via Roma, 25
50059 - Vinci
(Firenze)
Email: archiviostorico@comune.vinci.fi.it
Sito web: https://www.comune.vinci.fi.it/
Note storiche:
La complessa storia amministrativa della Comunità di Vinci, strettamente legata
alle vicende di Cerreto Guidi ma anche a quelle di tutte le altre Comunità del territorio
circostante da Empoli a San Miniato sino a Fucecchio, è la dimostrazione della multiforme
gestione politico-amministrativa del contado fiorentino durante il granducato
mediceo-lorenese che prevedeva delle commistioni e delle ingerenze tra giurisdizioni che
adesso ci appaiono così nettamente separate (ad es. la provincia di Pisa dalla provincia di
Firenze), regalandoci una visione più unitaria del territorio. Ma soprattutto è in questa
complessa gestione del territorio che si radicano le ragioni storiche della tortuosa storia
dell'archivio vinciano che ci ha portato alla conservazione nella sezione pre-unitaria di
unità archivistiche per la maggior parte appartenenti al periodo ottocentesco essendo stati
dispersi o custoditi in altri archivi i documenti risalenti ai secoli precedenti. Nasce da
qui l'esigenza di una futura ricomposizione virtuale del patrimonio documentario riguardante
la Comunità di Vinci che andrà ricercato appunto negli archivi delle Comunità limitrofe,
partendo da uno studio della storia dell'Ente:
Comune dalla metà del '200 ( i suoi
primi Statuti risalgono al 1382), Vinci divenne sede di podesteria negli anni '70 del '300.
Nel 1424 le due podesterie di Vinci e
Cerreto Guidi vennero unite in una unica podesteria. Il territorio della Podesteria
comprendeva, oltre le Comunità di Cerreto e di Vinci (Parrocchie o popoli di S. Croce a
Vinci, S. Pantaleo, S. Amato, S. Maria a Orbignano, S. Maria a Faltognano, S. Lucia a
Paterno, S. Donato in Greti, S. Bartolommeo a Streda), le parrocchie o popoli della Lega di
Colle alla Pietra (S. Leonardo a Cerreto, S. Stefano a Corliano, S. Maria a Bassa, S.
Bartolomeo a Gavena, S. Leonardo a Ripoli) e della Lega di Collegonzi (S. Maria a
Collegonzi, S. Ansano, S. Maria a Petroio, S. Bartolommeo a Sovigliana, S. Maria a
Spicchio), ed il Popolo di S. Pietro a Vitolini. La giurisdizione civile venne allora
esercitata in Cerreto e Vinci da un podestà locale valido per entrambe le comunità: Vinci fu
eletta a sede principale mentre Cerreto fu declassata a sola sede di banco attuario. Dal
1475, a fronte della protesta dei
rappresentanti della popolazione di Cerreto che si lamentavano di una cattiva
amministrazione della giustizia civile all'interno del loro territorio, i podestà della
podesteria di Cerreto Guidi e Vinci risiederono alternativamente un semestre a Cerreto e un
semestre a Vinci. La residenza alternata durerà sino alla riforma dei tribunali provinciali
del 1772. L'unione delle due podesterie aveva all'inizio creato non poche difficoltà per
quanto riguardava la scelta dell'autorità pertinente all'esercizio della giurisdizione
criminale. Vinci apparteneva infatti al Vicariato della Valdelsa, ovvero al Vicariato di
Certaldo, istituito nel 1415, mentre Cerreto faceva parte del Vicariato del Valdarno
inferiore, ossia di San Miniato, istituito nel 1370. Dopo un primo periodo passato sotto il
Vicariato della Valdelsa, nel 1462 Cerreto e
Vinci andarono a far parte del Vicariato di San Miniato.
La legge per il nuovo
compartimento dei Tribunali di Giustizia dello Stato Fiorentino del 30 settembre
1772 conservò in Cerreto la Podesteria
(comprendendola fra le minori). In tale occasione si abolì la duplice residenza del Podestà
in Cerreto e a Vinci, prescrivendo che egli dimorasse sempre a Cerreto, recandosi a Vinci
per il banco giudiziario ogni martedì. La giurisdizione criminale in Cerreto e Vinci passò
al Vicariato di Empoli.
