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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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XXIX. Ruoli matricolari e milizia territoriale

Livello: serie

Estremi cronologici: 1843-1937

Consistenza: 85 unità

La normativa sul reclutamento militare affidava ai sindaci il compito di compilare i ruoli matricolari di quanti fossero vincolati al servizio militare. Tali ruoli dovevano essere formati appena compiute le operazioni di ciascuna leva, cioè con l'apertura della sessione della leva successiva, raccolti poi in tre volumi, corrispondenti alle tre categorie di servizio, e distinti secondo l'anno di nascita dei militari. I dati necessari alla compilazione dei ruoli dovevano essere desunti dalle comunicazioni inviate ai comuni dai comandanti dei corpi e dei distretti militari, dai fogli di congedo illimitato, dai fogli di via, dalle pubblicazioni relative alla chiamata delle classi e ai vari trasferimenti, ed infine dalle partecipazioni fatte dal Ministero della Guerra per i passaggi di militari dalla I o II categoria alla III. Le tre categorie di servizio furono abolite con il R.D. 20 aprile 1920, n. 452. La serie è preceduta dalla sottoserie chiusa dei ruoli della Milizia territoriale, che secondo quanto disposto da una apposita Legge dovevano essere tenuti dai comandanti dei distretti militari e dai sindaci dei comuni. Il servizio nella Milizia territoriale, a cui venivano regolarmente inviati gli iscritti di leva assegnati alla III categoria e i sottoufficiali, caporali e soldati di I e II categoria, di qualunque arma, dopo aver compiuto la loro ferma nell'esercito permanente e nella Milizia mobile, si protraeva fino al 31 dicembre dell'anno in cui detti uomini avrebbero raggiunto i 39 anni 1 .