Sorte forse peggiore toccò ai singoli archivi dispersi in mille rivoli: in parte andarono a Firenze nell'ufficio preposto ad amministrare il patrimonio ecclesiastico42 ed ancor oggi i documenti sono parzialmente conservati nell'archivio di Stato di Firenze43; in parte nella cancelleria comunitativa di San Miniato e quindi direttamente nel nostro archivio 44; in parte rimasero negli archivi parrocchiali delle chiese che avevano ospitato le compagnie45.
Alcune opere e compagnie rinacquero sotto altra forma nella prima metà dell'800: l'opera del SS. Crocifisso fu sostituita nel 1803, per iniziativa vescovile, con una congregazione di 24 fratelli, successivamente ebbero nuova vita le compagnie della SS. Annunziata, dell'Unione (Assunta e Ludovico), di S. Pietro Martire. Anche queste, con le poche superstiti alle soppressioni leopoldine (opera Ruffella) furono definitivamente cancellate dalle disposizioni del governo unitario.



Archivio preunitario

VICARIATO DI SAN MINIATO (1370-1808) - F01
E' il territorio su cui esercitava la propria amministrazione il vicario del Valdarno Inferiore. Istituito nel 1370, all'indomani della sottomissione della città a Firenze, comprendeva la "corte o distretto" di San Miniato e le terre e i castelli di Fucecchio, Santa Croce sull'Arno, Castelfranco di Sotto, Montopoli e Santa Maria a Monte. Nel corso dei secoli il vicariato ha subito diverse correzioni nel territorio. Nel secolo XVI esso comprendeva le podesterie di San Miniato, di Castelfranco (con Montopoli, Santa Maria a Monte e Montecalvoli), di Fucecchio (con Santa Croce), di Montaione e Gambassi, di Vinci e Cerreto Guidi. Nel 1772 San Miniato fu centro di un "vicariato maggiore" con giurisdizione civile sulla propria podesteria (a cui furono aggregati Cigoli, Stibbio e Montebicchieri) e giurisdizione criminale sulle suddette podesterie, tranne che su quella di Vinci e Cerreto Guidi, passata sotto il vicario di Empoli. Il vicario amministrava la giustizia civile e penale e faceva da tramite tra gli uffici fiorentini e tutte le magistrature periferiche. A lui spettava vigilare sulla quiete pubblica e far punire i trasgressori delle leggi.
Principali documenti prodotti: atti civili e criminali, carteggio, deliberazioni, entrate e uscite, saldi.

GIUDICATURA DI PACE DI SAN MINIATO (1808-1814) - F02
Le giudicature di pace furono istituite durante la dominazione francese nell'ambito dei tribunali collegiali di prima istanza. Si trattava di tribunali a cui erano affidate le cause civili di minore importanza e le competenze di polizia semplice. Il giudice di pace di San Miniato ebbe competenza anche sulla comune di Montopoli.
Principali documenti prodotti: Atti civili.

TRIBUNALE DI SAN MINIATO (1814-1865) - F03
Alla fine della dominazione francese, nel 1814 si ricostituirono, a livello periferico, i vicariati regi e le podesterie. I vicari regi ebbero però competenze ridotte: in materia criminale l'istruzione dei processi con pena non superiore al confino. Nel 1838 a San Miniato fu istituito un tribunale di prima istanza con giurisdizione civile e criminale sui territori dei vicariati di Empoli, San Miniato e Fucecchio. Le competenze erano sempre ridotte: cause civili non eccedenti il valore di 400 lire e semplici furti, offese, ingiurie, fino ad una pena di otto giorni di carcere in materia criminale. Il vicario regio conservava le funzioni di polizia e di mantenimento dell'ordine pubblico. Nel 1848 (a San Miniato dal 1 gennaio 1850) i tribunali vicariali furono soppressi e furono istituite le preture (con funzioni di giudice civile e penale) e le sottoprefetture (polizia e ordine pubblico).
Principali documenti prodotti: Atti civili e criminali, lettere e circolari.

SOTTOPREFETTURA DI SAN MINIATO (1848-1860) - F04
Fu istituita con la legge del 9 marzo 1848, dopo la soppressione dei tribunali vicariali. Il sottoprefetto assolveva alle incombenze di polizia e di vigilanza dell'ordine pubblico. Estendeva la sua amministrazione sul territorio del tribunale di prima istanza. La sottoprefettura si suddivideva in Delegazioni di governo con sede nei centri dove esisteva un tribunale civile (già podesterie).
Documenti prodotti: atti, lettere e circolari.

UFFICIALATO DI CIGOLI (1370-1774) - F05
Nel 1370, dopo la conquista fiorentina di San Miniato, fu istituita la podesteria di Cigoli, con giurisdizione anche su Stibbio, Montebicchieri e Leporaia. Dal 1396 Un notaio fu ufficialmente inviato a Cigoli dal podestà di Barbialla, da cui dipendeva, per compilare e verbalizzare gli atti nei territori sopra citati e su quello di Castelnuovo, dove si recava due volte al mese per esercitare le sue funzioni. Il notaio prese il nome di ufficiale e il territorio quello di ufficialato. L'ufficialato di Cigoli fu soppresso nel 1772.
Principali documenti prodotti: Atti civili.

TRIBUNALE DI MONTAIONE (1714-1839) - F06
L'antica podesteria di Barbialla nel XV secolo assunse la denominazione di "Podesteria di Montaione e Gambassi", con Montaione sede del tribunale podestarile. Nel 1772 Montaione fu confermato sede di podesteria sottoposta alla giurisdizione criminale del vicario di San Miniato. Nel 1838 fu invece soppressa e il suo territorio fu aggregato alla giurisdizione civile del vicario di San Miniato.
Principali documenti prodotti: Atti civili, lettere, entrate e uscite.

PODESTERIA DI SAN MINIATO (1466-1776) - F07
Il territorio già appartenuto al libero comune di San Miniato, decurtato dei castelli di una certa importanza (Cigoli, Stibbio, Montebicchieri ecc.) fu amministrato da un podestà. Il tribunale podestarile però ebbe vita breve poichè si sovrapponeva in parte a quello del vicario, sicuramente non andò oltre i primi anni del secolo XV. Rimase invece la podesteria come entità amministrativo -territoriale, comprendente la città di San Miniato (podesteria di dentro) e 25 "ville di piano e di poggio", cioè i popoli intorno alla città (podesteria di fuori). L'organo deliberativo era il Consiglio formato da 8 membri che decidevano sulla suddivisione delle tasse, sulla manutenzione delle strade e nominavano il camarlingo. Anche le "ville" avevano un loro Consiglio composto da 4 ufficiali. La podesteria fu soppressa nel 1774.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni, saldi.

COMUNE DI SAN MINIATO (1297-1370) - F08
L'antico comune di San Miniato esercitava il suo dominio su un vasto territorio che comprendeva numerosi popoli e castelli: Montaione, Castelnuovo, Coiano, San Quintino, Barbialla, Tonda, Cigoli, Stibbio , Montebicchieri e Leporaia. Nel 1281 San Miniato era diviso nei terzieri di Fuori porta, Castelvecchio e Poggighisi e in sette contrade: Poggighisi, Pancole, S.Andrea, S.Stefano della pieve, Fuori porta, Fagognana. Nel 1337 il comune era retto da un consiglio grande del popolo e un consiglio di custodia (assemblea generale dei cittadini guelfi), da 12 difensori del popolo, un capitano del popolo e vessillifero di giustizia, un podestà, un giudice, un camarlingo e un notaio delle riformagioni. Nel 1370 il comune di San Miniato fu conquistato dai Fiorentini.
Principali documenti prodotti: due registri di statuti (1337 e 1359).

COMUNITA' DI SAN MINIATO (1370-1808) - F09
Dopo la conquista fiorentina del 1370 alla comunità di San Miniato furono tolti tutti i castelli più importanti e rimase solo il territorio attorno alla città. Nel primo periodo la comunità fu governata da un vessillifero di giustizia, 9 priori, 3 capitani di parte guelfa e 9 "buoni viri". In epoca medicea da un vessillifero di giustizia (poi gonfaloniere), 6 priori, 6 collegi e un consiglio generale (12 o 16 componenti). Il regolamento del 14 novembre 1774 stabilì che alla nuova comunità di San Miniato appartenessero, oltre al territorio predetto, anche i soppressi comuni di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri. Furono soppresse tutte le magistrature precedenti e si stabilì che San Miniato dovesse essere rappresentata da un magistrato composto da 6 priori e un gonfaloniere e da un consiglio generale (16 componenti).
Principali documenti prodotti: Statuti; deliberazioni dei priori e del consiglio; tratte; atti, lettere e circolari; atti civili della banca attuaria, entrate e uscite, saldi dei camarlinghi.

MAIRIE DI SAN MINIATO (1808-1814) - F10
La mairie è la nuova municipalità di tipo francese istituita nel 1808 con l'annessione della Toscana all'impero napoleonico. E' retta da un maire, nominato dal governo centrale, che amministrava le entrate e le uscite, decideva sui lavori pubblici e svolgeva le funzioni di polizia. Il consiglio municipale, presieduto dal maire, aveva poteri consultivi. La mairie di San Miniato fu inserita nel circondario di sottoprefettura di Livorno che faceva parte del dipartimento del Mediterraneo. Territorialmente furono poche le variazioni rispetto alla soppressa comunità: furono unite a San Miniato le porzioni delle parrocchie di Canneto e San Quintino che appartenevano alla comunità di Montaione, a cui invece andarono le parrocchie di Barbialla, Coiano (in parte) e Iano.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni del consiglio municipale; carteggio del maire; atti dello stato civile; bilanci e rendimenti di conti.

COMUNITA' DI SAN MINIATO (1814-1865) - F11
Il 27 giugno 1814 si dichiararono decadute le mairies e si ripristinarono le vecchie magistrature leopoldine: l'ex-maire divenne il gonfaloniere, i primi 5 "possessori" divennero priori, gli altri componenti del consiglio municipale andarono a formare il nuovo consiglio generale, che a San Miniato si riunì per la prima volta il 26 luglio 1814. Al gonfaloniere, direttamente nominato dal Granduca, spettava il controllo dell'attività finanziaria e della polizia locale. Territorialmente la comunità di San Miniato continuò a coincidere con quella disegnata dalle riforme leopoldine del 1774.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni dei magistrati comunitativi; atti, lettere e circolari del gonfaloniere; atti dello stato civile; atti della Guardia civica e nazionale; bilanci di previsione; rendimenti di conti.

COMUNITA' DI CIGOLI (1325-1774) - F12
Nel 1370 il castello di Cigoli fu tolto a San Miniato e passò sotto Firenze che vi insediò un suo ufficiale. Il magistrato comunitativo era composto da un gonfaloniere e sei priori, uno per ogni "quartuccio" del castello. Nel 1774 l'autonomia amministrativa di Cigoli termino e fu inglobato nella nuova comunità di San Miniato.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni del magistrato, estimi, saldi dei camarlinghi.

COMUNELLI DI STIBBIO E MONTEBICCHIERI (1562-1775) - F13 e F14
Nel secolo XIV appartenevano al comune di San Miniato e quando la città nel 1370 cadde sotto Firenze, ne seguirono le sorti. Amministrativamente furono annessi all'ufficialato di Cigoli. Nei secoli XVI-XVIII Stibbio fu amministrato da 4 governatori, poi gonfalonieri e da un consiglio di 20 membri; Montebicchieri, che era un castello più piccolo era rappresentato solo da 2 governatori. Nel 1774 questi 2 comunelli furono aggregati alla nuova comunità di San Miniato.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni dei rappresentanti, saldi dei camarlinghi.

CANCELLERIA DI SAN MINIATO (1559-1808) - F15
La cancelleria di San Miniato comprendeva il territorio della omonima podesteria (vedi), in più inglobò dal 1586 i territori di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri. Dal 5 dicembre 1849 le fu aggregata la comunità di Montopoli, prima appartenuta alla cancelleria di Castelfranco di Sotto. Il cancelliere era nominato dal Magistrato dei Nove Conservatori della Giurisdizione e Dominio fiorentino, con il compito di vigilare sulla gestione economica e sull'attività generale delle comunità. Verbalizzava le deliberazioni delle magistrature, controllava che i magistrati e i funzionari locali amministrassero correttamente la giustizia, custodiva e aggiornava i campioni e le scritture delle decime e del catasto, controllava la regolarità nella riscossione delle varie tasse, in particolar modo della tassa sul macinato. Inoltre era l'archivista della comunità e dei luoghi pii in quanto custodiva le scritture degli enti a lui sottoposti e ne redigeva l'inventario.
Principali documenti prodotti: Atti, lettere e circolari; deliberazioni, riscontri delle bocche, reparti, dazzaioli e saldi della tassa sul macinato e della colletta universale; atti in causa; inventari delle scritture dell'archivio.

CANCELLERIA DI SAN MINIATO (1814-1865) - F16
Nel 1814, dopo il periodo francese, le cancellerie vennero ricostituite e i cancellieri ripresero le loro consuete competenze, in più, dal 1817, dovettero occuparsi anche dello stato civile e dal 1826 di alcune operazioni connesse con l'arruolamento militare. Con la riforma del 9 marzo 1848 il cancelliere ministro del censo andò a sostituire il cancelliere comunitativo, con compiti essenzialmente di natura erariale, volti soprattutto all'aggiornamento dei documenti catastali e alla compilazione dei dazzaioli delle tasse.
Principali documenti prodotti: atti, lettere e circolari, atti in causa, inventari dell'archivio.

