Livello: serie
Estremi cronologici: 1847 - 1849Consistenza: 3 unità
La Guardia civica venne istituita con Sovrano Motuproprio del 4 settembre
1847 con lo scopo di "difendere il Legittimo Sovrano, l'indipendenza e l'integrità
dello Stato, di mantenere obbedienza alle leggi, di conservare o ristabilire
l'ordine e la pubblica tranquillità, coadiuvando quando sia d'uopo alle milizie
attive dello Stato". Tutti gli uomini tra i 20 e i 60 anni dovevano presentarvi
obbligatoriamente servizio, ad esclusione dei religiosi, dei militari, delle
autorità governative e giudiziarie. Per la formazione dei ruoli della Guardia civica
in ogni comunità esisteva una deputazione di arruolamento presieduta dal
gonfaloniere. La Guardia civica era inquadrata in battaglioni, compagnie e sezioni
di compagnie, a secondo dell'entità della popolazione di una località e dipendeva
dalla comunità per quanto riguardava la gestione economica. Le spese ordinarie della
Guardia erano regolate, votate e approvate come tutte le altre spese comunitative.
Al proposito ogni corpo composto da uno o più battaglioni aveva un consiglio di
amministrazione che, entro il mese di agosto, sottoponeva all'approvazione delle
magistrature comunali il rendiconto delle spese dell'anno precedente e il preventivo
delle spese per l'anno successivo. Inoltre un consiglio di disciplina doveva
giudicare le trasgressioni dei componenti la Guardia. Esso fu istituito in ogni
battaglione e in ogni comunità dove si trovavano una o più compagnie non riunite in
battaglioni. A Firenze risiedeva il Consiglio Superiore di disciplina che giudicava
gli ufficiali di stato maggiore di tutta la Guardia civica. Dopo essere stata
trasformata dal governo provvisorio del 1849 in Guardia nazionale, la Guardia civica
venne ovunque abolita con S.D. del 23 ottobre 1851
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