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(Vv. ss. Vico n. 37; R. 276)
[tit.
int.] Ihesus. Maria. Ioseph. Anno Salutis Nostrae MDCCLXXVII.
Libbro dell'Estimo della Comunità di Vico Pancellorum, della Vicaria del Bagno,
Stato della Serenissima Repubblica di Lucca. Descritto e figurato per mano di
Domenico Antonio Braccini, di detto luogo. Per vigore del Quale, s'impone sopra
de' Beni de' Laici non Cittadini, ogni tre mesi li due terzi della Composizione
del Prencipe; e le Spese, che si fanno in detta Vicaria, per la parte tangente a
detta Comunità. Ed il simile di Quelle, che si fanno in detto Comune; ed un
terzo ne tocca alle Teste mascoline de' Viventi, maggiori d'Anni sedici, a
perpetua osservanza. Influit totum. Splendens super omnes. Refulget
ubique
Contiene l'estimo della Comunità di Vico Pancellorum del 1777 con
antecedenti dal 29 novembre 1538 e susseguenti fino all'8 luglio 1798.
C. 3r., appello agli Anziani di Lucca e al Gonfaloniere di Giustizia
affinché approvino il nuovo estimo in sostituzione del vecchio, redatto
nell'anno 1645 da Antonio Alessi da Vitiana; c. 3v., descrizione del
territorio e dei confini della Comunità di Vico Pancellorum; c. 4r.,
"Adi 9 Maggio 1777. Al Nome di Dio, della Gloriosa sempre Vergine Maria, di
S. Paolo Apostolo, nostro Avvocato e Protettore e di tutta la Corte
Celestiale. E Così Sia. Convocati gl'Uomini della Comunità di Vico
Pancellorum, alla solita Casa del Comune, il dì 1 Giugno del 1775, previo
l'invito dell'Offiziale, fu da medesimi proposto di riformare il Campione
dell'Estimo, per averne una grandissima necessità, essendo molto vecchio,
resosi oramai oscuro per la sua antichità; essendo variati i Nomi e Cognomi,
come ancora perché tanti Poverelli ne andavano indebitamente aggravati,
essendo stato fatto fino nell'Anno 1645 da Antonio Alessi da Vithiana.
Perciò considerato l'affare giusto e necessario ne fu dato pubblico partito
e vinto con voti affermativi numero 46 e negativi numero 16. Laonde per
venire a capo di questo lor desiderio e giustissimo motivo furono eletti due
Maestri per stimare tutte le Case e tre Uomini periti e idonei per stimare
tutti i Beni nel loro Circondario esistenti, accompagnati da me Domenico
Antonio Braccini, essendo stato eletto da detta Comunità per descrivere non
solo i Beni che si stimavano ma ancora per descrivere e riformare il
presente Campione dell'Estimo, come costa da pubblico partito sotto il dì 2
Giugno 1776, vinto con voti affermativi numero quaranta quattro e nove
negativi; il quale ho descritto con tutta quell'attenzione e chiarezza
possibile che se mai nel decorso di Esso si trovasse qualche variazione io
mi protesto che non è per mia mancanza, ma per negligenza de' Proprietarii,
avendo molto negligentato per venire a insegnare i loro Luoghi alli
Stimatori, nonostante le pene stabilite e comminate dalla Comunità; avendo
per tal motivo eletto una Giunta di 24 Uomini e conferitale un'autorità
dispotica di stabilire e determinare tutte quelle cose che potessero
occorrere consecutivamente per la riforma del presente Campione; mentre il
fondamento principale di una Comunità è avere il Campione moderno e chiaro
per potere aggravare e sgravare i respettivi Proprietarii a tenore del loro
avere e sollevare i Poveri; avendo avuto questo fine che il tutto ridondi in
esecuzione della buona Giustizia, per gloria di Dio e per vantaggio e
sollievo de' Poveri. E Così Sia. Per stimare le Case furono eletti i
sottoscritti: Maestro Paolino Pacini di Lucchio, muratore; Giovanni di
Basilio Pellegrini, maestro di falegname. Per stimare i Beni e misurare i
Comunali i seguenti: Capitan Matteo di Giovanni Pace Paci, Stimatore; Paolo
