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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Soggetto conservatore:

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Statuti

Livello: sottoserie

Estremi cronologici: 1478-1731

Consistenza: 1 unità

Il popolo di Sant'Agata ad Arfoli si sviluppò attorno alla chiesa parrocchiale omonima, che faceva parte del plebato di Cascia fin dal 1260.
Della chiesa si ha memoria nel 1230 quando vi fu rogato un atto di vendita di un pezzo di terra tra un tal Morisciano ed il monastero di Vallombrosa. Dalla decima del 1274 si evince che la chiesa aveva la canonica ed un capitolo di canonici, a capo dei quali era posto un priore.
Nel 1374 la chiesa fu ceduta con tutti i beni ed i diritti al monastero di Vallombrosa dal vescovo di Fiesole, Neri Corsini; ai canonici subentrarono i monaci dipendenti dall'abate di Vallombrosa. La prioria vallombrosana di Sant'Agata scomparve del 1652, quando Innocenzo X soppresse tutte le piccole comunità religiose che non raggiungevano i dodici membri 1 .
Lo statuto del popolo di Sant'Agata in Arfoli disciplina questioni come la macina al mulino, il pascolo delle bestie, la raccolta delle castagne ed il danno dato.


284 (1240)
Statuti di Sant'Agata a Arfoli
Registro cartaceo cc. I-IV, 1-46 legatura originaria in pergamena.
1478-1731