UFFICIO DEL CATASTO DI SAN MINIATO (1430-1832) - F17
Questo particolare fondo archivistico testimonia l'evoluzione della proprietà terriera in una vasta area del Valdarno Inferiore. Comprende tutti i documenti relativi alla riscossione delle imposte sui beni immobili dei possidenti abitanti nel territorio. Si tratta di atti di varia natura (estimi, campioni, arroti di volture, giustificazioni di volture, manuali ecc.) che contengono le quote delle imposte, le denunce de passaggi di proprietà, i ruoli dei possidenti ecc. I documenti sono stati raccolti per cancelleria, poichè al cancelliere comunitativo spettava il compito di ricevere tutti i dati dei passaggi di proprietà e trasmetterli a Firenze per le opportune varazioni agli estimi catastali. Anzi queste operazioni catastali divennero la sua occupazione più importante, dopo il periodo napoleonico, con l'istituzione del cancelliere ministro del censo. Dal 1865, con l'abolizione delle cancellerie, fu istituita a San Miniato una agenzia delle imposte dirette che ebbe l'incombenza della conservazione del catasto.
Parole chiave: arroti, giustificazioni, manuali, supplementi, estimi, campione, volture.

CIRCONDARIO DI ACQUE E STRADE DI SAN MINIATO (1826-1859) - F20
Nel 1837 il territorio del Granducato fu suddiviso in 37 circondari di acque e strade diretti ciascuno da un ingegnere che coordinava i lavori pubblici riguardanti strade, ponti, argini di fiumi e altro. Gli ingegneri del circondario furono aboliti nel 1850 e le loro competenze furono assorbite dagli ingegneri comunali e provinciali. Il circondario di acque e strade di San Miniato comprendeva inizialmente anche Montopoli, Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco, Santa Maria a Monte e Montecalvoli; dal 1840 solo San Miniato e Montopoli.
Principali documenti prodotti: Carteggio, perizie, relazioni.

DISTRETTO PER LE VETTOVAGLIE DI SAN MINIATO (1828-1861) - F21
Fu istituito nel 1792 per disciplinare il commercio dei generi alimentari e per sorvegliare e razionalizzare i mercati settimanali nei comuni di San Miniato, Castelfranco, Santa Croce, Fucecchio, Montopoli, Montaione, Empoli, Cerreto, S.Maria a Monte, Montecalvoli, Montespertoli. Stabiliva orari e luoghi di mercato, faceva ispezioni e sopralluoghi a forni, macellerie e spacci per prevenire abusi e frodi. Fu abolito nel 1795.
Principali documenti prodotti: Carteggio.

REGIE SCUOLE, LICEO-GINNASIO DI SAN MINIATO (1828-1861) - F22
Le Scuole Regie, finanziate dal governo granducale e affidate agli Scolopi, funzionarono dal 1819 nei locali dell'ex monastero di S.Trinita, dove, nel 1852 fu aperto un Ginnasio per gli studi letterari.
Principali documenti prodotti: deliberazioni, saldi.

CIRCONDARIO DI DELEGAZIONE DI SAN MINIATO (1835-1865) - F23
Fu istituita nel 1853 con il compito di procedere alla compilazione delle liste di leva per le comunità di San Miniato e Montopoli, in sostituzione delle vecchie deputazioni per l'arruolamento militare.
Principali documenti prodotti: ruoli e carteggio.

Archivio postunitario

COMUNE DI SAN MINIATO (1865-1945) - F200
Il 22 marzo 1865 entrò in vigore la legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia, in base alla quale il territorio venne diviso in province, circondari, mandamenti e comuni. Questi andarono a sostituire le comunità preunitarie. All'atto della costituzione del Regno d'Italia San Miniato diventò quindi un comune della provincia di Firenze, con circa 15.000 abitanti, che si estendeva su un territorio di 102,56 Kmq tra la Valdegola e la Valdelsa. Il suo passaggio alla provincia di Pisa risale al 1925. Il comune fu amministrato da un consiglio elettivo e da una giunta, presieduta dal sindaco, nominato direttamente dal re. Dal 1898 il sindaco fu eletto dal consiglio. Al posto del vecchio cancelliere fu insediato un segretario comunale. A quell'epoca il consiglio comunale di San Miniato era formato da 30 consiglieri; la giunta era formata da 8 membri eletti dal consiglio ed era presieduta dal sindaco. Nel 1922 in sua sostituzione funzionò un commissario prefettizio fino al maggio 1924. Dal 7 aprile 1927 si insediò il podestà, che amministrò il comune fino al 5 agosto 1944, giorno in cui fu ripristinato l'ordinamento prefascista, con un sindaco e una giunta nominati provvisoriamente dal prefetto. E' dunque dal 1865 che si iniziano a produrre gli atti del nuovo ente, che costituiscono l'archivio postunitario.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni della giunta e del consiglio, bilanci, liste elettorali, tasse comunali, liste di leva, affari della scuola, atti relativi ai lavori pubblici, ai censimenti, allo stato civile.

Archivi aggregati

TRIBUNALE DI FUCECCHIO (1775-1865) - F300

Fin dal secolo XIV Fucecchio fu sede di podesteria con competenze civili. Dal 1784 Fucecchio fu promosso a sede di vicariato, con giurisdizione sulle podesterie di Castelfranco di Sotto e Cerreto Guidi. Nel 1848 il vicario fu sostituito dal pretore, ma in epoca postunitaria la pretura di Fucecchio fu inglobata in quella di San Miniato.
Principali documenti prodotti: Atti civili e criminali dei vicari e dei pretori.

GIUDICE CONCILIATORE DI SAN MINIATO (1866-1942) - F301

Nel 1865 presso ogni comune fu istituito un Conciliatore per la composizione delle controversie minori. Dal 1892 funzionò un vero e proprio ufficio di conciliazione, retto da un giudice, che si occupava di cause "personali, civili e commerciali" e di "danni dati" fino a cento lire di valore. Il giudice era scelto dal presidente del Tribunale da un'apposita lista compilata dalla Giunta comunale.
Principali documenti prodotti: Sentenze, citazioni, cause civili e commerciali.

TRIBUNALE DI LIVORNO (1866-1931) - F302

Comprende solo tre buste di processi e sentenze della corte d'Assise di Livorno e del Tribunale di guerra. Nel 1931 tale Tribunale fu soppresso.
Documenti prodotti: processi e sentenze.

OPERA DEL SS.CROCIFISSO DI SAN MINIATO (1399-1786) - F330

Fondata nel XIV secolo, prese il nome dal crocifisso particolarmente venerato a San Miniato, di cui intendeva accrescere il culto. Aveva anche il compito di curare la manutenzione del campanile e dell'organo del duomo, di restaurare le carceri e migliorare le condizioni dei prigionieri, di sovvenzionare chiese, corporazioni religiose e ospedali. Fu governata da tre deputati, poi da 4 operai. Soppressa nel 1783, l'opera fu sostituita nel 1803 dalla congregazione del SS.Crocifisso.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni degli operai, entrate e uscite, saldi dei camarlinghi.

OPERA RUFFELLA DI SAN MINIATO (1485-1790) - F331

Nasce da un lascito del sanminiatese Marchionne Ruffelli che nel 1527 lasciò le sue sostanze alla comunità affinchè provvedesse alla cultura dei giovani concittadini e alla dote di fanciulle povere: ogni anno venivano mantenuti 7 giovani allo Studio pisano e venivano conferite 3 doti, oltre a pagare un maestro per l'insegnamento della lettura e della scrittura ai giovani sanminiatesi. L'opera era amministrata da 6 operai.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni degli operai, entrate e uscite, saldi.

OPERA DI SAN ZENONE DI STIBBIO (1643-1797) - F332

Istituita nel secolo XVII per provvedere ai bisogni della chiesa di San Zenone di Stibbio, era governata da tre operai. Successivamente il suo scopo principale divenne l'elargizione di doti. Nel 1797 fu riunita alla chiesa di San Bartolomeo di Stibbio.
Principali documenti prodotti: Deliberazioni degli operai, saldi.

PIA EREDITA' ANSALDI (1787-1895) - F340

Fu istituita da Pier Tommaso Ansaldi, proposto del duomo di San Miniato, nel 1786.
Documenti prodotti: rendimenti di conti.

PIA EREDITA' MARRUCCI (1818-1870) - F341

Giuseppe Marrucci con il suo testamento del 14 dicembre 1848 lasciò una somma per una borsa di studio da conferirsi ad un giovane di San Miniato.
Documenti prodotti: carteggio e atti relativi alla divisione dell'eredità

COMPAGNIA DELLA SS.ANNUNZIATA DI SAN MINIATO (1531-1784) - F350

Istituita probabilmente nel 1348 nella chiesa dei SS.Iacopo e Lucia. Poi fu situata nel monastero della SS.Annunziata. Si occupava di raccogliere le elemosine per riscattare i prigionieri dai Turchi. Nel 1600 la compagnia innalzò la chiesa della Crocetta. Era amministrata da un priore, 4 operai e 4 festaioli. Fu soppressa nel 1783.
Documenti prodotti: Deliberazioni degli operai, entrate e uscite, saldi.

COMPAGNIA DELL'UNIONE DELLA SS.ASSUNTA E S.LODOVICO DI SAN MINIATO (1541-1784) - F351

Le due compagnie esistenti nel convento di S.Francesco, si unirono nel 1631. La nuova compagnia, detta appunto dell'Unione, ebbe il compito di accrescere il culto di Dio e della Vergine. Era retta da un governatore, un correttore e 4 consiglieri. Fu soppressa nel 1785.
Documenti prodotti: Statuti,deliberazioni, entrate e uscite, saldi.

COMPAGNIA DI SAN PIETRO MARTIRE DI SAN MINIATO (1582-1784) - F352

Fu istituita prima del secolo XVI sotto la chiesa di S.Domenico per assistere i condannati a morte. Era retta da un priore, un correttore e due consiglieri. Nel XVIII secolo fu aggregata alla confraternita della Misericordia di Roma. Fu soppressa nel 1783.
Documenti prodotti: Statuti, deliberazioni, entrate e uscite, saldi.

COMPAGNIA DI SAN MICHELE ARCANGELO DI CIGOLI (1603-1784) - F353

Fu istituita prima del 1480 e fu amministrata da un priore e 2 capitani e da una priora e 2 capitane.
Documenti prodotti: Deliberazioni, entrate e uscite, saldi.

COMPAGNIA DI SAN ROCCO DI CIGOLI (1668-1782) - F354

Fu istituita prima del 1570 da alcune persone che si recavano a pregare nell'oratorio di S.Rocco.
Documenti prodotti: Entrate e uscite, saldi.

COMPAGNIA DI SANT'URBANO DI SAN MINIATO (1701-1782) - F355

Mancano notizie sulla fondazione. Ebbe sede sotto la chiesa dei SS.Iacopo e Lucia. Si fuse successivamente con la compagnia del Corpus Domini, che fu soppressa dalle riforme leopoldine.
Documenti prodotti: Entrate e uscite.

COMPAGNIA DI S.CATERINA E S.MARTINO DI SAN MINIATO (1772-1782) - F356

Istituita prima del 1568, fu soppressa dalle leggi leopoldine.
Documenti prodotti: Entrate e uscite.

COMPAGNIA DEL SS.ROSARIO DI CIGOLI (1777-1782) - F357

Fu istituita nel 1594 da un padre domenicano inviato a Cigoli come predicatore. Era amministrata da due priori e da due operai. Lo scopo della compagnia era quello di accrescere la devozione per il SS.Rosario.
Documenti prodotti: Entrate e uscite.

CONGREGAZIONE DI CARITA' (1890-1943) - F380

Le congregazioni di carità furono istituite nel 1862 in ogni comune, in sostituzione delle vecchie opere pie, ed avevano per scopo l'assistenza pubblica e l'amministrazione di eredità e lasciti. Erano amministrate da un comitato eletto dal consiglio comunale. Nel 1937 furono sostituite da enti comunali di assistenza (E.C.A.)
Principali documenti prodotti: Protocolli delle deliberazioni e della corrispondenza.

ONMI. Ufficio di San Miniato (1901-1939) - F390

L'Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia fu istituita nel 1925 con il compito di provvedere all'assistenza delle gestanti delle madri e dei bambini bisognosi. Aveva sede in Roma ed era amministrata da un consiglio centrale e da una giunta esecutiva. Fu soppressa con la legge del 23-12-1975.
Documenti prodotto: protocolli della corrispondenza e richieste di assistenza.

FAMIGLIA ANSALDI (1300-1911) - F400

Nobile famiglia sanminiatese che ebbe notorietà nei secoli XVII e XVIII grazie ad alcuni suoi componenti che si distinsero nel campo della giurisprudenza.
Principali documenti prodotti: Libri di memorie; epistolario di Teresa Pazzi e Baldassarre Ansaldi; carte di Pietro Ansaldi, amministratore del patrimonio ecclesiastico della diocesi di San Miniato.

FAMIGLIA ROFFIA (1390-1861) - F401

E' una delle più importanti dinastie cittadine, presente in San Miniato fin dal secolo XIV. Tra i suoi componenti ebbe insigni giuristi, ambasciatori, cavalieri dell'ordine di S.Stefano, vicari foranei del Vescovo di Lucca.
Principali documenti prodotti: Carte del balì Niccolò Roffia tra cui un epistolario, contratti, testamenti, genealogie, libri di memorie e di amministrazione del patrimonio.

