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Eredità del conte Giovan Battista Casotti

Livello: serie

Estremi cronologici: secc. XVII - XX

Consistenza: 23 unità

Il conte Giovan Battista del quondam Giovan Lodovico Casotti (+ 16 luglio 1737), pievano della chiesa pievania di S. Maria dell'Impruneta, con testamento del 25 ottobre 1731 ricevuto dal notaio Silvestro del fu Giovanni del Poggio, dopo aver confermato «la donazione inter vivos de' suoi libri fatta alla publica Libreria di Prato, detta la Libreria Ronciona, ad universale e perpetuo beneficio e comodo della sua cara patria, colle clausole, condizioni e riservi che si leggono nel contratto di essa donazione del dì 19 settembre 1731, rogato ser Ferdinando del quondam ser Clemente Meucci notaro pratese», e fatti alcuni legati, così dispose dei suoi beni:
«E perché di tutto quello ch'ei possiede ei riconosce con modo specialissimo debitore all'infinita misericordia di Dio, che in tutto '1 tempo della sua vita e nelle più urgenti necessità lo ha sempre opportunamente provveduto con parzialissima visibile providenza, di qui è che, prostrato di nuovo davanti al suo augustissimo trono, ardisce supplicarlo per la sua stessa immensa bontà che non isdegni che ei a lui offera, consacri e restituisca quello che da lui ha ricevuto nella persona d'un nuovo ministro, da deputarsi al suo servizio nella sua chiesa cattedrale di Prato, in posto e con titolo ed ufficio di canonico penitenziere, dal suo infrascritto erede, nella forma seguente:
In tutti adunque i suoi beni, stabili e mobili di qualunque genere, azzioni, ragioni, crediti e nomi di crediti di Monti e generalmente in tutto quello che a lui appartiene presentemente e si troverà appartenere al tempo della sua morte, senz'eccezzione veruna, suo erede universale instituisce, fa, dichiara et esser vuole il rev.mo Capitolo della chiesa cattedrale della città di Prato, dichiarando a cautela che sotto questo nome di capitolo intende di comprender solamente i rev.mi signori dignità e canonici, con gl'obblighi e pesi che seguono:
Seguita la sua morte, ordina e vuole che dagl'infrascritti suoi esecutori si prenda il possesso, a nome del sopradetto rev.mo Capitolo suo erede, di tutti i beni stabili che si troverà che appartengano a lui e che prontamente si vendano e si riducano da loro in contante tutti i mobili, grasce, bestiami che saranno in essere, e del ritratto unito al contante che ei lascerà e alle riscossioni de' suoi crediti, fatte le spese del mortorio nella forma ordinata, pagati da loro i legati e supplito a tutte le altre spese necessarie e di ragione, il rimanente s'impieghino, nella forma più utile e più cauta che sia possibile, col consenso del rev.mo Capitolo erede, al quale, fatto che sia il fondo, lo consegnino liberamente e interamente, affinché si proceda alla fondazione d un nuovo canonicato e prebenda di penitenziere da farsi dal predetto rev.mo Capitolo suo erede, coirassistenza de' predetti infrascritti esecutori testamentarii...
Il padronato e ius onorifico di nominare, eleggere e presentare, tanto la prima volta dopo la morte del signor testatore, quanto successivamente in perpetuo in ogni caso di vacanza, intende, ordina e vuole che appartenga al rev.mo Capitolo, suo erede, congiuntamente coll'ill.mo signore Giovanni Inghirami di Prato, e dopo la sua morte del maggior nato maschio della sua discendenza masculina in infinito; con espressa dichiarazione che il predetto signore Giovanni e il maggior nato che sarà tempo per tempo nel modo detto, non concorra all'elezzione se non per un voto solo e non più: il qual voto faccia numero co' voti de' rev.mi dignità e canonici, né mai per alcun tempo possa pretendere d'aver maggior rata di padronato...
E questa facoltà abbia in oltre il rev.mo Capitolo erede, in caso d'estinzione della famiglia del signore Giovanni Inghirami o di qualunque de gentiluomini secolari da esso Capitolo sostituiti, sicché l'effetto sia che sempre ci sia un gentiluomo secolare che concorra per un voto all'elezzione nel modo detto.
E in caso che tra i concorrenti a questo canonicato ci sia alcuno dei figlioli o descendenti per linea masculina di esso signore Giovanni Inghirami ed avendo tutti i debiti requisiti a giudizio di esso rev.mo Capitolo, intende e vuole che questo sia anteposto a tutti gl'altri e preeletto e presentato, sicché conseguisca il detto canonicato.
E il predetto giudizio si debba fare con voti segreti dal Capitolo, salvo sempre la privazione espressa di sopra. I requisiti che dovrà avere chi pretenderà di esser ammesso al partito sieno questi: che sia almeno oriundo della città di Prato, nobile, cioè di casa che goda il gonfalonierato, dottore in ambe le leggi o almeno in sacra teologia; e quando fra i nobili non vi fosse soggetto capace, si possa pretendere dall'ordine de' cittadini, avendo riguardo sempre alla maggior abilità» (Archivio del Capitolo, n. 93, fase. 35).


