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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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L'archivio comunale di Sinalunga

Inventario della Sezione storica. Volume I

Tipologia: inventario analitico

a cura di Andrea Giorgi , Stefano Moscadelli

patrocinio: Amministrazione Provinciale di Siena

Pubblicazione: Siena, Amministrazione Provinciale di Siena, 1997

Descrizione fisica: pp. 485, ill. 4 b/n, mm. 167 x 240

Collezione: Inventari degli archivi comunali della Provincia di Siena, 20

Contenuti:

"Gli Archivi, concluderemo, regolarmente tenuti e conservati sono un tesoro per le Nazioni e non vi è governo, Municipio né privato nel suo particolare che gelosissimo della loro integrità risparmi cure, pensieri e che non ponga a disposizione qualunque somma in questo rapporto, imperocché negli Archivi si conosce il passato, si ha la storia del fatto dell'Uomo, la Scuola fondata sull'esperienza per il viver futuro ed in quelli pubblici comunali si ha la norma sicura per la tutela e difesa di azioni e diritti al pacifico godimento delle proprietà e di quelle prerogative che in ogni aspetto interessano la società".

G.M. BECATTINI, Il cancelliere ministro del censo ed i nuovi municipi, I, Colle Val d'Elsa 1849, p. 213.



Per comprendere la formazione di un complesso documentario è buona regola, com'è noto, valutare attentamente la storia delle istituzioni che lo hanno prodotto. In questa introduzione si è ritenuto opportuno inserire in un più ampio contesto ambientale e insediativo la storia istituzionale delle comunità che ebbero sede nell'attuale territorio comunale di Sinalunga, dando conto delle essenziali trasformazioni da loro subite, così da chiarire in quale misura esse abbiano inciso sulla parallela evoluzione della produzione documentaria.

L'archivio comunale di Sinalunga conserva documentazione prodotta nel corso dei secoli dalle comunità aventi sede nella porzione settentrionale della Valdichiana senese1. Questo territorio, come il resto della valle, appare oggi uno dei paesaggi toscani in cui più evidenti sono le tracce dell'intervento dell'uomo: il fondovalle principale è infatti costituito da depositi alluvionali dovuti prevalentemente alle bonifiche effettuate negli ultimi secoli al fine di assicurare un ordinato deflusso delle acque2. Ben diverso doveva essere invece il paesaggio in età tardo-medievale - epoca cui si riferisce il materiale più antico dell'archivio -, segnato dalla presenza di vaste zone paludose3, menzionate a più riprese in opere letterarie e in fonti documentarie4 ed efficacemente raffigurate nella cartografia cinquecentesca5.
Tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento - periodo cui risalgono le prime fonti di matrice cittadina che rendono possibile un'analisi demografica complessiva del territorio senese -, la zona qui considerata presentava un forte accentramento insediativo in un ristretto numero di grandi castelli (Sinalunga, Scrofiano, Rigomagno), che ospitavano verosimilmente dai due terzi ai tre quarti della popolazione. Stante una quasi assoluta assenza dell'insediamento aperto o sparso, il resto degli abitanti viveva in altri castelli di medie dimensioni (Bettolle, Farnetella - detta anche Montebuono - e Ripa, l'antica Mensulae6) o in piccoli centri fortificati (Fratta, Collelungo, Poggiolo). Nel complesso si può ragionevolmente ipotizzare che alle 517 massaritie e ai circa 1650 proprietari ("unità fiscali") censiti tra il 1278 e il 1320 per i sei castelli principali, corrispondesse un numero di abitanti compreso tra i 5000 e i 7000 e una densità abitativa senz'altro superiore alle 60 unità per chilometro quadrato, decisamente la più consistente di tutto il contado senese7.
A fronte di una sostanziale tenuta - se non addirittura di un incremento della popolazione - riscontrata nell'area ancora tra la seconda metà del Duecento e l'inizio del Trecento, la crisi che sconvolse l'assetto demico del Senese nel corso dei secoli XIV e XV colpì pesantemente anche la Valdichiana, destinata peraltro a rimanere la zona più densamente popolata di tutto lo Stato. Conseguenze della ristrutturazione insediativa iniziata nei decenni centrali del Trecento furono il sostanziale abbandono del castello della Ripa8, la riduzione a semplici dimore signorili di quelli della Fratta, Collelungo e Poggiolo, il notevolissimo decremento della popolazione residente nei centri maggiori, nonché l'incipiente sviluppo dell'insediamento poderale9. Si può calcolare che nel complesso tra l'inizio del XIV e la metà del XV secolo la popolazione dell'area si fosse ridotta di circa due terzi e che ancora nel 1532, seppur in ripresa, raggiungesse un livello pari appena alla metà di quello calcolato per il primo Trecento10. La gerarchia degli insedimenti all'interno dell'area non mutò comunque molto nella sostanza, se non per il fatto che il castello di Sinalunga venne acquisendo rispetto agli altri un livello demico sempre più ampio: esso comprendeva infatti solo un terzo degli abitanti della zona nel 1320, circa i due quinti alla metà del Quattrocento e addirittura la metà nel 1532.

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Caratterizzata sin dall'XI secolo dalla presenza signorile degli Scialenghi e dei loro discendenti (Cacciaconti e filii Ubertini), l'area in questione - compresa nella diocesi di Arezzo fino al 146211 - entrò nell'orbita senese tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII12. Per tutto il Duecento comunque, gli stessi discendenti degli Scialenghi ed esponenti di altri lignaggi rurali o di famiglie cittadine esercitarono diritti signorili sui principali castelli della zona13, amministrando la giustizia tramite loro ufficiali, sia pur sotto la sovranità del Comune di Siena14.
Risalgono ai primi anni del Trecento le affrancazioni delle comunità di Sinalunga e Scrofiano dalla signoria dei Cacciaconti: episodi di un processo che verosimilmente dovette interessare anche gli altri principali centri dell'area, i quali intorno al 1330 risultano liberi da presenze signorili. A conclusione della vertenza che oppose il comune di Sinalunga a Rinaldo e Ildibrandino di Rinaldo e Binduccio di Ildibrandino Cacciaconti "occasione iurisdictionis dicti castri", il lodo pronunciato nel palazzo del podestà di Siena il 20 novembre 1303 da nove arbitri eletti dalle parti dispose che, in cambio di 8400 lire, i Cacciaconti cedessero al comune di Sinalunga, tra l'altro, la giurisdizione e signoria sul castello e la connessa facoltà di eleggere il rettore, nonché i loro diritti "in bannis, decimis et condempnationibus que fient et exigentur in dicta comuni", e rinunciassero pure a tutte le prerogative signorili vantate sugli immobili posseduti dal comune e dagli uomini di Sinalunga e alla "pensio" di 180 lire che lo stesso comune era tenuto a versar loro annualmente15. Un'analoga composizione interessò il comune di Scrofiano nel 1318, relativamente ai diritti gravanti sui beni immobili della comunità e al censo di 200 lire che questa doveva corrispondere ogni anno ai Cacciaconti, diritti ceduti in cambio di 1200 lire16.
Il quadro giurisdizionale che si ricava dalle fonti cittadine dei decenni centrali del Trecento non reca ormai quasi più traccia delle realtà signorili presenti nell'area ancora all'inizio del secolo. Mentre infatti il podestà di Siena amministrava direttamente l'"alta giustizia" avvalendosi dell'operato di uno dei suoi milites17, a partire dal 1306 a Sinalunga e Scrofiano e almeno dal 1332 anche a Rigomagno, Farnetella e Bettolle - analogamente a quanto accadeva in gran parte delle comunità dello Stato - è attestata con continuità la presenza di notai-ufficiali (detti poi vicari) con funzioni di giudici in questioni di "bassa giustizia" e di attuari delle comunità18. Nel 1422 il notaio-vicario di Sinalunga venne sostituito da un podestà dotato anch'egli di competenze in ambito amministrativo e civile su Sinalunga e Bettolle, nonché di una limitata giurisdizione criminale anche sulle comunità di Torrita, Scrofiano, Rigomagno, Farnetella, Montefollonico, Trequanda e Petroio, e titolare di alcune funzioni di natura militare19. Soppressa la podesteria di Sinalunga nel 1425, le comunità da lei dipendenti vennero sottoposte al podestà di Torrita20, finché nel 1468 ebbe luogo il definitivo reinsediamento di un podestà in Sinalunga, a dimostrazione di come questa località fosse ormai divenuta il principale centro istituzionale, oltreché demico, dell'area in questione21. Nelle comunità di Scrofiano e Rigomagno - comprese nella podesteria di Sinalunga - gli affari amministrativi e la giustizia civile rimasero comunque per tutta l'età repubblicana di competenza dei vicari eletti "per tratta" dalla Dominante, mentre a Farnetella spettarono a un notaio del podestà di Sinalunga22.
L'assetto delineato nel corso del Quattrocento trova una sostanziale conferma nello statuto di Siena del 1545, elaborato pochi anni prima della caduta della Repubblica. Il testo normativo prevedeva che in Sinalunga avesse sede uno dei 32 podestà dello Stato, tenuto ad esercitare il suo ufficio semestrale con l'ausilio di due notai, uno dei quali svolgeva la funzione di vicario di Farnetella23. Oltre alle tradizionali competenze amministrative, il podestà aveva giurisdizione civile sulle comunità di Sinalunga e Bettolle, nonché limitate competenze d'ambito criminale anche su quelle di Scrofiano, Rigomagno e Farnetella, senza limitazioni alle competenze dei vicari locali24.
Se da un lato il podestà o il vicario di nomina centrale - dotato di compiti sia giurisdizionali che amministrativi - aveva sempre rappresentato il vertice istituzionale della comunità, di fatto la vita di questa veniva gestita in larga misura da ufficiali e organi collegiali espressi in ambito locale. In un quadro generale piuttosto omogeneo, la complessità della struttura amministrativa variava sensibilmente in relazione alla rilevanza demica o territoriale delle singole comunità dello Stato senese. In ognuna delle comunità dell'area presa in esame si nota la presenza di un consesso ristretto - composto generalmente da tre priori o difensori e da un camarlengo -, di un Consiglio minore e di un Consiglio maggiore o generale - di dimensioni variabili in base a quelle della comunità -, nonché di un Consiglio di "un uomo per casa", spesso coincidente col Consiglio generale nelle comunità minori. Ciò che maggiormente differenziava le comunità più consistenti dalle altre - oltre alle dimensioni dei consigli ed alla maggiore operatività di quelli "generali" nelle comunità minori - erano le diverse modalità di elezione alle cariche di vertice e alla miriade di uffici secondari: tendenzialmente per imbossolamento e "tratta" nelle comunità maggiori, per elezione diretta da parte dei consigli o per cooptazione in quelle minori25.



La storia del territorio della Valdichiana in età moderna è profondamente caratterizzata dalle vicende connesse ai lavori di bonifica dell'ampio fondovalle paludoso e dalle loro ripercussioni sul tessuto insediativo e sociale delle comunità dell'area. Per quanto anche nei secoli precedenti non fossero mancati interventi circoscritti, volti a favorire il regolare deflusso delle acque e il conseguente prosciugamento dei terreni26, è solo a partire dai decenni centrali del Cinquecento che iniziarono consistenti operazioni di bonifica nell'ambito di accordi stretti tra le comunità della zona ed esponenti della famiglia Medici27. Dopo l'inserimento della Valdichiana senese nello Stato mediceo, anche la nostra area cominciò ad essere interessata dal processo di bonifica del fondovalle volto alla creazione di grandi fattorie granducali nei terreni risanati - tra cui quella di Bettolle28 -, mentre le comunità della zona continuarono sempre ad aver cura dei piani attraversati dal fiume Foenna e dai suoi affluenti. Dopo il sostanziale rallentamento delle opere di bonifica verificatosi nella prima metà del Seicento - epoca comunque densa di riflessioni teoriche sulle modalità di esecuzione degli interventi29 -, a partire dalla fine del secolo i Lavori presero nuovo vigore per alcuni decenni sotto la direzione di valenti ingegneri, quali Giuliano Ciaccheri, Giovanni Franchi e Pier Antonio Tosi, attivi anche nel territorio di Sinalunga30. Decisiva per la definitiva bonifica della Valdichiana fu comunque la fase che si aprì durante il regno di Pietro Leopoldo, allorché il problema del risanamento della Valle - non più affrontato con una serie di interventi settoriali - cominciò ad essere esaminato in maniera complessiva. Affidati alla guida di Vittorio Fossombroni tra il 1788 e il 1827, i lavori vennero sostanzialmente portati a termine da Alessandro Manetti nei decenni centrali dell'Ottocento, per quanto sino ai giorni nostri siano stati effettuati ulteriori interventi di sistemazione31.
Grazie anche ai mutamenti indotti nell'assetto territoriale dalle opere di bonifica, la Valdichiana senese - da sempre una delle aree maggiormente popolate di tutto lo Stato - andò incontro in età moderna ad una complessiva crescita demica, peraltro non esente da fasi di momentaneo regresso. Mentre per la prima metà del Cinquecento si può stimare che la popolazione dell'area qui considerata - sia pure in aumento - ammontasse a poco più di 3000 abitanti, alla fine del secolo essa ne contava quasi 5000, avvicinandosi quindi ai livelli trecenteschi32. Gli effetti della generale crisi di primo Seicento - che riportò la popolazione dell'area sotto le 4000 unità - furono completamente riassorbiti solo intorno alla metà del XVIII secolo, quando l'incremento demico assunse un ritmo tale da consentire il raggiungimento dei massimi livelli medievali entro i primi anni dell'OttocentO33. Tale incremento si mantenne sostenuto sino alla fine del secolo, allorché la popolazione del comune di Sinalunga giunse a sfiorare le diecimila unità, per poi rallentare nel corso del Novecento e stabilizzarsi - nel secondo dopoguerra - intorno agli undicimila abitanti34.
In seguito al processo che negli ultimi secoli del medioevo aveva portato la comunità di Sinalunga a raggiungere un livello demico preminente rispetto a quelle di Scrofiano, Rigomagno, Farnetella e Bettolle, nei primi decenni del Cinquecento circa la metà della popolazione dell'area qui considerata risiedeva nel territorio di quella comunità35. Tale processo proseguì sino alla fine del secolo, allorché il territorio di Sinalunga giunse ad accogliere i 3/5 degli abitanti della zona, per poi conoscere una progressiva inversione di tendenza, connessa tra l'altro alla crescita degli insediamenti posti nelle zone più direttamente interessate dagli interventi di bonifica36. Si può infatti constatare come Bettolle sia andato incontro sin dal Seicento ad una forte crescita demica - di cui furono partecipi pure gli altri centri di pianura (Pieve, Guazzino e L'Amorosa) facenti parte del territorio di Sinalunga -, che lo portò entro la metà del secolo a superare le dimensioni di Farnetella e a raggiungere sostanzialmente quelle di Rigomagno e di Scrofiano37. D'altro canto, dopo aver conosciuto un notevole incremento nel corso del Cinquecento, le comunità di Farnetella, Scrofiano e Rigomagno andarono incontro a un sostanziale ristagno demico: tra l'inizio del XVI secolo e la fine del XVII la popolazione di quei centri crebbe infatti complessivamente solo del 10%, a fronte della crescita di quattro volte superiore conosciuta da Sinalunga e Bettolle38. In una prospettiva di lungo periodo, il dato più evidente pare quindi quello di uno spostamento graduale e consistente di popolazione verso le aree vallive bonificate, in seguito al quale già alla metà dell'Ottocento quasi la metà degli abitanti del comune di Sinalunga risiedeva nelle località della Pieve, dell'Amorosa, di Guazzino e di Bettolle39. La tendenza ad occupare le zone di fondovalle ha ricevuto in seguito un ulteriore impulso, tanto che ai nostri giorni più dei due terzi della popolazione risiede nelle località di Pieve, Guazzino e Bettolle40.

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A seguito delle riforme conseguenti all'inserimento dello Stato senese in quello mediceo41, anche la nostra area venne interessata dal riassetto delle strutture giudiziarie e di quelle amministrative intrapreso dai primi granduchi42: riassetto che ebbe uno dei momenti qualificanti nel tentativo di istituire una rete di cancellerie estesa su buona parte del territorio senese43.
Con la riforma delle giurisdizioni del 1561 - che portò tra l'altro all'istituzione di capitanati e podesterie affidati a giusdicenti scelti tra i nobili cittadini "riseduti" - le comunità di Sinalunga, Scrofiano, Rigomagno e Farnetella furono sottoposte per la materia criminale al capitano di Chiusi44. La podesteria di Sinalunga venne così a perdere il ruolo di centro giurisdizionale dell'area che aveva assunto nella tarda età repubblicana: ebbe infatti competenze quasi esclusivamente civili solo sul territorio della stessa comunità e su quello di Bettolle, nonché su Farnetella - ove operava uno dei due notai del podestà in qualità di vicario -, mentre le vicine località di Scrofiano e Rigomagno ove venne inviato da Siena un "vicario-scrittore" - entrarono a far parte della podesteria di Torrita45. La successiva riforma del 1571 previde una sostanziale conferma del quadro giurisdizionale presente nell'area, sottoposta per il criminale al capitano di Chiusi e suddivisa per il civile tra le podesterie di Sinalunga, comprendente anche le ville della Fratta, dell'Amorosa e di Bettolle, e di Trequanda-Scrofiano, cui facevano capo anche le comunità di Rigomagno, Farnetella, Montisi e Petroio46. Una considerevole novità fu rappresentata invece dalla creazione nel 1588 di un capitanato con sede a Sinalunga, dotato di giurisdizione civile sul territorio già afferente alla locale podesteria e di giurisdizione criminale sulle terre di Sinalunga, Bettolle, Scrofiano, Farnetella, Rapolano, Rigomagno, Serre, Poggio Santa Cecilia e Armaiolo, già facenti parte dei capitanati di Chiusi e Pienza47. Con la sola eccezione dell'istituzione del marchesato di Rigomagno - in cui un commissario feudale operò negli anni 1623-1624 e dal 1665 al 178948 -, l'assetto giurisdizionale dell'area rimase sostanzialmente immutato fino alla complessiva riforma leopoldina dei tribunali del 177449. In quell'occasione Sinalunga divenne sede di uno dei sette vicariati della provincia superiore dello Stato senese, dotato di competenze civili sulle terre di Sinalunga, Bettolle, Farnetella e Scrofiano e di competenze criminali anche sulle podesterie di Torrita e Rapolano. Sede di una giudicatura di pace afferente al tribunale di prima istanza di Montepulciano durante il periodo in cui la Toscana venne a far parte dell'Impero francese50, col ripristino nel 1814 del sistema giudiziario lorenese Sinalunga tornò ad essere residenza di un vicario - cui per il criminale vennero sottoposte le podesterie di Asciano, Rapolano e Torrita -, facente capo dal 1838 al tribunale collegiale di prima istanza di Montepulciano51. Con la riforma del 9 marzo 1848, infine, Sinalunga divenne sede di una pretura di terza classe, con giurisdizione anche su Torrita e Trequanda, nell'ambito del compartimento di Siena e del circondario di Montepulciano52.