Il 23 maggio 1774 Il Comune di Vinci fu soppresso e riunito, assieme ai popoli della
Lega di Collegonzi (S. Maria a Collegonzi, S. Ansano, S. Maria a Petroio, S. Bartolomeo a
Sovigliana, S. Maria a Spicchio), della Lega di Colle alla pietra e di Vitolini, alla nuova
Comunità di Cerreto Guidi. Da quel momento in poi (anni 1775-1808) gli atti riferibili a
quello che un tempo era il territorio della Comunità di Vinci vennero fusi con quelli della
Comunità di Cerreto. Gli antichi atti del Comune di Vinci (assieme a quelli del Comune di
Vitolini e della Lega di Collegonzi) furono trasportati nella Cancelleria comunitativa di
Empoli, dove vennero dispersi.
La giustizia civile e criminale continuò ad essere
esercita nell'ex territorio della Comunità di Vinci rispettivamente dal Podestà di Cerreto e
dai Vicari di Empoli (dal 1774 al 1782) e di Fucecchio (dal 1782 sino alla rivoluzione
francese).
Sotto il governo francese fu soppressa la Podesteria di Cerreto. L'archivio
del Podestà di Cerreto (1484-1808) fu interamente portato ad Empoli, dove tuttora viene
conservato.
Sempre durante il periodo francese, grazie alla riorganizzazione delle
comunità rurali dei dipartimenti della Toscana, con deliberazione della Giunta straordinaria
del Governo francese 1° dicembre 1808, fu restituita l'autonomia amministrativa al Comune di
Vinci, nell'ambito dei suoi antichi confini. Il comune di Vinci venne incluso nel
Dipartimento del Mediterraneo. Prefettura di Livorno, Sottoprefettura di Pisa. La nomina del
primo maire risale al 4 febbraio 1809.
Passata la parentesi rivoluzionaria, la Riforma dei Tribunali e Magistrati civili,
promulgata il 13 ottobre 1814, ristabilì la podesteria (di quarta classe) di Cerreto e Vinci
sotto la giurisdizione criminale del Vicariato di Fucecchio.
Le carte relative alla
giustizia civile in Cerreto e Vinci degli anni 1814-1849 sono oggi conservate nell'Archivio
di Empoli.
La restaurazione lorenese, mantenne in vita la Comunità di Vinci. Le carte
della Comunità, sotto la vigilanza e la custodia del Cancelliere Comunitativo di Cerreto,
furono depositate in un primo momento presso la Cancelleria di Cerreto Guidi e poi presso la
Cancelleria Comunitativa di Empoli (alla quale la cancelleria di Cerreto Guidi fu unita).
Sono questi i documenti che ritorneranno a Vinci: le carte della comunità granducale del
periodo della restaurazione costituiscono la parte più consistente dell'archivio storico
pre-unitario di Vinci.
Vinci fu conservata nel Circondario di Fucecchio anche dal
Motuproprio del 2 agosto 1838, anche se,
proprio in quell'occasione, i popoli di S. Maria a Petroio, S. Bartolomeo a Sovigliana e S.
Maria a Spicchio furono sottratti alla Podesteria di Cerreto e Vinci, per essere riunite
alla Podesteria di Montelupo. Sempre nel 1838 fu istituito a San Miniato un tribunale di
prima istanza con giurisdizione civile e criminale sui territori dei vicariati di Empoli,
San Miniato e Fucecchio. Le competenze erano limitate: cause civile non eccedenti il valore
di 400 lire e, per quanto riguarda la materia criminale, semplici furti, offese, ingiurie
fino ad una pena di otto giorni di carcere.
Nel 1845, soppressa anche la Cancelleria
Comunitativa di Empoli, le carte più antiche e le carte correnti della Comunità di Vinci,
trovarono una sistemazione nell'archivio di Cerreto Guidi.
