Livello: serie
Estremi cronologici: 1531 - 1722Consistenza: 1 unità
Tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV, in un clima di ronnovata
attenzione di Firenze per il vicino contado, venne redatto un gran numero di statuti
rurali, nei quali in parte venivano codificate antiche consuetudini locali
1
.
Lo statuto della podesteria di Cascia
2
si apre con l'elencazione dei nomi degli statutari che avevano il
compito di redigere, modificare, correggere e cassare gli statuti; questi venivano
nominati direttamente dal consiglio
3
.
Lo
statuto presenta una prima parte redatta su supporto pergamenaceo ed una seconda su
supporto cartaceo. I testi sono scritti da diverse mani e alla fine del registro si
trovano alcuni bandi a stampa. Le prime rubriche dello statuto si occupano
dell'insediamento e dell'attività del podestà inviato da Firenze, poi si passa ad
analizzare i compiti del consiglio generale ed il modo di riformare la
podesteria.
Nelle rubriche successive vengono esaminati gli organi e le cariche
istituzionali, il diritto pubblico, il diritto civile e l'amministrazione della
giustizia.
Seguono alcune rubriche sulla regolamentazione della vita
quotidiana, come ad esempio il rispetto per le festività e quello per il lavoro dei
campi.
Chiudono gli statuti le disposizioni sul danno dato, quali tagliare
alberi da frutto o olivi, appiccare incendi o sporcare pozzi e fonti. Per ogni danno
arrecato lo statuto prevede l'assegnazione delle opportune pene.