Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda complesso archivistico

Colonna con sottomenu di navigazione


Soggetto conservatore:

Contenuto della pagina


Registri dell'assistenza medica gratuita ai poveri

Livello: serie

Estremi cronologici: 1909 - 1966

Consistenza: 54 unità

Per meglio organizzare la distribuzione gratuita dei medicinali ai poveri che godevano dell'assistenza medica comunale, garantita dalla legge sulla sanità pubblica del 1888 1 , fu prevista la compilazione degli elenchi dei poveri del Comune, che dovevano essere approvati annualmente dalla Giunta, così da tenere sempre aggiornata la posizione degli aventi diritto. Una vera e propria operazione di 'censimento' dei poveri del comune per la formazione di un elenco, sembrò attuarsi solo nel 1935 2 . L'ultimo Regolamento per la disciplina del rilascio dei medicinali agli iscritti nell'elenco dei poveri conservato nell'archivio storico, fu approvato con deliberazione consiliare n. 130 del 21 dicembre 1957.
Se il sostenimento delle spese per il servizio sanitario prestato da medici, chirurghi e levatrici fu resa obbligatoria ai Comuni di tutto il regno sin dal 1865, non così avvenne per l'erogazione dei sussidi di spedalità. Costituì un caso particolare la Toscana, dove rimase in vigore la normativa granducale 3 che prevedeva l'obbligo per i Comuni del rimborso agli enti ospedalieri per quel che riguardava le spese sostenute per il ricovero e la cura degli ammalati poveri. Si veda al proposito il Regolamento per la cura degli ammalati miserabili e per lo allevamento della prole legittima del Municipio di Vinci, in vigore dal 1 gennaio 1875. Con la legge 17 luglio 1890 ed il relativo regolamento d'esecuzione 4 vennero stabilite le norme relative alle prestazioni ospedaliere a carico del comune, nel caso in cui gli istituti mutualistici o assistenziali non avessero potuto assumersene l'onere. Nella serie si trovano raccolti i registri in cui venivano inseriti i dati personali dei ricoverati che servivano al Comune, sia per pagare le rette degli ospedali, sia per ottenere, eventualmente, i rimborsi delle spese sostenute da coloro che, secondo successivi accertamenti, non risultavano versare in condizioni di povertà 5 .