GIOACCHINO TADDEI (1810-1869) - F402

Nato a San Miniato nel 1792, laureato in medicina, socio ordinario dell'Accademia dei Georgofili, si distinse per le sue ricerche e le pubblicazioni nel campo della chimica, di cui ottenne la cattedra all'Università di Firenze. Fu deputato all'Assemblea Toscana e presidente dell'Assemblea Costituente. Morì nel 1860.
Principali documenti prodotti: Appunti di corsi universitari, di ricerche scientifiche, memorie, attestati e onoreficenze.

ACCADEMIA DEI VOLONTARI DI SAN MINIATO (1814-1865) - F410

Fu istituita nel 1817 da 10 persone con l'appoggio di Francesco de' Pazzi e sotto la protezione di Ferdinando III, con lo scopo di acquistare e gestire lo stabile del teatro posto in via Fagognana di sotto. Ogni anno dava rappresentazioni teatrali. Gli accademici, divenuti con il passar del tempo 36, dovevano pagare una quota annua che dava loro il possesso di un palco del teatro. Nelle "Stanze civiche" attigue al teatro si potevano praticare i giochi "della Dama, della Tavola Reale, degli Scacchi, della Tombola".
Principali documenti prodotti: Statuti, deliberazioni, saldi.

CONVENTO DI S.DOMENICO DI SAN MINIATO (1290-1726) - F430

La chiesa dei SS.Iacopo e Lucia compare per la prima vilta in una bolla papale del 1195. Nel 1329 i Domenicani presero possesso della chiesa grazie ad una donazione di Ugone Malpigli, proposto della pieve dei SS.Genesio e Maria di San Miniato. Il convento fu soppresso nel 1808, poi ripristinato dopo la caduta di Napoleone, e infine soppresso definitivamente dal governo italiano nel 1866, quando fu adibito a sede di pubblici uffici Il fondo comprende 118 pergamene, di cui non si conoscono tempi e modalità di acquisizione da parte del comune di San Miniato. Di queste pergamene sono stati compilati i regesti, depositati presso la biblioteca comunale di San Miniato.
Principali documenti prodotti: Donazioni, testamentii, cause, arbitrati, assegnazioni di doti, compravendite, livelli, conferimenti di benefici.



Vicariato di San Miniato (1370-1808) - F01

ATTI CIVILI (1454-1808) - F01S01
Costituiscono la documentazione prodotta dal vicario nella sua qualità di giudice per le cause civili. Le filze sono formate da diverse parti relative ai vari settori dell'amministrazione della giustizia. La prima parte comprende una serie di "quaderni" dove si registravano le visite alle carceri, i prezzi delle grasce ai mercati, le denunce della quantità della seta prodotta, gli ordini di comparizione alle rassegne dei "descritti" nelle bande ducali, le denunce mensili dell'attività di mugnai, beccai, osti e pizzicagnoli, le visite di controllo dei condannati al domicilio coatto ecc. Seguono i quaderni "pubblico di Firenze", "pubblico di podesteria", "privato", "protesti, sequestri e comandamenti", nei quali sono riportati i debitori delle varie gabelle e i sequestri e i pignoramenti dei beni. La seconda parte comprende gli atti civili veri e propri, cioè le pratiche relative allo svolgimento dei processi civili, le dichiarazioni, le testimonianze e le sentenze. L'ultima parte comprende le lettere e le circolari inviate al vicario dagli uffici centrali. Contengono importanti informazioni sulla vita sociale ed economica come le liste degli artigiani, i prezzi delle grasce, le denunce della produzione di seta.
Parole chiave: processi, civili, artigiani, prezzi, vicario.

PACI E TREGUE (1591-1794) - F01S02
Sono i registri in cui due o più contendenti promettevano solennemente di non molestarsi più. Chi non rispettava il patto e rompeva la tregua incorreva in una condanna pecuniaria.
Parole chiave: promessa.

ATTI PUPILLARI (1782-1808) - F01S03
Contengono tutti quegli atti relativi alla tutela dei minori orfani, come i decreti di adozione, le nomine dei tutori, la corrispondenza con gli ufficiali dei pupilli di Firenze ecc., che rientravano nelle competenze civili del vicario.
Parole chiave: minori, pupilli, tutori.

ATTI CRIMINALI (1486-1808) - F01S04
Costituiscono la documentazione prodotta dal vicario nella sua qualità di giudice per le cause penali. Gli atti sono suddivisi in "querele e denunce", che contengono le querele di parte, le denunce dei "sindaci dei malefici", le testimonianze e tutti gli atti relativi allo svolgimento dei processi; e in "sentenze e multe", dove sono registrate le sentenze dei processi. Gli atti, che venivano registrati da un apposito notaio criminale, sono inoltre divisi tra "descritti" nelle bande ducali, che godevano di certi privilegi nei confronti della giustizia, e "non descritti". Contengono importanti informazioni sulla criminalità, i tipi di reati più ricorrenti, le pene fisiche e pecuniarie ed anche notizie sulla vita sociale ed economica della popolazione.
Parole chiave: reati, omicidio, pene, condanne, sentenze, multe, descritti, confino, ferite, furto, rapina.

CONDANNE E ASSOLUZIONI (1530-1761) - F01S05
Si tratta di registri che contengono una breve sintesi delle sentenze criminali dei vicari, con l'annotazione del tipo di reato e di pena prescritta.
Parole chiave: condannati, assolti.

ATTI ECONOMICI (1782-1808) - F01S06
Contengono gli atti relativi ai processi per delitti minori (ingiurie, risse, ferimenti la cui pena non eccedeva le 100 lire), la competenza dei quali spettava ai vicari nella loro funzione di commissari di polizia per l'ordine pubblico. Prima erano contenuti nelle filze degli atti civili, dal 1776 sono rilegati in apposite filze.
Parole chiave: processi, lettere.

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI DEL VICARIO (1586-1808) - F01S07
Contengono la corrispondenza, le circolari, gli ordini, i bandi inviati dal governo centrale, che periodicamente venivano "infilzati" e fatti poi rilegare dai vicari.
Parole chiave: corrispondenza, circolari, ordini, carteggio, uffici, ministeri, istruzioni.

SUPPLICHE (1578-1698) - F01S08
I condannati per reati commessi inviavano al Granduca, tramite il rettore della loro giurisdizione, una supplica per chiedere la cancellazione o la riduzione della pena. Queste filze contengono l'esposizione del reato e la pena ricevuta, fedi di parroci e attestati comprovanti la povertà del condannato e quindi la sua impossibilità a pagare le condanne pecuniarie. La formula "Habbi gratia" scritta a piè di pagina, sta a significare che la supplica è stata accolta.
Parole chiave: cittadini, Granduca, fedi, grazia.

ENTRATE E USCITE PER IL MANTENIMENTO DEI MALFATTORI (1736-1773) - F01S09
I dazzaioli, istituiti nel 1736, contengono le spese sostenute per il mantenimento in carcere dei malfattori e per la loro traduzione in altre prigioni. Il cancelliere di San Miniato suddivideva tali spese tra le comunità, che provvedevano a pagare il camarlingo del vicariato.
Parole chiave: riscossione, mantenimento, spese, carcere.

GABELLA SULLE BESTIE DAL PIE' TONDO (1583-1649) - F01S10
I dazzaioli registrano il pagamento della tassa istituita nel 1582 sulle vendite delle bestie muline, asinine e cavalline. Si doveva pagare un soldo per lira sul prezzo di vendita di dette bestie. Le somme riscosse venivano poi rimesse al camarlingo dei Capitani di Parte di Firenze.
Parole chiave: muline, asinine, cavalline.

INVENTARI DI BENI CONFISCATI (1549-1695) - F01S11
Per evitare che chi arrestava un delinquente si impadronisse indebitamente dei suoi beni, dal 1548 si ordinò di compilare questi elenchi di denari e degli altri beni di proprietà dell'arrestato.
Parole chiave: confische, omicidi, criminali.

DELIBERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEL VICARIATO (1540-1774) - F01S12
L'organo deliberativo del vicariato di San Miniato era il Consiglio, presieduto dallo stesso vicario e formato da sei "Soprasindaci" (uno per ogni podesteria, uno per la città, uno per le ville). Questi registri contengono le decisioni prese dal Consiglio relative soprattutto alla distribuzione delle tasse e ai lavori pubblici.
Parole chiave: minute, vacchetta.

ENTRATE E USCITE DEL VICARIATO (1371-1492) - F01S13
Sono piccoli registri spesso compilati solo nelle prime carte che contengono le spese per il funzionamento del tribunale vicariale (salari di vicario, notaio, camarlingo ecc.) e le entrate ricavate dalle multe e dalle condanne pecuniarie.
Parole chiave: ricevute, pagamento.

DAZZAIOLI PER LA RISCOSSIONE DEL DAZIO DEL VICARIATO (1695-1774) - F01S14
Il dazio del vicariato era un'imposta che serviva a finanziare spese come il mantenimento delle strade e la quota spettante al Magistrato dei Nove Conservatori. Le quote del dazio spettanti ad ogni podesteria venivano ripartite dal Consiglio vicariale.
Parole chiave: entrate, uscite.

SALDI DEI CAMARLINGHI DEL VICARIATO (1531-1777) - F01S15
I registri contengono un resoconto sintetico dell'attività del camarlingo, a cui spettava la gestione economica dell'ente. La sua amministrazione, divisa in entrate e uscite, ogni sei mesi veniva vagliata e approvata dal vicario, dal cancelliere e da appositi "sindaci", prima di passare a quella del Magistrato dei Nove Conservatori.
Parole chiave: entrate, uscite.

ATTI VARI (1480-1808) - F01S16
Comprende registri di entrate per gravamenti, disposizioni di magistrati fiorentini, saldi per condanne pecuniarie, rassegne per famigli del bargello, stime di spese per lavori a strade ecc.
Parole chiave: messi, bargello, strade.

Giudicatura di pace (1808-1814) - F02

ATTI CIVILI (1808-1814) - F02S1
Si tratta degli affari civili di minore importanza e le competenze di polizia semplice affidate ai tribunali minori, detti giudicature di pace, installati a livello periferico.
Parole chiave: polizia, giustizia, contenziosi.

Tribunale di San Miniato (1814-1865) - F03

ATTI CIVILI DEL VICARIO REGIO, POI DEL PRETORE (1814-1860) - F03S010
I vicari regi duravano in carica più anni e, al termine del loro mandato, rilegavano i loro atti in grosse filze che contenevano la verbalizzazione delle istruttorie, degli interrogatori, dei dibattimenti (filze di atti civili); altre filze contenevano la corrispondenza ufficiale di corredo alle cause (filze di lettere sussidiarie); altre ancora riguardano ordini esecutivi emanati dal tribunale, come precetti, sequestri, intimazioni, accuse del danno dato ecc. (filze di quaderni). Dopo il 1829 fu deciso che gli atti non dovessero essere rilegati in ordine cronologico, ma che ogni filza contenesse tutta la documentazione relativa ad un singolo processo. Queste nuove disposizioni però a San Miniato vennero osservate solo dal 1838.
Parole chiave: quaderni, decreti, lettere, giornaletti, precetti, sequestri, comandamenti.

PROTOCOLLI DELL'ESECUTIVO PUBBLICO E PRIVATO (1837-1863) - F03S020
Sono registri istituiti nel 1829 in cui venivano protocollati i sequestri, i precetti di pagamento, le disdette, gli ordini di sfratto, le intimazioni di ogni sorta e tutti gli atti tendenti alla riscossione di debiti a favore di enti pubblici o di privati cittadini.

ATTI PUPILLARI (1816-1861) - F03S030
Comprende gli atti relativi alla tutela dei minori e all'amministrazione dei loro patrimoni da parte di tutori. Dal 1838 comprende anche gli atti dei Consigli di famiglia istituiti con il compito di nominare o sostituire i tutori e di esaminare l'amministrazione dei beni del minore orfano.
Parole chive: minori, consigli, famiglia, tutela.

ATTI CRIMINALI DEL VICARIO REGIO, POI DEL PRETORE (1814-1866) - F03S040
Dopo il 1814 le filze contengono i vari processi legati separatamente in fascicoli che raccolgono tutti gli atti relativi allo svolgimento della causa. Ogni fascicolo è dotato di un repertorio degli atti, che iniziano con la querela e la proclamazione della sentenza, seguono poi le varie fasi del processo e il carteggio relativo. I registri protocolli di atti e sentenze contengono una riepilogo dei dati principali (generalità, reato, condanna inferta).
Parole chiave: processi, competenza, protocollo, carteggio.

ATTI ECONOMICI (1816-1829) - F03S050
Si tratta di cause minori per le quali erano previste pene inferiori alle 100 Lire. Vedi analoga serie precedente (F01S06).

PROCESSI DI MAGGIORE E MINORE COMPETENZA (1839-1844) - F03S060
Le disposizioni del 1814 limitarono le competenze criminali dei vicari. quindi si procedette a riunire in filze diverse le cause risolte direttamente dal vicario (processi di minor competenza), e quelle che invece venivano rimesse alla Rota criminale, al Tribunale collegiale competente o alla Corte regia.

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI DEI VICARI REGI, POI DEI PRETORI (1814-1858) - F03S070
Dal 1814 le filze di carteggio, oltre al materiale già visto precedentemente, (vedi F01S07) contengono anche una serie di quaderni: giornaletti di cursori, giornali delle udienze, protocolli dell'esecutivo pubblico e privato, referti di furti, rapporti settimanali dei podestà ecc.
Parole chiave: ordini, circolari, decreti, giornaletti, protocollo, referti, rapporti.

INGIUNZIONI DI PAGAMENTI (1837-1869) - F03S080
Si tratta di piccoli tagliandi in carte bollata che il tribunale consegnava ai cursori per poter dare esecuzione ai precetti di pagamento del tribunale stesso.
Parole chiave: cursori, tribunale, ricevute, debitori.