La legge del 9 marzo
1848 abolì Vicariati, Podesterie e
Cancellerie Comunitative. Il Granducato fu diviso in compartimenti di Prefettura e
circondari di Sottoprefettura. I circondari di Sottoprefettura, sul piano amministrativo,
vennero divisi in distretti costituiti da più comunità. Le Comunità di Vinci e Cerreto
costituirono il territorio assegnato alla giurisdizione della pretura di Cerreto e Vinci
(quinta classe), compresa nel Circondario di Sottoprefettura del Tribunale di S. Miniato,
Compartimento di Firenze.
Al Podestà dunque subentrò il Pretore, che, ai sensi del
Titolo V, artt. 42-45 della Legge del 9 maggio 1848, aveva le funzioni di giudice minore
civile e criminale e di ufficiale di polizia giudiziaria. La giurisdizione del Pretore nelle
cause civili era la stessa conferita un tempo ai Vicari, Giudici Civili e Potestà dal
Motuproprio del 2 agosto 1838, mentre le sue attribuzioni come giudice criminale ed
ufficiale di polizia furono stabilite col Regolamento sulla istruzione dei processi
criminali del 22 novembre 1849.
La Pretura di Cerreto continuerà la sua attività fino
ai primi decenni del '900.
Le carte del Pretore di Cerreto (anni 1849-1865), come le
carte del Podestà, sono ora conservate nell'Archivio Storico di Empoli.
La
Sottoprefettura di S. Miniato aveva invece solo competenze di polizia ed ordine pubblico.
A Fucecchio fu istituito il Delegato di Governo con funzioni di pubblico ministero
nelle cause criminali davanti ai pretori e di ufficiale di polizia amministrativa.
I
circondari di Sottoprefettura, sul piano amministrativo, furono divisi in distretti
costituiti da più comunità. Ogni distretto fu sede di una Cancelleria del Censo diretta da
un Cancelliere Ministro del Censo. Cerreto, a capo del distretto di Vinci e Cerreto, divenne
quindi sede di una Cancelleria del Censo, diretta dal Cancelliere Ministro del Censo che
andò a sostituire il Cancelliere Comunitativo con compiti essenzialmente di natura erariale
(aggiornamento dei documenti catastali, compilazione dei dazzaioli delle tasse), pur
continuando nella sua attività di archivista comunale e di consulente delle magistrature
locali. I principali compiti di controllo sull'amministrazione delle comunità e delle opere
pie passarono invece ai Prefetti.
Il 21 maggio 1848 venne deciso il trasporto di alcune
filze che riguardavano la Comunità di Vinci dalla ragioneria della soppressa Camera delle
Comunità di Empoli alla Cancelleria di Cerreto Guidi. Come spesso accade, si preferì
mantenere le carte unite nel fondo della Cancelleria (cfr. ASCV pre-unitario, serie II
Deliberazioni del Magistrato e del Consiglio,13, c. 104).
Finalmente, l'11 dicembre
1865 gli atti riguardanti la vita della
Comunità di Vinci (1808-1865) vennero trasportati da Cerreto Guidi a Vinci (ASCV
pre-unitario, serie VII Atti dell'attività finanziaria, 317 - buste di documenti di corredo
ai rendimenti dei conti), andando a costituire il nucleo originario da cui si è poi
sviluppato l'attuale archivio comunale di Vinci.
Informazioni e orari:
Orario di apertura al pubblico:
Su appuntamento, telefonando allo 0571.933250 o inviando una richiesta via e-mail all'indirizzo: archiviostorico@comune.vinci.fi.it
Servizi al pubblico:
Consultazione dei documenti, riproduzione fotostatica e fotografica del patrimonio
archivistico
Informazioni e consulenza di primo livello
Consultazione di
risorse digitali:
- Piante di popoli, strade - Vinci;
- Catasto generale toscano
(Leopoldino) - Vinci, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Serravalle Pistoiese;
-
Atlante del Granducato, tav. XII;
- Catasto d'impianto, 1930 - Vinci;
- Piano
Strutturale, 2009;
- Inventario dell'Archivio della Parrocchia di Santa Croce a
Vinci (1681-);
- Iconografia storica di Vinci e del territorio
Modalità di accesso:
La consultazione dei documenti archivistici è libera, previa compilazione del modulo d'accesso, comprensivo dei dati relativi ad un documento d'identità valido.
