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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Comunità di San Miniato

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1814 - 1865

Consistenza: 335 unità

L'art.25 del R.E. del 27 giugno 1814 impose la decadenza delle mairies e la formazione di magistrature comunitative 1 . Con gli stessi provvedimenti si dispose che in via provvisoria l'ex maire assumesse il titolo di gonfaloniere, che i primi 5 "possessori" divenissero priori e gli altri ex consiglieri municipali entrassero a far parte del nuovo consiglio generale. Così costituito il consiglio generale di San Miniato si riunì per la prima seduta il 26 luglio 1814 2 .
Un nuovo regolamento generale per le comunità, emanato nel 1816 3 , ripristinò le vecchie magistrature leopoldine con alcune modifiche. In particolare il gonfaloniere non sarebbe più stato estratto dalle borse, ma di diretta nomina granducale e a lui sarebbe spettato il controllo dell'attività finanziaria e della polizia locale. Inoltre sarebbe divenuto il destinatario di tutte le circolari e le lettere delle magistrature centrali relative alla comunità. Il magistrato comunitativo composto dal gonfaloniere e dai priori deliberava in merito all'elezione del camarlingo e all'approvazione dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi. Il consiglio generale ebbe solo competenze marginali di controllo, riunendosi in seduta ordinaria soltanto una volta all'anno. I membri del magistrato e del consiglio generale (con esclusione del gonfaloniere) erano nominati per tratta.
Il nuovo regolamento del 1849 dispose che il consiglio generale fosse nominato attraverso una consultazione elettorale fra i maggiori contribuenti e al suo interno venissero eletti i priori componenti il magistrato. Furono aumentate le competenze del consiglio generale relegando il magistrato a organo esecutivo delle sue deliberazioni. Il sistema della nomina dei componenti del consiglio tramite consultazione elettorale fu abolito nel 1853, per ripristinare le tratte e poi di nuovo definitivamente adottato col regolamento del 1859 del secondo governo provvisorio. Tali nomine rimasero inalterate fino alle nuove leggi amministrative del Regno d'Italia del 1865.
Territorialmente la comunità di San Miniato continuò a coincidere con quella disegnata dalle riforme leopoldine del 1774, salvo le piccole modifiche apportate durante la dominazione francese. Le serie dei documenti relativi alla comunità post-francese rispecchiano la nuova razionale impostazione data con il regolamento del 1816 e non si differenziano da quelle di altri archivi comunali. E' comunque da notare, come già detto nell'introduzione generale all'inventario, la totale perdita dei documenti relativi alla esazione delle tasse (tassa di famiglia e tassa prediale) e delle liste elettorali istituite dal 1849. Per il resto, trattandosi di documenti già descritti e analizzati in altri inventari, solo quando se ne ravviserà l'opportunità, saranno fatte note esplicative alle singole serie.