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Per quanto concerne la dimensione amministrativa delle comunità qui prese in esame, si può costatare che in età moderna - come già nell'età tardo-medievale - la complessità degli apparati espressi in ambito locale variava sensibilmente in relazione alla consistenza delle comunità stesse. In ognuna di queste era presente un collegio priorale comprendente anche il camarlengo53, affiancato da un consiglio ristretto e dal Consiglio generale "di un uomo per casa"54. Ben diversa fu però l'evoluzione del rapporto intercorrente tra i vari consigli all'interno delle singole comunità a partire dal XVII secolo. Nei piccoli centri di Farnetella e Rigomagno la necessità di estendere quanto più possibile il coinvolgimento dei pochi capifamiglia nella gestione della comunità portò alla sostanziale scomparsa del consiglio ristretto, sostituito nelle sue incombenze dal "Consiglio di un uomo per casa"55. Al contrario, nelle comunità di Sinalunga e Scrofiano la presenza di un corpo sociale ben più ampio e articolato spinse all'adozione di criteri atti a limitare l'accesso alle principali cariche comunitative. Ne conseguì che il consiglio ristretto venne ad assorbire la quasi totalità delle funzioni precedentemente espletate dal "Consiglio di un uomo per casa", che finì per riunirsi quasi soltanto in occasione del conferimento dei benefici ecclesiastici di patronato comunitativo56. Particolare fu invece l'evoluzione degli organi assembleari di Bettolle: mentre sino al pieno Seicento il collegio priorale era affiancato dal solo "Consiglio di un uomo per casa", il successivo forte incremento demico rese necessario introdurre anche in questa comunità un consiglio ristretto ("Consiglio pubblico") che ne assorbisse le funzioni57.
Al di là delle differenze istituzionali fin qui in sintesi delineate, ciò che maggiormente colpisce è la varietà nei sistemi di elezione alle cariche comunitative: piuttosto complesse nel caso di Sinalunga e decisamente meno articolate nelle comunità minori58. Lo statuto sinalunghese di metà Cinquecento prevedeva infatti la ripartizione delle cariche di priore o di consigliere su base censuaria - mediante una suddivisione dei seggi tra gli appartenenti alle lire maggiore, mezzana e minore - e la scelta dei soggetti destinati a ricoprirle tramite scrutini da effettuarsi in consiglio. Una fondamentale alterazione di questo meccanismo elettorale nel senso di una restrizione dell'accesso alle cariche venne introdotta nel 1572 per disposizione del potere centrale. In quell'occasione, abbandonato il sistema di ripartizione "per lira", un terzo dei seggi del Consiglio dei trentatré venne riservato ad appartenenti al corpo delle Bande (armati) scelti direttamente dal collegio priorale. Ulteriori restrizioni furono attuate nel corso della seconda metà del Seicento: nel 1669 la partecipazione al "Consiglio di un uomo per casa" fu riservata a esponenti di famiglie i cui membri avessero ricoperto in passato cariche comunitative, mentre nel 1682 un altro terzo dei seggi del Consiglio dei trentatré venne riservato ai dottori e ai notai del luogo, scelti direttamente dai priori. Radicali riforme furono intraprese intorno alla metà del Settecento, quando per iniziativa dei notabili locali si cercò di restringere ulteriormente l'accesso ai principali uffici, limitando agli esponenti di poche famiglie la possibilità di ricoprire la carica di gonfaloniere e tentando, con scarso successo, di introdurre analoghe limitazioni anche per l'elezioe dei consiglieri.
Simili tendenze alla restrizione dell'accesso alle cariche comunitative si manifestarono nel corso del Seicento pure nella comunità di Scrofiano, ove il gruppo dei notabili locali tentò di limitare la partecipazione ai consigli ad esponenti di poche famiglie eletti a vita, incontrando però - a differenza di quanto si è visto per Sinalunga - la decisa opposizione degli organi centrali di controllo. Tendenze opposte si verificarono invece nelle comunità minori: a Rigomagno e Farnetella ad una progressiva semplificazione amministrativa - che a partire dal XVII secolo portò alla sostituzione dei consigli ristretti col "Consiglio di un uomo per casa" - corrispose una partecipazione sempre più generalizzata dell'esiguo corpo sociale alla vita politico­ istituzionale della comunità. In parziale controtendenza risulta invece il caso della comunità di Bettolle, ove nel corso del Seicento - probabilmente in conseguenza del forte incremento demico in atto - si rese necessario introdurre criteri di selezione dei partecipanti alla gestione della comunità, nel momento in cui il "Consiglio di un uomo per casa" venne soppiantato dal più agile "Consiglio pubblico o generale", composto da un numero sempre più ristretto di membri.
In generale, i meccanismi di selezione per l'accesso alle cariche comunitative vigenti nel corso dell'età moderna - fin qui sinteticamente delineati per alcune comunità della Valdichiana senese - miravano tendenzialmente a salvaguardare i diritti di partecipazione vantati dal corpo sociale "originario" di ogni singola comunità, finendo però in sostanza per introdurre - nei centri maggiori - sistemi cooptativi funzionali a rallentare l'ingresso di "uomini nuovi" nella vita politica locale e per favorire la creazione di ristrette cerchie di "notabili", depositari esclusivi della responsabilità amministrativa delle comunità stesse. Nel tentativo di rivitalizzare la realtà politico-istituzionale delle comunità, con la riforma leopoldina del 1777 - contestuale alla complessiva ristrutturazione delle cancellerie dello Stato senese59 - si tentò di fondare la rappresentatività degli organi comunitativi su nuove basi, ovvero non più sui tradizionali privilegi goduti dagli appartenenti al corpo dei "riseduti", bensì sull'affidamento delle responsabilità amministrative a coloro i quali vennero creduti più idonei a svolgere un ruolo di governo all'interno delle comunità, ovvero agli esponenti del ceto dei proprietari60. Le cariche comunitative furono quindi aperte a tutti i possessori della comunità - persone fisiche, residenti o meno, enti laici ed ecclesiastici -, peraltro con limitazioni connesse al censo per quanto riguardava la possibilità di accedere alle principali cariche amministrative. Analogamente a quanto accadde in tutto il Granducato, la creazione della nuova comunità di Sinalunga - che venne a comprendere il territorio delle antiche comunità di Scrofiano, Farnetella, Rigomagno, Bettolle e Sinalunga - comportò un sostanziale rinnovamento delle modalità di elezione alle cariche comunitative (gonfaloniere, Magistrato comunitativo, Consiglio generale), pur col mantenimento del privilegio goduto dagli esponenti delle principali famiglie del luogo circa la possibilità di accedere al gonfalonierato61.
Fatta eccezione per la parentesi connessa alle vicende del 179962, la realtà istituzionale delineata con le riforme leopoldine si mantenne sostanzialmente inalterata sino al 1808, allorché la Toscana fu inserita nell'Impero francese e Sinalunga divenne sede di una mairie, capouogo di cantone, inserita nel circondario sottoprefettizio di Montepulciano, nell'ambito del Dipartimento dell'Ombrone"63. Con la restaurazione nel 1814 del governo lorenese vennero ripristinate in tutto il Granducato le istituzioni soppresse sei anni prima, seppur con qualche elemento di novità conseguente all'esperienza amministrativa del periodo francese64. Nelle singole comunità il gonfaloniere - principale figura politico-istituzionale in ambito locale - divenne il primo referente del governo centrale, mentre il cancelliere comunitativo assunse un ruolo eminentemente tecnico. Nel contempo il Magistrato comunitativo acquisì un indubbio rilievo rispetto al Consiglio generale, cui rimasero competenze sostanzialmente marginali. Con la riforma amministrativa del 1849 venne per la prima volta introdotto nel Granducato un sistema basato su votazioni a scrutinio segreto per l'elezione dei membri del Consiglio comunale, nel cui ambito dovevano essere scelti il gonfaloniere e i componenti del Collegio dei priori, dotato di compiti prevalentemente esecutivi o preparatori per l'attività ordinaria del Consiglio. Per quanto riguarda Sinalunga, la riforma del 1849 cancellò anche la sua ultima peculiarità istituzionale, rappresentata dal ricordato privilegio relativo all'elezione del gonfaloniere. Da questo momento la configurazione istituzionale della comunità di Sinalunga risulta in tutto assimilabile a quella delle altre comunità del Granducato, che videro nel 1853 un temporaneo ripristino delle strutture amministrative vigenti sino al 1849 e nel 1859 il ritorno all'assetto introdotto dieci anni prima, mantenuto sino all'unificazione amministrativa del Regno d'Italia attuata nel marzo del 186565.





Per definire con chiarezza la struttura e la formazione degli archivi comunali toscani è necessario preliminarmente allontanare il diffuso preconcetto circa la presunta semplicità di tali complessi documentari. L'esperienza diretta insegna infatti che anche gli archivi di modeste dimensioni contengono documentazione prodotta da un ampio novero di istituzioni, la cui attività si è esplicata spesso per un arco di tempo plurisecolare. Ne consegue che gli archivi comunali tendano frequentemente a presentarsi non solo come luoghi di conservazione degli atti prodotti dall'ente Comune nella sua ordinaria attività, ma anche come luoghi di concentrazione di altri archivi - che a loro volta potevano aver svolto un compito analogo in epoche precedenti -, confluiti in conseguenza di mutamenti istituzionali o di attribuzioni di nuove funzioni amministrative al Comune stesso. Al contempo, per motivi di convenienza amministrativa o di continuità patrimoniale, gli stessi archivi comunali sono divenuti luoghi di concentrazione di archivi di enti pubblici - dei quali in ossequio al dettato legislativo si sarebbe potuto prefigurare il versamento nel competente Archivio di Stato66 - o di privati, non di rado lasciati in dono. La conformazione degli archivi comunali ha ovviamente risentito anche di numerosi episodi di distruzione o di dispersione, conseguenti a incuria, eventi traumatici o scarti volontari, ma anche - in analogia con quanto avvenuto per alcune accessioni - al trasferimento di funzioni ad altri enti o a mutamenti del quadro istituzionale. La complessità delle vicende che hanno interessato tali archivi rende perciò opportuna una dettagliata ricostruzione delle loro fasi costitutive, al fine di valutare ciò che oggi localmente si conserva, nonché quanto è andato perduto o - seppur prodotto in ambito locale - è infine passato in altri complessi documentari oggi ricondotti a istituzioni aventi sede altrove. È opportuno premettere, inoltre, che l'assenza di documenti di un determinato periodo non significa ipso facto che in quel periodo non vi sia stata produzione di documenti o che questi non siano stati conservati anche per un lungo lasso di tempo prima della loro distruione. Nel caso di Sinalunga - che qui interessa esaminare -, la documentazione tre-quattrocentesca oggi disponibile testimonia come a quell'epoca venissero ancora prodotti in giudizio atti notarili risalenti addirittura ad uno o due secoli prima67. Ciò può essere sufficiente a confermare il fatto che anche in questa comunità - come del resto in generale nelle altre dello Stato senese -, l'eliminazione dei documenti quasi certamente non avveniva di pari passo con la produzione di nuova documentazione - nell'arco cioè di pochi anni -, bensì procedeva molto più lentamente in un lasso di tempo piuttosto ampio, in relazione alla durata dell'utilità amministrativa degli atti stessi68. Tale lasso di tempo poteva subire brusche compressioni in seguito ad episodi traumatici determinati da situazioni contingenti, quali ad esempio incendi - la cui chiamata in causa risulta però spesso un luogo comune archivistico privo degli adeguati riscontri - o eventi bellici di portata più generale, come, nel nostro caso, la guerra di Siena di metà Cinquecento69. La mancanza di documentazione d'età tardo-medievale negli archivi delle piccole comunità non deve comunque indurre a ipotizzare l'esistenza di limiti strutturali a livello di produzione documentaria. È ampiamente dimostrabile, infatti, che nell'ordinario svolgimento della vita comunitaria veniva elaborata una vasta tipologia di atti, coerentemente con quanto indicato dalla manualistica notarile del tempo70.