ENTRATE E USCITE DI EMOLUMENTI GIUDIZIARI (1818-1850) - F03S090
Contengono la registrazione della tassa che i cittadini erano tenuti a pagare per ogni atto richiesto al tribunale, come citazioni, precetti, richieste di disdette ecc.

ATTI VARI (1808-1859) - F03S100
La serie comprende, tra l'altro, decreti di autorizzazioni e assicurazioni di doti, inventari di suppellettili di alcuni fabbricati e denunce di furti.
Parole chiave: doti, furti, inventari.

Sottoprefettura di San Miniato (1848-1860) - F04

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI DEI SOTTOPREFETTI (1848-1860) - F04S1
Comprende il carteggio del sottoprefetto (lettere, rapporti, relazioni), a cui dal 1848 spettavano le incombenze di polizia e di vigilanza dell'ordine pubblico.

Ufficialato di Cigoli (1370-1774) - F05

ATTI CIVILI (1380-1772) - F05S1
Si tratta degli atti relativi all'amministrazione della giustizia del notaio-ufficiale che dal 1370 ebbe giurisdizione su Cigoli, Stibbio e Montebicchieri. Alcuni registri contengono gli atti relativi a Castelnuovo, dove l'ufficiale si recava due volte al mese per esercitare le sue funzioni. Questa carica fu soppressa nel 1772.

ATTI VARI (1370-1774) - F05S2
Comprende un registro di condannati e assolti, altri sulla gabella delle bestie dal piè tondo, sentenze del danno dato e giuramenti dei magistrati.
Parole chiave: condannati, bestie, piè, danno.

Tribunale di Montaione (1714-1839) - F06

ATTI CIVILI (1834-1838) - F06S1
Si tratta di tre filze relative all'amministrazione della giustizia (cause civili) del podestà di Montaione nel secolo XIX. Per la composizione delle filze vedi analoga serie del tribunale di San Miniato (F01S01).

LETTERE E CIRCOLARI (1814-1839) - F06S2
Sono 4 filze di lettere, ordini e circolari inviati al podestà di Montaione nel XIX secolo, da vari uffici e ministeri.

ENTRATE E USCITE (1815-1817) - F06S3
Si tratta di quattro registri in cui sono annotate giorno per giorno le entrate degli emolumenti riscossi dal tribunale e la natura delle spese, il numero della ricevuta e la somma pagata.

ATTI VARI (1714-1838) - F06S4
Si tratta di copie di bandi granducali, ricevute e istanze di pagamenti.

Podesteria di San Miniato (1466-1776) - F07

DELIBERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DELL PODESTERIA (1466-1774) - F07S1
Si tratta di tre filze relative all'amministrazione della giustizia (cause civili) del podestà di Montaione nel secolo XIX. Per la composizione delle filze vedi analoga serie del tribunale di San Miniato (F01S01).
Parole chiave: minuta, manuale.

DELIBERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DELLE VILLE (1538-1776) - F07S2
Contengono le deliberazioni prese da un consiglio composto da 4 "ufficiali delle ville", eletti ogni sei mesi tra i vari popoli. Difendeva gli interessi dei vari popoli e eleggeva un camarlingo per l'esazione fiscale.
Parole chiave: partiti, minute.

SALDI DEI CAMARLINGHI DELLA PODESTERIA (1539-1774) - F07S3
I registri contengono il resoconto delle entrate e delle uscite dell'amministrazione dei camarlinghi della podesteria, che veniva controllato dai sindaci e dal cancelliere (vedi F09S150).

SALDI DEI CAMARLINGHI DELLE VILLE (1565-1774) - F07S4
I registri contengono il resoconto delle entrate e delle uscite dei camarlinghi dei popoli circostanti San Miniato, sottoposto all'annuale controllo dei sindaci e del cancelliere (vedi F09S150).

Comune di San Miniato (1297-1370) - F08

ATTI VARI (1297-1370) - F08S1
Si tratta di nove unità archivistiche tra cui spiccano i due statuti del 1337 e del 1359.
Parole chiave: patto, contratto, disposizioni, sottomissione.

Comunità di San Miniato (1370-1808) - F09

DISPOSIZIONI CONSEGUENTI ALLA CONQUISTA FIORENTINA (1370-1388) - F09S010
Sono atti eterogenei tra loro, risalenti agli anni immediatamente successivi al 1370, relativi alla repressione dei ribelli, all'imposizione di nuove tasse, alla creazione di nuove magistrature locali.
Parole chiave: beni, inventario, ordini, ribelli, comune, Firenze.

STATUTI E RIFORME (1488-1700 ca.) - F09S020
Contengono le leggi che regolavano la vita della comunità, il funzionamento dei loro organismi, le norme relative all'amministrazione della giustizia. Erano compilati dai cittadini più esperti in materia giuridica, detti "statutari", poi venivano approvati dal governo centrale (Pratica Segreta). Periodicamente venivano sottoposti a revisione e a modifiche (riforme), con l'aggiunta di nuove leggi e disposizioni, resesi necessarie con l'evoluzione del comune. Il più antico statuto di San Miniato risale al 1337. La produzione degli statuti terminò nel 1774, quando furono promulgati regolamenti generali per tutte le comunità.
Parole chiave: aggiunte, correzioni.

DELIBERAZIONI DEI PRIORI E DEL CONSIGLIO (1370-1808) - F09S030
Dal 1370 San Miniato fu governato da un Consiglio formato da 9 priori, 3 capitani di parte guelfa e 9 "buoni viri", che costituivano quindi l'organismo legislativo della comunità. Le deliberazioni prese dai priori e dal Consiglio, di solito relative a stanziamenti, decreti, riforme, venivano trascritte dal notaio e poi dal cancelliere comunitativo, prima su dei brogliacci ("Minute"), poi su questi registri in bella copia.
Parole chiave: minuta, vacchetta, stantiamenta, reformationes, decreta, stracciafoglio, giornale, manuale.

DELIBERAZIONI DI ALTRI MAGISTRATI (1531-1797) - F09S040
A San Miniato esistevano altre magistrature che dal XVI al XVIII secolo, hanno deliberato su particolari settori della vita della comunità: i "regolatori" e gli "abbondanzieri" sorvegliavano sull'alimentazione (stabilivano il peso e il prezzo del pane), sulla regolarità dei commerci, sulla tenuta di strade, fossi, fonti.
Parole chiave: regolatori, abbondanzieri.

MINUTE DI DELIBERAZIONI (1412-1820) - F09S050
Sono i registri in cui venivano provvisoriamente annotati le deliberazioni dei magistrati, che successivamente erano ricopiate in forma più pulita sui "partiti". Comprendono le deliberazioni di tutti gli enti sottoposti al cancelliere.

IMBORSAZIONI E TRATTE (1536-1790 ca.) - F09S060
I registri contengono gli elenchi dei cittadini che avevano i requisiti necessari per ricoprire le cariche comunitative (censo, età) e di coloro che erano estratti a sorte a tale scopo. Il termine "imborsazione" deriva dalla borsa in cui venivano messi i nomi dei cittadini; a San Miniato c'erano due "borse", una per il terziere di Poggighisi, una per quello di Fuori porta. La registrazione di queste operazioni si possono trovare anche nei registri degli statuti e delle deliberazioni.
Parole chiave: uffici, comunitativi.

APPUNTATURE (1522-1757) - F09S070
I registri compilati dal cancelliere riportano i nomi degli assenti alle varie sedute delle magistrature comunali, ai quali veniva comminata una multa da pagarsi al camarlingo.
Parole chiave: magistrati, debitori, assenze, riunioni.

OBBLIGHI (1641-1808) - F09S080
I registri, compilati dal cancelliere già dal secolo XVI, contengono le competenze specifiche dei magistrati comunitativi e altre notizie relative alla loro carica, quali l'età minima per ricoprirla, le date dell'inizio e della fine del mandato, l'incompatibilità con altre mansioni.
Parole chiave: parroci

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI (1578-1634) - F09S090
Comprende tutta la corrispondenza, le circolari dei ministeri e gli atti relativi alla comunità, che erano raccolti dal cancelliere in voluminose filze.

ATTI CIVILI DELLA BANCA ATTUARIA (1431-1772) - F09S100
Costituiscono la documentazione relativa all'attività di un tribunale locale che si occupava di cause civili di piccola rilevanza, come questioni di eredità, debiti, insolvenze. Il suo funzionamento era affidato ad un giudice assessore fiorentino, che era un componente della corte del vicario e proclamava le sentenze, e ad un notaio attuario sanminiatese, che raccoglieva citazioni e testimonianze. Alla metà del '500, vista la gran mole di lavoro, furono nominati due notai, uno per terziere. Questo tribunale fu abolito nel 1772.
Parole chiave: terziere, Poggighisi, Fuori porta, giudice, assessore, attuario.

STATUTI DEL DANNO DATO (1570) - F09S111
Il "danno dato" consisteva nel danneggiamento dei beni agricoli privati o comunali, alberi, orti, coltivazioni ecc., provocato da persone o animali. Per la repressione di tali reati esisteva un apposito tribunale che si occupava anche di controllare la qualità dei cibi venduti, i pesi e le misure. Dal 1570 si impose che ogni comunità si dotasse di specifici statuti per il funzionamento di questi tribunali che furono soppressi nel 1772.
Parole chiave: statutari.

ACCUSE E SENTENZE DEL DANNO DATO (1477-1769) - F09S112
Questi registri contengono gli atti dei processi, molto sommari, del tribunale del danno dato: le generalità dell'accusato, la descrizione del reato, i danni provocati, e la sentenza dell'ufficiale del danno dato. Un breve estratto delle sentenze veniva inviato al vicario che lo univa ai suoi atti civili con la dicitura "bastardellus banci".
Parole chiave: ufficiale, processi, suppliche.

ATTI VARI DEL DANNO DATO (1500-1766) - F09S113
Contiene registri di debitori, atti relativi a processi, elenchi di condannati e suppliche per ottenere la grazia.
Parole chiave: debitori, suppliche, appello, grazia.

SALDI E DAZZAIOLI DEL DEPOSITARIO DEI PEGNI PRETORI (1594-1808) - F09S120
Contengono la registrazione dell'amministrazione del depositario dei pegni, che aveva il compito di conservare a disposizione dei tribunali i beni sequestrati. Nei registri troviamo la descrizione degli oggetti o degli animali a lui affidati, il nome del proprietario, la data del ricevimento, il ricavato della eventuale vendita giudiziale.
Parole chiave: depositario, entrate, uscite, riscossione.

BENI DI CAMPORENA (1378-1587) - F09S130
Si tratta di registri notarili, testimonianze, contratti ed arbitrati con cui San Miniato intende affermare, contro le pretese fiorentine, il possesso di questa vasta distesa boscosa, ricca di legname e di altri prodotti, che costituì una risorsa economica non indifferente per la comunità tra il XIV e il XVI secolo.
Parole chiave: selva, arbitrati, disputa, possesso.

LIVELLI (1531-1800) - F09S140
I registri e le carte sciolte contengono la documentazione relativa all'allivellamento (contratto di affitto) dei beni di proprietà della comunità. Questi contratti spesso si trovano nelle filze del carteggio del cancelliere o nei registri delle deliberazioni dei magistrati comunitativi. Solo dal 1742 si impose ai cancellieri l'istituzione di appositi registri (campioni).
Parole chiave: campione, contratto, censi, vendite, allivellamento, rendite, proventi.

SALDI DEI CAMARLINGHI (1474-1808) - F09S150
Al camarlingo spettava tutta la gestione economica e l'amministrazione quotidiana delle entrate comunitative. Doveva riscuotere tutti i crediti, le imposizioni, pagare gli stipendiati e provvedere alle spese. Per la sua amministrazione teneva questi registri che ogni sei mesi mostrava ai sindaci e al cancelliere che controllavano la sua gestione economica. I Saldi contengono dunque la chiusura contabile dell'amministrazione finanziaria dei camarlinghi.

SPESE PER APPROVVIGIONAMENTO DI TRUPPE (1799-1802) - F09S160
La documentazione, particolarmente eterogenea, comprende note di spese, ricevute, saldi relativi all'alloggiamento di eserciti francesi e antinapoleonici nel territorio di San Miniato negli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.
Parole chiave: uscite, ricevute, passaggio, note.

DISTRIBUZIONE DI GRANO (1549-1572) - F09S170
I registri riportano le quantità di grano distribuite alla popolazione dagli ufficiali dell'Abbondanza di Firenze in alcuni anni del XVI secolo in cui il raccolto non era stato sufficiente.
Parole chiave: abbondanza, quaderno, debitori.

SUSSIDI AI POVERI (1555-1631) - F09S180
I registri contengono le quantità di pane, cereali e altri generi di prima necessità, distribuiti ai poveri in anni di gravi carestie.
Parole chiave: quaderno, distribuzione, liste, pane.

ENTRATE E USCITE COMUNITATIVE (1499-1651) - F09S190
Si tratta di registri che contengono gli elenchi dei debitori che a diverso titolo dovevano somme alle casse comunitative (spogli) e entrate di dazi e tasse varie.
Parole chiave: debitori.