Strumenti di consultazione:
Inventario cartaceo
Inventario in linea
Stato dell'ordinamento:
Il riordino e l'inventariazione dell'archivio storico sono stati completati.
Complessi archivistici conservati:
Compagnia dello Spirito Santo. Archivio del Comune di Vinci, 1513 mag. - 1769
feb.
(fondo)
Comunità di Vinci, 1564 -
1865
(fondo)
Dazzaioli della Podesteria di Vinci, 1675 -
1769
(fondo)
Carte Masetti da Bagnano. Archivio del Comune di Vinci, 1700 -
1859
(fondo)
Carte Corsi. Archivio del Comune di Vinci, 1713 -
1924
(fondo)
Comune di Vinci, 1800 -
1982
(fondo)
Banda musicale e Società filarmonica di Vinci, seconda metà XIX
sec. -
(fondo)
Carte dell'ingegnere Leonida Fonio. Archivio del Comune di Vinci, 1854 -
1908
(fondo)
Consorzi stradali. Archivio del Comune di Vinci, 1861 -
1970
(fondo)
Giudice conciliatore di Vinci. Archivio del Comune di Vinci, 1866 ago. 29 -
1989 ott. 7
(fondo)
Ente comunale di assistenza di Vinci. Archivio del Comune di Vinci, 1888 lug. 19 -
1978
(fondo)
Società filodrammatica di Vinci. Archivio del Comune di Vinci, 1893 -
1909
(fondo)
Comitato comunale di soccorso per i terremoti di Sicilia e Calabria. Archivio del Comune di Vinci, 1905 -
1909
(fondo)
Comitato di soccorso alle vittime della eruzione del Vesuvio. Archivio del Comune di Vinci, 1906
(fondo)
Comitato comunale pro Fiera di Vinci, 1906 -
1963
(fondo)
Comitato comunale di soccorso alle famiglie dei caduti in Tripolitania. Archivio del Comune di Vinci, 1911
(fondo)
Comitato pro famiglie dei richiamati. Archivio del Comune di Vinci, 1915 -
1921
(fondo)
Patronato comunale dei profughi. Archivio del Comune di Vinci, 1918 -
1926
(fondo)
Comitato comunale pro monumento caduti. Archivio del Comune di Vinci, 1922 -
1930
(fondo)
Opera nazionale balilla - ONB. Comitato comunale di Vinci, 1927 -
1928
(fondo)
Associazione nazionale combattenti e reduci - ANCR. Sezione di Vinci, 1928
(fondo)
Comitato comunale per la celebrazione del pane. Archivio del Comune di Vinci, 1928 -
1930
(fondo)
Comitato comunale pro Parco della rimembranza. Archivio del Comune di Vinci, 1928 -
1933
(fondo)
Comitato comunale per la celebrazione dell'uva. Archivio del Comune di Vinci, 1930 -
1937
(fondo)
Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia - ONMI. Comitato di patronato di Vinci, 1935 mag. 5 -
1949 dic. 31
(fondo)
Cassa rurale depositi e prestiti di Vinci. Archivio del Comune di Vinci, 1937 -
1938
(fondo)
Unione fascista fra le famiglie numerose. Nucleo di Vinci, 1938 -
1940
(fondo)
Comitato comunale "Colonie marine e montane". Archivio del Comune di Vinci, 1945 -
1965
(fondo)
Motoclub Vinci, 1946 -
1965
(fondo)
Comitato comunale dell'United Nations Relief and Rehabilitation (U.N.R.R.A.). Archivio del Comune di Vinci, 1947 - 1950I comitati locali U.N.R.R.A. operarono dal 1945 al 1947. L'estremo recente,
oltre la cessazione dell'attività dell'organismo, si giustifica con il compimento delle
pratiche avviate.
(fondo)
Comitato comunale di assistenza invernale ai disoccupati. Archivio del Comune di Vinci, 1949 dic. 15 -
1960
(fondo)
Comitato del premio di pittura "Lavoro nei campi". Archivio del Comune di Vinci, 1953 -
1968
(fondo)
Comitato per l'integrità territoriale del Comune di Vinci. Archivio del Comune di Vinci, 1957 -
1960
(fondo)