Il 25 novembre 1303 ebbe termine la complessa transazione che portò il comune di Sinalunga ad ottenere dai Cacciaconti i diritti giurisdizionali sul castello. In quel giorno Maffeo di Trecco, procuratore del comune, nel manifestare pubblicamente la presa di possesso di quanto gli antichi signori avevano ceduto, compì l'usuale serie di gesti simbolici volti a imprimere nei presenti la memoria dell'accaduto: oltre a raccogliere zolle di terra, tagliare fronde degli alberi, bere acqua della fonte, aprire e chiudere le porte del castello, delle case e delle chiese, prese in consegna i "libri" del comune, a simboleggiare l'avvenuta acquisizione della giurisdizione e della signoria su Sinalunga71. Questo episodio - oltre a confermare la valenza dell'archivio come simbolo stesso dell'esercizio del potere in ambito locale - costituisce la prima occasione in cui si fa un chiaro seppur generico riferimento al materiale documentario del comune di Sinalunga, proprio nel momento in cui la custodia di tale materiale passò dai Cacciaconti alla comunità. Per quanto la documentazione anteriore al 1303 sia andata completamente perduta, è legittimo supporre che anche a Sinalunga fossero state prodotte e conservate tipologie documentarie analoghe a quelle tipiche di comunità dalle caratteristiche simili72. Il materiale rimasto e le attestazioni indirette dei secoli XIV e XV confermano poi chiaramente che in età tardo-medievale vi fu una produzione ampia e varia di documenti: è accertabile infatti l'esistenza di un cospicuo fondo pergamenaceo - senz'altro molto più ampio dell'attuale -, la compilazione di statuti periodicamente rinnovati, nonché la stesura continua da parte dei notai-vicari di particolari forme di registrazione (bastardelli) in cui trovavano posto le minute degli atti inerenti l'amministrazione ordinaria e gli affari giudiziari73. Contestualmente a tali tipologie documentarie ne venivano redatte altre di cui non si conservano esemplari per epoche così antiche, ma che sono riscontrabili in via indiretta: i registri solenni delle riformagioni, ove si copiavano le delibere consiliari, quelli di natura contabile - quali, ad esempio, i libri dei servigi e i caleffi, prodromi delle future serie di Debitori e creditori - e, soprattutto, i Libri di memorie, in cui si trovavano insieme riunite annotazioni di fatto inerenti ad ogni aspetto della vita comuniativa74. Più difficile è invece la ricostruzione delle modalità di conservazione di quanto si produceva in età tardo-medievale. Si può solo ragionevolmente ipotizzare che il materiale corrente - sia di natura amministrativa che giudiziaria - fosse custodito dagli stessi produttori, ovvero notai-ufficiali con compiti di giusdicente, mentre quello non più necessario all'ordinario svolgimento degli affari fosse assegnato alla custodia dei responsabili del patrimonio comunale, ad esempio massari eletti ad hoc o più probbilmente i priori e i camarlenghi pro tempore75.
Le vicende connesse con la guerra di Siena di metà Cinquecento e con le successive riforme istituzionali della prima età medicea incisero profondamente nella storia dell'archivio della comunità di Sinalunga. In primo luogo è facile supporre che anche a Sinalunga si siano verificate distruzioni di materiale documentario durante le operazioni militari che interessarono quel castello tra il febbraio 1553 e il novembre 155576. Del resto a partire dal 1559 è ricostruibile tutta una serie di interventi volti al recupero e alla corretta conservazione dei documenti del comune. Già dalla primavera di quell'anno è attestata infatti l'attività del notaio Girolamo Pagni quale sindaco a tenere le scritture77 e di Nanni di Fece e Nanni Bandini, ufficiali presumibilmente incaricati di raccogliere e conservare le carte, definiti esplicitamente nel 1568, insieme a Biagio Venturocci, massari sopra le scritture. Primo risultato di questo intervento di ricomposizione dell'archivio fu l'elaborazione nell'agosto 1560 di un "Inventario di più instrumenti, contracti e scripture dela comunità d'Asinalonga", consegnati dai priori al sindaco Pagni alla presenza dei due ufficiali sopra ricordati e del vicario del podestà di Sinalunga estensore dell'atto78.L'anno seguente lo stesso sindaco ricevette in consegna - sempre da Nanni di Fece e Nanni Bandini ("homini haventi autorità sopra di ciò") - altre pergamene a quaderno da aggiungere alla documentazione già custodita79. Venute probabilmente meno le responsabilità del Pagni, nel febbraio 1563 le scritture erano conservate in un cassone sotto la diretta responsabilità del camarlengo e dei priori80. La ricerca di scritture inerenti gli affari della comunità proseguì anche negli anni successivi, tanto che ancora nel 1568 è attestata l'attività dei ricordati massari sopra le scritture, impegnati nella circotanza anche negli archivi senesi della Balìa e della Gabella81. L'opera condotta a Sinalunga a partire dal 1559 ebbe come sostanziale risultato quello di radunare il materiale pergamenaceo sciolto e a quaderno82, che all'epoca doveva rappresentare la porzione essenziale di un archivio il cui materiale cartaceo - come in seguito vedremo - era andato quasi completamente distrutto.
Le vicende locali fin qui ripercorse non possono comunque essere disgiunte dal processo generale di riforma amministrativa e giudiziaria che interessò lo Stato senese nei primi anni del dominio mediceo: riforma che ebbe conseguenze notevoli anche sulla storia degli archivi comunitativi. Momenti fondamentali furono, come già ricordato, il riassetto nel 1561 delle giurisdizioni periferiche e l'istituzione di una specifica magistratura di controllo e di tutela sulla vita delle comunità - i Quattro Conservatori -, cui si accompagnarono, per quanto qui interessa, la creazione nel 1562 in Siena di un Archivio generale destinato a raccogliere tutta la documentazione notarile e giudiziaria prodotta sul territorio e l'istituzione a partire dagli anni '80 di una rete di cancellieri, analoga a quella esistente nello Stato fiorentino, incaricati di curare localmente la produzione e la conservazione del materiale archivistico83.
Prima conseguenza di tali riforme fu lo smembramento degli archivi comunitativi - e tra questi ovviamente anche di quello di Sinalunga - e la contestuale concentrazione in Siena dei bastardelli e di quant'altro prodotto dai giusdicenti del territorio, nonché la defiitiva separazione, dopo la cessazione dell'interesse corrente, del materiale giudiziario - destinato all'Archivio generale - da quello amministrativo conservato in loco84.
Un'ulteriore conseguenza fu la costituzione di efficienti archivi in quelle poche località - tra cui Sinalunga - ove si riuscì a impiantare durature strutture di cancelleria85. In ossequio a quanto disposto nell'istruzione data ai cancellieri nell'agosto 1580 - in cui si prescriveva esplicitamente la custodia degli archivi comunitativi, la tenuta di inventari e il compito di fornire copie degli atti ai richiedenti86 - il notaio Nazario Dati da S. Gimignano - nominato cancelliere dai Quattro Conservatori il 23 agosto87 - procedette nel giro di pochi giorni alla redazione di un elenco ("Inventario de' libri et scritture della comunità di Asinalonga"88) di quanto consegnatogli in deposito dai rappresentanti della comunità89. Tale elenco risulta estremamente sintetico, presentando in genere l'indicazione di elementi estrinseci (libro, libretto) e contenutistici e solo in casi sporadici note sulla datazione, la cartulazione e lo stato di conservazione. Il documento attesta comunque l'esistenza di 17 unità archivistiche (16 registri cartacei e uno pergamenaceo), di cui 13 certamente relative ad affari correnti, a conferma di come gran parte del materiale anteriore alla metà del secolo fosse andato ormai distrutto. La stesura di "inventari", esemplati su quello del 1580 con le opportune aggiunte, si susseguì regolarmente in occasione dell'entrata in carica di ogni nuovo can­elliere o - durante il periodo di sospensione della cancelleria (1589-1593) - del notaio del capitano di giustizia pro tempore90. Risale al 1622 la redazione, ad opera del cancelliere Oliviero Nutarelli, di un elenco di consegna ("Inventario delli libri et scritture") elaborato secondo criteri parzialmente diversi, decisamente più dettagliato dei precedenti91. Per la prima volta i "pezzi" vennero numerati progressivamente sulla carta da 1 a 16, senza però che alla numerazione corrispondesse alcun ordine, né cronologico né tipologico. Nelle descrizioni vennero sistematicamente indicati, oltre ai caratteri estrinseci e contenutistici delle unità archivistiche, anche il condizionamento esterno e la data d'inizio delle registrazioni. Il confronto di tale inventario con quelli più antichi consente di datare tra il 1580 e la fine del secolo XVI le ultime consistenti perdite di documentazione relativa alla comunità di Sinalunga - perdite calcolabili in circa un terzo di quanto conservato nel 158092 - e di costatare solo rare dispersioni per il periodo compreso tra il 1597 e il 1622, anno dopo il quale l'archivio è rimasto pressoché integro.
Ben diverso fu il destino della documentazione relativa alla comunità di Bettolle, che chiese di essere annessa a quella di Sinalunga nel gennaio 159393. Tale documentazione venne a più riprese versata nell'archivio di quest'ultima tramite i notai del capitano di giustizia pro tempore e successivamente dispersa nel giro di pochi mesi, tanto che la ventina di unità archivistiche registrate in specifici elenchi tra il 1589 e il 159094 non compare nei successivi inventari già dal 1593. È infatti solo dalla metà del XVII secolo che il cancelliere di Sinalunga cominciò a inventariare con continuità la documentazione relativa alla comunità di Bettolle insieme a quella della stessa comunità di Sinalunga: da questo periodo cessò il sistematico scarto degli atti relativi a Bettolle, che si sono in buona parte conservati dalla fine del Seicento e integralmente solo dalla metà del secolo successivo95. A partire dalla metà del Seicento nell'archivio della cancelleria di Sinalunga si cominciò inoltre a conservare anche la documentazione relativa all'opera della collegiata, alla fabbrica del monastero di S. Caterina, all'ospedale e a varie compagnie laicali aventi sede in Sinalunga: documentazione conservata con poche perdite anche dopo le soppressioni dell'età leopoldina96.
L'elenco di consegna ("Inventario di tutti i libri e scritture e massaritie") redatto nel 1676 dal cancelliere Cesare Sisti, a pochi anni di distanza dalle prime importanti accessioni sopra ricordate, mostra come l'archivio della cancelleria di Sinalunga avesse cominciato ad assumere caratteristiche di "archivio di concentrazione", seppur solo relativamente ad istituzioni aventi sede nel territorio della stessa Sinalunga e di Bettolle, comunità strettamente connessa alla prima sotto ilprofilo amministrativo97. Tale "inventario" permette di accertare in primo luogo l'accresciuta dimensione quantitativa dell'archivio, passato dalle 16 unità descritte nel 1622 ad oltre 5098. Da ciò dipese probabilmente l'opportunità di organizzare l'inventario in maniera più articolata rispetto al passato: suddiviso il materiale in due nette sezioni - relative rispettivamente alla comunità di Sinalunga e a quella di Bettolle -le unità archivistiche furono infatti accorpate all'interno di ogni sezione in serie distinte, ognuna corrispondente ad una precisa tipologia documentaria. Nella descrizione di ogni singolo "pezzo" vennero indicati i caratteri estrinseci e contenutistici, nonché la data d'inizio delle registrazioni, mentre a differenza di quanto avvenuto nel 1622 non furono inserite note in merito al condizionamento esterno. È importante sottolineare come in questo "inventario" del 1676 facciano la loro comparsa le prime "filze di lettere": segno tangibile di una nuova sensibilità per la conservazione dei carteggi, verso i quali si sarebbe manifestata una crescente attenzione nel corso del Settecento.
I frequenti aggiornamenti o le parziali rielaborazioni dell'"inventario" del 1676 redatte ad ogni cambio di cancelliere testimoniano la regolare tenuta dell'archivio per un lungo lasso di tempo99. L'elenco del materiale ("Inventario dei libri et altro spettanti alla cancelleria della comunità di Sinalonga") consegnato nel 1741 al cancelliere ad interim Pietro Maria Cinelli permette di delineare lo stato dell'archivio alla viilia delle ultime importanti accessioni settecentesche e, soprattutto, delle radicali trasformazioni dell'età leopoldina100. Venuta sostanzialente meno la ripartizione in sezioni e in serie che aveva contraddistinto l'"inventario" del 1676, la documentazione - ovviamente accresciuta rispetto a 70 anni prima101 - fu comunque descritta con maggior precisione rispetto al passato. Oltre ad indicare, come di consueto, i caratteri estrinseci e contenutistici e la data d'inizio delle registrazioni - spesso estesa al mese e al giorno -, di ogni unità archivistica vennero sempre annotati elementi relativi alla cartulazione e talora anche all'incipit e al finit.
Risale al 1758 il primo "inventario di tutti i libri e scritture" non funzionale alla quantificazione dell'archivio al momento della consegna ad un cancelliere, bensì realizzato da uno di questi - Andrea Grazi102 - nel corso del suo mandato, forse in occasione di un riordinamento complessivo e della conseguente nuova sistemazione del materiale103. Nella stesura dell'inventario il cancelliere procedette ad elencare la documentazione per serie, cominciando da quelle contenenti materiale più antico, senza però effettuare un'esplicita suddivisione in sezioni corrispondenti ai numerosi enti produttori104. La descrizione delle singole unità archivistiche - contraddistinte sovente da lettere all'interno delle serie - si confermò piuttosto accurata relativamente ai caratteri estrinseci, contenutistici e cronologici - con l'indicazione della data d'inizio e di conclusione dei registri -, ma del tutto priva di riferimenti al condizionamento o alla cartulazione. La lettura complessiva dell'inventario permette di notare la forte crescita dell'archivio, passato a contare oltre 200 "pezzi", circa il doppio di quelli censiti nel 1741: crescita dovuta solo in parte al progressivo accumularsi di materiale - specie di carteggi105 - prodotto ordinariamente dalle istituzioni facenti capo alla cancelleria, quanto piuttosto a nuove accessioni di complessi documentari verificatesi a partire dalla metà del secolo. Oltre infatti alla documentazione delle compagnie laicali - cui in precedenza si è fatto riferimento -, si può notare l'ingresso in archivio dei consistenti nuclei relativi all'ospedale e al monte pio di Sinalunga, nonché delle carte donate dall'accademico "smantellato" Mariano Cinelli, dei manoscritti lasciati dallo stesso cancelliere Andrea Grazi106 e del materiale corrente della comunità di Scrofiano, affidato ormai stabilmente alle cure del cancelliere di Sinalunga107.
Con l'inventario redatto nel 1764 dal cancelliere Luigi Antonio Paolozzi dopo alcuni mesi dall'entrata in carica, si assiste al primo tentativo di organizzare il materiale d'archivio allo scopo precipuo di favorirne il rapido reperimento108. I criteri di razionalizzazione adottati portarono ad una nuova sistemazione dei documenti in otto scansìe e alla redazione di un corrispondente inventario basato su criteri topografici109. L'archivio - accresciuto solo del materiale corrente rispetto al 1764 - venne così ad essere strutturato in sezioni, corrispondenti all'ordine delle scansìe, ed articolato in serie composte da unità archivistiche spesso contrassegnate da lettere in ordine progressivo. Prevalendo nell'inventario l'aspetto strutturale rispetto a quello meramente descrittivo - che in sostanza aveva caratterizzato i più antichi elenchi di consegna -, le singole unità archivistiche furono presentate in maniera essenziale, ma non per questo meno funzionale per una corretta definizione della stessa unità archivistica. Non vennero presi in considerazione i caratteri estrinseci e il condizionamento, ma furono solamente indicati gli elementi intrinseci e cronologici. Con quest'ultimo riordinamento e con la relativa inventariazione l'archivio di Sinalunga raggiunse così quella configurazione che avrebbe mantenuto sino al 1778, quando con la nascita della nuova comunità di Sinalunga e la contestuale soppressione delle comunità limitrofe si venne a creare un complesso archivistico strutturalmente diverso, per il quale sarebbero stati necessari nuovi criteri di organizzazione110.



Le sporadiche informazioni sulla produzione e la conservazione di documenti nelle comunità di Scrofiano, Farnetella e Rigomagno - relativamente al periodo tardo-medievale e alla prima età moderna - lasciano intuire come a questo particolare riguardo la situazione fosse sostanzialmente analoga a quella già ricostruita per Sinalunga. Anche per queste località è infatti accertabile - soprattutto sulla base di testimonianze indirette - l'esistenza e la lunga conservazione di pergamene111, nonché la redazione di varie tipologie documentarie (statuti, libri di riformagioni, memorie, caleffi, lire, libri dei servizi, delle condotte, delle gabelle di bestiame di cause civili) abitualmente prodotte anche nelle comunità minori dell'antico Stato senese112. Analoghe dovevano essere nelle tre comunità anche le modalità di conservazione: responsabili della custodia erano verosimilmente le magistrature di vertice delle comunità (camarlengo e priori)113, che nel caso di Scrofiano si avvalevano della collaborazione della locale fraternita di S. Orsola114. La documentazione necessaria agli affari correnti veniva invece consegnata al vicario-giusdicente, dal quale era restituita al termine del periodo di carica o passata al successore115.
Gli archivi delle tre comunità presentano inoltre una chiara analogia relativamente alla dispersione dei loro documenti più antichi. Si può notare infatti che in tutti i casi il materiale esistente non risale più indietro dei decenni centrali del XVI secolo. Oscuri rimangono i motivi di tale dispersione. Solo nel caso di Rigomagno è accertata la perdita di documentazione in occasione della guerra di Siena116 e non si può escludere che proprio in questo drammatico frangente analoga sorte abbiano avuto gli archivi delle altre comunità vicine. Certo è invece lo smembramento subìto dagli archivi dopo il 1562, anno della fondazione in Siena dell'Archivio generale, allorché tutto il materiale a carattere giudiziario cominciò ad essere concentrato nella capitale117.
Mentre per l'età medievale e per gran parte del Cinquecento è possibile solo sottolineare le analogie tra gli archivi delle comunità di Scrofiano, Farnetella e Rigomagno, l'ampia documentazione disponibile per l'età moderna consente di ricostruire in maniera dettagliata e separata per ognuno degli archivi le forme di conservazione che hanno consentito al materiale di giungere fino a noi.

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Pur in mancanza fino al 1611 di un cancelliere responsabile della tenuta delle carte118, troviamo precise testimonianze di una corretta formazione e conservazione dell'archivio della comunità di Scrofiano fin dalla seconda metà del secolo precedente. L'elenco ("Inventario de' libri comunitativi"119) di quanto consegnato nel gennaio 1594 al notaio Gismondo Pagni - ufficiale del podestà di Trequanda - permette una prima valutazione sul materiale in quel momento esistente in archivio. Per quanto tale "inventario" si presenti in forma estremamente sintetica - contenendo solo gli essenziali elementi relativi ai caratteri estrinseci e contenutistici e alla cartulazione, mancando però di riferimenti alla datazione, al condizionamento esterno e allo stato di conservazione - è possibile quantificare la documentazione esistente in 17 registri, di cui 10 all'epoca ancora correnti. Il confronto con i successivi inventari consente di datare ai primi decenni del Seicento le ultime consistenti perdite subite dall'archivio di Scrofiano, quantificabili in quasi la metà del materiale censito nel 1594120.
L'elenco di consegna delle scritture a Simone Giuntini, primo cancelliere di Sinalunga cui venne assegnata nel 1611 la cura della comunità di Scrofiano, come pure quello redatto nel 1641 dal cancelliere Niccolò Caterini al termine del suo incarico, presentano solo un quadro parziale della documentazione. In entrambe le occasioni il materiale - che continuò comunque ad essere conservato a Scrofiano - venne descritto negli elenchi in maniera estremamente stringata, secondo le caratteristiche dell'analogo strumento elaborato nel 1594121. Anche il successivo elenco del 1649 - redatto al momento della consegna dell'archivio al cancelliere Giovanni Landi122 - pur fornendo un quadro completo della documentazione esistente, costituita in questa circostanza da 15 registri di cui 7 correnti ed 8 "vecchi", mantenne caratteristiche di estrema sinteticità nella descrizione dei "pezzi", limitandosi a fornire l'essenziale indicazione estrinseca e contenutistica.
È con l'"Inventario de' mobili del palazzo di giustizia di Scrofiano" stilato dal cancelliere Annibale Cenni nel 1711 che si realizzò uno strumento meglio strutturato e più dettagliato123.
Nell'occasione i 31 registri censiti vennero accorpati per tipologie (spogli, perpetue, consigli, memorie), in modo da formare serie omogenee anche se non ordinate all'interno cronologicamente, e descritti indicando gli elementi relativi al contenuto, alla data iniziale delle registrazioni e alla cartulazione. I dati forniti permettono di notare come rispetto alla metà del secolo precedente la documentazione fosse praticamente raddoppiata. Tale aumento appare dovuto soprattutto all'aggiunta del materiale ordinariamente prodotto e non al fenomeno di concentrazione nell'archivio della comunità di carte provenienti da altre istituzioni locali. A differenza infatti di quanto avveniva nello stesso lasso di tempo a Sinalunga, a Scrofiano le accessioni furono molto più limitate e mancarono di continuità124.
Nulla di nuovo aggiunge alle descrizioni dell'archivio di Scrofiano contenute negli elenchi redatti a fini amministrativi la sintetica risposta che Giovanni Battista Cerretelli, luogotenente del podestà di Trequanda, inviò in replica al questionario predisposto da Pompeo Neri nell'ambito della celebre inchiesta sullo stato degli archivi toscani del 1746125. L'ufficiale si limitò infatti a descrivere con una certa analiticità solo alcuni dei registri che egli conservava presso di sé e ad indicarne il numero complessivo, ponendo solo particolare attenzione allo statuto vigente.
L'ultimo inventario redatto nel 1774 dal cancelliere Leone Aggravi126 offre un quadro preciso del materiale archivistico della comunità di Scrofiano alla vigilia della soppressione della cancelleria127 e nell'imminenza dell'istituzione della nuova comunità di Sinalunga. Si trattò in questa circostanza di uno strumento redatto con attenzione, ricalcando e migliorando i criteri che avevano guidato l'inventariazione del 1711. Le unità archivistiche, contraddistinte da un numero progressivo, furono articolate in serie e descritte con precisione dal punto di vista contenutistico e cronologico128.