1524
Entrata e uscita dell'amministrazione domestica del conte G. B. Casotti pievano dell'Impruneta.
Registro mm. 305x230, legato in cuoio con fibbia cc. 102
1725 gennaio 1 - 1728 dicembre 25
1525
Libro di ricevute.
Registro mm. 205x140, legato in piena pergamena cc. non numerate
1721 gennaio 23 - 1726 ottobre 14
1526
Inventario.
A c. l: In questo quaderno di cartone bianco, composto di n. 38 carte e n. 76 faccie numerate, si leggerà descritto l'inventario di tutti i mobili, robe, grascie e bestiami di proprietà del già conte G. B. Casotti pievano dell'Impruneta, a cura del prete Niccolò Gradi cappellano della pieve dell'Impruneta con sua stima ed esito, ed di più l'entrata e uscita generale dell'amministrazione.
Quaderno mm. 300x215 cc. 76
1737 luglio 26 - 1740 luglio 8
1527
Debitori e creditori.
Registro mm. 350x240, legato in marocchino con disegni e fibbia acefalo: mancano le cc. 1-32 cc. 160
1729 gennaio 1 - 1737 luglio 9
1528
Entrata e uscita.
A c. 1: Nota di denaro impiegato dal già signore pievano G.B. Casotti; a c. 2: Entrata dell'eredità del già signore conte pievano G.B. Casotti, principiata a ragguagliarsi da me Francesco Guizzelmi, uno degli esecutori, assieme con il can. Buonamici, sotto il dì 1° agosto 1737.
Registro mm. 300x220, legato in cartone cc. non numerate
1702 marzo 20 - 1740 dicembre 25
1529
Libro d'entrata.
Registro mm. 290x210, legato in cartone cc. 176, scritte le prime 2
1737 agosto 1 - 1740 settembre 17
1530

Nota di spese fatte nel viaggio in compagnia de' signori conti Giosafat e Fabiano Szaniansky per varie parti di Europa, 1719 ottobre 15-1721 gennaio 31. Nota d'entrata e d'escita della per manenza della chiesa dell'Impruneta, 1727 ottobre 31 - 1736 dicembre 31.
Registro mm. 295x215, legato in pergamena cc. non numerate
1719 ottobre 15 - 1736 dicembre 31
1531
Entrata ed uscita in tempo di permanenza nella chiesa dell'Impruneta, A l°.
Registro mm. 310x220, legato in pergamena cc. non numerate
1726 novembre 1 - 1730 marzo 8
1532
Diario di entrata ed escita.
Registro mm. 255x140, legato in pergamena cc. non numerate
1732 gennaio 1 - 1737 luglio 31
1533
Eredità Casotti.
A c. 1: Libro attenente all'eredità del fu signore conte Giovanbattista Casotti, quale passò da quest'all'altra vita sotto il dì 16 luglio 1737. Inventario e vendita da c. 1 a 90; Entrata generale da c. 91; Uscita generale da c. 155; Debitori e creditori da c. 211.
Registro mm. 320x225, legato in pergamena cc. 143
1737 luglio 16 - 1772 dicembre 31
1534
Entrata e uscita.
Registro mm. 320x230, legato in pergamena cc. 143
1772 febbraio 1 - 1810 dicembre 31
1535
Entrata e uscita.
A c. 1: Entrata e uscita della eredità del can., Giovanbattista Casotti di Prato, attualmente amministrata dall'arciprete Luigi Geppi di Prato in nome e per l'interesse del Capitolo di Prato.
Registro mm. 355x250, legato in pergamena cc. 86
1811 gennaio 1 - 1873 dicembre 31
1536
Giornale, dal 1907 al 1940.
Quaderno mm. 280x200 cc. non numerate
1907 maggio 1 - 1940 dicembre 31
1537
Debitori e creditori e campione.
Quaderno mm. 370x270 cc. 30
1811 gennaio 1 - 1827 dicembre 31
1538
Campione e debitori e creditori.
A c. 1: Campione debitori e creditori diversi dell'eredità del can. Giovanbattista Casotti, amministrata dal Capitolo di Prato e per esso dal can. Giuseppe Barbani depositario.
Registro mm. 360x250, legato in pergamena e cartone cc. 115
1828 gennaio 1 - 1880 dicembre 31
1539
Campione e debitori e creditori.
Registro mm. 390x260, legato in tela e cartone cc. 75
1881 gennaio 1 - 1940 dicembre 31
1540
Eredità Casotti. Inventari, amministrazione familiare, lettere, bilanci, contratti, ecc.
Busta mm. 350x250 fascc. 3
1663 febbraio 20 - 1956 dicembre 31
1541
Affari dell'eredità Casotti.
1. Cartelle di luoghi di Monte, 1709-1759; 2. Costituzione dei censi e parere dell'avv. Cedri in relazione alla erezione del canonicato penitenziere, XVIII secolo.
Busta mm. 340x240 fascc. 2
sec. XVIII
1542
Lettere e inventari di Giovanbattista Casotti.
1. Carteggi della amministrazione Panzanini, Bianchini e Pantani, tenute da G.B. Casotti, 1725-1731; 2. Inventario delle robe comprate dall'eredità Ubaldini e dal conte Piccolomini, 1720 circa.
Busta mm. 340x240 fascc. 2
1720 - 1731
1543
Ricevute.
Busta mm. 350x250 fogli vari
1712 - 1945
1544
Ricevute.
Busta mm. 150x180 fascc. 5
1907 - 1954
1545
Ricevute.
Busta mm. 350x250 fogli vari
1689 - 1736
1546
Ricevute.
Busta mm. 350x250 fogli vari
1737 - 1898