RUOLI, DAZZAIOLI E SALDI DEI CONTRIBUENTI (1559-1780) - F09S200
I registri contengono i dati relativi alla distribuzione e alla riscossione dell'imposta della decima, istituita nei primi anni del XVI secolo per tutti i possidenti del contado. La tassa consisteva nel pagamento della decima parte del bene immobile al netto delle tasse e spese di mantenimento. Nel 1532 a San Miniato, vista la grave crisi demografica ed economica, fu concesso l'appalto della riscossione della decima per i possidenti sanminiatesi, in cambio del pagamento di 260 scudi annui al comune di Firenze. La tassa fu abolita nel 1781 e inglobata nel dazio dei possidenti.
Parole chiave: decima, contado.

DAZZAIOLI E SPOGLI DEI DEBITORI DEL DECIMINO E TESTANTI (1535-1753) - F09S210
Il decimino era una tassa istituita nel secolo XVI, per i contadini mezzadri (lavoratori) in proporzione alla quota della tassa di decima che pagava il loro padrone. Chi non era mezzadro doveva pagare un'altra tassa personale (testatico) a seconda delle sue possibilità economiche. I dazzaioli contengono i nomi dei contribuenti compilati dai cancellieri e servivano per riscuotere queste tasse. Gli spogli contengono i nomi dei debitori di tutti gli altri proventi della comunità. L' imposizione fu soppressa nel 1808.
Parole chiave: teste, dazio, riscossione, imposizione.

DAZZAIOLI DELLA TASSA PREDIALE (1751-1776) - F09S220
Nel 1751 per supplire alle spese per combattere la peste bovina, si impose una tassa su tutti i poderi da dividersi in parti uguali tra proprietari e lavoratori o affittuari. La tassa fu abolita nel 1777. Per la sua riscossione il cancelliere compilava questi quaderni in cui compaiono i poderi divisi in 6 classi a seconda della rendita presunta. La tassa veniva poi riscossa dai camarlinghi comunitativi.
Parole chiave: imposizione, riscossione.

DAZZAIOLI DEL DAZIO DEI POSSIDENTI (1791-1808) - F09S230
I registri contengono i nomi dei contribuenti e la quota relativa di questa tassa istituita nel 1774 a carico dei proprietari di beni immobili, per fornire le comunità di nuove entrate. Dal 1781 questa tassa andò ad inglobare anche quella della decima.
Parole chiave: riscossione, entrate, canoni, livelli, censi.

GABELLA DEL SALE (1648-1652) - F09S240
Contengono gli atti preparatori per la riscossione della gabella del sale, istituita nel 1537. In questi registri i capi famiglia indicavano il numero dei componenti la famiglia e quello delle bestie da latte possedute (descrizione delle bocche), poi appositi deputati stabilivano la quantità necessaria di sale (reparti), infine il camarlingo riscuoteva la tassa (dazzaioli). Nel 1788 questa imposizione fu abrogata.
Parole chiave: quaderno, distribuzione, salaiolo.

IMPOSIZIONI STRAORDINARIE (1554-1807) - F09S250
Si tratta di registri dazzaioli per la riscossioni di imposte per finanziare spese militari ed altre spese di carattere straordinario.
Parole chiave: scudi, colletta, donativo, prestito.

AFFARI DI STRADE (1776-1812) - F09S260
La serie contiene un "campione" cioè un registro dove sono descritte tutte le strade comunitative e altri atti relativi agli "accolli", cioè ai lavori dati in appalto, di solito ai proprietari frontisti, per la manutenzione di dette strade, ordinata con legge del 1774.
Parole chiave: contratti, perizie, accolli, mantenimento.

ATTI VARI (1400-1832) - F09S270
Comprende, tra l'altro, patti e arbitrati tra la comunità di San Miniato ed altre comunità, inventari di beni confiscati ai ribelli, entrate e uscite per la peste del 1631, per l'istituzione del vescovado di San Miniato, note delle famiglie ammesse alla nobiltà ecc.
Parole chiave: patti, inventari, ribelli, peste, canova, vescovado, chiesa, nobiltà.

Mairie di San Miniato (1808-1814) - F10

DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO MUNICIPALE (1808-1814) - F10S10
Sono tre registri che contengono i verbali delle delibere prese dall'organismo principale della mairie, l'erede della soppressa comunità, dal 1808 al 1814. Il consiglio, presieduto dal maire, era composto da 26 consiglieri e aveva poteri esclusivamente consultivi.

CARTEGGIO DEL MAIRE (1808-1814) - F10S20
Le filze contengono tutti gli atti, le circolari, la corrispondenza, gli ordini inviati dal 1808 al 1814 al maire, il capo della nuova municipalità, a cui era stato affidato il potere esecutivo locale.
Parole chiave: lettere, circolari, atti, corrispondenza.

ATTI DELLO STATO CIVILE (1808-1814) - F10S30
Si tratta degli atti di nascita, di morte e di matrimonio, di elenchi degli abitanti di San Miniato divisi per parrocchie, di estratti dai libri dei parroci, di dati riepilogativi sulla popolazione e del carteggio relativo allo stato civile, che fu introdotto in Italia dal codice Napoleone.
Parole chiave: estratti, parroci, ufficiale, denunce.

BILANCI E RENDIMENTI DI CONTI (1808-1814) - F10S40
I bilanci di previsione comprendono la ripartizione delle entrate e delle uscite distribuite in diversi titoli e capitoli; i rendimenti di conti sostituirono dal 1808 i vecchi saldi dei camarlinghi. Costituiscono i resoconti annuali sottoscritti dal percettore (ex camarlingo) e dal maire strutturati in una ripartizione di entrate e uscite in base ai capitoli del bilancio di previsione.
Parole chiave: percettore, preventivi, esercizio, finanziario, spesa.

RUOLI DELLE CONTRIBUZIONI DIRETTE (1808-1814) - F10S50
I registri contengono le operazioni per la distribuzione e la riscossione delle contribuzioni dirette.

DAZZAIOLI PER LA RISCOSSIONE DELLE ENTRATE (1808-1814) - F10S60
Sono registri affidati al percettore per la riscossione delle contribuzioni dirette sulla base dei ruoli compilati dai cancellieri.
Parole chiave: canoni.

ATTI DEL COMITATO DI VACCINAZIONE (1808-1814) - F10S70
Sono un registro di deliberazioni e una filza di lettere e circolari relativi alla vaccinazione antivaiolosa di questo comitato, istituito nel 1810 e di cui facevano parte i maires e i medici di San Miniato e di Montopoli e il giudice di pace.
Parole chiave: lettere, circolari.

ATTI VARI (1808-1811) - F10S80
Comprende un interessante registro in cui sono descritti tutti gli edifici di San Miniato, due dazzaioli di spese e ricevute di pagamenti.
Parole chiave: esazione, edifici, porte, finestre.

Comunità di San Miniato (1814-1865) - F11

DELIBERAZIONI DEI MAGISTRATI COMUNITATIVI (1814-1866) - F11S010
Dal 1814 nei registri vennero verbalizzate insieme le delibere del magistrato e del consiglio, secondo l'usanza settecentesca. Nel 1849 al magistrato si sostituì il collegio dei priori e le delibere allora furono registrate separatamente. Nel 1854 fu ripristinato il magistrato e si ritornò al primitivo sistema.
Parole chiave: consiglio generale.

ATTI RELATIVI ALLE ADUNANZE MAGISTRALI (1817-1864) - F11S011
Contengono tutti gli atti, le lettere e i documenti di corredo alle deliberazioni.
Parole chiave: istanze, magistratura, rapporti, relazioni.

TRATTE (1815-1860) - F11S020
I registri delle "tratte" contengono i nomi degli "imborsati", cioè dei cittadini che avevano i requisiti per ricoprire cariche comunitative. Nel 1816 infatti fu reintrodotto l'antico metodo della imborsazione e della tratta (estrazione a sorte) per la nomina del magistrato e dei consiglieri, mentre il gonfaloniere era di nomina granducale. Questo sistema, tranne una parentesi dal 1849 al 1853, durò fino al 1859, quando fu instaurata l'elezione per suffragio diretto.
Parole chiave: imborsabili, possidenti, cittadini, uffici, magistrato, consiglio generale.

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI DEL GONFALONIERE (1815-1865) - F11S030
Le filze contengono la corrispondenza ufficiale, le circolari, le pratiche sbrigate dal gonfaloniere, che, dal 1816, era diventato il vero responsabile e coordinatore dell'andamento dell'amministrazione comunitativa e il referente principale per molti uffici e ministeri.
Parole chiave: uffici, ministeri, carteggio.

ATTI DELLO STATO CIVILE (1815-1865) - F11S040
Si tratta per lo più di dati riassuntivi delle nascite, morti e matrimoni desunti dalle denunce dei parroci, di note dei capi famiglia e di quadri della popolazione divisi per parrocchie, secondo l'usanza già introdotta durante la dominazione francese. I registri che i parroci ebbero l'obbligo di tenere dal 1817, contengono le indicazioni dell'ora, del giorno e del luogo dell'evento.
Parole chiave: nascita, morte, matrimonio, estratti, elenchi, parrocchie.

DELIBERAZIONI DEI DEPUTATI PER L'ARRUOLAMENTO MILITARE (1826-1852) - F11S051
Sono due registri che contengono i verbali delle adunanze di questo organismo istituito nel 1826 per provvedere all'individuazione dei giovani arruolabili. Vi facevano parte il vicario, il gonfaloniere, il primo priore e il cancelliere. La deputazione fu soppressa nel 1853 e queste competenze passarono ai consigli di reclutamento.
Parole chiave: protocollo.

RUOLI DEGLI ARRUOLABILI E CARTEGGIO (1821-1852) - F11S052
Le filze contengono i nomi e le generalità delle reclute inviate al comando militare e altri atti necessari alla compilazione delle liste (note di battezzati, richieste di esenzione ecc.)
Parole chiave: arruolamento, militare.

ATTI VARI DELL'ARRUOLAMENTO MILITARE (1825-1833) - F11S053
Comprende attestati e fedi di parroci, note di esentati e di arruolabili.
Parole chiave: parroci, arruolabili, fedi.

GUARDIA CIVICA (1847-1849) - F11S060
Si tratta di solo tre registri relativi al ruolo degli iscritti e all'amministrazione finanziaria della Guardia civica, istituita nel 1847 in tutto il Granducato con compiti di difesa del territorio e di controllo dell'ordine e della pubblica tranquillità. Vi dovevano prestare obbligatoriamente servizio tutti gli uomini tra i 20 e i 60 anni. Fu abolita nel 1851.
Parole chiave: ruolo, iscritti, deliberazioni.

GUARDIA NAZIONALE (1859-1867) - F11S070
La Guardia Nazionale fu istituita in Toscana nel 1859 con lo scopo di coadiuvare le milizie dello stato nell'assicurare la sicurezza pubblica e fu soppressa nei primi anni del Regno d'Italia. Le serie comprende alcuni elenchi dei componenti e ricevute di pagamenti.
Parole chiave: compagnia, ruoli, componenti, ricevute.

LAVORI PUBBLICI (1812-1865) - F11S080
Con la Restaurazione si ritornò alle antiche disposizioni in materia di lavori pubblici: sono compresi in questa serie due "campioni di accolli e cottimi", cioè gli appalti dei lavori di manutenzione a strade, alcune filze di contratti, relazioni, progetti e perizie sui lavori da svolgere e le relative note di spese.
Parole chiave: campioni, accolli, cottimi, relazioni, perizie, strade, spese.

BILANCI DI PREVISIONE (1817-1863) - F11S090
I registri mantennero la stessa struttura di quelli introdotti durante la dominazione francese (vedi), con la ripartizione delle entrate e delle uscite in diversi titoli e capitoli.
Parole chiave: documenti allegati.

RENDIMENTI DI CONTI DEI CAMARLINGHI (1815-1863) - F11S100
Anche questi registri, detti anche conti consuntivi, nel 1816 furono pridisposti sul modello di quelli del periodo francese (vedi F10S40), suddivisi per entrate e uscite secondo i rispettivi capitoli del bilancio di previsione. L'amministrazione del camarlingo era approvata dal magistrato comunitativo e dal gonfaloniere.

DOCUMENTI DI CORREDO AI RENDIMENTI DI CONTI (1815-1865) - F11S110
Le buste contengono i mandati, che venivano conservati a giustificazione del rendimento di conti, raggruppati per titoli e capitoli del bilancio.
Parole chiave: ricevute, mandati, allegati, uscita.

REPERTORI DELLE ASSEGNAZIONI (1815-1865) - F11S120
Sono registri in cui venivano annotati i mandati secondo i titoli e i capitoli del bilancio preventivo.
Parole chiave: articolo, spesa, bilancio, giornali, mandati.

GIORNALI DEI MANDATI (1815-1865) - F11S120
Sono registri cronologici dove sono annotati i mandati secondo l'ordine temporale di emissione. Spesso questo tipo di registro è unito al repertorio delle assegnazioni.
Parole chiave: repertorio, assegnazione, uscita.

LIVELLI (1824-1862) - F11S130
Vedi serie analoga della comunità di San Miniato (F09S140).

ATTI VARI (1815-1860) - F11S140
Comprende obblighi dei parroci, entrate e uscire, elenchi di sepolti nel camposanto di San Miniato, alberi genealogici delle famiglie sanminiatesi, avvisi di pagamenti ecc.
Parole chiave: obblighi, morti, alberi, famiglie.

Comunità di Cigoli (1325-1774) - F12

DELIBERAZIONI DEL MAGISTRATO (1325-1774) - F12S1
I registri contengono i verbali delle sedute del magistrato comunitativo, composto da un gonfaloniere e 6 priori, dal 1325 al 1774, quando la comunità fu inglobata a San Miniato.

ESTIMI (1368-1398) - F12S2
Sono tre registri, in cui venivano descritti i beni immobili nella loro estensione e nei loro confini con la stima del valore, che venivano preparati per la tassazione.
Parole chiave: catasto, Montebicchieri, Stibbio, Leporaia.