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Decisamente modesto appare - se confrontato con le vicine comunità di Sinalunga e di Scrofiano - il panorama documentario riconducibile alla comunità di Farnetella, anche se sostanzialmente integro a partire dall'inizio del Seicento. Scarse sono pure le notizie che si possono raccogliere sulla storia del suo archivio fino alla piena età moderna. Piuttosto tarda risulta infatti la prima elencazione dei "pezzi" componenti l'archivio, inserita all'interno di un inventario generale di masserizie del palazzo di giustizia redatto nel 1610 per ordine dei priori dal luogotenente del giusdicente.129Il documento censisce in maniera estremamente sintetica, indicando solamente caratteri estrinseci e contenutistici, sei registri tutti correnti da cui si originarono le serie fondamentali dell'archivio (statuti, memorie, perpetue, terratici, consigli)130. La produzione documentaria dovette mantenersi a livelli minimi per tutto il secolo XVII ed anche per il successivo131, tanto che nel 1764 si contavano appena 17 registri senza che vi fossero state dispersioni o scarti di materiale. L'elenco di consegna dei "libri" comunitativi al camarlengo Angelo Amidei presenta i registri organizzati in serie (statuti, perpetue, terratici, spogli), fornendo degli stessi solo minime indicazioni sui caratteri estrinseci, sul contenuto e sulla cartulazione132. Tale elenco costituì fino all'anno 1775 il modello per i successivi "inventari", che si limitarono ad aggiungere indicazioni cronologiche alle unità archivistiche di volta in volta censite133.

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Assai frammentari, a differenza dei casi fin qui esaminati, si presenta la documentazione relativa alla comunità di Rigomagno. Ciò pare in primo luogo dovuto alle distruzioni che certamente colpirono l'archivio sino dalla metà del Cinquecento134, ma anche allo smembramento di tutta la documentazione di natura giudiziaria posteriore al 1665 - anno in cui la comunità venne infeudata alla famiglia Ottieri -, mai versata nell'Archivio generale135. Notizie dirette circa la storia dell'archivio si hanno soltanto dal 1746 e sono contenute nella risposta inviata alla Consulta di Firenze dal commissario feudale Antonio Francesco Ghezzi nell'ambito dell'indagine promossa da Pompeo Neri sullo stato degli archivi toscani. La situazione dell'archivio appariva già all'epoca piuttosto desolante, in quanto il materiale di natura sia giudiziaria che amministrativa afferente alla comunità giaceva in completo disordine, privo di inventariazione ed affidato alle cure di un commissario che non aveva la capacità o l'interesse per procedere ad un esame sia pur sommario delle carte136. Le scarne informazioni fornite nell'occasione attestano comunque la presenza in archivio degli statuti della comunità, di atti civili e criminali sciolti o in filze e di registri di spogli e memorie, linee e perpetue ed entrate e uscite, relativi sia alla comunità che alla fraternita e all'ospedale137. Un più preciso quadro della documentazione esistente a Rigomagno alla vigilia della soppressione della comunità si ha dall'"inventario dei libri e spogli" redatto nel 1772 dal vicario feudale Agostino Mari138. Complessivamente vennero censite 13 unità archivistiche - oggi tutte conservate - delle quali fu indicato soltanto il contenuto, il condizionamento esterno, la cartulazione e lo stato di conservazione, senza alcun riferimento alla datazione o ad una possibile articolazione in serie.



Nel periodo che va dalla riforma leopoldina della comunità all'istituzione del nuovo comune nel quadro dell'unificazione amministrativa del Regno d'Italia, l'archivio della cancelleria di Sinalunga assunse pienamente quei caratteri di archivio di concentrazione che si erano già con chiarezza delineati nel corso dei secoli precedenti. Il cancelliere, quindi, oltre ad essere il responsabile dell'archivio della comunità di Sinalunga - nel quale confluirono quelli delle comunità soppresse (Scrofiano, Farnetella e Rigomagno) e di altre istituzioni operanti nell'ambito del territorio comunitativo (Circondari idraulici e Circondari di acque e strade) - estese i propri compiti di conservatore anche agli archivi dei tribunali e delle comunità comprese nel territorio della cancelleria (Torrita e Trequanda).
Il processo di concentrazione del materiale in Sinalunga s'iniziò contestualmente alla costituzione della nuova cancelleria, affidata dal 1778 a Leone Aggravi139. A seguito di tale processo fu necessario affrontare i problemi logistici conseguenti all'arrivo della documentazione, tanto che nel giugno 1781 il Magistrato comunitativo di Sinalunga deliberò "di accrescere le scancìe per dar luogo a tanti libri che in confuso stanno per terra"140. Contestualmente alla ricollocazione del materiale si provvide - sulla base degli inventari disponibili per ognuno degli archivi versati - a redigere il primo inventario completo delle carte esistenti in cancelleria, diviso in sezioni corrispondenti a ciascuna delle antiche comunità141.
Più radicale e di maggiore impegno fu invece l'intervento che pochi anni dopo, nel quadro di una risistemazione dei locali occupati dalla cancelleria, determinò una nuova configurazione dell'intero archivio. Con delibera del 9 agosto 1787 il Magistrato comunitativo autorizzò il cancelliere Brandimarte Cinelli a far rilegare in più filze destinate alla conservazione le "carte sciolte di somma importanza" e ricomporre o aggiustare "più e diversi libri delle comunità riunite, dell'opera, spedale ed altre diverse amministrazioni"142. Compiuto tale lavoro - di cui ancor oggi resta evidente traccia nel condizionamento esteriore di pressoché tutte le filze datate anteriormente al 1788143 - il cancelliere provvide a redigere il 30 luglio 1790 un preciso "inventario dei libri, filse ed ogn'altra esistente nella cancelleria comunitativa di Asinalunga e suo archivio modernamente riordinato"144. L'intervento eseguito dal Cinelli prendeva le mosse dalla volontà di creare una struttura archivistica in cui non solo fosse garantita la corretta conservazione del materiale esistente, ma fossero anche insiti i presupposti per una regolare tenuta di quanto sarebbe stato prodotto nel tempo. Da ciò derivava da un lato l'opportunità di condizionare in filze il consistente materiale sciolto, così da introdurre - specie per i carteggi145 - un metodo di conservazione che si sarebbe dovuto osservare anche in seguito, e dall'altro la necessità di creare uno strumento che, oltre a consentire un rapido ritrovamento delle unità archivistiche, risultasse facilmente aggiornabile.
L'inventario elaborato dal Cinelli - in cui per la prima volta si inserirono elementi di periodizzazione146 - risultò così articolato in 25 serie aperte contrassegnate da una lettera147 e composte da un numero variabile di "pezzi" progressivamente numerati all'interno di ogni serie. Ciascuna unità archivistica ricevette quindi una specifica segnatura nell'inventario e - a differenza di quanto avvenuto in passato - fu contraddistinta da un cartellino in cui erano riportati la lettera della serie e il proprio numero di corda148. Nell'ambito di ciascuna serie vennero riunite unità archivistiche affini per tipologia (lettere, entrate e uscite dei camarlenghi, contratti, deliberazioni, ecc.), materia (affari di sale, affari di fiumi, ecc.) o ente produttore (compagnie laicali, ospedale, monte pio, opera della collegiata, comunità soppresse)149. Nelle descrizioni di ognuno dei circa 350 "pezzi" inventariati150 si ebbe cura di notare gli elementi estrinseci (libro, filza) e contenuistici, gli estremi della datazione e, nella maggior parte dei casi, il condizionamento, nonché la presenza di "indici" appositamente predisposti, mentre furono omesse indicazioni sulla cartulazione e sullo stato di conservazione151.
La buona impostazione dell'inventario e la possibilità di tenerlo aggiornato contestualmente alla crescita dell'archivio fecero sì che esso venisse utilizzato senza sostanziali alterazioni per quasi mezzo secolo. Nei verbali di consegna ai cancellieri alternatisi nell'ufficio fino all'istituzione nel 1808 della mairie ci si limitò infatti a riproporre l'inventario del 1790 con l'aggiunta del materiale prodotto ordinariamente o confluito nell'archivio a seguito di particolari disposizioni152, come ad esempio la documentazione catastale registrata negli aggiornamenti del 1798-1803153. Anche quando all'indomani della Restaurazione, nel momento della riconsegna dell'archivio al cancelliere comunitativo Girolamo Rossi, venne redatto un inventario topografico, si mantenne comunque inalterata la struttura dell'ordinamento secondo le serie introdotte nel 1790 e le relative segnature154. Sebbene poi si siano verificati consistenti versamenti (archivi dei tribunali di Sinalunga e Torrita155 e parte dell'archivio della comunità di Torrita156) e significative cessioni di materiale (archivi dell'opera della collegiata e dell'ospedale di S. Maria delle Nevi)157, la struttura dell'archivio non subì comunque mutamenti di rilievo sino al 1836, allorché il cancelliere Domenico Vegni procedette ad un radicale riordinamento delle carte e alla redazione di un nuovo "inventario dei libri, filze, inserti, etc. esistenti nell'archivio della cancelleria comunitativa di Asinalunga"158.
L'intervento sconvolse interamente il precedente ordinamento a serie aperte introdotto nel 1790. Il sistema adottato nel 1836 era invero solo all'apparenza simile al precedente - anche in questa circostanza ogni serie venne contrassegnata da una lettera -, ma in realtà ne smarriva la caratteristica fondamentale, finendo per rendere impossibile un aggiornamento ordinato e costante dell'inventario. Quasi tutte le 21 serie infatti, lungi dal comprendere documentazione omogenea per contenuto, tipologia o ente produttore, raccoglievano materiale eterogeneo159 e in conseguenza di ciò risultavano di fatto chiuse160. L'inventario corrispondente al nuovo ordinamento fu redatto su base topografica secondo la ripartizione delle carte in 16 scaffali distribuiti in tre stanze. In una "stanza d'ingresso a sinistra ove esiste la stanza del signor gonfaloniere" e nella "stanza del cancelliere" venne collocata la documentazione più antica e materiale a stampa di carattere normativo (rispettivamente le serie A-B e C-L), mentre nella "stanza dell'archivio" trovò posto la quasi totalità del materiale più recente o ancora corrente, nonché quello pervenuto dai tribunali e dalla comunità di Torrita (serie M-Z). Delle oltre 1000 unità censite venne quindi fornita una sintetica descrizione relativamente alla tipologia, al contenuto e alla datazione, mentre furono omesse indicazioni in merito al condizionamento esterno, alla cartulazione o allo stato di conservazione.
Il carattere di istituto di concentrazione assunto dall'archivio della cancelleria comunitativa di Sinalunga nel corso dei primi decenni dell'Ottocento - peraltro ben evidenti dalla lettura dell'inventario del 1836161 - si accentuarono negli anni seguenti. Oltre a ricevere con regolarità le carte prodotte nel corso dell'ordinaria attività amministrativa dalle comunità di Sinalunga e di Torrita, l'archivio conservò a partire dal 1846 anche la documentazione della comunità di Trequanda162, nonché quella prodotta e raccolta fino al 1850 dall'ingegnere del Circondario di Sinalunga, relativa a tutte le comunità a lui sottoposte163.
Col nuovo ordinamento e il relativo inventario realizzati nel 1861, quando l'archivio raggiunse la sua massima consistenza, la documentazione conservata nella cancelleria comunitativa di Sinalunga venne organizzata in maniera radicalmente nuova, pochi anni prima che l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia del 1865 portasse alla soppressione delle cancellerie comunitative toscane e al conseguente smembramento dei loro archivi. La progressiva concentrazione nel corso dell'Ottocento di numerosi complessi documentari e la loro continua crescita aveva provocato un aumento esponenziale del materiale conservato presso la cancelleria, passato dalle poco più di 1000 unità del 1836 alle quasi 2400 del 1861164. Tale fenomeno rese quindi opportuno che venisse data all'archivio una struttura articolata, adatta alla sua complessità e, a differenza di quella introdotta nel 1836, funzionale oltre che al reperimento dei documenti anche al regolare aggiornamento delle serie. L'archivio venne perciò ripartito in 10 categorie corrispondenti ad altrettante funzioni giudiziarie, amministrative e di governo che si svolgevano nell'ambito del territorio della cancelleria: I. Atti dei tribunali; II. Amministrazione comunale e luoghi pii dipendenti; III. Catasto; IV. Stato civile; V. Arruolamento militare; VI. Circondari idraulici; VII. Libri e carte appartenenti al servizio del soppresso ingegnere del Circondario; VIII. Affari ecclesiastici ; IX. Leggi a stampa; X. Inventari e sindacati. Tale struttura organizzata per funzioni rifletteva un sistema di produzione e/o di conservazione documentaria incentrato non tanto sui singoli enti presenti nel territorio della cancelleria, quanto sulla figura del cancelliere, vero e proprio organizzatore della memoria storica delle istituzioni affidate alle sue cure165. Le categorie più ampie (II e III) vennero suddivise in sezioni - corrispondenti alle tre comunità cui la documentazione si riferiva - a loro volta articolate in "lettere" equivalenti a serie archivistiche, mentre le altre categorie furono invece ripartite direttamente in "lettere"166. All'interno di queste ultime i "pezzi" vennero descritti in maniera sintetica, indicando oltre al numero di corda corrente, anche i caratteri estrinseci e contenutistici, gli estremi cronologici e l'antica segnatura. Per quanto evidentemente complicato, il meccanismo adottato nel 1861 aveva l'innegabile pregio di risultare aggiornabile, essendo possibile sia aggiungere nuove "lettere" all'interno delle categorie, che proseguire indefinitamente la numerazione progressiva delle unità archivistiche afferenti a ciascuna "lettera". Tuttavia il prevalere di interessi amministrativi e la volontà di considerare le istituzioni esistenti come la diretta continuazione di quelle del passato fecero sì che non fossero introdotte cesure periodizzanti, con le quali si sarebbe configurata una sezione dell'archivio riservata alle serie non suscettibili di incremento perché contenenti materiale riconducibile a fasi storiche cessate o ad uffici non più operanti.
L'approvazione nel 1865 della legge di unificazione amministrativa del Regno d'Italia, con la quale si disponeva tra l'altro la soppressione delle cancellerie toscane e l'istituzione in ogni comune di un segretario responsabile della tenuta degli atti, ebbe conseguenze rilevanti anche in ambito archivistico167. Venuti meno gli archivi di cancelleria, che avevano svolto in ambito locale funzione di istituto di concentrazione documentaria, il materiale in essi presente venne ripartito tra gli enti che avevano prodotto le carte o che da allora in poi avrebbero assunto compiti in precedenza assegnati ai cancellieri. Per quanto riguarda la cancelleria comunitativa di Sinalunga il primo smembramento avvenne il 27 ottobre 1865, allorché il materiale di natura catastale relativo alle comunità di Sinalunga, Torrita e Trequanda, nonostante alcune resistenze168, passò all'Agenzia delle imposte e tasse di Montepulciano169. All'anno seguente risalgono poi la cessione ai comuni di Torrita e di Trequanda della documentazione loro spettante170 e alla Sottoprefettura di Montepulciano di "campioni, mappe, documenti" relativi ai corsi d'acqua esistenti nel territorio della soppressa cancelleria171, mentre tutto il materiale di carattere giudiziario venne consegnato al cancelliere della Pretura di Sinalunga nel gennaio 1872172. Nel giro di pochi anni il materiale archivistico conservato presso il comune di Sinalunga si ridusse quindi a meno della metà, passando dalle quasi 2400 unità censite nel 1861 a poco più di mille173.



