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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Dazzaioli dei coloni e artigiani, tassa prediale e dazio comunitativo

Livello: sottoserie

Estremi cronologici: 1816 - 1865

Consistenza: 52 unità

Con il decreto del 16 settembre 1816 1 l'antica tassa di redenzione 2 , in vigore sin dal 1774, fu sostituita dalla tassa prediale, sui terreni e fabbricati. Quelle comunità che non avevano «fondi o redditi in proprio» per supplire alle spese comunitative, potevano aggiungere il dazio comunitativo. I cancellieri formavano i dazzaioli con i nomi dei possessori dei beni fra i quali ripartire il contingente assegnato alla comunità. I dazzaioli erano poi consegnati al camarlingo che, ad avvenuta riscossione, doveva versare l'importo della tassa prediale alla Regia depositeria, mentre il dazio comunitativo veniva incamerato direttamente dalla comunità. Per far fronte a quest'ultimo fu mantenuta la tassa sui lavoratori e testanti che veniva calcolata, per quanto riguarda i mezzadri, sull'importo del dazio comunale e, per quanto riguarda gli artigiani, con il sistema del testatico 3 . Nuovi apporti normativi, in materia di tasse prediale e dei lavoratori e testanti, furono introdotti con il Motuproprio del 7 ottobre 1817 4 .