DEBITORI DEL DAZIO COMUNITATIVO (1410-1781) - F12S3
Sono due registri in cui sono annotati i nomi di coloro che non hanno pagato la tassa che serviva per finanziare le spese della comunità nei tempi dovuti, con a lato l'ammontare del debito.

SALDI E DAZZAIOLI DEI DEPOSITARI DI PEGNI (1702-1781) - F12S4
I beni sequestrati dal tribunale venivano conservati da un depositario dei pegni che li annotava in appositi registri, con il nome del proprietario e la data del ricevimento.
Parole chiave: depositario, riscossione.

SALDI DEI CAMARLINGHI (1554-1774) - F12S5
Vedi serie analoga della comunità di San Miniato (F09S150).

Comunelli di Stibbio e Montebicchieri (1562-1775) - F13 e F14

DELIBERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI STIBBIO (1648-1775) - F13S1
Contengono i verbali delle adunanze del magistrato che a Stibbio era composto da 4 governatori, poi gonfalonieri.

DELIBERAZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI MONTEBICCHIERI (1639-1774) - F14S1
A Montebicchieri il magistrato era composto solo da 2 governatori, che si riunivano una o due volte all'anno per decidere la distribuzione delle quote dei dazi.

SALDI DEI CAMARLINGHI DI STIBBIO (1648-1775) - F13S2
Vedi serie analoga della comunità di San Miniato (F09S150).

SALDI DEI CAMARLINGHI DI MONTEBICCHIERI (1644-1775) - F14S2
I beni sequestrati dal tribunale venivano conservati da un depositario dei pegni che li annotava in appositi registri, con il nome del proprietario e la data del ricevimento.
Parole chiave: depositario, riscossione.

Cancelleria di San Miniato (1559-1808) - F15

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI DEL CANCELLIERE (1569-1808) - F15S10
Le filze contengono la corrispondenza, le relazioni, e la documentazione relativa a tutti gli enti sottoposti al cancelliere, sia comunità che opere pie. Sono filze estremamente eterogenee come contenuto perchè vi si possono trovare anche dazzaioli e reparti di varie imposizioni, atti catastali ecc.
Parole chiave: carteggio, corrispondenza, ufffici, ministeri, enti, negozi.

DELIBERAZIONI DEI DEPUTATI DELLA TASSA SUL MACINATO (1638-1789) - F15S21
La tassa che fu istituita da Cosimo I nel 1552 come "gabella generale sopra le farine" di grani e di castagne, divenne una imposizione personale dal 1678. I registri contengono le decisioni prese da questi appositi magistrati comunitativi, in merito alla distribuzione della tassa, ai ricorsi, alle cancellazioni di contribuenti (defalchi) e alla elezione di camarlinghi.
Parole chiave: città, ville, farina.

RISCONTRI DELLE BOCCHE PER LA TASSA SUL MACINATO (1695-1789) - F15S22
Erano le denunce presentate dai capi famiglia nelle quali indicavano il numero e nome dei componenti il nucleo familiare, la loro età, la professione e le condizioni economiche. Sono registri analitici divisi popolo per popolo. I messi comunali successivamente verificavano la veridicità di tale denunce. Contengono preziose informazioni di carattere economico, sociale e demografico.
Parole chiave: terziere, Poggighisi, Fuori porta, ville, piano, poggio, popoli.

REPARTI PER LA TASSA SUL MACINATO (1678-1808) - F15S23
In questi registri annuali preparati dai deputati, i contribuenti, messi in ordine alfabetico, sono divisi popolo per popolo e per classi di ricchezza, con l'indicazione dell'ammontare della tassa. Sulla base del reparto il cancelliere preparava il dazzaiolo da affidare al camarlingo che riscuoteva la tassa.
Parole chiave: imposizione, farine.

SALDI DEI CAMARLINGHI PER LA TASSA SUL MACINATO (1678-1800) - F15S24
I camarlinghi dopo aver riscosso la tassa presentavano il bilancio della loro amministrazione ai deputati, al cancelliere e al vicario, per ottererne l'approvazione. Essendo il resoconto molto sommario, questi registri comprendono più anni.
Parole chiave: comunità, ville, podesteria.

ATTI VARI PER LA TASSA SUL MACINATO (1688-1739) - F15S25
Si tratta di tre registri contenenti accuse e sentenze contro gli evasori della tassa e ricorsi.
Parole chiave: fedi, testimonianze, ricorsi, evasori.

DELIBERAZIONI DEI DEPUTATI DELLA COLLETTA UNIVERSALE (1694-1736) - F15S31
Si tratta di due registri che contengono le delibere di appositi magistrati comunitativi, relative a questa tassa istituita nel 1692. Il primo riguarda San Miniato e i popoli intorno, il secondo Cigoli, Stibbio e Montebicchieri.

REPARTI PER LA COLLETTA UNIVERSALE (1724-1726) - F15S32
Sono solo due registri preparati dai deputati in cui sono elencati i contribuenti, con l'ammontare del reddito e a lato l'importo della tassa; nella seconda parte sono elencati invece tutti i poderi della campagna intorno a San Miniato con l'importo relativo.

DAZZAIOLI DELLA COLLETTA UNIVERSALE (1738-1746) - F15S33
I registri servivano per la riscossione della tassa da parte del camarlingo appositamente deputato e contengono il nome del contribuente e la data del pagamento.

SALDI DEI CAMARLINGHI DELLA COLLETTA UNIVERSALE (1694-1744) - F15S34
Vedi i saldi dei camarlinghi per la tassa sul macinato (F15S24).

ATTI IN CAUSA (1538-1806) - F15S40
Si tratta di registri e filze che contengono tutta la documentazione delle cause civili in cui venivano coinvolti le comunità, le opere pie, o altri enti sottoposti al cancelliere di San Miniato. Vi si possono trovare pareri legali, perizie, testimonianze, memorie.
Parole chiave: processo, eredità, canoni, pagamento, disputa, beni, debiti.

ATTI VARI (1440-1828) - F15S50
Comprende il carteggio relativo alle imposte, fedi di parroci, contratti, relazioni sull'amministrazione dei camarlinghi, atti relativi alla costruzione del fonte battesimale del duomo, nota di stemmi del palazzo pretorio.
Parole chiave: fedi, fonte, duomo, stemmi.

Cancelleria di San Miniato (1814-1865) - F16

ATTI, LETTERE E CIRCOLARI DEL CANCELLIERE (1814-1865) - F16S1
Vedi serie analoga della cancelleria di San Miniato (F15S10).

ATTI IN CAUSA (1811-1866) - F16S2
Vedi serie analoga della cancelleria di San Miniato (F15S40).

DIRITTI DI CANCELLERIA (1814-1861) - F16S3
Sono due registri in cui venivano annotate le riscossioni dei diritti sulle operazioni catastali e sugli atti rilasciati dal cancelliere.
Parole chiave: entrate, giornale, riscossione.

INVENTARI DELL'ARCHIVIO E DI MOBILI E SUPPELLETTILI (1808-1865) - F16S4
Contengono gli elenchi di tutte le scritture dell'archivio e dei mobili e delle suppellettili dei palazzi pubblici che i cancellieri preparavano al passaggio delle consegne al successore, che diventava il nuovo responsabile. Sono documenti importanti per conoscere la storia dell'archivio, le eventuali perdite di scritture, l'arredamento dei vari palazzi pubblici sanminiatesi.
Parole chiave: scritture, filze, registri

ATTI VARI (1814-1868) - F16S5
Si tratta di quattro registri di uscite per il mantenimento del tribunale e di relazioni sull'amministrazione dei camarlinghi.
Parole chiave: amministrazione, camarlinghi.

Ufficio del catasto di San Miniato (1430-1870) - F17

Le serie di documenti che fanno parte di questo fondo sono comuni a diverse comunità, pertanto non è stata data una sigla specifica ad ognuna di esse, nè sono stati forniti gli estremi cronologici perchè variano a seconda della comunità a cui si riferiscono. Le serie sono state brevemente illustrate nelle loro caratteristiche essenziali.

ESTIMI
Sono grossi registri in cui si annotavano i beni immobili della comunità, la loro estensione, i confini e la stima del loro valore espressa solitamente da due cifre, che dovevano servire da coefficente per la tassazione patrimoniale. Ogni carta del registro è attribuita ad un proprietario. Costituiscono una fonte importante per lo studio della proprietà terriera.
Parole chiave: campione, territorio, popoli, catasto

CAMPIONI DEI POSSIDENTI
Sono registri compilati sulla base degli estimi dove compaiono i proprietari, la sommaria descrizione dei loro beni e la quota di tassa di decima o altra imposta fondiaria da pagarsi annualmente.
Parole chiave: circondario, imposizione, padule, antifosso, argini, Arno, Usciana.

ARROTI DI VOLTURE
Sono i registri che contengono l'annotazione dei passaggi di proprietà dei beni immobili. Il termine "arroto" significa, aggiunta, variazione. Sono divisi per comunità.

GIUSTIFICAZIONI DI VOLTURE
Queste filze contengono tutti i documenti prodotti per giustificare il cambiamento di proprietà di un immobile (contratti, atti notarili, testamenti ecc.). Sono divise per comunità.

DOMANDE PER LE VOLTURE DEI BENI AGLI EFFETTI IPOTECARI
In questi registri i cancellieri annotavano giorno per giorno le domande di voltura presentate da tutte le comunità della cancelleria.

MANUALI E SUPPLEMENTI
Sono repertori alfabetici di tutti i possidenti, iniziati a compilare dal 1833, che venivano aggiornati periodicamente. Dal 1839, nell'impossibilità di aggiornarli ulteriormente, furono compilati dei supplementi.

ARROTI DI CONSERVAZIONE
Sono registri in cui dal 1833 venne annotata ogni divisione di proprietà fra più possidenti.

"LIRETTA" D'ESTIMO
Sono registri in cui i cancellieri annotavano le variazioni dei coefficienti per le tassazioni patrimoniali.

Comune di San Miniato (1865-1945) - F200

PROTOCOLLI DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO (1868-1939) - F200S010
I registri contengono gli originali delle deliberazioni del consiglio comunale. Alla sua costituzione il Consiglio comunale di San Miniato era composto da 30 consiglieri che si riunivano in due sessioni: una primaverile per rivedere le liste elettorali e per esaminare il conto consuntivo; l'altra autunnale per l'elezione dei membri della giunta e l'approvazione dei bilanci. Ai margini delle pagine è annotato il contenuto sommario delle delibere.
Parole chiave: adunanze, verbali

PROTOCOLLI DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (1866-1947) - F200S020
Contengono i verbali delle adunanze della giunta comunale, formata da otto membri eletti dal consiglio e presieduta dal sindaco. Ogni registro raccoglie due o tre anni. Ai margini delle pagine è annotato il contenuto sommario delle delibere.
Parole chiave: adunanze, verbali.

PROTOCOLLI DELLA CORRISPONDENZA (1922-1946) - F200S030
I registri contengono in ordine cronologico la registrazione di tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza. Di ogni lettera vengono annotati le date di arrivo o partenza, la provenienza o la destinazione e il contenuto sommario.
Parole chiave: affari.

ATTI DEL CONSIGLIO (1865-1930) - F200S040
Le buste contengono tutti i documenti di corredo alle riunioni del consiglio e alle sue deliberazioni, raggruppati in fascicoli numerati.

ATTI DELLA GIUNTA (1865-1941) - F200S050
Le buste contengono i documenti di corredo alle deliberazioni della giunta comunale, riunite in fascicoli numerati. Dal 1927 la serie comprende gli atti del podestà.

CORRISPONDENZA E ATTI DIVISI PER CATEGORIE (1866-1945) - F200S060
Si tratta in pratica di due serie relative alle lettere e agli atti ricevuti dall'amministrazione comunale. La prima serie comprende la corrispondenza che dal 1868 è suddivisa per argomento; la seconda invece gli atti che dal 1921 furono suddivisi secondo le XV categorie previste dalla circolare del 1 marzo 1897: I - Amministrazione; II - Opere pie; III - Polizia urbana; IV - Sanità e Igiene; V - Finanze; VI - Governo; VII - Grazia, giustizia e culto; VIII - Leva e truppe; IX - Istruzione pubblica; X - Lavori pubblici; XI - Agricoltura e commercio; XII - Stato civile; XIII - Esteri; XIV - Varie; XV - Pubblica sicurezza.

BILANCI PREVENTIVI (1866-1945) - F200S071
Sono i documenti cardine, insieme ai conti consuntivi, di tutta la contabilità comunale, perchè la riportano in sintesi. I registri infatti contengono le entrate e le spese che l'amministrazione comunale prevede di fare.
Parole chiave: adunanze, verbali.

BILANCI CONSUNTIVI (1866-1945) - F200S072
Contengono la registrazione delle operazioni finanziarie compiute dall'amministrazione comunale. I registri sono suddivisi in due parti: la descrizione delle entrate (tasse e diritti) e delle uscite suddivise per materia o per categoria.
Parole chiave: conto, entrata, spesa, uscite.

VERBALI DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO (1917-1943) - F200S073
Sono registri in cui il sindaco o il podestà , dopo aver esaminato gli atti contabili e amministrativi, procede alla chiusura dell'esercizio finanziario annuale. Contiene i prospetti delle entrate e delle uscite.
Parole chiave: processo verbale.

