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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Atti dell'Azienda Annonaria e dell'Ufficio Annonario

Livello: serie

Estremi cronologici: 1915 - 1949

Consistenza: 39 unità

Sin dal 1914 1 , lo Stato, per agevolare la provvista di cereali e farine in tutti i Comuni del regno mediante il concorso degli enti locali, aveva decretato la costituzione dei consorzi provinciali. Il primo conflitto mondiale intensificò i provvedimenti in materia, con l'intento di assicurare l'alimentazione alle forze armate ed alla popolazione civile. Con Decreto Luogotenenziale del 3 settembre 1916, venne indetto dal Ministero dell'Agricoltura un censimento, da rimettersi alla commissione provinciale requisizione dei cereali, che doveva servire a conoscere la consistenza dei raccolti di grano, della segale, dell'orzo e dell'avena; la stessa rilevazione fu poi ripetuta negli anni successivi 2 . Con il Decreto Luogotenenziale del 6 maggio 1917, furono stabiliti forti detrimenti per chi non si assoggettava alle disposizioni. Nel 1918, vennero istituiti i Consorzi provinciali di approvvigionamento e fu imposta una particolare normativa sui generi alimentari e sulle merci di largo uso 3 . La Commissione provinciale incetta bovini e foraggi fu incaricata della gestione del reparto del bestiame per l'esercito e la popolazione civile; una commissione comunale si doveva occupare attivamente della copertura del fabbisogno 4 . Nel 1919 le autorità comunali furono autorizzate ad imporre calmieri sui generi alimentari di largo consumo e fu disciplinata l'attività delle commissioni annonarie comunali, istituite nel 1919. La distribuzione dei viveri avveniva a mezzo delle tessere annonarie; gli esercenti erano invece controllati attraverso le licenze di esercizio, rilasciate dall'autorità comunale. Il 2 dicembre 1922 Egisto Biagetti rese all'amministrazione il rendiconto generale dell'Azienda Annonaria, esponendo tutte le difficoltà incontrate 'per il metodo confusionario e privo di praticità amministrativa adottato durante l'esercizio', che aveva portato ad un consuntivo fortemente deficitario. Del resto, l'opinione negativa sull'amministrazione dell'azienda annonaria di Vinci fu confermata dalle relazioni del commissario prefettizio e dei sindaci revisori 5 .
Durante il secondo conflitto mondiale venne istituita, presso il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste 6 , una direzione generale dell'alimentazione che aveva il compito di provvedere al servizio degli approvvigionamenti e alla distribuzione dei generi alimentari alle forze armate e alla popolazione civile attraverso le sezioni provinciali per l'alimentazione, presso i consigli provinciali delle corporazioni. Alla distribuzione delle derrate nei Comuni provvedevano i podestà, sulla base delle direttive emanate dalle sezioni provinciali attraverso l'Ufficio annonario che doveva occuparsi dell'assegnazione delle carte annonarie. Nel 1939, intanto, era stata eseguita una indagine speciale delle famiglie e delle convivenze, inviata dal Consiglio provinciale delle corporazioni. Tale 'censimento' aveva portato alla compilazione delle denunce dello stato di famiglia, utili per la formazione delle carte annonarie, poi redatte nel 1940, al momento dell'istituzione del servizio 7 . Dal 1940 sino al 1947, furono prodotti gli elenchi delle carte annonarie consegnate, oltre ad altri documenti, quali le denunce degli operai addetti ai lavori pesanti e dei braccianti agricoli.
Nel 1947 fu indetto un nuovo censimento annonario, in seguito alle disposizioni impartite dall'alto commissario per l'alimentazione 8 , e furono redatte altre denunce dello stato di famiglia. Le restrizioni in materia di consumi alimentari furono abrogate nel 1949 9 ; gli impiegati provvisori addetti all'ufficio annonario vennero prima ridotti di tre unità e nell'agosto del 1949, venne eliminato anche il rimanente personale.