Livello: fondo
Estremi cronologici: 1330 - 1808Consistenza: 504 unità
La "terra" di Santa Croce, all'indomani della conquista fiorentina (1330), ebbe
propri organismi rappresentativi e deliberanti, previsti dai patti di sottomissione al
comune di Firenze. Il Comune o Comunità di Santa Croce fu rappresentato da un Magistrato
con funzioni esecutive e propositive formato da un "Gonfaloniere del Popolo" e dai
"Signori Sette sopra le spese" e da un Consiglio Generale composto dai componenti il
Magistrato integrato da cinque "Capitani di Parte Guelfa" e da 17 Consiglieri, con
funzioni deliberanti. I componenti delle due magistrature dovevano rappresentare, con
quote prestabilite, i due quartieri santacrocesi denominati Porta Guelfa e Porta
Fiorentina (per Porta Guelfa: 3 Signori sopra le spese, 3 Capitani, 8 Consiglieri; per
Porta Fiorentina: 4 Signori sopra le spese, 2 Capitani, 9 Consiglieri). Il Consiglio
eleggeva poi altri magistrati deputati alle necessità organizzative della Comunità: 2
pennonieri, 1 Camarlingo, 2 bandaioli, 2 ufficiali dell'estimo, 3 operai del comune
1
. La comunità santacrocese comprese i popoli di San Vito, San
Lorenzo a Orentano, San Niccolò, San Iacopo, San Michele a Staffoli, Santa Croce,
Sant'Andrea, San Biagio, Santa Maria
2
.
Soggetti produttori:
Comunità di Santa Croce sull'Arno, Santa Croce
sull'Arno (Pisa), 1330 - 1808