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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Affari di strade

Livello: serie

Estremi cronologici: 1805 - 1868

Consistenza: 10 unità

Con l'editto del 12 settembre 1814, che approvava il Regolamento per la conclusione degli accolli delle strade 1 , fu ripristinata la figura del «perito di strade» che aveva compiti di ispezione e di controllo dei lavori effettuati e da effettuare e che svolgeva la sua attività sotto la diretta vigilanza di due deputati scelti tra i membri del Magistrato. Con il Regolamento delle comunità del 16 settembre 1816, la vigilanza sulle strade comunitative fu affidata al gonfaloniere 2 . Con il Motuproprio del 1 novembre 1825 3 fu istituito un corpo di «ingegneri del circondario» con il compito di consulenza tecnica in materia di lavori pubblici. Il Granducato fu diviso in trentasette «circondari di acque e strade» 4 posti sotto la direzione di un ingegnere cui spettava il coordinamento, la consulenza e la supervisione dell'esecuzione dei lavori di interesse comunitativo o provinciale per quanto riguardava le strade, i ponti, gli argini di fiumi ed altro. Gli «ingegneri del circondario» furono aboliti nel 1850 5 quando le loro competenze furono assorbite dagli ingegneri comunali e provinciali.
Per la costruzione, il mantenimento ed il restauro delle strade comunitative, ci si affidava agli «accollatari» che, inizialmente, erano direttamente scelti tra i proprietari frontisti. Con il tempo si passò a vere e proprie gare d'appalto, rese note da bandi pubblici 6 . Nell'archivio storico comunale di Vinci sono conservati due Campioni di accolli, in cui sono registrati i conti relativi agli «accolli», e le carte prodotte dal servizio tecnico.


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