Livello: serie
Estremi cronologici: 1866-1965Consistenza: 697 unità
Lo stato civile preunitario della Toscana fu abolito con R.D. 17
dicembre 1865, n. 2662, immediatamente dopo la promulgazione del R.D. del 15
novembre 1865, n. 2602 che dettava le nuove disposizioni sull'ordinamento
del lo stato civile italiano. Gli uffici relativi iniziarono a funzionare,
come previsto dal provvedimento istitutivo, il 1 gennaio del 1866. Ai
sindaci furono attribuite le funzioni di ufficiali di stato civile:
ricevimento degli atti; custodia e conservazione dei registri; rilascio dei
certificati. Furono, inoltre, incaricati di tenere quattro registri in
doppio originale
1
, preventivamente vidimati dal presidente del
tribunale o da un giudice delegato
2
, sui quali erano trascritti gli atti di cittadinanza,
nascita
3
, matrimonio
4
e
morte
5
. Il
primo giorno utile del mese di gennaio di ciascun anno l'ufficiale di stato
civile dichiarava la chiusura dei registri dell'anno precedente e, dopo aver
indicato il numero degli atti trascritti, redigeva, per ciascun registro,
gli indici alfabetici degli intestatari degli atti (indici annuali) che
venivano cuciti insieme agli stessi registri
6
.
Era inoltre prevista la redazione di indici alfabetici decennali che
dovevano essere compilati, su registri indipendenti, nel gennaio dell'anno
successivo ad ogni decennio.
Per lungo tempo, oltre alla sede principale di Vinci
7
(Ufficio I) sono stati ttivi
anche gli uffici periferici di Spicchio
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(Ufficio II) e di Vitolini
9
(Ufficio III) che producevano registri distinti per quanto
riguarda gli atti di nascita e morte
10
. I registri di cittadinanza del periodo 1867-1889, che non
recano alcuna registrazione, sono stati utilizzati per i cambiamenti di
residenza
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.