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Eredità di Leonardo d'Antonio Maria Giugni

Livello: serie

Estremi cronologici: secc. XVI - XVIII

Consistenza: 4 unità

Leonardo d'Antonio Maria Giugni da Prato (+ 23 luglio 1626), con testamento del 30 aprile 1625 rogato ser Francesco Cicambelli, dispose dei suoi beni come appresso:
«... suoi heredi universali instituí, fece et esser volle, doppo la morte di detta madonna Maddalena (di Niccolò Pini) sua dilettissima moglie, il rev.do Capitolo della collegiata di S. Stefano di Prato con obligho ingiunto in perpetuo al detto Capitolo di fare ogn'anno due dote e darle a due povere fanciulle di Prato di quella quantità che parrà e piacerà alli rappresentanti il Capitolo, secondo la forza di detta heredità, aggravando la conscienza delli rappresentanti il Capitolo pro tempore, e si devino fare il giorno che si fa il soprascritto offizio; quali fanciulle devino essere d'età d'anni quindici, quali si devino informare anzi imborsare;
quelle che saranno estratte a sorte nell publico capitolo devino conseguire tali dote ogni volta si mariteranno o monacheranno, et a tali doti vuole siano preferite senz'essere imborsate tutte le figliole femmine legittime e naturali di Battista di Domenico Giugni, Agostino di Polito Giugni, Tommaso di Desiderio Giugni, Benedetto di Sandro Giugni da Migliana, e de' loro descendenti per linea masculina; e non ve ne essendo de' detti Giugni, allora et in tal caso vuole siano preferite le figliole femmine d'Antonio Maria, Diacinto e Raffaello di Lionardo Bigagli di Prato e loro descendenti per linea masculina; e non ve ne essendo delle sopradette, vuole detto testatore siano preferite le figliole femmine legittime e naturali di Simone di Giovanni Vermigli e le figliole di Girolamo di Felice Ciamberli di Prato e de' loro descendenti per linea masculina; e non v'essendo delle sopradette, intende e vuole detto testatore siano preferite le figliole femmine legittime e naturali della Ginevra di Matteo Pacini da Migliana, al presente serva di detto testatore...» (Archivio del Capitolo, n. 1424, cc. 2v-3).
L'eredità fu accettata dai canonici di Prato con beneficio d'inventario per atto de' 18 agosto 1626 ai rogiti di ser Giulio Ceccarelli (ibid,s n. 74, c. 67v e sgg.).


1421
Debitori e creditori, E, 1626-1664.
A c. 1: Questo libro intitolato debitori et creditori, segnato E, è di Lionardo di Giovanni Maria Giugni pizzicagnolo in Prato, sul quale si scriverà tutti i sua debitori et creditori di sua negozzi.
Allegato: Libro intitolato giornale di Lionardo di Giovanni Maria Giugni pizzicagnolo in Prato.
Registro mm. 350x230, legato in pergamena cc. 152+10
1626 aprile 18 - 1688 maggio 1
1422
Entrata et uscita della eredità di Lionardo Giugni.
A c. 1: Qui si scriverà l'entrata e escita di denari riscossi dell'eredità di Lionardo Giugni
per me Domenico Reggiani camarlingo.
Registro mm. 220x150, legato in pergamena cc. 73
1627 luglio 23 - 1630 marzo 20
1423
Giornale, A, 1592-1596.
A c. 1: Questo sarà chiamato giornale tenuto per Giovanni di Bastiano Panerai e Nardo di Antonio Maria Giugni, il quale giornale segnato A, cominciando il dì 1° di settembre 1592 et finire come segue.
Registro mm. 280x200, legato in pergamena cc. 144
1592 settembre 1 - 1596 aprile 30
1424
Libbro delle doti di Lionardo Giugni.
A c. 1: Questo sarà chiamato giornale tenuto per Giovanni di Bastiano Panerai e Nardo di Antonio Maria Giugni, il quale giornale segnato A, cominciando il dì 1° di settembre 1592 et finire come segue.
Registro mm. 240x170, legato in pergamena cc. 51
1646 ottobre 15 - 1725 ottobre 31