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Eredità di Piero di Niccolò Masi

Livello: serie

Estremi cronologici: secc. XVII - XVIII

Consistenza: 1 unità

«Si nota come Piero di Niccolò Masi, cittadino fiorentino, sotto dì 1° di giugno 1619 per rogo di ser Giulio Ceccarelli notaio di Prato, fece il suo ultimo testamento nel quale instituí suoi heredi universali messer Niccolò e Giovanbattista di Filippo Masi suoi nepoti; e morendo il detto messer Niccolò e Giovanbattista senza figlioli maschi o femmine legittimi e naturali, allhora et in tal caso in detta sua heredità e beni instituí et sostituì respettivamente, suo herede universale esser volse il rev.mo Capitolo della collegiata insigne di Prato con obligo di... fare ogn'anno in perpetuo tante doti di scudi sei di lire 7 per scudo per ciascuna dote, secondo comporterà et si caverà d'entrata di detta heredità a ragione di scudi 4 per cento e per anno, e secondo che parrà e piacerà alli detti rappresentanti il Capitolo, caricando in ciò la loro conscienza; le quali doti devino e sieno tenuti et obligati fare e faccino nel giorno della vigilia di santo Pietro apostolo, nel quale si deve celebrare Poffizio per esso; alle quali doti per conseguire si devino imborsare tutte quelle fanciulle, tanto della terra quanto del contado di Prato, che si daranno in nota, purché arrivino all'età d'anni quindici...
Onde stante la morte di messer Niccolò e Giovanbattista di Filippo Masi, stati lassati eredi da Piero Masi, senza figlioli maschi e femmine legittimi e naturali; e stante la morte di madonna Orsola Filippi moglie del detto Piero Masi lassata usufruttuaria universale di tutti i sua beni sua vita durante; il Capitolo sotto dì 28 di giugno 1631 accettò la detta heredità per benefizio di legge e d'inventario... onde sotto il medesimo giorno il Capitolo, servatis servandis, deliberò de' frutti di detta heredità fare ogn'anno 3 doti di scudi 6 per dote da darsi secondo la disposizione del testatore... come il tutto apparisce al libro delle deliberazioni del Capitolo c. 6 sotto dì 17 di maggio 1631 (cfr. n. 24 cc. 5v-7) e sotto dì 23 detto si accettò per beneficio di legge et inventario, per rogo di ser Giulio Ceccarelli, come al libro de' contratti (cfr. n. 74 cc. 104-105v)» (Archivio del Capitolo, n. 1433 cc. l-3v).


1433
Dote della buona memoria di Piero Masi.
A c. 1: In questo libro si darà credito e debito a tutte le fanciulle che haveranno la dote della buona memoria di Piero di Niccolò Masi, cittadino fiorentino, di scudi sei. Le dette fanciulle sieno, tanto della città quanto del contado di Prato, in età di anni 15.
Registro mm. 255x180, legato in pergamena cc. 76
1634 dicembre 12 - 1725 giugno 28