di Bartolomeo Biagioni, Stimatore; Giovanni Domenico di Lodovico Zerbini,
Stimatore. Deputati del Comune per le differenze e Comunali: Capitan Mariano
di Paolo Biagioni; Francesco di Bartolomeo Magni e Capitan Matteo Paci
sopraddetto."; cc. 4v-5r., "Ristretto de' Beni della Comunità di Vico
Pancellorum repartita a Ville; col numero de' pezzi delle terre, computate
le case, essendo stato stimato il tutto a fiorini" e "Si dichiara che nel
presente regolamento del nuovo Campione si è dato 300 Fiorini alla Libbra e
il fiorino è lo stesso che lo Scudo d'Oro d'Italia di fiorini 7 e ½ per
Scudo e ne va fiorini 15 al soldo e fiorini 1 al denaro. Riguardo a'
Comunali che sono passati in proprietà coll'utile e diretto dominio de'
Particolari si sono misurati e se gl'è dato pertiche 153 di Quadro allo
Staro, come si è trovato all'Estimo del 1645. E si sono gravati a soldi otto
lo Staro"; cc. 5v.-13v., "Repertorio de' nomi e cognomi di ciaschedun
abitante nelle retroscritte Ville, come ancora i forestieri, col numero de'
pezzi e la valuta de' loro beni"; cc. 202v.-203r., "Descrizzione del
confine dello Stato di Lucca e Fiorenza fra il Comune di Vico et il Comune
di Popiglio, cavata dalla Sentenza data dal Signor Lorenzo Dalpino, sotto il
dì 29 Novembre dell'Anno 1538, registrata avanti in questa a c. 198.
Estratto il seguente disegno fedelmente dal suo Originale esistente nel
Libbro dell'Estimo di questa Comunità dell'anno 1645, da me Domenico Antonio
Braccini, questo dì 4 Settembre 1779 a Carte 196, 197, 197 tergo e 198,
copiata in tutte le sue particolarità e circostanze, esattamente de verbo ad
verbum"; c. 203v., copia della sentenza relativa ai confini fra la
comunità lucchese di Vico e quella di Popiglio, appartenente al territorio
fiorentino: "Questa è la sentenza data dal Signor Lorenzo Dalpino, l'Anno
1538, adì 29 del mese di Novembre, rogata da D. Cammillo Macchiavelli e da
D. Lodovico Federighi, notari Bolognesi e confermata dal Signor Alberto
della Fioraia e da Gioseppe Altogradi nell'anno 1570", viene ribadita la
validità della sentenza sopracitata da parte di Giovanni Domenico Gina,
Capitano di Montagna di S. A. Serenissima e del suo Cancelliere, alla
presenza dei Deputati della Comunità di Vico e di Popiglio in data 26
settembre 1677; c. 204r., gli Anziani di Lucca, a firma del cancelliere
Filippo Sergiusti, approvano il nuovo estimo in data 31 ottobre 1779, S. C.
I.; c. 205r., "Editto sopra l'andamento del Confine stabilito e
concordato tra Sua Altezza Reale Granduca di Toscana e la Serenissima
Repubblica di Lucca", il concordato fu rogato da ser Domenico Antonio Bongi
e ser Giuseppe Massimiliano Cerù, notari lucchesi, e da messer Alessandro
Luigi Dini, notaio fiorentino, il 5 ottobre 1793; Lelio Lippi, Vicario e
Commissario del Bagno a Corsena, notificò l'editto ai Governatori di Vico in
data 6 ottobre 1793; c. 205v., "Copia della Sentenza, della Causa
vertente tra la Comunità di Vico colla Comunità di Limano", in data 8 luglio
1798. Il registro è illustrato e dipinto a più colori. Lettere
capitali in rosso. Il registro contiene, a colori, stemmi e disegni
prospettici alle cc. 25r., 30v., 43v., 46v., 51r., 55v., 61v., 79v., 88r.,
90v., 96v., 100v., 102v., 105r., 110v., 115r., 125v., 132r., 134r., 135v.,
140r., 142r., 150r., 151r., 154v., 158v., 173v., 177r., 182r.,
187r. Registro cartaceo in
folio
leg. tutto cuoio con modanature e fermagli
cc.
1-208 nella numerazione originaria le cc. 87 e 174
sono ripetute due volte
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1538
- 1798
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