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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Popoli del Piviere di Pitiana

Livello: serie

Estremi cronologici: 1501 - 1773

Consistenza: 41 unità

Il piviere di San Pietro a Pitiana alla fine del XIII secolo si componeva di dieci popoli 1 ; successivamente entrarono a far parte del piviere anche i popoli di San Bartolomeo a Montauto, Santa Maria a Sucana e Santo Stefano a Pitiana, mentre non è più menzionato, né risulta in archivio documentazione relativa al popolo di San Miniato al Poggio.
I popoli di cui conserviamo memoria in archivio e che componevano il piviere di Pitiana sono in tutto dodici. Gli statuti prevedevano che gli abitanti del piviere avessero propri rappresentanti negli uffici pubblici, prima della lega e poi della podesteria. Lo statuto del 1404, ad esempio, stabiliva che dal piviere di Pitiana dovessero provenire due statutari, cinque consiglieri e uno dei tre camarlinghi della lega 2 .
Ogni popolo aveva una propria registrazione per le entrate e per le uscite di denaro tenuta da un proprio camarlingo o direttamente dal rettore del popolo. Dal 1682-1683 l'amministrazione finanziaria del piviere di Pitiana fu affidata ad un solo camarlingo che tuttavia continuò a compilare registri separati per i singoli popoli. Le serie documentarie conservate sono quelle relative alle cosidette decimine ed ai registri dei saldi dei popoli. Come è già stato segnalato per il piviere di Cascia, anche tra la documentazione relativa a quello di Pitiana la serie delle decimine era di pertinenza dell'ufficio del cancelliere il quale sugli estratti di decima imponeva le gravezze ordinarie. I registri rimasti, probabilmente per scelta del cancelliere stesso, in archivio a Reggello sono descritti in questo inventario popolo per popolo.