Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda complesso archivistico

Colonna con sottomenu di navigazione


Soggetto conservatore:

Contenuto della pagina


Serie XXIII. Elenchi preparatori e liste di leva militare

Livello: serie

Estremi cronologici: 1863 - 1943

Consistenza: 162 unità

Il regolamento per l'esecuzione del testo unico delle leggi sul reclutamento del regio esercito, del 2 luglio 1890, stabiliva che qualche tempo prima del 1° gennaio di ciascun anno i sindaci dovessero compilare «un elenco dei giovani che, compiendo nell'imminente anno il 18° di età», erano da iscriversi nelle liste di leva. Questo «elenco preparatorio» d'iscrizione, di cui si indicava anche il modello, veniva formato sulla base dei registri degli atti dello stato civile e di tutti quegli altri registri o atti ritenuti opportuni.
In un periodo successivo alla pubblicazione da parte del sindaco del manifesto d'iscrizione obbligatoria nelle liste di leva, venivano aggiunti, nell'elenco preparatorio, i nomi di quei giovani che personalmente o per mezzo dei loro genitori o tutori avevano richiesto di essere iscritti nella lista di leva del comune, perché ivi residenti.
Entro la fine di gennaio, i sindaci, con l'aiuto dei segretari comunali, dovevano perfezionare l'elenco preparatorio col procedere alla cancellazione dei giovani morti o iscritti in altro comune, e compilare la «lista di leva».
Questa conteneva, in colonne distinte, il cognome e nome degli iscritti, il luogo di nascita, il nome del padre, il nome e cognome della madre, la condizione dell'iscrizione e quella del padre.
La lista di leva verificata, approvata e sottoscritta dalla Giunta comunale nel corso del mese di marzo, era spedita in copia autentica al prefetto o sottoprefetto.
Chiuse le liste di leva, il commissario di leva procedeva per ogni mandamento alla compilazione della «lista d'estrazione», ossia del «registro in cui ogni giovane compreso sulle liste di leva... viene descritto secondo l'ordine assegnatogli in capolista (perché escluso dal beneficio della sorte per diversi motivi), o secondo l'ordine del numero che gli sia toccato in sorte».
Salvo i riformati nel «primo esame» per imperfezioni o deformità, tutti gli iscritti dovevano intervenire all' «esame definitivo e all'arruolamento» davanti al Consiglio di leva. Una volta sottoposti alla visita medica, gli iscritti idonei alle armi venivano arruolati e assegnati alla categoria che loro spettava in ragione del numero estratto.
Le decisioni del Consiglio di leva dovevano essere riepilogate in apposito registro e trascritte, a cura del segretario comunale, sulle liste di estrazione e su quelle di leva.
Il contingente di 1a categoria che ciascuna leva doveva somministrare all'esercito e alla marina, era determinato per legge e ripartito fra i mandamenti. Gli iscritti idonei alle armi che eccedevano il contingente di 1a categoria e che non avevano diritto all'assegnazione alla 3a, costituivano la 2a categoria.
L'estrazione a sorte determinava l'ordine numerico da seguirsi nella destinazione degli individui alla 1a categoria ovvero alla prima o seconda parte della 2a categoria.
Dal punto di vista archivistico è da osservare che fra i diversi tipi di registri relativi alla leva militare conservati nell'archivio del comune di Prato, soltanto quelli delle liste di leva e dei ruoli matricolari costituiscono due serie aperte. Infatti sia gli «elenchi preparatori» che le «liste di estrazione» di leva si fermano rispettivamente agli anni 1922 e 1910. Cercando di operare una strutturazione organica dei registri sopramenzionati, abbiamo raccolto in una serie unica e progressiva gli «elenchi preparatori», le «liste di estrazione di leva», i «registri dei renitenti alla leva» e le «liste di leva». Nella serie seguente si troveranno, invece, collocati, i «ruoli matricolari» dei militari. Avvertiamo che le date dei registri compresi nella serie presente e successiva si riferiscono sempre ai nati vent'anni prima.