Con la soppressione della cancelleria comunitativa e il conseguente smembramento del complesso documentario da questa conservato, venne meno la presenza in Sinalunga di un archivio di concentrazione. Al suo posto cominciò a formarsi un archivio interno all'amministrazione comunale, destinato a custodire sia le carte ereditate dall'antica comunità che quelle prodotte a partire dal 1865. Ovviamente ridimensionato rispetto al precedente archivio di cancelleria nella parte preunitaria, l'archivio comunale era destinato a conoscere una crescita notevole nella sezione postunitaria174. Solo negli ultimi decenni l'archivio comunale ha ripreso ad assumere di fatto funzioni di istituto di concentrazione, anche se limitatamente ad archivi di enti estinti - quali ad esempio l'Ente comunale di assistenza, l'ospedale di S. Maria delle Nevi e la Pia istituzione Castellani - aventi sede nel territorio comunale175.
Lo smembramento dell'archivio di cancelleria fu un episodio traumatico per la documentazione conservata in Sinalunga. Col mutamento istituzionale che segnò la creazione del comune venne a mancare un'adeguata sensibilità per la tenuta delle carte. Mentre infatti gli ultimi anni della storia di tale archivio erano stati segnati dal tentativo di dare ai documenti un ordinamento razionale, i primi anni della nuova amministrazione furono contraddistinti dall'abbandono del materiale più antico e dallo sconvolgimento degli atti più recenti, specie di quelli prodotti dopo l'inventariazione del 1861. Un'importante relazione inviata dal sindaco di Sinalunga l'8 aprile 1867 al sottoprefetto di Montepulciano illustra chiaramente la situazione nel momento in cui, dopo alcuni anni di completa trascuratezza, si era cercato di porre rimedio perlomeno ai guasti causati ai carteggi degli anni '60176. In quel momento l'archivio, conservato in "un comodo e più che sufficiente locale", si presentava suddiviso in due sezioni: la prima comprendente la documentazione dell'antica comunità di Sinalunga - ancora organizzata secondo la struttura introdotta nel 1861 anche se bisognosa di "un certo riordinamento" -, la seconda relativa a quella prodotta dal 1860 in poi, in gran parte confusa177. La necessità che l'archivio "venisse meglio distribuito ed in parte riordinato" fu nella circostanza riconosciuta dal sindaco, il quale tuttavia commentò: "non è cosa possa farsi al momento e a poco per volta sarà premura dello scrivente e del segretario il darci opera, compatibilmente al disbrigo degli affari in corso". Come emerge chiaramente da queste parole, quella che era stata una precisa occupazione del cancelliere svolta a cadenza regolare, era divenuta ormai un'incombenza secondaria, subordinata addirittura al disbrigo degli altri affari correnti. Del resto, con la soppressione della cancelleria l'archivio cessò di essere conservato da un funzionario di rango elevato all'interno dell'amministrazione e, per quanto "affidato fiduciariamente al segretario", finì per non aver più un "impiegato apposito" o, come vedremo in seguito, per essere dato alle cure di personaggi che Cesare Guasti avrebbe definito "donzelli o infimi impiegati"178.
I buoni propositi manifestati dal sindaco nel 1867 non dovettero tradursi in pratica, tanto che solo nel 1874, stante il grave stato di degrado in cui versava ormai cronicamente l'archivio, si cominciò a prendere qualche provvedimento per assicurarne la salvaguardia179. Effettuato nel gennaio il deposito del "Diplomatico" presso l'Archivio di Stato di Siena180, nel dicembre seguente il Consiglio comunale deliberò di procedere al riordino dell'archivio ricorrendo agli impiegati comunali, sotto la sorveglianza di un'apposita commissione "con illimitati poteri" composta da Filippo Ghezzi, Ercolano Ercolani e Luigi Agnolucci181. Soltanto il 18 marzo 1878 però la commissione iniziò ad affrontare il problema, dopo che nel luglio dell'anno precedente il Consiglio comunale aveva esonerato i dipendenti dall'obbligo del riordino nell'orario d'ufficio ed aveva assegnato alla commissione stessa la facoltà di proporre gratificazioni agli eventuali collaboratori al termine del lavoro182.
Sin dalla prima riunione i commissari decisero di dare all'archivio un "ordinamento per metodo storico", ripartendo il materiale in 12 sezioni ("epoca e sezioni di epoca"183), e di "formulare un regolamento per la successiva tenuta dell'archivio". Come operazione preliminare al vero e proprio intervento fu decisa la ricollocazione dei registri e delle filze secondo il vecchio inventario, cui seguì una prima sistemazione della "parte moderna", ovvero postunitaria184, e - dietro suggerimento dell'Ercolani - la distinzione del materiale legislativo a stampa e di quello a carattere storico-memorialistico dal resto della documentazione185. Il lavoro di ordinamento, completato nel giro di un mese, venne infine esaurientemente descritto in un'accurata relazione redatta il 18 aprile 1878 e sottoposta infine al Consiglio comunale186. I commissari esposero con dovizia di particolari il modo in cui, dopo un'attenta riflessione, erano giunti ad elaborare il metodo di ordinamento poi applicato. Ferma restando l'adozione di una struttura per "epoche" - ovvero caratterizzata dal ricorso ad un sistema di periodizzazione -, i commissari avevano dovuto abbandonare la complessa articolazione in 12 sezioni prevista a priori prima dell'esame diretto del materiale d'archivio, dopo aver costatato che la documentazione "non poteva più prestarsi a questa storica e logica divisione, per essere di già legata in volumi comprensivi epoche non rispondenti a quelle che ci eravamo prefissi di seguire". Gli stessi commissari, presa coscienza dell'impossibilità di costringere la documentazione entro uno schema predeterminato senza procedere ad improbabili rimaneggiamenti degli atti ("radicalmente tutto guastare [...] spaccando tutti i volumi e filze esistenti") ed avendo ben compreso che "se gli avvicendamenti politici si avvicendano di frequente, i riordinamenti amministrativi peraltro si rinnovano lentamente e non avvengono che solo quando i riordinamenti politici hanno posto una base già solida ed incrollabile", introdussero una più semplice periodizzazione in 6 "divisioni" (I. Amministrazione antica; II. Amministrazione francese; III. Amministrazione toscana; IV. Legislazione; V. Documenti storici e patrimoniali; VI. Amministrazione italiana), che meglio rispondeva alle caratteristiche intrinseche dell'archivio187. Concluso quindi l'ordinamento si procedette alla redazione di un inventario ("catalogo indicativo dei volumi") - oggi perduto -, nonché del regolamento per la tenuta dell'archivio previsto fin dalla prima riunione della commissione188. Per quanto non ancora perfezionato - non era stata tra l'altro eseguita l'operazione di cartellinatura -, il lavoro svolto venne presentato formalmente al sindaco il 3 maggio 1878, poco prima che l'Ercolani - principale esecutore dell'intervento189 - lasciasse Sinalunga alla volta di Lentini, ove avrebbe ricoperto la carica di pretore190.
Con la partenza dell'Ercolani la sistemazione dell'archivio rimase a lungo incompiuta, così che nel maggio 1882 il Consiglio comunale dette mandato alla Giunta e ai vecchi commissari di terminare il lavoro191, che venne peraltro completato solo nel settembre 1890 a seguito di una nuova deliberazione del Consiglio comunale presa in osservanza di una specifica sollecitazione del sottoprefetto di Montepulciano192. In quell'occasione si procedette alla stesura di un nuovo inventario - che ancor oggi possediamo -, il quale ricalcava nella sostanza quello del 1878, modificando semplicemente la sequenza delle 6 "divisioni"193. L'inventario risultò di fatto strutturato in tre settori: preunitario ("divisioni" I-IV), legislativo ("divisione" V) e postunitario ("divisione" VI)194.
Ognuna delle "divisioni" costituenti il primo settore venne articolata in "sezioni" numerate progressivamente195, non corrispondenti a singole serie archivistiche, bensì relative a tipologie documentarie o a materie196. All'interno di ogni "sezione" le unità archivistiche, numerate anch'esse progressivamente, furono di norma organizzate in serie, peraltro prive di un'autonoma numerazione e quindi "chiuse". Di conseguenza, ogni unità archivistica venne ad essere contraddistinta da un numero romano indicante la "divisione", da un numero arabo relativo alla "sezione" ed infine da un ulteriore numero arabo costituente il proprio numero di corda all'interno della "sezione". Le descrizioni delle singole unità archivistiche furono redatte in modo estremamente sintetico e talora impreciso, con riferimento soltanto alla segnatura, al contenuto e, per quanto non in maniera sistematica, agli estremi cronologici. La quinta "divisione", cui afferivano raccolte di legislazione a stampa a partire dal 1790, venne articolata in tre autonome "sezioni" corrispondenti rispettivamente all'amministrazione lorenese, a quella francese e a quella italiana, quest'ultima destinata ovviamente ad essere aggiornata. Anche il materiale postunitario fu organizzato in una sola "divisione" composta in origine di 36 serie aperte, alle quali nel corso degli anni se ne aggiunsero altre sei, tutte corrispondenti a ciascuna delle specifiche tipologie documentarie prodotte in ambito comunale. Una buona parte delle serie previste dall'inventario del 1890 corrisponde a quelle ancor oggi esistenti, alcune delle quali comunque assai lacunose, come ad esempio i protocolli della corrispondenza o le serie relative ad affari fiscali ed elettorali.
Con l'intervento di riordinamento e di inventariazione concepito e realizzato tra il 1874 e il 1890 - ma in larga misura attuato nella primavera del 1878 -, l'archivio comunale di Sinalunga assunse una configurazione destinata a durare pressoché immutata per quasi un secolo e, nelle linee fondamentali, fino ad oggi. Gli elementi innovatori introdotti in questa circostanza furono infatti numerosi e tali da favorire con ogni probabilità anche il lungo permanere degli effetti dell'operazione.
Prima fondamentale intuizione dei riordinatori fu quella di creare una precisa distinzione tra il materiale afferente all'archivio preunitario e quello invece prodotto dopo l'unificazione amministrativa del Regno. In tal modo si creava di fatto una distinzione tra l'"archivio storico" e l'archivio che in quel momento conteneva la documentazione a prevalente interesse amministrativo, ovvero quello che oggi definiremmo l'"archivio di deposito e corrente". Posta una tale distinzione si rese inevitabile affrontare i problemi specifici presentati dalle due sezioni dell'archivio e individuare quindi diversi criteri di intervento. Anche di fronte a questi problemi le intuizioni dei riordinatori furono senz'altro originali. Relativamente all'archivio postunitario, con l'introduzione di un sistema a serie aperte si crearono i presupposti per un'ordinata tenuta delle carte e per un corretto aggiornamento dell'inventario nei tempi a venire. Per quanto riguarda invece l'archivio preunitario, con l'adozione di un'articolata struttura periodizzante - frutto di quello che i riordinatori intendevano con l'espressione "ordinamento per metodo storico"197 - si volle rapportare la documentazione esistente in ambito locale alla "grande" storia generale, secondo un'impostazione quindi assai vicina a quella oggi comunemente adottata nel riordinamento degli archivi comunali toscani198. È interessante notare che per una tale consapevole scelta di metodo si era dovuto tener conto - come chiaramente appare dalle parole dei riordinatori in precedenza citate - della situazione in cui si trovavano le carte, non automaticamente rispondente ai mutamenti istituzionali, bensì solo a quelle riforme che avevano inciso sul piano amministrativo. Una tale costatazione portò quindi i riordinatori a prendere atto di come la configurazione degli archivi muti solo lentamente a seguito delle trasformazioni politiche ed anche di quelle istituzionali, in conseguenza di quella che in tempi recenti gli studiosi hanno definito "vischiosità" archivistica199. Il metodo adottato, per quanto estremamente innovativo, presentava comunque alcuni limiti evidenti. Una parte considerevole della documentazione anteriore al 1808 venne infatti raccolta in un'autonoma "divisione" - definita genericamente "Documenti storici e patrimoniali" - invece di essere inserita, come avrebbe dovuto, nella "divisione" intitolata "Amministrazione antica". Ben più gravi furono inoltre la mancata applicazione del "principio di provenienza" - è assente infatti ogni tentativo di distinguere i fondi prodotti da enti diversi e confluiti nell'archivio nel corso del tempo200 - e la confusa disposizione delle serie all'interno delle "sezioni". La presenza di tali incongruenze nell'ambito di un'inventariazione concepita con criteri sostanzialmente moderni è invero sorprendente. Pare verosimile che ad un periodo iniziale dedicato a una ponderata riflessione sull'assetto generale da dare all'archivio, sia seguita una fase di applicazione piuttosto frettolosa - forse da imputare alla partenza dell'Ercolani -, che non permise uno studio altrettanto meditato della strutturazione interna delle "divisioni".
La lentezza con cui le operazioni di riordinamento e di inventariazione furono portate a termine, nonché l'approssimazione che segnò le ultime fasi dell'intervento, mostrano in quale misura fosse ormai mutato l'interesse degli amministratori comunali nei confronti dell'archivio. Se infatti nel passato la corretta tenuta delle carte e la costante produzione di inventari erano concepite come incombenze abituali per una regolare conduzione dell'ordinaria amministrazione, in età postunitaria esse divennero operazioni episodiche, sostanzialmente avulse dal quotidiano svolgersi dell'attività di ufficio e legate a semplici necessità logistiche o, soprattutto nel secondo dopoguerra, a fini storico-culturali. È significativo quindi che già nel 1891 il Consiglio comunale di Sinalunga abbia respinto la proposta di destinare un compenso annuo "per chi cura il mantenimento e l'ordinamento materiale delle carte e filze dell'archivio comunale", lasciando genericamente il compito della conservazione al segretario201.
Lo stato di trascuratezza in cui venne a trovarsi l'archivio, se poco poteva incidere sull'ordinamento ormai stabilizzato del materiale più antico anche perché certamente poco consultato -, non poteva invece che avere conseguenze disastrose sulla tenuta della documentazione più recente. Non stupisce quindi che nel 1914 l'archivio postunitario - ridotto ad "un ammasso di carte frammiste a vecchi registri e a qualche incarto e pratica per le quali non era precisamente quella la sede adatta" - fosse oggetto di un radicale intervento di riordinamento. Avuta cura di "ripassare foglio per foglio quei diversi quintali di carta ammassata, ponendo nelle svariate buste della corrispondenza d'archivio ciò che era utile da tenersi", si procedette a scartare le raccolte di leggi e di altro materiale a stampa ed infine a condizionare le buste del carteggio, dei mandati e degli affari elettorali e a disporre ordinatamente sugli scaffali le diverse serie di registri202.
Gli anni seguenti furono caratterizzati dalla ripresa di operazioni di scarto, eseguite in un'ampiezza sconosciuta da secoli203. In ossequio alla generale tendenza a cedere alla Croce Rossa Italiana il materiale d'archivio destinato allo scarto, fin dal 1916 anche il comune di Sinalunga ricevette ripetuti inviti a consegnare la documentazione ritenuta inutile204. Solo nel 1929, tuttavia, il podestà deliberò lo scarto di materiale elettorale e la sua destinazione alla Croce Rossa205, pochi anni prima che si mettesse in atto un ben più consistente intervento di selezione dei documenti destinato a protrarsi dal 1933 al 1938. Nell'estate 1933 il segretario Archimede Fabbri, per quanto mosso dalla buona intenzione di riordinare l'archivio postunitario, finì per scegliere una procedura quanto meno curiosa allo scopo di individuare materiale eliminabile206. In considerazione della mancanza di "spazio per stendere le carte" e soprattutto della presunta inutilità di un riordinamento degli atti preventivamente giudicati da scartare, il Fabbri scelse "la via più spiccia suggerita dalla pratica", realizzando lo scarto prima del riordinamento ed ammassando in un magazzino quanto ritenuto superfluo. La manifesta insipienza del segretario dovette mettere sull'avviso il podestà di Sinalunga che, sospesa l'eliminazione delle carte e realizzata una revisione complessiva del materiale destinato allo scarto, poté recuperare "appunti e carteggi di una certa importanza" e far redigere un "prospetto" di quanto invece ritenuto inutile207. Istituita quindi nel giugno 1936 l'apposita commissione prevista dal regolamento per gli archivi del 1911208, si giunse finalmente a determinare con precisione gli atti da eliminare e a descriverne la consistenza e la tipologia in uno specifico elenco, ispirato al massimario in vigore ed approvato in via definitiva da Giulio Prunai in qualità di reggente dell'Archivio di Stato di Siena. In particolare venne così destinato al macero un totale di oltre 25 quintali di documenti, molti dei quali già censiti nel 1890, comprendenti tra l'altro la quasi totalità degli atti relativi ai censimenti e ad affari elettorali e fiscali209, nonché importanti serie connesse all'attività del giudice conciliatore e della locale Pretura210.
L'istituzione in Firenze nel 1939 della Sovrintendenza archivistica per la Toscana - preposta tra l'altro alla vigilanza sugli archivi degli enti pubblici - determinò naturalmente una diversa attenzione anche verso l'archivio comunale di Sinalunga211. Fin dall'immediato dopoguerra si susseguirono infatti interventi di controllo, condotti direttamente dai funzionari di quell'ufficio o per loro delega da quelli dell'Archivio di Stato di Siena. Una relazione redatta nel 1949 proprio dal direttore di questo istituto, Giovanni Cecchini, presenta un quadro soddisfacente dello stato dell'archivio comunale: conservato in "due stanze sane e luminose con ottimi scaffali", organizzato secondo il vecchio ordinamento - sebbene il relativo inventario non fosse stato rintracciato - ed affidato alle cure di un valente archivista, che si dichiarava pronto a sistemare le carte più recenti e a redigerne l'inventario212. Il quadro positivo circa la tenuta dell'archivio delineato dalla relazione del 1949 dovette mantenersi negli anni immediatamente seguenti, allorché si susseguirono inviti - anche da parte del sovrintendente Antonio Panella - al rispetto dell'ordinamento vigente della sezione preunitaria, nonché nuovi interventi di inventariazione della sezione postunitaria213. La possibilità di dare all'archivio un nuovo ordinamento complessivo fu ventilata nell'aprile 1956 dall'ispettore Sandro De' Colli, il quale - mosso dalla personale considerazione che quello in uso fosse "un ibrido sistema che cerca di dare a queste carte antiche una sistemazione moderna" - pur rispettando al momento l'ordinamento esistente, suggerì all'archivista comunale di "riordinare l'archivio storico secondo un criterio unitario" fino all'anno 1870, ovvero - con una scelta quanto meno discutibile - di eliminare ogni periodizzazione esistente214. Congiuntamente al problema dell'ordinamento il De' Colli affrontò anche quello dei locali - sulla cui insufficienza già si ha testimonianza dal gennaio precedente215 -, dando parere sfavorevole ad ogni ipotesi di trasferimento nei sotterranei del palazzo comunale216.
I suggerimenti del De' Colli, uniti agli inviti della Prefettura per l'effettuazione di un nuovo inventario217, dettero un decisivo impulso alla realizzazione dell'ultimo importante intervento subìto dall'archivio prima dell'attuale riordinamento. Nel 1959, anche in conseguenza del rapido degrado dei locali ospitanti l'archivio, fu di fatto deciso il trasferimento di tutta la documentazione in nuove stanze opportunamente adattate218. Contestualmente, in seguito a una visita effettuata nell'agosto 1960, l'ispettore Ubaldo Morandi, riprendendo in considerazione le osservazioni del De' Colli, tracciò le linee di quella che avrebbe dovuto essere l'inventariazione conseguente al nuovo riordinamento219. Sulla necessità di tale intervento si espresse favorevolmente l'anno successivo il sovrintendente Giulio Prunai220, in conseguenza anche di un certo interesse manifestato per l'archivio da alcuni studiosi221. Vista però l'impossibilità di procedere in loco all'intervento, nel 1964 l'archivio preunitario venne depositato temporaneamente presso l'Archivio di Stato di Siena, dove nel giro di due anni fu sottoposto ad un'analitica schedatura da parte di Sonia Adorni Fineschi prima di essere riconsegnato al comune di Sinalunga222. Negli anni seguenti le visite ispettive furono mirate soprattutto a tenere sotto controllo lo stato dei locali, a curare la tenuta e la cartellinatura dell'archivio preunitario e a predisporre l'ordinamento del postunitario, finché nel corso degli anni '80 si fece avanti l'ipotesi di trasferire l'archivio in locali esterni alla sede comunale e di procedere ad un ulteriore riordinamento223.





