Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda complesso archivistico

Colonna con sottomenu di navigazione


Soggetto conservatore:

Contenuto della pagina


Popoli del Piviere di Cascia

Livello: serie

Estremi cronologici: 1470-1776

Consistenza: 365 unità

La documentazione prodotta dai sedici popoli 1 che componevano il piviere di Cascia è costituita da registri per la valutazione dei beni per l'imposizione delle tasse: a seguito delle sempre maggiori spese sostenute per soddisfare le esigenze dello Stato si rese neccessaria, anche nelle comunità del contado, l'introduzione di nuove tassazioni. Furono, pertanto, per ciascuna comunità compilati dei registri cosiddetti decimine, copie autentiche dei registri della Decima. Le decimine, trascritte dai ministri dell'Ufficio della Decima, riportavano per ciascun popolo i beni così come erano stati descritti nei registri della Decima del 1534. Questi registri sono composti da una prima parte dove si trova la descrizione dei beni dei religiosi esenti; vi sono descritte le poste di poderi paganti con la descrizione delle terre ed infine per ciascun popolo viene segnalato l'ammontare di tutte le somme che compongono la Decima del popolo. I registri venivano poi affidati ai cancellieri in modo tale che questi potessero ripartivi le gravezze ordinarie 2 .
La serie delle cosiddette decimine risulta pertanto documentazione conservata dall'ufficio del cancelliere, ma poiché relativa ai popoli della lega poi podesteria di Cascia, probabilmente il cancelliere scelse di conservarla presso l'archivio della podesteria. Si è deciso pertanto di descrivere tale materiale documentario assieme al resto della documentazione relativa ai popoli del piviere.
Si trovano poi i registri dei saldi dei popoli; per ogni popolo era prevista la presenza di ufficiali deputati alla riscossione delle entrate ed al pagamento delle spese. Questi ufficiali, talvolta denominati rettori altre volte camarlinghi, venivano eletti per tratta nell'ambito del popolo e alla fine della loro carica di durata semestrale erano tenuti a presentare il calcolo delle proprie ragioni ed a versare il ricavato al camarlingo generale della podesteria.
Dal 1682 l'amministrazione finanziaria del piviere di Cascia fu affidata ad un solo camarlingo che tuttavia continuò a compilare registri separati per i singoli popoli. Per la comunità dei Quattro Popoli la documentazione conservata è composta da uno statuto, dalla serie delle deliberazioni, da quella del dazio della comunità e dai registri dei saldi. Per i popoli di Sant'Agata, di San Salvatore a Leccio e di San Niccolò a Forli sono conservati anche i registri degli statuti.