Serie XXX. Registri dello stato civile

Livello: serie

Estremi cronologici: 1866 - 1904

Consistenza: 537 unità

L'art. 103 n. 2 della legge comunale del 1865 affidava al sindaco quale ufficiale del Governo la tenuta dei «Registri dello stato civile». L'ordinamento fondamentale di questo importante servizio venne determinato dal R.D. 15 novembre 1865, modificato ed integrato da norme successive, fra le quali merita ricordare quelle della legge 14 giugno 1874 e del R.D. 23 ottobre 1874.
Lo svolgimento del servizio consisteva nell'assunzione di dichiarazioni, nella celebrazione di atti solenni e nella tenuta di registri relativi ai medesimi, distinti in quattro tipi: di cittadinanza, di nascita, di matrimonio, di morte.
Nel «Registro di cittadinanza» si inserivano le dichiarazioni di stranieri che potevano eleggere la cittadinanza italiana e quelle dei cittadini che potevano eleggere la qualità di straniero, quelle di rinuncia alla cittadinanza, quelle di fissazione di domicilio nel Regno e quelle di trasferimento di domicilio da un comune all'altro. Vi erano infine trascritti anche i decreti reali di concessione della cittadinanza.
Nel «Registro delle nascite» si includevano le dichiarazioni di nascita, i verbali di presentazione di bambini trovati, quelli di bambini morti dei quali non era stata dichiarata la nascita. Vi si trascrivevano inoltre gli atti di nascita ricevuti all'estero, o in viaggio marittimo, o da militari, o in comuni nei quali la nascita era avvenuta accidentalmente, le dichiarazioni di consegna di fanciulli ai pubblici ospizi, gli atti di riconoscimento di figli naturali, i decreti di adozione, legittimazione, cambiamento o aggiunta di nome e cognome, di concessione di titoli nobiliari, e le sentenze di rettificazione degli atti di nascita.
Nel «Registro dei matrimoni» si trascrivevano gli atti di celebrazione di matrimonio e le eventuali contemporanee dichiarazioni di riconoscimento di figli naturali; gli atti di matrimoni celebrati all'estero o in altri comuni nei casi contemplati dal codice civile, le sentenze di rettificazione degli atti di matrimonio e quelle di annullamento di matrimonio.
Nel «Registro di morte» si inserivano gli atti di morte stesi in seguito a dichiarazioni testimoniali o ad avvisi o notizie comunicate dalle amministrazioni di istituti pubblici e privati. Inoltre vi si trascrivevano gli atti di morte ricevuti all'estero, o in viaggio marittimo, o da militari, o in comuni diversi da quello in cui il defunto aveva avuto la propria residenza; i verbali di morte compilati da pubblici ufficiali senza rinvenimento o riconoscimento dei cadaveri, e le sentenze di rettificazione degli atti di morte.
Tenuti in doppio originale e vidimati in ciascun foglio dal presidente del Tribunale o da un giudice delegato, i registri dovevano essere depositati uno nell'archivio comunale, l'altro nella cancelleria del Tribunale.
La dimensione dei fogli dei registri doveva essere in tutti i comuni conforme al modello fissato dal regolamento (R.D. 23 ottobre 1874 n. 2135). I registri dovevano essere scritti con carattere chiaro, senza abbreviazioni, raschiature e aggiunte nell'interlinea. Eventuali variazioni e aggiunte dovevano esser poste a piè dell'atto. Il 1° gennaio di ogni anno l'ufficiale di stato civile dichiarava chiuso il registro dell'anno precedente, indicando il numero degli atti trascritti; formava poi, per ciascun registro, un indice alfabetico dei cognomi di coloro cui gli atti si riferivano (indice annuale).
Nel caso che qualche registro di atti non fosse stato sufficiente per le registrazioni fino al 31 dicembre, l'ufficiale di stato civile poteva utilizzare un supplemento di registro, dove gli atti continuavano ad essere numerati progressivamente.
Sia i registri che gli indici sono conservati presso l'ufficio di stato civile. Nella presente raccolta mancano, purtroppo, i registri relativi alla sezione distaccata di Vaiano creata nel 1906. Con lo smembramento di questa frazione e la sua promozione a comune nel 1949 venne infatti deciso di affidarne la conservazione all'ufficiale di stato civile di Vaiano.