Il presente inventario ha come obiettivo quello di proporre una lettura del modo in cui le istituzioni produttrici delle carte oggi componenti l'archivio comunale di Sinalunga hanno organizzato nel tempo la propria memoria storica, senza cadere nell'illusione di poter ricostruire un "mitico" ordinamento originario. Per quanto riguarda il caso qui considerato - analogamente a quanto avvenuto in generale negli archivi comunali toscani - una tale ricostruzione non pare infatti possibile, essendo la fisionomia stessa dell'archivio, come sopra dimostrato, il frutto di progressive manipolazioni operate da chi ebbe nel corso dei secoli la cura della produzione e della conservazione del materiale documentario224. L'impostazione adottata prende quindi le mosse dall'indirizzo, ormai usualmente condiviso, dato da Augusto Antoniella al problema dell'ordinamento degli archivi comunali toscani secondo il metodo storico. Da ciò è conseguita l'opportunità di introdurre anche nel caso dell'archivio comunale di Sinalunga una periodizzazione che, oltre a distinguere l'archivio preunitario da quello postunitario, indicasse nello stesso archivio preunitario le varie epoche della sua evoluzione, direttamente connesse col dispiegarsi di fasi storico-amministrative di portata generale225.
Partendo dal presupposto che i momenti di cesura da individuare dovessero corrispondere alle grandi trasformazioni amministrative e non tanto a quelle dei regimi politici226, si è ritenuto opportuno considerare come evento periodizzante la radicale riforma comunitativa che interessò nel 1778 la provincia superiore dello Stato senese. Ferma restando la tradizionale collocazione in testa del "Diplomatico"227, l'inventario si apre pertanto con cinque sezioni corrispondenti agli archivi prodotti dalle comunità - Sinalunga, Rigomagno, Scrofiano, Farnetella e Bettolle - che nel 1778 vennero riunite a formare la nuova comunità di Sinalunga. Accantonata per i motivi sopra esposti l'ipotesi d'inserire gli archivi delle comunità soppresse all'interno di un'eventuale sezione relativa alla sola comunità di Sinalunga, che senza cesure andasse fino al 1808, si è deciso di non considerare tali archivi come aggregati a quello della nuova comunità di Sinalunga, bensì come i suoi diretti antecedenti. L'archivio preunitario prosegue quindi con una sezione comprendente gli atti riferibili alla specifica attività svolta dal cancelliere di Sinalunga nel corso dell'età moderna prima della ricordata riforma comunitativa d'età leopoldina - in particolare quale rappresentante periferico del potere centrale, custode delle leggi e tutore di benefici e chiese di pubblico patronato228 -, nonché con due altre sezioni relative a documenti della "Deputazione sui fossi e fiumi della Val di Chiana" - le cui competenze cessarono nel 1778 - e ad atti di varie altre istituzioni pervenuti nell'archivio di Sinalunga con modalità diverse229.
Per il periodo che va dall'istituzione della nuova comunità di Sinalunga nel 1778 alla creazione nel 1808 dell'omonima mairie l'archivio è organizzato in tre sezioni relative rispettivamente al materiale della comunità, a quello attinente alla specifica attività del cancelliere comunitativo ed infine agli atti spettanti al "Dipartimento delle acque della Val di Chiana ".
Dopo la breve parentesi rappresentata dalla fase di amministrazione francese, anche per il periodo compreso tra la Restaurazione (1814) e l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia (1865) l'archivio preunitario si presenta strutturato in una sezione relativa alla comunità, in una pertinente alla cancelleria comunitativa e in cinque sezioni riguardanti istituzioni le cui incombenze - concernenti per lo più la manutenzione della rete viaria e del sistema fluviale - vennero nel corso del tempo assorbite dalla stessa comunità230.
Mentre le sezioni costituenti l'archivio preunitario sono state articolate in serie chiuse - ognuna relativa di norma ad una tipologia documentaria231 - l'archivio postunitario è stato strutturato direttamente in 23 serie aperte - di frequente articolate in sottoserie -, in modo da consentire un regolare e corretto passaggio dei documenti dall'archivio di deposito alla sezione separata d'archivio232.
Si è inoltre ritenuto opportuno completare il primo volume dell'inventario con l'inserimento di un'appendice in cui è descritta una vasta raccolta di opere a stampa, contenenti per lo più materiale legislativo e normativo d'epoca preunitaria e confluiti nell'archivio in conseguenza delle ordinarie necessità amministrative degli uffici.
Il secondo volume dell'inventario è stato invece riservato all'analisi e alla descrizione degli archivi aggregati, relativi ad istituzioni diverse da quella comunale. Mentre sono state inserite nell'archivio preunitario - come sopra sottolineato - le carte riconducibili ad istituzioni soppresse già prima dell'Unità d'Italia, delle quali la comunità assorbì le funzioni, sono stati considerati invece come archivi aggregati quelli che - seppur prodotti in ambito comunitativo e sebbene giunti nell'archivio comunale prima dell'Unità - sono da riferirsi ad enti le cui funzioni non passarono mai al comune, come ad esempio gli archivi delle Compagnie laicali. Sono stati inoltre considerati archivi aggregati quelli relativi ad enti pubblici o di altra natura soppressi dopo l'Unità d'Italia - quali ad esempio l'ospedale di S. Maria delle Nevi, l'Ente comunale di assistenza e il giudice conciliatore -, dei quali il comune di Sinalunga deve essere considerato essenzialmente il conservatore, per quanto possa in alcuni casi aver assorbito le funzioni dell'originario ente produttore. Sono stati compresi infine tra gli aggregati le memorie storiche e i documenti donati da eruditi locali a partire dalla metà del Settecento.
Nelle sezioni costituenti l'archivio il materiale è stato articolato in serie e sottoserie. Allo scopo di agevolare la lettura dell'inventario l'intitolazione delle serie è stata stampata in grassetto; quella delle sottoserie è preceduta dagli estremi, anch'essi in grassetto, dei numeri di corda delle unità archivistiche afferenti e caratterizzata dall'indicazione, allineata a destra, della loro cronologia complessiva. Di ogni singola unità archivistica sono state riportate la datazione cronica secondo lo stile comune, le antiche numerazioni e informazioni utili per una valutazione generale (come ad esempio intestazioni o intitolazioni in copertina o in costola) o necessarie per valutarne la specificità, nonché al termine, in corsivo, alcune essenziali indicazioni sul condizionamento esteriore.

Ci è gradito infine ringraziare quanti hanno in vario modo contribuito alla realizzazione del presente inventario. Un ringraziamento particolare va alla dott.sa Silvia Coazzin per la redazione degli elaborati grafici e al dott. Giancarlo Giorgi che ha fattivamente partecipato alle operazioni di ordinamento e di cartellinatura.

ANDREA GIORGI - STEFANO MOSCADELLI





Sono state usate le seguenti abbreviazioni:

ACCO Archivio Comunale di Castiglione d'Orcia
ACOSI Archivio della Collegiata di Sinalunga
ACSI Archivio Comunale di Sinalunga
ACTO Archivio Comunale di Torrita
ASAT Archivio della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana
ASF Archivio di Stato di Firenze
ASG Archivio di Stato di Grosseto
ASS Archivio di Stato di Siena
BCS Biblioteca Comunale di Siena
BSR Biblioteca del Senato della Repubblica
DCS ASS, Diplomatico Comune di Sinalunga
DP ASS, Diplomatico Prefettura
DR ASS, Diplomatico Riformagioni

IC = Istruzione per i cancellieri delle comunità della provincia superiore di Siena, in Bandi e ordini, VIII, no 116 [1777 settembre 1).
Legge 22 marzo 1865, no 2248 = Legge per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia, 22 marzo 1865 no 2248, in Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia , XI, Torino 1865, pp. 417-619.
RG = Regolamento generale per le comunità della provincia superiore dello Stato senese in Bandi e ordini, VIII, no 65 [1777 giugno 2).
RS = Regolamento particolare per la nuova comunità di Sinalunga, in Bandi e ordini, VIII, no 84 [1777 giugno 2).
Statuto 1553 = BSR, Statuti. Ms. 145.
Statuto DA = ACSI, Dono Luigi Agnolucci 1, ins. 15.

alleg. allegato, allegati
art. articolo
b./bb. busta/buste
c./cc. carta/carte
cap. capitolo
cart. cartone, cartoncino
cat. categoria
cfr. confronta
cl. classe
col./coll. colonna/colonne
coper. copertina
d. destra
D.P.R. Decreto del Presidente della Repubblica
dist. distinzione
div. divisione
doc./docc. documento/documenti
f./ff. filza/filze
fasc./fascc. fascicolo/fascicoli
fig./figg. figura/figure
ind. indice
ins./inss. inserto/inserti
l.d. luogo detto
leg./legg. legato, legata/legati, legate
membr. membranaceo
ms./mss. manoscritto/manoscritti
no/nn. numero/numeri
n. a./nn. aa. numero antico/numeri antichi
n.n. non numerata, numerato, numerate, numerati
p./pp. pagina/pagine
par./parr. paragrafo/paragrafi
perg./pergg. pergamena, pergamenaceo/pergamene
r. recto
R.D. Regio Decreto
reg./regg. registro/registri
reper. repertorio
rubr./rubrr. rubricario/rubricari
s. sinistra
s.d. senza data
s.n.t. senza note tipografiche
sec./secc. secolo/secoli
sez./sezz. sezione/sezioni
sgg. seguenti
tab. tabella
tit. titolo
v. verso
vol./voll. volume/volumi

Il presente lavoro è frutto di una riflessione comune dei due autori. L'impostazione generale e la schedatura del materiale sono state curate collegialmente. La redazione del testo è stata così ripartita, in porzioni quantitativamente analoghe:

Andrea Giorgi. Introduzione: parr. 1b, 2a-b. Archivio preunitario: Diplomatico, spogli (parte a, nn . 1-33). Comunità di Sinalunga fino al 1778, serie Deliberazioni, "Libri di memorie", "Libri dei proventi",Piante dei terreni comunitativi, Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi, Stime di danni dati, Contratti, Acque strade e fabbriche, Registri dei prezzi e dei generi posti in vendita e affari di annona, Monte pio, Contabilità dell'"universale" di Sinalunga. Comunità di Rigomagno fino al 1778. Comunità di Farnetella fino al 1778. Comunità di Bettolle fino al 1778. Cancelleria di Sinalunga (1580-1774). Comunità restaurata di Sinalunga (1814-1865). Cancelleria comunitativa di Sinalunga (1814-1865). Archivio postunitario: Comune di Sinalunga (1865-1950), serie III, XI-XIX, XXIII.

Stefano Moscadelli. Introduzione: parr. 1a, 2c-d. Archivio preunitario: Diplomatico, introduzione e spogli (parte a, nn. 34-55, e parte b). Comunità di Sinalunga fino al 1778, serie Statuti, Riseduti e famiglie ammesse agli "onori",Debitori e creditori Imposte e tasse, Gabella della carne, Bonifiche, Festa di S. Martino, Deputazione del mulino di Monte Martino. Comunità di Scrofiano fino al 1778. Deputazione sui fossi e fiumi della Valdichiana (1752-1778). Istituzioni diverse fino al 1778. Comunità di Sinalunga (1778-1808). Cancelleria comunitativa di Sinalunga (1778-1808). Dipartimento delle acque della Valdichiana-Circondari superiore e inferiore d'imposizione per il fiume Foenna (1802-1810). Mairie dì Sinalunga (1808-1814). Circondari di acque e strade (1825-1850). Dipartimento idraulico di Valdichiana-Circondari d'imosizione del Busso e delle Prata (1825-1850). Vicariato di Sinalunga (1829-1848). Circondario d'imposizione per la sistemazione dell'argine destro del torrente Foenna (1838-1842). Delegazione di governo di Sinalunga (1849-1859). Archivio postunitario: Comune di Sinalunga (1865-1950), serie I-II, IV-X, XX-XXII.

Sono stati redatti collegialmente il par. 3 dell'Introduzione, l'appendice relativa alla "Raccolta di opere a stampa", la tab. 1, le figg. 1-3, l'Appendice documentaria e gli indici.