ASSEGNAZIONI (1867-1944) - F200S080
I repertori delle assegnazioni, detti anche "libri mastri", contengono le annotazioni dei pagamenti e delle riscossioni effettuati dal comune con l'indicazione del rispettivo mandato. Questi registri sono impostati secondo i vari capitoli di entrata e uscita del bilancio preventivo.
Parole chiave: libri mastri, registrazione, entrata, uscita.

MANDATI (Giornali) (1866-1945) - F200S090
I registri dei mandati o "Giornali", riportano le annotazioni dei pagamenti o delle riscossioni effettuate dal comune con l'indicazione del rispettivo mandati. Questi registri, a differenza delle assegnazioni, sono impostati cronologicamente.
Parole chiave: giornale, spedizione, entrata, uscita.

MANDATI E ASSEGNAZIONI (1919-1927) - F200S100
Si tratta di registri che contengono sia il "giornale" sia il repertorio delle assegnazioni (vedi serie precedenti).

MANDATI DI ENTRATA E USCITA (1865-1945) - F200S110
I mandati di pagamento e di riscossione, insieme ai documenti allegati, quali fatture, ricevute, sono lo stretto corredo ai conti consuntivi, giustificando ogni spesa.
Parole chiave: entrata, uscita, pagamento.

FATTURE (1922-1944) - F200S120
Si tratta di registri in cui sono annotate le fatture emesse dai fornitori.

LAVORI PUBBLICI (1865-1945) - F200S130
Gli atti sono relativi ai lavori compiuti nei fabbricati pubblici, nelle strade, nell'illumininazione, nella rete idrica ecc. Si tratta di relazioni, progetti, perizie, pareri, note di spese. Contiene 14 registri di indici delle attività dell'ufficio tecnico dal 1867 al 1944; 52 buste di carteggio dell'ingegnere comunale Mario Salvadori dal 1897 al 1922; e la documentazione prodotta dal 1926 al 1942 relativa all'organizzazione del lavoro del governo fascista.
Parole chiave: strade, illuminazione, ponti, acque, ferrovie, restauro, appalti, ufficio tecnico.

AFFARI DELLA SCUOLA (1858-1934) - F200S140
Comprende un numero elevato di documenti relativi al funzionamento delle scuole pubbliche. La documentazione prende l'avvio dall'anno scolastico 1859-60, anno in cui si stabilì che ogni comune dovesse aprire una scuola elementare maschile e femminile e nominasse gli insegnanti. Gli atti riguardano l'assunzione degli insegnanti, la gestione degli edifici scolastici, la corrispondenza con gli organi superiori e le circolari. In 15 buste sono raccolte le prove d'esame degli alunni delle elementari, del Liceo e delle scuole tecniche. Numerosi sono infine i registri dove si possono leggere i nomi degli alunni, le valutazioni mensili e annuali degli insegnanti, le assenze, le materie ecc.
Parole chiave: presenze, annuale, mensile, bimestrale, iscrizione.

LISTE ELETTORALI (1899-1919) - F200S150
Comprende due registri di liste elettorali politiche la cui compilazione fu stabilita con legge comunale e provinciale del 1865 e una busta di atti relativi alla revisione delle liste.
Parole chiave: politica.

TASSE COMUNALI (1873-1945) - F200S160
La serie è costituita dai ruoli (elenchi di contribuenti) delle tasse e delle imposte riscosse dal comune. Prevalentemente si riferiscono alla tassa di famiglia.
Parole chiave: ricorsi, ruolo.

CORRISPONDENZA DEL RAGIONIERE (1922-1942) - F200S170
Si tratta di solo due buste che contengono atti amministrativi dell'ufficio di ragioneria.

SPESE VARIE DEL COMUNE (1940-1944) - F200S180
Sono due registri in cui sono state annotate alcune spese del comune relative alla manutenzione di stabili, al personale, all'illuminazione pubblica, alla nettezza urbana ecc.

LEGATI E OPERE PIE (1865-1931) - F200S190
I documenti di questa serie sono relativi all'amministrazione di vari legati e lasciti che il comune gestì fino al 1931. Tra questi il lascito Ruffelli, i legati Riccardi, Nistri, Marrucci, Maccanti ecc.
Parole chiave: doti, sussidi.

ATTI RELATIVI AI CONSORZI IDRAULICI E DI BONIFICA (1886-1940) - F200S200
La serie comprende i documenti relativi all'amministrazione di 4 consorzi intercomunali: Il consorzio per il ponte sul fiume Elsa al Mulin Nuovo, il consorzio dei fiumi Arno e Usciana, il consorzio tredicesimo e il consorzio per la sistemazione del torrente Egola.
Parole chiave: ponte, fiume, tredicesimo, torrente.

SERVIZI E SUSSIDI MILITARI (1896-1943) - F200S210
Si tratta di buste contenenti gli atti relativi ai combattenti della I e II guerra mondiale, legati al pagamento di soccorsi ai militari e dei sussidi alle famiglie.
Parole chiave: partecipazioni.

PROVVEDIMENTI ANNONARI (1918-1921) - F200S220
Si tratta di domande per la concessione di sussidi alimentari e atti relativi alla requisizione di grano e granturco.
Parole chiave: approvvigionamenti, servizi.

CARTEGGIO E DENUNZIE DI MALATTIE INFETTIVE (1918-1921) - F200S230
Sono atti relativi al diffondersi di epidemie negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale.
Parole chiave: servizio sanitario.

REGISTRAZIONI DI PARTI (1929-1945) - F200S240
I fascicoli venivano compilati dalle levatrici che vi annotavano tutti i dati relativi alle donne, ai parti precedenti e alla situazione di salute.
Parole chiave: levatrice.

ISTANZE DI SUSSIDI (1862-1903) - F200S250
Contengono richieste e concessioni di sussidi per l'alimentazione delle madri e dei neonati che si trovavano in condizioni di estrema povertà.
Parole chiave: latte.

FOGLI DI FAMIGLIA (1897-1911) - F200S260
Si tratta di grandi schede comprendenti tutti i dati relativi a ciascun nucleo familiare residente nel comune : nome, sesso, relazione di parentela, data e comune di nascita, stato civile, professione. Sono documenti insostituibili per ricostruire la composizione della popolazione.
Parole chiave: popolazione, censimento.

ATTI RELATIVI AL MOVIMENTO DELLA POPOLAZIONE (1895-1902) - F200S270
Si tratta di due documenti che annotano le variazioni anagrafiche.

CENSIMENTO DEL 1901 (1901) - F200S280
I registri raccolgono i dati del quarto censimento che fu fatto dopo l'Unità d'Italia, svoltosi appunto nel 1901.
Parole chiave: popolazione.

ATTI RELATIVI ALLA BIBLIOTECA (1894-1944) - F200S290
Le buste contengono statistiche, resoconti e corrispondenza con la biblioteca centrale di Firenze e il Ministero dell'educazione.

CAMPIONI E LIVELLI (1922) - F200S300
Si tratta di buste contenenti inserti di documenti relativi a censi, livelli, note di credito ipotecario.
Parole chiave: censi, livelli.

CONTRATTI (1922-1949) - F200S310
La serie comprende le carte relative ai contratti di acquisto di terreni, di locazione di edifici, di appalti di lavori pubblici.

ATTI VARI (1864-1943) - F200S320
Contiene atti relativi al teatro comunale, alla Guardia municipale, alla società degli asili infantili, all'assistenza per gli sfollati da città bombardate.
Parole chiave: teatro, guardia municipale, asili, sfollati.

INVENTARI (1865-1908) - F200S330
Si tratta di tre registri che riportano i dati relativi ai beni di proprietà comunale e ai documenti dell'archivio storico.
Parole chiave: archivio, mobili, immobili.



Per la descrizione dei documenti, anche in relazione al mezzo elettronico usato, sono stati adottati i seguenti criteri:

- La numerazione in neretto che identifica i singoli pezzi si riferisce alla nuova numerazione di corda.
- Accanto alla numerazione in neretto, tra parentesi tonda, compaiono solitamente uno o più numeri: a) un numero con assenza di lettere, quasi sempre presente, corrisponde all'inventario del 1976; b) un numero seguito dalla lettera p corrisponde all'inventario del 1835 (n. 4655); c) un numero seguito dalla lettera s corrisponde all'inventario del 1892 (n. 4652).
- Il titolo originale è stato riportato solo se significativo o comunque diverso da quello moderno e compare tra virgolette.
- La datazione o gli estremi cronologici dei documenti sono stati riportati secondo lo stile moderno e possono comparire in più modi: a) giorno, mese, anno; b) solamente l'anno e in questo caso significa che il documento si riferisce all'intero anno solare (1 gennaio - 31 dicembre); ovvero che non è stato possibile individuare con più precisione la data; c) anno seguito dall'abbreviazione ca., nel caso in cui la data è solo approssimata e dedotta dai curatori.
- Il titolo moderno è stato sempre riportato, con l'esclusione dei casi in cui i pezzi di una serie avessero tutti lo stesso titolo; in questo caso il titolo omesso corrisponde al titolo della serie o sottoserie (es. Giornale dei mandati, saldi dei camarlinghi, ecc...)
- Per i singoli pezzi sono stati identificati il magistrato responsabile del documento e il compilatore del medesimo, perciò generalmente compaiono due nomi preceduti dalla definizione della carica (es. Vicario: Francesco Pitti; Notaio: Bernardo Ubaldini). La presenza di una singola voce indica che il magistrato è anche compilatore, ovvero che non esiste un vero compilatore (es: Carteggio). L'assenza di uno o di entrambi i nomi, pur in presenza delle voci indicanti a carica, significa che nè dal documento nè altrove è possibile individuare i nomi stessi.
- È stata sempre segnalata la presenza di un repertorio o indice interno al pezzo.
- La presenza di asterischi accanto alla definizione archivistica del pezzo (registro, filza ecc.) o accanto al tipo di legatura (es. leg. perg.), ne indica lo stato di conservazione: * = danneggiato; ** danneggiato con parziale perdita del testo; *** danneggiato con grave perdita del testo.
- Il numero delle carte è indicato con esattezza quando queste sono numerate, altrimenti ne è stata fatta una stima approssimativa, con l'indicazione "ca."
- Di ogni pezzo sono indicate le misure riferentesi al suo volume espresse in centimetri (es. 30x20x4).

Sono state usate le seguenti abbreviazioni:
A.C.S.M. = Archivio comunale di San Miniato
A.S.F. = Archivio di Stato di Firenze
c. - cc. = carta/e
cart. = cartone
c.s. = come sopra
leg. = legato/a
p. - pp. = pagina/e
perg. = pergamena
r. = recto
reg. = registro
Rep. = repertorio
s.cop. = senza coperta
s.d. = senza data
v. = verso

Sotto la sigla S, in grassetto, si indica il numero della serie a cui appartengono le diverse unità fisiche (filze, registri, buste). La serie viene espressa con un codice ordinato secondo l'importanza, così come è stata individuata dal riordinatore. Accanto al codice della serie, sotto la sigla UF, in grassetto, si riporta il numero di corda della unità fisica. Sulla stessa colonna della sigla UF, quando è rilevato, si trascrive in corsivo anche il numero di corda che compariva nel vecchio inventario della sezione postunitaria.



Sezione preunitaria

Vicariato di San Miniato

Atti civili

Paci e tregue

Atti pupillari

Atti criminali

Condanne e assoluzioni

Atti economici

Atti, lettere e circolari del Vicario

Suppliche

Entrate e uscite per il mantenimento dei malfattori

Gabella sulle bestie dal pie' tondo

Inventari di beni confiscati

Deliberazioni dei rappresentanti del vicariato

Entrate e uscite

Dazzaioli per la riscossione del Dazio del vicariato

Saldi dei camarlinghi

Atti vari

Giudicatura di pace di San Miniato

Atti civili del Giudice di pace

Tribunale di San Miniato

Atti civili del Vicario Regio, poi del Pretore

Protocolli dell'esecutivo pubblico e privato

Atti pupillari

Atti criminali

Atti economici

Atti relativi ai processi di maggiore e minore competenza

Atti, lettere e circolari dei vicari regi, poi pretori

Ingiunzioni di pagamenti

Entrate e uscite di emolumenti giudiziari

Atti vari

Sottoprefettura di San Miniato

Atti, lettere e circolari dei sottoprefetti

Ufficialato di Cigoli

Atti civili dell'Ufficiale

Atti vari

Tribunale di Montaione

Atti civili dei Podestà

Lettere e circolari

Entrate e uscite

Atti vari

Podesteria di San Miniato

Deliberazioni dei rappresentanti della podesteria

Deliberazioni dei rappresentanti delle ville

Saldi dei camarlinghi della podesteria

Saldi dei camarlinghi delle ville

Comune di San Miniato

Atti vari

Comunità di San Miniato

Disposizioni conseguenti alla conquista fiorentina

Deliberazioni dei priori e del consiglio

Deliberazioni di altri magistrati comunitativi

Minute di deliberazioni

Tratte

Appuntature

Obblighi

Atti, lettere e circolari

Atti civili del Banco Attuario

Danno dato

Statuti del danno dato

Accuse e sentenze del danno dato

Atti vari del danno dato

Pegni Pretori

Beni di Camporena

Livelli

Saldi dei Camarlinghi

Spese per approvvigionamento di truppe

Distribuzioni di grano

Sussidi ai poveri

Entrate e uscite comunitative

Ruoli, dazzaioli e saldi dei contribuenti

Dazzaioli e spogli dei debitori del decimino e testanti

Dazzaioli della tassa prediale

Dazio dei possidenti

Gabella del sale

Imposizioni straordinarie

Affari di strade

Atti vari

Mairie di San Miniato

Deliberazioni del Consiglio municipale

Carteggio del maire

Atti dello Stato Civile

Atti dello Stato Civile - Ufficio Primo

Atti di nascita

Atti di morte

Atti di matrimonio

Atti diversi

Atti dello Stato Civile - Ufficio Secondo (Cigoli)

