Livello: serie
Estremi cronologici: 1868 lug. 18 - 1959 dic. 04Consistenza: 56 unità
La legge n. 2248 del 20 marzo 1865 stabiliva l'ordinamento
politico-amministrativo dei Comuni e la struttura elettiva del Consiglio comunale.
Il numero dei componenti del consiglio dipendeva dalla consistenza della popolazione
del Comune stesso e variava da 60 membri per Comuni con 60.000 abitanti a 15 per
quelli con meno di 3.000 abitanti. La documentazione relativa alle adunanze del
Consiglio comunale di San Miniato si è conservata a partire dal 1868. In quell'epoca
il Consiglio comunale di San Miniato era composto da 30 consiglieri e la sua
attività era regolata dagli articoli 77-90 della legge comunale del 1865
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che stabiliva la periodicità di massima delle adunanze in due
sessioni: una primaverile per rivedere le liste elettorali e per esaminare il conto
dell'anno precedente; l'altra autunnale per eleggere i membri della giunta
municipale, approvare i bilanci attivi e passivi e nominare i revisori dei conti. La
durata delle sessioni ordinarie fu modificata col testo unico della legge comunale
del 1889 che prescriveva inoltre la modalità di convocazione da effettuarsi per
mezzo del Sindaco con comunicazione scritta. I testi unici delle leggi del 1898
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, del 1908
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non apportarono invece sostanziali cambiamenti.
Intorno agli anni 1911-14 nei protocolli delle deliberazioni conservati a San
Miniato, sono ricordate frequenti modifiche del regolamento comunale riguardo a
qualifiche e compiti degli impiegati
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. L'art. 21 del Regolamento
applicativo della legge 1865 (R.D. 8 giugno 1865, n. 2131) prescriveva la
conservazione e la rilegatura dei registri contenenti gli originali delle
deliberazioni. La serie dei protocolli del Consiglio conservata nell'archivio
storico del Comune di San Miniato è completa. E' composta da nove volumi redatti dal
segretario Lorenzo Marrucci, seguiti da sei volumi redatti dal segretario Giovanni
Mannini, che terminano in data 27 febbraio 1921. Il volume n. 16 è privo del
frontespizio e prende l'avvio sotto la data 2 ottobre 1922. Vi si dà atto dell'
avvenuto insediamento di un commissario prefettizio in sostituzione del consiglio
comunale. Le deliberazioni registrate dal nuovo segretario Carlo Ruggini erano
adottate dal commissario prefettizio coi poteri del consiglio in seguito alla
decisione tutoria del 6 settembre 1922, n. 1735 e venivano successivamente rese
pubbliche. In data 1 giugno 1924 si insedia nuovamente nel palazzo municipale un
consiglio composto da 30 membri e presieduto da un membro anziano. Il primo atto del
nuovo consiglio è l'elezione del Sindaco, della giunta e la nomina dei revisori dei
conti. Il nuovo sindaco, in continuo contrasto con la giunta resta in carica fino al
12 ottobre 1925, quando, in seguito alla sue dimissioni, ne viene eletto un altro.
La crisi comunale non viene comunque risolta. Il 20 giugno 1926 c'è un nuovo
avvicendamento nella carica di sindaco. Quest'ultimo in data 20 dicembre 1926
convoca il Consiglio per comunicare il passaggio dell'amministrazione comunale
all'ordinamento podestarile. Segue un breve periodo sotto la direzione di un nuovo
commissario prefettizio. Dal 7 aprile 1927 si insedia il Podestà. A conclusione
della serie descritta si trova un "protocollo di deliberazioni della consulta
municipale": infatti nell'ordinamento amministrativo fascista il podestà si avvaleva
di questo organo per avere un parere non vincolante su alcune materie. Con R.D. 27
ottobre 1927 n. 2059, furono emanate le norme per la costituzione della consulta
municipale nei comuni superiori a 20.000 abitanti. Presso il comune di San Miniato
essa fu nominata con Decreto Prefettizio del 17 febbraio 1928 n. 287; era composta
di 10 consultori, dei quali cinque in rappresentanza dei datori di lavoro e cinque
in rappresentanza dei lavoratori. I verbali delle adunanze della consulta redatti
dal Segretario comunale, dopo la lettura e l'approvazione, venivano firmati dal
consultore delegato, il podestà e il segretario. L'ultimo verbale conservatoci,
redatto in data 28 novembre 1939, non è ratificato dalle firme.