ALES, La Guardia nazionale = S. ALES, La Guardia nazionale italiana (1861-1876), Roma 1994.
AMICO, L'archivio del Corpo degli ingegneri = R. AMICO, L'archivio del Corpo degli ingegneri d'acque e strade del Compartimento di Pisa, in "Rassegna degli Archivi di Stato", LV, 1995, pp. 9-32.
Amorosa (L') = L'Amorosa, testi di A. GUASTALDI, R. LONGI, C. PADRINI e G. PAOLUCCI, in "Quaderni sinalunghesi", VI/2, dicembre 1995, pp. 1-48.
ANGIOLINI, Politica, società e organizzazione militare = F. ANGIOLINI, Poli­ tica, società e organizzazione militare nel principato mediceo. A proposito di una "Memoria" di Cosimo I, in "Società e storia", IX, 1986, pp. 1-51.
Annales Camaldulenses = Annales Camaldulenses Ordinis Sancti Benedicti, a cura di G.B. MITTARELLI e A. COSTADONI, I-IX, Venezia 1755-1773.
Annali = Annali della nobile ed antica terra d'Asinalonga in Toscana dall'anno MCCXVII al MDCCLXX <sic>scritti dall'Infiammato accademico smantellato [Mariano Cinelli] l'anno MDCCLV (ACSI, Dono Mariano Cinelli 2).
Antica legislazione = Antica legislazione della repubblica di Siena, a cura di M. ASCHERI, Siena 1993.
Antologia di scritti archivistici = Antologia di scritti archivistici, a cura di R. GIUFFRIDA, Roma 1985.
ANTONIELLA, Atti delle antiche magistrature = A. ANTONIELLA, Atti delle antiche magistrature giudiziarie conservati presso gli archivi comunali toscani, in "Rassegna degli Archivi di Stato", XXXIV, 1974, pp. 380-415.
ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario = A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei Comuni, presentazione di F. MORANDINI, Firenze 1979.
ANTONIELLA, L'archivio comunale preunitario = A. ANTONIELLA, L'archivio comunale preunitario. Tipologia documentaria in uno schema ordinativo, dispense per il "Corso di aggiornamento per archivisti degli enti locali", Centro studi "A. Maccarone", Pisa 1982, pp. 173-268.
ANTONIELLA, Archivi comunali = A. ANTONIELLA, Archivi comunali e tipologie d'archivio, in Archivi comunali toscani, pp. 29-36.
Archivi (Gli) comunali della Provincia di Siena = Gli archivi comunali della Provincia di Siena, a cura di A. ANTONIELLA ed E. INSABATO, Siena 1983.
Archivi comunali toscani = Archivi comunali toscani: esperienze e prospettive, atti delle giornate di studio (Carmignano, 13 dicembre 1986; Lastra a Signa, 9 maggio 1987), a cura di E. INSABATO e S. PIERI, Provincia di Firenze-Comune di Carmignano-Comune di Lastra a Signa 1989.
Archivi del governo francese = ARCHIVIO DI STATO DI SIENA, Archivi del governo francese nel Dipartimento dell'Ombrone, inventario a cura di G. CATONI, Roma 1971.
Archivio (L') comunale di Castiglione d'Orcia = L'archivio comunale di Castiglione d'Orcia, inventario della sezione storica a cura di G. CHIRONI e A. GIORGI, in corso di stampa.
Archivio (L') comunale di Chianciano = L'archivio comunale di Chianciano, inventario della sezione storica a cura di F. VALACCHI, Siena 1991.
Archivio (L') comunale di Pienza = L'archivio comunale di Pienza, inventario della sezione storica a cura di M.P. BAGNOLI, D. GUERRINI ed E. INSABATO, Siena 1991.
Archivio (L') comunale di S. Quirico d'Orcia = L'Archivio comunale di S. Quirico d'Orcia, inventario della sezione storica a cura di G. CHIRONI e A. GIORGI, Siena 1992.
Archivio (L') comunale di Torrita = L'archivio comunale di Torrita, inventario della sezione storica a cura di C. ROSA e L. TROMBETTI, Siena 1989.
Archivio (L') comunale di Trequanda = L'archivio comunale di Trequanda, inventario della sezione storica a cura di L. TROMBETTI, Siena 1990.
Archivio (L') dell'Opera = L'archivio dell'Opera della Metropolitana di Siena, inventario a cura di S. MOSCADELLI, München 1995.
Archivio (L') notarile = ARCHIVIO DI STATO DI SIENA, L'Archivio notarile (1221-1862), inventario a cura di G. CATONI e S. FINESCHI, Roma 1975.
Archivio (L') preunitario del Comune di Montevarchi = L'archivio preunitario del Comune di Montevarchi, inventario a cura di A. ANTONIELLA e L. BORGIA, Firenze 1982.
Archivio (L') storico comunale di Massa Marittima = L'Archivio storico comunale di Massa Marittima, inventario a cura di S. SOLDATINI, presentazione di M. ASCHERI e P. BENIGNI, Siena 1996.
ARDITO, Le brigandage = V. ARDITO, Le brigandage dans le Département de l'Ombrone (1808-1814), in La Toscana e la Rivoluzione francese, pp. 199-222.
Arezzo tra rivoluzione e insorgenze = Arezzo tra rivoluzione e insorgenze, a cura di I. TOGNARINI, Arezzo 1982.
Arte e storia nella Collegiata = Arte e storia nella Collegiata di Sinalunga, a cura di R. LONGI e L. MARTINI, Chiusi 1995.
ASCHERI, La pubblicazione degli statuti = M. ASCHERI, La pubblicazione degli statuti: un'ipotesi di intervento, in "Nuova Rivista Storica", LXIX, 1985, pp. 95-106.
ASCHERI, Gli statuti = M. ASCHERI, Gli statuti: un nuovo interesse per una fonte di complessa tipologia, introduzione a Biblioteca del Senato della Repubblica. Catalogo della raccolta degli statuti, VII, pp. XXXI-XLIX.
ASCHERI, Statuti = M. ASCHERI, Statuti, legislazione e sovranità: il caso di Siena, in Statuti, città, territori, pp. 145-194.
ASCHERI-CIAMPOLI, Il distretto = M. ASCHERI-D. CIAMPOLI, Il distretto e il contado nella repubblica di Siena: l'esempio della Val d'Orcia nel Quattrocento, in La Val d'Orcia nel Medioevo, pp. 83-112.
Atti del Governo provvisorio toscano = Atti del Governo provvisorio toscano dall'8 febbraio al 12 aprile 1849, Firenze 1849.
Atti del R. Governo della Toscana = Atti del R. Governo della Toscana dall'11 maggio al 31 dicembre 1859, Firenze 1860.
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BIAGIANTI, Agricoltura e bonifiche = I. BIAGIANTI, Agricoltura e bonifiche (secoli XVI-XX, Firenze 1990.
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BRIGIDI, Giacobini e Realisti = E.A. BRIGIDI, Giacobini e Realisti, o il Viva Maria. Storia del 1799 in Toscana con documenti inediti, Siena 1882.
CALABRESI, Cenni sulla storia = I. CALABRESI, Cenni sulla storia di Chianciano Terme e sull'arme del Comune, Chianciano 1979.
Caleffo (Il) vecchio = Il Caleffo vecchio del Comune di Siena, I-III, a cura di G. CECCHINI, Siena 1931-1940; IV, a cura di M. ASCHERI, A. FORZINI e C. SANTINI, trascrizione di G. CECCHINI, Siena 1984; V, Indice generale coordinato da M. ASCHERI, introduzione di P. CAMMAROSANO, Siena 1991.
CAMMAROSANO, Le campagne senesi = P. CAMMAROSANO, Le campagne senesi dalla fine del secolo XII agli inizi del Trecento: dinamica interna e forme del dominio cittadino, in Contadini e proprietari nella Toscana moderna, I, pp. 153-222.
CAMMAROSANO, Tradizione documentaria = P. CAMMAROSANO, Tradizione documentaria e storia cittadina. Introduzione al "Caleffo Vecchio" del Comune di Siena, Siena 1987 [poi edito in Il Caleffo vecchio, V, Siena 1991, pp. 7-81].
CAMMAROSANO, Italia medievale = P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991.
CAMMAROSANO-PASSERI, Città, borghi e castelli = P. CAMMAROSANO-V. PASSERI, Città, borghi e castelli dell'area senese-grossetana. Repertorio delle strutture fortificate dal Medioevo alla caduta della Repubblica senese, Siena 1984 [edizione con aggiornamenti del Repertorio, pubblicato in I castelli del Senese, pp. 275-422].
CANTINI, Legislazione toscana = Legislazione toscana raccolta e illustrata da Lorenzo Cantini, I-XXXII, Firenze 1800-1808.
CARUCCI, Le fonti archivistiche = P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma 1983.
Castelli (I) del Senese = I castelli del Senese. Strutture fortificate dell'area senese-grossetana, I-II, Siena 1976.
CATONI, Bichi Galgano = G. CATONI, Bichi Galgano, in "Dizionario biografico degli italiani", 10, Roma 1968, pp. 347-348.
CATONI, Giovanni Antonio Pecci = G. CATONI, Giovanni Antonio Pecci: contributo allo studio dei rapporti tra storiografia erudita e archivi nel Settecento, in "Bullettino senese di storia patria", LXX, 1963, pp. 13-28.
CATONI, Il Monte dei Paschi = G. CATONI, Il Monte dei Paschi nei due secoli della Deputazione amministratrice (1786-1986), Siena 1986.
CECCHINI, Luciano Banchi = G. CECCHINI, Luciano Banchi, in "Rassegna degli Archivi di Stato", XVII, 1957, pp. 175-180.
Ceti (I) dirigenti dell'età comunale nei secoli XII e XIII = I ceti dirigenti dell'età comunale nei secoli XII e XIII, atti del II convegno del Comitato di studi sulla storia dei ceti dirigenti in Toscana (Firenze, 14-15 dicembre 1979), Pisa 1982.
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TURI, "Viva Maria" = G. TURI, "Viva Maria". La reazione alle riforme leopoldine (1790-1799), Firenze 1969.
UGHELLI, Italia sacra = F. UGHELLI, Italia sacra sive De Episcopis Italiae, I-VIII, Venezia 1717-1721.
Val (La) d'Orcia nel Medioevo = La Val d'Orcia nel Medioevo e nei primi secoli dell'età moderna, atti del convegno internazionale di studi storici (Pienza, 15-18 settembre 1988), a cura di A. CORTONESI, Roma 1990.
VALENTI, A proposito = F. VALENTI, A proposito della traduzione italiana dell'Archivistica di Adolf Brenneke, in "Rassegna degli Archivi di Stato", XXIX, 1969, pp. 441-455.
VANNI, Porti e ponti = F. VANNI, Porti e ponti della Val di Chiana nel quadro della viabilità tra Siena e Arezzo, in "De strata francigena", V/1, 1997, pp. 23-36.
VERDIANI BANDI, Archivi = A. VERDIANI BANDI, Archivi della Val d'Orcia, in "Bullettino senese di storia patria", II, 1895, pp. 323-338.
VERDIANI BANDI, I castelli = A. VERDIANI BANDI, I castelli della Val d'Orcia e la Repubblica di Siena, Siena 1926.
VICHI, La costruzione = P. VICHI, La costruzione della rete carrozzabile toscana: basi giuridico-amministrative e realizzazioni tecniche (1814-1859), in "Storia urbana", 25, 1983, pp. 29-59.
VICHI, Geo-carte = P. VICHI, Geo-carte manoscritte e a stampa nell'Archivio di Stato di Siena. Il fondo dei Quattro Conservatori, Siena, Università degli Studi-Dipartimento di Storia-Sezione di Geografia, 1990.
VIGNI, Il "perfido insinuatore d'iniquità" = L. VIGNI, Il "perfido insinuatore d'iniquità", in La scienza illuminata, pp. 69-83.
ZARRILLI, Gli archivi = C. ZARRILLI, Gli archivi dei giusdicenti dell'antico Stato senese. Dalla precoce concentrazione al versamento nell'Archivio di Stato di Siena (1562-1859), in Modelli a confronto, pp. 85-97.
ZARRILLI, Gallerani Iacoppo = C. ZARRILLI, Gallerani Iacoppo, in "Dizionario biografico degli italiani", in corso di stampa.
ZOBI, Storia civile = A. ZOBI, Storia civile della Toscana dal MDCCXXXVII al MDCCCXLVIII, I-V, Firenze 1850-1853.
ZUCCAGNI ORLANDINI, Ricerche statistiche = A. ZUCCAGNI ORLANDINI, Ricerche statistiche sul Granducato di Toscana, I-IV, Firenze 1850-1853.



Archivio preunitario

Diplomatico

a) Pergamene sciolte

b) Spogli, pergamene a quaderno e documenti cartacei rilegati

Collocazione attuale Spoglio del 1560 Spoglio del 1701 Spoglio del 1787-1788 Spoglio del 1874
1 40 20 I.1 1
2 39 40 I.2 2
3 -* 33 I.3 3
4 - 55** I.5 5
5 42 52 I.4 4
6 - 53** I.6 6
7 41 39 I.9 7
8 - 26 I.7 8
9 47 9 I.8 9
10 - 14 II.1 10
11 49 13 II.2 11
12 - 37 II.3 12
13 - 43 II.4 13
14 35 2 II.5 14
15 - 50 II.45 15
16 45 3 II.6 16
17 - 34 II.8 17
18 51 36 II.9 18
19 51 6 II.41 28
20 53 23 II.10 19
21 15 25 II.11 22
22 56 29 II.12 20
23 -* 27 II.13 21
24 38 16 II.14 29
25 32 11 II.15 23
26 46 32 II.16 24
27 55 17 II.17 25
28 -* 45 II.18 26
29 - 4 II.19 27
30 -* 31 II.44 43
31 34 18 II.20 30
32 - 54** II.21 31
33 - 10 II.22 32
34 19 24 II.23 33
35 52 41 II.24 34
36 14 12 II.25 35
37 - 7 II.26 36
38 11 5 II.27 37
39 -* 21 II.29 38
40 25 49 II.28 39
41 36 22 II.30 40
42 17 44 II.31 41
43 44 35 II.32 42
44 - 30 II.43 55
45 8 19 II.33 45
46 28 15 II.34 46
47 - 48 II.35 47
48 30 8 II.36 48
49 -* 38 II.7 49
50 48 1 II.37 50
51 54 51 II.38 51
52 -* 28 II.42 44
53 10 46 II.39 52
54 12 54bis** II.40 53
55 - - - 54
1.1 - - - -
1.2 26 47 - -
1.3 27 42 - -
1.4 - - - -
1.5 43 - - -
1.6 - - - -
1.7 - - - -
- 1-7 - - -
- 9 - - -
- 13 - - -
- 16 - - -
- 18 - - -
- 20-24 - - -
- 29 - - -
- 31 - - -
- 33 - - -
- 37 - - -
- 50 - - -

* Con l'asterisco si segnalano le pergamene provviste di nota tergale di mano del notaio Annibale Bencivenni, non descritte però nello spoglio da questi eseguito nel 1560.
**Con due asterischi si segnalano le pergamene provviste di numerazione apposta al momento del loro inserimento nel diplomatico negli anni 1753-1754.



Comunità di Sinalunga fino al 1778

Statuti

Deliberazioni

Libri di memorie

Riseduti e famiglie ammesse agli "onori"

Elenchi di podestà e capitani di giustizia e di riseduti nelle cariche di priore e gonfaloniere

Registro delle famiglie ammesse agli "onori"

Libri dei proventi

Piante dei terreni comunitativi

Debitori e creditori

Libro delle preselle

Debitori

Libro delle condotte

Debitori e creditori

Libri di perpetue

Libri delle linee

Libri dei provvisionati

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi

Imposte e tasse

Gabella della carne

Spoglio dei debitori e sindacati dei camarlenghi

Libretti della gabella della carne

Stime di danni dati

Contratti

Istrumenti diversi

Scritture private

Scritture matrimoniali

Concessioni livellarie

Vendite di stabili

Bonifiche

Carteggio e atti relativi agli "scoli" del piano dei Prati di Sinalunga

Atti relativi alla causa per gli "scoli" del piano dei Prati di Sinalunga

Atti relativi al reparto delle spese per gli "scoli" del piano dei Prati di Sinalunga

Carteggio e atti relativi agli "scoli" dell'Amorosa e del Busso

Acque, strade e fabbriche

Carteggi e atti relativi ad affari di acque, strade e fabbriche

Disegni ed istruzione per la fabbrica d'un portico, teatro ed altri annessi sulla piazza d'Asinalunga

Registri dei prezzi e dei generi posti in vendita e affari di annona

Registri dei prezzi del grano

Denunce delle semente e dei raccolti

Registro dei generi posti in vendita

Festa di S. Martino

Deputazione sul mulino di Monte Martino

Carteggio relativo alle confinazioni della comunità di Sinalunga e all'amministrazione del mulino di Monte Martino

Entrate e uscite dell'amministrazione

Monte pio

Libro di memorie

Carteggio e atti

"Straccio" dei debitori

Spoglio dei debitori

Registro dei sindacati

Contabilità dell'"universale" di Sinalunga

Comunità di Rigomagno fino al 1778

"Libri di memorie", deliberazioni e spogli di debitori e creditori

Deliberazioni e partiti

"Libri di memorie", e spogli di debitori e creditori

Spogli di debitori e creditori memorie e deliberazioni

Spoglio dei debitori e creditori

Deliberazioni e partiti

Debitori e creditori per terreni dati a linea o in perpetuo

Stipulazioni di promesse

Comunità di Scrofiano fino al 1778

Deliberazioni

"Libri di memorie" e spogli di debitori e creditori

Libri di perpetue e affitti

"Libri di memorie" e spogli di debitori e creditori

Libri di memorie

Debitori e creditori per le "condotte" dei beni e proventi comunitativi e salari degli ufficiali

Spogli di debitori e creditori

Libro dei terratici

"Bilancio" dei debitori e creditori

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi

Imposte e tasse

"Libro de' mortai"

Gabella delle bestie del piè tondo

Libri delle donzelle

Monte pio

Libro della fondazione

Libri delle prestanze

Comunità di Farnetella fino al 1778

"Libri di memorie", deliberazioni e spogli di debitori e creditori

"Libri di memorie", deliberazioni e spogli di debitori e creditori

Spoglio di debitori e creditori

Memorie e deliberazioni

Libri di pepertue

Libri dei terratici

Comunità di Bettolle fino al 1778

"Libri di memorie", deliberazioni e spogli di debitori e creditori

"Libri di memorie", deliberazioni e spogli di debitori e creditori

Memorie e deliberazioni

Spogli di debitori e creditori

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi

"Fide" di bestiame

Cancelleria di Sinalunga

Bandi e ordini

Carteggio e atti

Ordini e rescritti

Lettere e ordini

Lettere

Affari ecclesiastici

Miscellanea

Copialettere

Stipulazioni e promesse

Deputazione sui fossi e fiumi della Valdichiana

Copie di lettere, ordini e relazioni

Istituzioni diverse fino al 1778

Entrate e uscite e saldi

Comunità di Sinalunga

Deliberazioni

Imborsazioni e tratte

Carteggio e atti

Affari diversi

Affari di strade e fabbriche

Affari di sale

Carteggio e note di spese per il passaggio delle truppe

Miscellanea

Contabilità

a) Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi, e reparti e dazzaioli per supplire alla tassa di redenzione

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi, e reparti e dazzaioli per supplire alla tassa di redenzione

b) Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi, estratti di debitori "a canoni in denari e grano" e reparti e dazzaioli per supplire alla tassa di redenzione

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi

Estratti dei debitori "a canoni in denari e grano"

Reparti e dazzaioli per supplire alla tassa di redenzione

Entrate e uscite e saldi di camarlenghi, e estratti di debitori e creditori

Estratti dei debitori "a canoni in denari e grano"

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi

c) Dazzaioli delle rendite e reparti per supplire alle spese comunitative

Dazzaioli delle rendite e reparti per supplire alle spese comunitative

Dazzaioli delle rendite

d) Dazzaioli e reparti per supplire alle spese comunitative

Dazzaioli e reparti per supplire alle spese comunitative

e) Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi e dazzaioli delle rendite

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi e dazzaioli delle rendite

f) Mandati e ricevute

Mandati e ricevute

Obblighi e proventi

Spoglio dei provvisionati

Spoglio di debitori per livelli e censi di Sinalunga e Bettolle, spoglio di creditori "provvisionati" o per altro titolo

Spoglio di debitori e creditori per livelli e censi di Scrofiano, Rigomagno e Farnetella

Denunce dei livelli

Denunce dei livelli

Riconduzioni livellarie e alienazioni

Imposizioni straordinarie

Referti dei prezzi e dei quantitativi dei generi posti in vendita

Referti dei prezzi e dei quantitativi dei generi posti in vendita nel mercato di Sinalunga

Registri diversi

Cancelleria comunitativa di Sinalunga

Carteggio

Ordini e rescritti

Lettere

Sindacati dei "ministri dei tribunali"

Atti relativi a luoghi pii

Atti relativi ad affari ecclesiastici

Inventari e strumenti di corredo dell'archivio

Dipartimento delle acque della Valdichiana. Circondari superiore e inferiore d'imposizione per il fiume Foenna

Carteggio relazioni e atti contabili

Bandi, regolamenti e atti contabili

Relazione sui lavori, pianta dei circondari, nota e campione dei possessori contribuenti

Dazzaioli dell'imposizione sui possidenti, note delle opere e delle spese e ricevute

Mairie di Sinalunga

Deliberazioni

Avvisi e notificazioni

Carteggio e atti e copialettere

Carteggio e atti del maire

Miscellanea

Copialettere del maire

Repertorio di lettere ricevute

Contabilità

Budgets

Memorie illustrative ai bilanci

Rendiconti

Libri d'amministrazione del percettore

Repertori delle assegnazioni

Bollettari dei mandati

Registro dei mandati

Coscrizione

Carteggio e atti relativi alle coscrizioni

Stato civile e anagrafe

Atti di stato civile

Registro civico della Comune di Sinalunga

Referti dei prezzi e dei quantitativi dei generi posti in vendita e mercuriali

Referti dei prezzi e dei quantitativi dei generi posti in vendita

Mercuriali

Circondario d'imposizione del torrente Galegno

Registri diversi

Comunità restaurata di Sinalunga

Deliberazioni

Deliberazioni del Magistrato comunitativo e del Consiglio generale

Deliberazioni> del Colleguo dei priori

Deliberazioni del Consiglio comunale

Deliberazioni> del Magistrato comunitativo e del Consiglio generale

Deliberazioni del Magistrato comunitativo e del Consiglio generale. Copie ad uso del cancelliere

Editti del gonfaloniere

Imborsazioni e tratte

Carteggio e atti e copialettere

Istanze e altri affari interessanti

Atti magistrali e consiliari

Carteggio del gonfaloniere

Carteggio e atti divisi per materie

Copialettere del gonfaloniere

Bandi e ordini

Contabilità

a) Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi e dazzaioli delle rendite

