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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Soggetto conservatore:

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Registri scolastici

Livello: serie

Estremi cronologici: 1868-1965

Consistenza: 42 unità

Le tracce della presenza della scuola a Vinci, già riscontrabili nel periodo preunitario 1 , si fanno più evidenti a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento quando, a seguito delle legge Casati, fu stabilita l'obbligatorietà dell'insegnamento elementare sino agli otto anni e venne affidata ai Comuni l'amministrazione delle scuole ed il reclutamento degli insegnanti 2 . A partire dal novembre 1868 3 l'amministrazione potè avvalersi di un proprio regolamento che stabiliva il funzionamento delle scuole diurne, maschili e femminili, nei castelli di Vinci e di Vitolini e nel villaggio di Spicchio 4 , divise ciascuna in tre sezioni, la cui direzione era affidata ad una deputazione municipale composta del sindaco, che ne era il presidente, e da quattro deputati eletti dal consiglio 5 . A quest'ultimo organo spettava anche la nomina dei maestri e delle maestre che erano obbligati a presentare alla deputazione, quindici giorni prima dell'apertura delle scuole, un programma particolareggiato riguardante lo svolgimento delle materie d'insegnamento e, nei mesi di marzo e luglio, rimettere alla stessa un rapporto indicante il numero, la frequenza, l'assiduità, la moralità ed il profitto degli alunni; a questo fine doveva essere tenuto un apposito registro dove venivano segnate le 'diligenze' e 'negligenze' di ciascun allievo. Particolari obblighi erano riservati anche agli scolari che, alla fine di ogni anno, erano sottoposti ad un esame su tutte le materie insegnate, al termine del quale venivano premiati gli studenti più meritevoli. Erano poi previste scuole serali e domenicali o festive. Con la successiva legge Coppino del 1877 6 , al fine di rendere effettivo l'obbligo scolastico, si prescrisse ai Comuni la tenuta dell'elenco annuale dei fanciulli in età scolastica, dai 6 ai 9 anni, obbligati a frequentare le tre classi del corso elementare inferiore, che doveva servire come elemento di confronto con i registri scolastici, così da individuare con più facilità gli inadempienti 7 . Nel 1904 la legge Orlando stabilì maggiori oneri finanziari a carico dei Comuni e più ampi controlli sulla loro attività; l'obbligo scolastico fu elevato al dodicesimo anno e venne istituito il corso popolare 8 . La legge Daneo-Credaro del 1911 sottrasse ai Comuni non capoluogo di provincia o di circondario l'amministrazione della scuole elementari che venne affidata ai Consigli provinciali scolastici; ai primi rimasero la gestione degli edifici e dei materiali scolastici 9 . A partire da quell'anno l'amministrazione comunale di Vinci si attivò per la costruzione di un nuovo edificio nel capoluogo dove, a seguito delle richieste del maestro Gandi e della direzione didattica di Empoli, furono trasportati i documenti relativi all'attività scolastica 10 . Nell'archivio di Vinci restano, oltre a quelli già descritti, i registri annuali, mensili, giornalieri, giornalieri-mensili, e di iscrizione, quotidiani, settimanali, mensili ed annuali, suddivisi per scuole, relativi agli anni 1870-1900 11 .