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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Comunità di Vinci

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1564 - 1865

Consistenza: 435 unità

Presso l'Archivio di Stato di Firenze, nel fondo Statuti delle comunità autonome e soggette, sotto i nn. 935 e 936, esistono due esemplari degli statuti del comune di Vinci: si tratta degli statuti del 1383 (con riforme fino al 1561) e del 1564 (con riforme sino al 1602).
Nell'archivio storico del comune di Vinci è conservato un registro che contiene la copia degli statuti comunali del 1564, composti da 38 rubriche 1 , rogati dal notaio Iacopo del fu Pietro Domenico Bonaccorsi da Fucecchio della Valle dell'Arno e sottoscritti dagli «statutari» Ulivieri di Michele Martini, Mariotto di Donato di Mariotto, Chimenti di Jacopo Giovanni, Michele di Martino di Jacopo, seguiti dalle «riforme» (dal 1565 al 1601). All'interno del registro sono registrate anche alcune copie di lettere e bandi.
Lo statuto qui descritto costituisce l'unità documentaria più antica della comunità di Vinci conservata nell'archivio storico comunale, dopo le dispersioni subite nel processo di trasmissione della documentazione preunitaria illustrato nell'introduzione. Gli Statuti contenevano le leggi che regolavano la vita della comunità, il funzionamento dei loro organismi, le norme relative all'amministrazione della giustizia. Erano compilati da una commissione di uomini del Comune («statutari») ed approvati dal governo centrale («pratica segreta»). Periodicamente venivano sottoposti a revisioni e modifiche («riforme»), con l'aggiunta di nuove leggi e disposizioni.