Bilanci di previsione e conti consuntivi

Livello: serie

Estremi cronologici: 1866 - 1960

Consistenza: 207 unità

La serie raccoglie, in ordine cronologico e con poche lacune, i bilanci preventivi e i conti consuntivi, espressione dell'attività finanziaria dell'amministrazione comunale. Secondo quanto prescritto dalla legge per runificazione amministrativa del Regno d'Italia del 1865, il Consiglio comunale, nella sessione d'autunno, doveva deliberare, per l'anno seguente, il bilancio attivo e passivo del Comune, il cui progetto era stato formato dalla Giunta, e quello delle istituzioni che gli appartenevano; doveva inoltre nominare i revisori dei conti per l'anno corrente, scegliendoli fra i consiglieri estranei alla Giunta municipale ¹ . Durante la sessione di primavera, al Consiglio spettava, basandosi sul rapporto dei revisori, l'esame e l'approvazione del conto dell'amministrazione dell'anno precedente, reso dall'esattore-tesoriere. Allegati ai conti consuntivi si trovano spesso i resoconti morali con i quali la Giunta rendeva conto al Consiglio della sua gestione e delle modalità di esecuzione dei servizi ad essa attribuiti od eseguiti sotto la sua direzione e responsabilità. I conti delle entrate e delle spese, riveduti dal Consiglio comunale, erano approvati dal Consiglio di prefettura, salvo il ricorso alla corte dei conti; anche i bilanci dovevano ricevere l'approvazione del prefetto ² .