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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Registri della popolazione

Livello: serie

Estremi cronologici: 1865-1965

Consistenza: 167 unità

Con il Regio Decreto del 31 dicembre 1864, n. 2105, fu istituito, presso ciascun Comune del regno d'Italia il registro della popolazione con lo scopo di tenere costantemente aggiornata la situazione della popolazione residente. La sua adozione, da parte dei Comuni, non fu generale e l'obbligo della sua istituzione, o del suo aggiornamento, fu ribadito più volte 1 . Per quanto riguarda Vinci, già nel conto consuntivo del 1866 troviamo i pagamenti ad Emilio Ancillotti e Antonio Turri per lavori di copisteria eseguiti per la compilazione del registro, a Gustavo Salvi per la sua cooperazione e a Francesco Menichetti 'per la rilegatura di filze del registro di popolazione' 2 . Entro il 20 marzo 1867 il lavoro poteva considerarsi concluso 3 . Il registro, composto di tanti fogli quante erano le famiglie che avevano domicilio o residenza stabile nel Comune, fu impiantato basandosi sulla situazione esistente al 1 gennaio 1865.
Secondo il nuovo regolamento applicativo del 1873 4 , il registro della popolazione stabile fu impostato su tre elementi fondamentali: fogli di casa, fogli di famiglia, schede individuali. A Vinci, il nuovo registro fu completamente apprestato a cura di Ferdinando Mattei e Vincenzo Chiarugi 5 . Fu anche previsto un registro della popolazione mutabile che doveva contenere i dati relativi ai residenti nel Comune per motivi temporanei; redatto su schede provvisorie, fu poi abolito dal successivo regolamento del 1901 6 .
Il Regio Decreto del 21 ottobre 1901, n. 445, dette specifiche indicazioni sull'organizzazione dei fogli di casa, dei fogli di famiglia e delle schede individuali.
Con il Regio Decreto del 2 dicembre 1929, n. 2132, il registro restò articolato sulle schede individuali e sui fogli di famiglia per i quali fu prevista una duplice possibilità di ordinamento: per numero progressivo o per ordine alfabetico di vie e piazze di residenza. Solo i Comuni che avessero adottato la seconda soluzione, e Vinci era tra questi, dovevano istituire per ogni fabbricato una cartella di casa in cui conservare tutti i fogli delle famiglie alloggiatevi. L'art. 4 del Regolamento stabilì inoltre che i domestici coabitanti con la famiglia presso cui prestavano servizio fossero iscritti in un 'foglio a sé', intestato al capo della famiglia presso cui il servizio veniva prestato. Con deliberazione podestarile n. 78 del 6 aprile 1935 fu approvata la liquidazione del compenso al personale per l'aggiornamento del registro della popolazione. Il lavoro, iniziato il 13 novembre 1934, era stato ultimato il 20 marzo del 1935, grazie all'opera degli impiegati Ettore Pini, Appio Montucchielli, Pietro Frediani, Renzo Cianchi, e Giuseppe Brogi, i quali vennero poi incaricati dell'impianto completo delle cartelle di casa 7 . Durante la guerra, il registro della popolazione subì qualche perdita 8 .
Attualmente il servizio delle anagrafi della popolazione residente è regolato con la legge del 1954 e relativo regolamento di applicazione 9 . Sono state definitivamente eliminate le cartelle di casa mantenendo solo le schede individuali, di famiglia, di convivenza. Le variazioni da apportare periodicamente al registro della popolazione stabile si desumono dai registri di stato civile e dai dati relativi al movimento della popolazione. Il registro della popolazione tuttora in uso, conservato presso la sede comunale, è stato impiantato per la prima volta nel 1965 10 . Nella stessa sede è conservato lo schedario dei cittadini emigrati o deceduti a partire dall'anno 1965, anch'esso distinto in fogli individuali e fogli di famiglia.