Livello: serie
Estremi cronologici: 1865 - 1944Consistenza: 179 unità
Si è inteso raggruppare in questa serie tre fondamentali tipi di
documentazione: i «Registri delle emigrazioni ed immigrazioni» (poi trasformati nei
«Registri del movimento della popolazione»), le «Statistiche delle nascite, delle
morti e dei matrimoni» (o statistiche demografiche), i fascicoli delle famiglie
emigrate ed immigrate riuniti in filze o buste.
In ordine al movimento della
popolazione, fin dal 1862, con circolare 17 novembre 1862, il Ministero
d'agricoltura e commercio prescrisse una statistica mensile delle nascite, delle
morti, dei cambiamenti di domicilio e dei matrimoni da raccogliersi in appositi
quadri che i comuni dovevano inviare alle prefetture. La compilazione di queste
statistiche, da effettuare su stampati forniti dal suddetto Ministero, fu affidata
alle Giunte di statistica coadiuvate dai segretari comunali. Con circolare 26
settembre 1878 n. 124, vennero apportate alcune innovazioni circa la formazione
delle tabelle dei morti per età, da compilare anno per anno e non più in modo
differenziato a seconda delle classi di età, come in precedenza. Con altra circolare
del 20 marzo 1883 si davano istruzioni per la compilazione degli specchi mensili del
movimento della popolazione. In particolare veniva disposta l'eliminazione della
statistica sui matrimoni fra cognati, dovevano essere considerati nati-morti
soltanto i bambini morti prima o durante il parto, si dovevano includere nella
categoria degli esposti solo i bambini abbandonati in luogo pubblico (mentre tutti
gli altri figuravano come illegittimi), per luogo in cui era avvenuta la morte si
richiedeva non il toponimo ma la specificazione di «propria abitazione», «luogo di
cura», ecc.
Per quanto riguarda i «Registri del movimento della popolazione»,
essi furono previsti solo nel 1901, in occasione del regolamento per la formazione e
la tenuta del Registro della popolazione (R.D. 21 settembre 1901, n. 445). In essi
doveva essere riassunto mensualmente e annualmente il movimento numerico avvenuto
nella popolazione stabile del comune per nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni
da o per altri comuni e da o per l'estero. Oltre a ciò, nei suddetti registri fu
anche prescritto d'indicare il numero degli individui iscritti solo provvisoriamente
(popolazione avventizia).
Le comunicazioni che i cittadini erano tenuti a fare
al sindaco dei comuni di residenza in caso di emigrazione in altro comune o
all'estero davano luogo ad uno scambio di atti fra i comuni interessati i quali,
opportunamente raccolti, formavano i fascicoli individuali degli emigrati ed
immigrati. Presso il comune di Prato, questi fascicoli furono riuniti in filze dal
1865 al 1926 e in buste per gli anni seguenti. Per facilitare il reperimento delle
pratiche ciascuna unità archivistica fu dotata di un indice dei nomi e, dal 1916, di
una vera e propria rubrica.