Ruoli corali

Livello: serie

In aggiunta ai redditi che i capitolari percepivano ratione officii dalle singole prebende canonicali e dalle cappellanie, questi avevano anche diritto a determinati altri redditi sulla massa capitolare ratione servitù, cioè per ciascun intervento alle cerimonie capitolai.
Tutti i capitolari erano obbligati ad intervenire alle funzioni per il servizio quotidiano del coro; gli assenti ingiustificati perdevano le distribuzioni corali. Delle presenze dei capitolari alle funzioni prescritte, agli anniversari solenni, ridotti e semplici, e al coro si teneva nota dal corista, eletto dallo stesso Capitolo.
Ogni trimestre il corista compilava la tavola delle «puntature» ossia il «ruolo delle distribuzioni corali», con gli importi in denaro delle «tacche, prorate, moccoli e mancie» che ciascun capitolare aveva nel frattempo lucrato, a norma delle minuziose disposizioni contenute negli statuti capitolari (cfr. n. 1 cc. 29- 34v).
La tavola, che riportava altresì l'importo degli emolumenti dovuti all'organista, al campanaio e al cancelliere capitolare, era trasmessa al camarlingo, che quindi provvedeva a pagare o ad accreditare in conto ai rispettivi beneficiari le somme percepite «per dependenza di distribuzioni corali» (n. 1410 c. 1).
Anche i chierici di sagrestia godevano dei proventi corali sotto forma di «lucro, prorate, moccoli e mancie»; e anche per loro il corista compilava ogni trimestre il ruolo delle distribuzioni, in relazione alla partecipazione di ciascuno alla messa conventuale, alla recita delle ore e alle altre funzioni.
Le mance, «distributiones extra ordinarie seu strene vel mancie» come le chiamavano gli statuti del 1532 (cfr. n. 1 c. 33v), lucrate in occasione di particolari festività e processioni, venivano pagate anche in natura con spezie e con pepe (ibid., c. 34v).
Per una «nota delle mancie che si distribuiscono annualmente ai rev.mi signori dignità, canonici e cappellani della chiesa cattedrale di Prato», cfr. n. 210 cc. 05-66, all'anno 1751.
Le tavole dei ruoli corali sotto i nn. 1237-1408 sono raccolte entro buste; quelle sotto i nn. 1409-1416 sono affidate a dei registri.