Bilanci e rendimenti di conti

Ruoli delle contribuzioni dirette

Entrate comunali

Atti del Comitato di vaccinazione

Atti vari

Comunità di San Miniato

Deliberazioni dei magistrati comunitativi

Atti relativi alle adunanze magistrali

Tratte

Atti, lettere e circolari del gonfaloniere

Atti dello stato civile

Arruolamento militare

Deliberazioni dei deputati per l'arruolamento militare

Ruoli degli arruolabili e carteggio

Atti vari dell'arruolamento militare

Guardia civica

Guardia Nazionale

Lavori pubblici

Bilanci di previsione

Rendimenti di conti dei camarlinghi

Documenti di corredo ai rendimenti di conti

Repertori delle assegnazioni e giornali dei mandati

Livelli

Atti vari

Comunità di Cigoli

Deliberazioni del magistrato

Estimi

Dazio comunitativo

Pegni pretori

Saldi dei camarlinghi

Comunelli di Stibbio e Montebicchieri

Deliberazioni dei rappresentanti

Saldi dei Camarlinghi

Deliberazioni dei rappresentanti

Saldi dei camarlinghi

Cancelleria di San Miniato

Atti, lettere e circolari

Tassa del macinato

Deliberazioni dei deputati della tassa sul macinato

Riscontri delle bocche per la tassa sul macinato

Reparti per la tassa sul macinato

Saldi dei camarlinghi per la tassa sul macinato

Atti vari per la tassa sul macinato

Colletta universale

Deliberazioni dei deputati della colletta universale

Reparti per la colletta universale

Dazzaioli della colletta universale

Saldi dei camarlinghi della colletta universale

Atti in causa

Atti vari

Cancelleria [restaurata] di San Miniato

Atti, lettere e circolari del cancelliere

Atti in causa

Diritti di cancelleria

Inventari

Atti vari

Ufficio del catasto di San Miniato

Catasto di San Miniato

Estimi della comunità di San Miniato

Arroti di volture della comunità di San Miniato

Giustificazioni di volture della comunità di San Miniato

Domande di volture dei beni agli effetti ipotecari della comunità di San Miniato

Manuali e supplementi della comunità di San Miniato

Arroti di conservazione della comunità di San Miniato

Domande di volture presentate della comunità di San Miniato

Atti vari della comunità di San Miniato

Catasto di Montopoli

Estimi della comunità di Montopoli

Arroti e giustificazioni di volture della comunità di Montopoli

Liretta d'estimo della comunità di Montopoli

Manuali e supplementi della comunità di Montopoli

Arroti di conservazione della comunità di Montopoli

Catasto di Castelfranco di Sotto

Arroti di volture della comunità di Castelfranco di Sotto

Giustificazioni di volture della comunità di Castelfranco di Sotto

Domande per le volture dei beni agli effetti ipotecari della comunità di Castelfranco di Sotto

Manuali e supplementi della comunità di Castelfranco di Sotto

Arroti di conservazione della comunità di Castelfranco di Sotto

Prospetti delle domande per imposizioni sui livelli della comunità di Castelfranco di Sotto

Prospetti delle domande di volture della comunità di Castelfranco di Sotto

Giornale per la riscossione dei diritti sulle operazioni catastali e sugli atti rilasciati dal cancelliere

Catasto di Santa Maria a Monte

Estimi della comunità di Santa Maria a Monte

Arroti di volture della comunità di S. Maria a Monte

Manuali e supplementi della comunità di S. Maria a Monte

Catasto di Montecalvoli

Arroti di volture della comunità di Montecalvoli

Catasto di Fucecchio

Campioni dei possidenti per le imposizioni di fiumi della comunità di Fucecchio

Domande delle volture dei beni agli effetti ipotecari

Manuali e supplementi della comunità di Fucecchio

Denunce di beni a titolo di dominio diretto della comunità di Fucecchio

Giornale per la riscossione dei diritti sulle operazioni catastali e sugli atti rilasciati dal Cancelliere della comunità di Fucecchio

Atti vari della comunità di Fucecchio

Catasto di Santa Croce sull'Arno

Campioni dei possidenti della comunità di Santa Croce sull'Arno

Arroti e giustificazioni di volture della comunità di Santa Croce sull'Arno

"Lirette" d'estimo della comunità di Santa Croce sull'Arno

Manuali e supplementi della comunità di Santa Croce sull'Arno

Arroti di conservazione della comunità di Santa Croce sull'Arno

Prospetti delle domande di volture della comunità di Santa Croce sull'Arno

Atti vari della comunità di Santa Croce sull'Arno

Catasto di Santa Croce sull'Arno

Manuali e supplementi della comunità di Peccioli

Domande di volture dei beni agli effetti ipotecari per le comunità della cancelleria di Peccioli

Catasto di Villa Saletta

Circondario di acque e strade di San Miniato

Atti dell'Ingegnere

Distretto per le vettovaglie di San Miniato

Distretto per le vettovaglie

Regie Scuole, Liceo-Ginnasio di San Miniato

Liceo Ginnasio - Regie scuole

Circondario di delegazione di San Miniato

Circondario di delegazione

Enti e comitati diversi

Enti e comitati diversi

Leggi e bandi

Cancelleria di San Miniato

Vicariato di San Miniato

Podesteria di Montaione

Ufficialato di Cigoli

Tribunale di Fucecchio

Podesteria di Castelfranco di Sotto

Sezione postunitaria

Comune di San Miniato

Serie 010 - Protocolli delle deliberazioni del Consiglio comunale

Serie 020-026 - Protocolli delle deliberazioni della Giunta comunale

Serie 030 - Protocolli della corrispondenza

Serie 035 - Copialettere del sindaco

Serie 040 - Atti del Consiglio

Serie 050 - Atti della Giunta

Serie 060 - Affari del Comune

Serie 061 - Corrispondenza

Serie 062 - Carteggio per categorie

Serie 070 - Bilanci

Serie 071 - Bilanci preventivi

Serie 072 - Bilanci consuntivi

Serie 073 - Verbali di chiusura dell'esercizio finanziario

Serie 080 - Assegnazioni

Serie 081 - Registri delle assegnazioni a entrata

Serie 082 - Registri delle assegnazioni a uscita

Serie 083 - Registri delle assegnazioni a entrata e uscita

Serie 090 - Registro dei mandati

Serie 091 - Registri dei mandati a entrata

Serie 092 - Registri dei mandati a uscita

Serie 093 - Registri dei mandati a entrata e uscita

Serie 100 - Registri dei mandati e delle assegnazioni a entrata

Serie 110 - Mandati

Serie 111 - Mandati a entrata

Serie 112 - Mandati a uscita

Serie 120 - Registri delle fatture

Serie 130 - Lavori pubblici

Serie 131 - Repertori di lavori pubblici

Serie 132 - Accolli, appalti e contratti diversi

Serie 133 - Liste degli operai

Serie 140 - Affari della scuola

Serie 141 - Carteggio

Serie 142 - Prove d'esame

Serie 143 - Registri mensuali

Serie 144 - Registri annuali

Serie 145 - Registri di iscrizione

Serie 150 - Liste elettorali

Serie 160 - Tasse comunali

Serie 170 - Corrispondenza del ragioniere

Serie 180 - Spese varie del comune

Serie 190 - Legati e opere pie

Serie 200 - Atti relativi ai consorzi idraulici e di bonifica

Serie 210 - Servizi e sussidi militari

Serie 220 - Provvedimenti annonari

Serie 230 - Carteggio e denunzie di malattie infettive

Serie 240 - Registrazioni di parti

Serie 250 - Sussidi del latte

Serie 260 - Fogli di famiglia

Serie 270 - Atti relativi al movimento della popolazione

Serie 280 - Censimento del 1901

Serie 290 - Atti relativi alla biblioteca

Serie 300 - Campioni e livelli

Serie 310 - Contratti

Serie 320 - Atti vari

Serie 330 - Inventari

Uffici dello stato civile di San Miniato

Sezione di San Miniato - Atti di nascita

Sezione di San Miniato - Atti di morte

Sezione di San Miniato - Atti di matrimonio

Sezione di San Miniato - Indici decennale ai registri degli atti di nascita

Sezione di San Miniato - Indici decennali ai registri degli atti di morte

Sezione di San Miniato - Indici decennali ai registri degli atti di matrimonio

Sezione di San Miniato - Atti di cittadinanza

Sezione di San Miniato - Liste di leva

Sezione di San Miniato - Ruoli matricolari

Sezione di San Miniato - Buste di emigrazioni e immigrazioni

Sezione di San Miniato - Censimenti

Sezione di Ponte a Egola - Atti di nascita

Sezione di Ponte a Egola - Atti di morte

Aggregati - Enti pubblici

Tribunale di Fucecchio

Atti civili dei vicari regi

Atti civili dei giudici di pace

Atti civili dei vicari regi, poi dei pretori

Atti criminali dei vicari regi, poi dei pretori

Altri archivi di enti pubblici

Comunità di Montopoli

Comunità di Montecalvoli

Cancelleria di Vicopisano

Vicariato di Certaldo

Atti criminali

Atti vari

Podesteria di Santa Croce

Comunità di Montaione

Circondario di Castelfiorentino

Circondario di Pontedera

Giudice Conciliatore di San Miniato

Protocolli delle Sentenze

Sentenze

Citazioni

Cause civili e commerciali

Cause definite con sentenza

Cause rinviate

Cause abbandonate

Ordinanze e altri atti in causa

Processi Verbali

Registri delle Udienze

Repertori degli atti di Usciere

Atti vari

Tribunale di Livorno

Aggregati - Enti assistenziali

Opere pie e compagnie laicali

Opera del SS. Crocifisso di San Miniato

Deliberazioni degli operai

Entrate e uscite

Saldi dei depositari, poi camarlinghi

Atti vari

Opera Ruffella di San Miniato

Archivio di Marchionne Ruffelli

Deliberazioni

Entrate e uscite

Saldi dei camarlinghi

Atti vari

Opera di San Zenone di Stibbio

Pia eredità Ansaldi

Pia eredità Marrucci

Carte di altre opere

Compagnia della SS. Annunziata di San Miniato

Deliberazioni

Entrate e uscite

Saldi dei camarlinghi

Atti vari

Compagnia dell'unione della SS. Assunta e S. Lodovico di San Miniato

Statuti

Deliberazioni

Saldi dei camarlinghi

Entrate e uscite

Compagnia di San Pietro martire di San Miniato

Statuti

Deliberazioni

Entrate e uscite

Saldi dei camarlinghi

Ricevute

Compagnia di San Michele Arcangelo di Cigoli

Deliberazioni

Entrate e uscite

Saldi dei camarlinghi

Compagnia di S. Rocco di Cigoli

Entrate e uscite

Saldi

Compagnia di Sant'Urbano di San Miniato

Compagnia di S. Caterina e S. Martino di San Miniato

Compagnia del SS. Rosario di Cigoli

Carte di altre compagnie laicali

Congregazione di Carità

Protocolli delle deliberazioni

Copialettere

Protocolli della Corrispondenza

Registri di Cassa

Varie

O.N.M.I. - Ufficio di San Miniato

Aggregati - Enti privati

Famiglia Ansaldi

Famiglia Roffia

Atti, lettere e circolari

Amministrazione e Memorie

Miscellanea

Gioacchino Taddei

Accademia dei volontari di San Miniato

Statuti

Deliberazioni e documenti a corredo

Documenti a corredo delle deliberazioni

Saldi e dazzaioli

Contratti e documenti diversi

Associazioni diverse sanminiatesi

Società Reduci e fratellanza militare

Società Ginnastica e Pubblica Assistenza

Società del Buon Umore

Associazione nazionale famiglie caduti in guerra

Archivi privati

Enti ecclesiastici

Convento di San Domenico di San Miniato

Carte di altri enti e istituti ecclesiastici



Note: I seguenti fondi sono stati inventariati da Giancarlo Nanni e Ivo Regoli:
Vicariato di San Miniato (1370-1808); Giudicatura di pace (1808-1814); Tribunale di San Miniato (1814-1865); Ufficialato di Cigoli (1370-1774); Tribunale di Montaione (1714-1839); Podesteria di San Miniato (1466-1776); Comune di San Miniato (1297-1370); Comunità di San Miniato (1370-1808); Mairie di San Miniato (1808-1814); Comunità [restaurata] di San Miniato (1814-1865); Comunità di Cigoli (1325-1774); Comunelli di Stibbio e di Montebicchieri (1562-1775); Cancelleria di San Miniato (1559-1865); Ufficio del catasto di San Miniato (1430-1870); Enti e comitati diversi (1526-1865); Leggi e bandi (1576-1860).
L'inventariazione del fondo del Comune di San Miniato (1865-1945) è a cura di Roberto Cerri, Marilena Lombardi, Silvia Nannipieri e Arianna Orlandi.
I fondi prodotti dagli Enti pubblici, assistenziali, privati ed ecclesiastici sono stati inventariati da Marilena Lombardi, Giancarlo Nanni, Silvia Nannipieri, Arianna Orlandi e Ivo Regoli.

Codifica:
Andrea Brotini: archivio preunitario, gennaio - dicembre 2013
Massimiliano Bertelli: archivio postunitario, agosto - dicembre 2013
Stefania Salsi: fondi aggregati, novembre - dicembre 2013
Paolo Santoboni, revisione, gennaio 2014