Entrate e uscite e saldi dei camarlenghi e dazzaioli delle rendite

Dazzaioli delle rendite

b) Bilanci di previsione, rendiconti e allegati

Bilanci di previsione, rendiconti e allegati ai bilanci di previsione

Bilanci di previsione

Rendiconti

Allegati al bilancio di previsione

Osservazioni ai rendiconti

c) Registri dei mandati, repertori delle assegnazioni e mandati

Registri dei mandati

Repertori delle assegnazioni

Registri dei mandati e repertori delle assegnazioni

Registri dei mandati

Repertori delle assegnazioni

Registri dei mandati e repertori delle assegnazioni

Registri dei mandati

Repertori delle assegnazioni

Registri dei mandati e repertori delle assegnazioni

Mandati

Obblighi e proventi

Dare e avere di cottimanti di strade, salariati, ufficiali comunitativi ed enti

Campione dei debitori e creditori per titolo di censo, cambio, prezzo di beni alienati e altro

Campioni dei livelli

Note di credito ipotecario

Contratti relativi a livelli

Contratti di affrancazione

Carteggio e atti relativi a vendite, pigioni e affitti di immobili, a contratti esattoriali ed appalti della tassa di macellazione

Documenti di corredo al campione dei debitori e creditori della comunità di Asinalunga

Imposte e tasse

Reparto della tassa straordinaria di guerra di scudi 150.000 prescritta col motuproprio dei 28 aprile 1815

Reparto delle imposte ordinarie

Reparto della comunità di Asinalonga per il decorso mantenimento dell'I. e R. Università di Siena e per la squola [sic] delle rette a tutto il 1816

Dazzaioli della tassa prediale e dazio comunitativo

Stati delle famiglie esistenti nelle parrocchie fatti per la compilazione dei reparti della tassa prediale e di imposte personali

Dazzaiolo per l'imposizione di un soldo per lira sopra la tassa prediale in ordine al decreto del 26 aprile 1849

Dazzaioli della tassa sui cani a forma del decreto del 3 luglio 1856

Referti dei prezzi e dei quantitativi dei generi posti in vendita

Acque, strade e fabbriche

Carteggio relativo ad acque, strade e fabbriche

Atti d'accollo, perizie e verifiche

Registri degli accolli di strade

Campione delle fabbriche e delle strade comunitative

Registro degli accolli dei lavori di mantenimento e pronti restauri di strade e fabbriche

Atti relativi alla costruzione della strada della Pieve e della modifica del piazzale del mercato, nonché alla seguente causa con Giuseppe Agnolucci per turbato possesso di un terreno

Elezioni

Deputazione per l'arruolamento militare

Deliberazioni della Deputazione per l'arruolamento militare

Carteggio e atti relativi all'arruolamento militare

Liste dei sottoposti all'arruolamento militare

Carteggio e atti relativi all'arruolamento militare e liste dei sottoposti

Guardia civica

Guardia nazionale

Ordini del giorno del comandante

Registro delle provvidenze del Consiglio di disciplina tenuto dal segretario

Registro dei provvedimenti del Consiglio di disciplina tenuto dal relatore

Carteggio

Copialettere del comandante

Copialettere del Consiglio di disciplina

Registri matricola

Ruoli dei turni di servizio

Registro delle ricevute di divise

Cancelleria comunitativa di Sinalunga

Editti del cancelliere

Carteggio

Carteggio del cancelliere

Copialettere del cancelliere

Bandi e ordini

Ordini, notificazioni e bandi

Raccolta di bandi e ordini

Stato civile e censimento

Inventari

Catasto

Miscellanea

Circondari di acque e strade

Circondario di Cortona

Affari di chiese

Registro dei lavori di mantenimento e pronti restauri delle strade comunitative di Asinalunga

Copie di relazioni e di perizie relative alle comunità di Sinalunga e Torrita

Circondario di Foiano

Bandi, ordini e circolari

Relazioni, perizie e carteggio relativi alle comunità di Sinalunga e Torrita

Registro dei lavori fatti a nota nelle comunità di Sinalunga e Torrita

Circondario di Asciano

Circondario di Sinalunga

Relazioni perizie e carteggio

Copialettere

Certificati di pagamento per il mantenimento e il restauro di strade

Diari delle visite alle strade comunitative

rospetto delle istanze presentate per ottenere permessi per edificare lungo le strade provinciali e comunitative

Quadro dei progetti compilati

Registro dei lavori fatti a nota per conto pubblico nelle comunità di Sinalunga, Trequanda e Torrita

Registro dei lavori di mantenimento e pronti restauri delle strade provinciali e comunitative

Stradario generale dei lastrici e selciati

Miscellanea

Circondario di Monte S. Savino

Dipartimneto idraulico di Valdichiana. Circondari d'imposizione del Busso e delle Prata

Circondario d'imposizione del Busso

Circondario d'imposizione delle Prata

Vicariato di Sinalunga

Carteggio relativo alla sorveglianza dei fiumi e dei fossi

Circondario d'imposizione per la sistemazione dell'argine destro del torrente Foenna

Relazioni e atti

Delegazione di governo

Leggi e ordini

Archivio postunitario

Comune di Sinalunga

I. Deliberazioni del Consiglio comunale

A. Deliberazioni del Consiglio comunale

B. Indici cronologici delle Deliberazioni del Consiglio generale

C. Copie di deliberazioni del Consiglio comunale inviate all'autorità tutoria con allegati

II. Deliberazioni della Giunta municipale e del podestà e pareri della Consulta municipale

A. Deliberazioni e pareri

A. Deliberazioni della Giunta municipale

A. Deliberazioni della Giunta municipale e del podestà

A. Deliberazioni del podestà

A. Pareri della Consulta municipale

A. Deliberazioni della Giunta municipale

B. Indici delle deliberazioni della Giunta municipale

C. Copie di deliberazioni del podestà e della Giunta municipale inviate all'autorità tutoria con allegati

III. Carteggio e atti e protocolli della corrispondenza

A. Carteggio e atti

A. Carteggio diviso secondo le categorie locali

A. Carteggio diviso secondo le categorie nazionali

A. Carteggio diviso secondo le categorie locali

A. Carteggio diviso secondo le categorie nazionali

B. Miscellanea

C. Copialettere

D. Carteggio riservato

E. Protocollo riservato

IV. Bilanci di previsione

V. Allegati al bilancio di di previsione

VI. Conti consuntivi

VII. Verbali di chiusura dell'esercizio finanziario

VIII. Mandati e documenti di corredo al conto consuntivo

IX. Registri dei mandati, registri giornale e libri mastro

Registri dei mandati

Registri giornale

Libri mastro

Libri mastro e registro giornale

X. Contratti

Ricognizioni in dominum, rinnovazioni, riconduzioni e affrancaioni di livelli

Contratti diversi

Contratti e atti d'accollo

XI. Liste di leva

A. Schede, liste e atti relativi ai morti e agli iscritti in altri comuni

B. Liste di leva dei nati negli anni indicati

XII. Ruoli matricolari

A. Ruoli matricolari dei militari di 1a categoria nati negli anni indicati

B. Ruoli matricolari dei militari di 2a categoria nati negli anni indicati

C. Ruoli matricolari dei militari di 3a categoria nati negli anni indicati

XIII. Sussidi alle famiglie dei militari

A. Ruoli nominativi dei congiunti dei militari alle armi ai quali è concesso il soccorso giornaliero da pagarsi ogni quindicina dagli uffici postali indicati

a) Sinalunga

b) Bettolle

c) Palazzolo

d) Pieve

e) Scrofiano

B. Carteggio

XIV. Elezioni

A. Atti relativi alla formazione e revisione delle liste elettorali

A. Verbali delle adunanze della Commissione comunale per la compilazione delle liste elettorali

A. Lista generale degli elettori politici

A. Deliberazioni della Commissione elettorale comunale

B. Atti relativi alle operazioni di votazione e scrutinio per le elezioni politiche

B. Verbali e carteggio delle operazioni di votazione per il referendum per la forma istituzionale dello Stato e per l'elezione dei deputati all'Assemblea costituente

B. Verbali e carteggio delle operazioni elettorali per le elezioni per il Senato della Repubblica e per la Camera dei deputati

C. Verbali e carteggio delle operazioni elettorali per le elezioni comunali

XV. Registri delle tumulazioni

XVI. Spedalità

A. Registri di spedalità

B. Schede personali

XVII. Repertori degli atti da sottoporsi a registro

XVIII. Registri degli impegni

XIX. Inventari

A. Titolari d'archivio

B. Inventari dell'archivio

B. Spoglio delle pergamene del comune di Sinalunga depositate nel R. Archivio di Stato in Siena

B. Inventario degli atti, documenti, registri e carte esistenti nell'archivio municipale

B. Elenchi del materiale della sezione separata d'archivio inviato all'Archivio di Stato di Siena per essere riordinato

C. Inventari dei beni mobili e immobili e dei titoli

XX. Movimento della popolazione

A. Pratiche relative alle emigrazioni

B. Pratiche relative alle immigrazioni

C. Pratiche relative alle emigrazioni all'estero

D. Registro delle pratiche di emigrazione

E. Registro delle pratiche di immigrazione

F. Registri di emigrazione

G. Registri di immigrazione

H. Indici dei registri delle emigrazioni

I. Indici dei registri delle immigrazioni

L. Registro dei cambiamenti di residenza interni

XXI. Registri dello Stato civile

A. Registri degli atti di cittadinanza con indici annuali

B. Registri degli atti di nascita con indici annuali

C. Registri degli atti di matrimonio con indici annuali

D. Registri dei matrimoni religiosi celebrati da persone già unite in matrimonio civilmente valido

E. Registri degli atti di morte con indici annuali

XXII. Indici decennali degli atti di stato civile

A. Indici decennali degli atti di nascita

A. Indici decennali degli atti di matrimonio

A. Indici decennali degli atti di morte

XXIII. Registri diversi



Afferiscono a questa sezione numerose opere a stampa tradizionalmente conservate nell'archivio della comunità. Si tratta soprattutto di leggi, regolamenti, raccolte normative, nonché di periodici d'argomento amministrativo o pubblicazioni di varia natura pervenute occasionalmente al cancelliere comunitativO o in seguito al segretario comunale. Il materiale è stato ordinato rispettando per quanto possibile le antiche numerazioni date alle singole unità.

1 (II.3.11) Statuti dell'Università de' mercanti e della Corte degl'offiziali della Mercanzia della città di Siena, Siena, Bonetti, 1619.

2 (II.3.12) Provisioni e ordini particolari per li Capitano, Podestà e Vicari dello Stato della Città di Siena. Con i loro compartimenti, della giurisdittione così delle cause criminali come civili, con la descrittione de' salari e de' bullettini di ciascuno di essi, Siena, Bonetti, 1692.

3 (II.3.13) Riforma o sia istruzione del Magistrato dei Quattro Conservatori dello Stato di Siena, Siena, Bonetti, 1760.

4 (187; B.61; II.6.18) Nuove istruzioni in materia di sale per i cancellieri comunitativi della provincia superiore dello Stato di Siena approvate da Sua Altezza Reale nel dì 26 ottobre 1780, Siena 1780.

5 (185-186; II.6.16-17) Tavole di ragguaglio per la riduzione di pesi e misure che si usa in diversi luoghi del Granducato di Toscana a peso e misura vegliante in Firenze, Firenze 1782 (2 copie).

6 (188; II.6.19; B.36) Nuova tariffa generale per i Tribunali delle due provincie superiore e inferiore dello Stato di Siena approvata con benigno motuproprio di Sua Altezza reale del dì 19 gennaio 1790, Siena 1790.

7 (III.1.39-40) Stato e descrizione dei beni stabili destinati al pagamento dei 32.000.000 del debito pubblico di Toscana, I: Beni rustici, II: Case, fabbriche e officine, Firenze 1810.

8 (III.1.41) Stato delle domande dei beni tanto di suolo che di fabbrica presentate nel quarto termine di mesi due dal primo maggio a tutto il 30 giugno 1811, Firenze 1811.

* * *

9 (1-30) Legislazione toscana raccolta e illustrata da Lorenzo Cantini, I-XXVIII e XXX-XXXI, Firenze 1800-1808.

10 (31) Governo della Toscana sotto il Regno di Sua Maestà il Re Leopoldo II, Firenze 1790.
(sul frontespizio) "Per il Tribunale di Sinalunga".

11 (32) Tariffa delle gabelle toscane, Firenze 1781.

12 (33) Tariffa delle gabelle toscane, Firenze 1791.

13 (35) Tariffa delle gabelle per Siena, Firenze 1791.

14 (36) Tariffa delle gabelle per Siena, Siena 1783.

15 (37) Tariffa delle gabelle per Firenze, Firenze 1781.

16 (38) Tariffa delle gabelle per Firenze, Firenze 1791.

17 (39-40) Tariffa delle gabelle per Pisa, Firenze 1783 (2 copie).

18 (41) Tariffa delle gabelle per Pisa, Firenze 1791.

19 (42-43) Tariffa delle gabelle per Pistoia, Firenze 1783 (2 copie).

20 (44) Tariffa delle gabelle per Pistoia, Firenze 1791.

21 (45) Memoriale alfabetico ragionato della legislazione toscana dalla prima epoca del Principato fino al presente secondo lo stato della medesima a tutto l'anno 1819, Colle Val d'Elsa 1820.

22 (46-47) Regolamento disciplinare ed istruttivo per il Corpo degli Ingegneri ordinato dall'articolo XXVII del sovrano veneratissimo motuprorio del primo novembre 1825 e sanzionato da Sua Altezza Imperiale e Reale con suo real dispaccio de' 10 dicembre 1826, Firenze 1826 (2 copie).

23 (48) Istruzioni per i ragionieri delle Camere di Soprintendenza comunitativa, [s.n.t].

24 (49) Istruzioni e tariffe per le copie dei documenti del nuovo catasto, [s.n.t.].

25 (50-72) "Leggi del Granducato della Toscana" (1814-1840).

26 (73-93, 95) "Bandi e ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana" (1841-1859).

27 (94) Atti del Governo provvisorio toscano, Firenze 1859.

28 (96-97) Atti del R. Governo della Toscana, I-II, Firenze 1860.

* * *

29 (7-35, 1-6) "Bulletin des lois. Bollettino delle leggi" (1808-1813).

30 (36-37) "Giornale amministrativo ad uso delle autorità costituite e delle famiglie degli Stati componenti la già Toscana" (1808-1809).

31 (38) "Bollettini dell'Armata dell'Alemagna" (1809).

32 (39) "Bulletin dell'Armée de Espagne" (1808-1809).

33 (40-42) "Raccolta degli atti della Prefettura del Dipartimento dell'Arno" (1809-1811).

34 (III.1.18) "Raccolta degl'atti della Prefettura del Dipartimento dell'Arno" (1812).

35 (III.1.16-17, 19-20) "Raccolta degl'atti della Prefettura del Dipartimento dell'Ombrone" (1811-1813).

36 (43) Instruction générale sur la conscription, Paris 1811.

37 (44) Instruction générale sur la conscription. Modèles, Paris 1811.

38 (45) Istruzione generale su la coscrizione, Siena 1811.

39 (46-48) Extrait pour les conscrits de l'instruction générale sur la conscription. Droits et devoirs et de leur famille, I-III, Paris 1811-1812.

40 (49-51) Manuale alfabetico dei Maires, loro aggiunti e commissari di polizia [...], I-II e IV, Pisa 1810.

41 (52-53) Extrait pour les Maires de l'instruction générale sur la conscription avec la traduction italienne, I-II, Paris 1811.

42 (54) Manuale alfabetico dei Maires, loro aggiunti e dei commissari di polizia, Firenze 1809.

43 (55) G. G. DULAURENS, Manuale dei contribuenti ossia raccolta contenente le leggi fondamentali, i decreti e le istruzioni ministeriali sulle contribuzioni dirette, Livorno 1813.

44 (56-59, 74) Code administratif, a cura di M. FLEURIGEON, I-V, Paris 1806.

45 (60-61) Code administratif de la police, a cura di M. FLEURIGEON, I-II, Paris 1806.

46 (62-68) Recueil raisonné des principales fonctions, devoirs et attributions des administrateurs des Communes, et des hospices etc. etc., a cura di J. CRIVELLI, II-VIII, Verceil 1806-1807.

47 (69) Formulario degli atti civili, [s.n.t.].

48 (70-71) Dizionario geografico portatile, a cura del prof. BROUCKNER, traduzione italiana della traduzione francese dell'originale inglese, I-II, Venezia 1787.

49 (72) G. GIULJ-A. FABRONI, Dell'acqua acidula minerale di Montione presso Arezzo. Memoria fisico-chimica, Arezzo 1808.
(sul frontespizio) "Donato dall'autore sig. dott. Giulj alla comunità d'Asinalunga questo dì 5 maggio 1808, giorno del general Consiglio".

50 (73) Istruzione sul metodo d'inoculare il vaiolo vaccino ristampata per ordine dell'Imperiale regio Governo, Siena 1822.

* * *

51 (1-134) "Raccolta degli atti del Governo di Sua Maestà il Re di Sardegna" (1860-1861) e "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del regno d'Italia" (1861-1924).

* * *

52 "Bullettino ufficiale de' decreti del R. Governo della Toscana" (1860).

53 "Rivista amministrativa del Regno" (1860-1930).

54 "La leva militare" (1874-1920).

55 "Il Giudice Conciliatore" (1898-1920).

* * *

56 Ricerche statistiche sul Granducato di Toscana raccolte e ordinate da Attilio Zuccagni Orlandini, tomi I, III e V, Firenze 1848-1854.

57 La nuova legge sulla amministrazione comunale e provinciale commentata con la dottrina, la legislazione comparata e la giurisprudenza, a cura di G. SAREDO, II-III, V e appendice, Torino 1892-1896.

58 Guida teorico pratica ad uso nei Comuni del Regno nei rapporti con l'autorità militari, a cura di E. BALESTRAZZI-A. FERRARI, Parma 1904.

59 C. ASTENGO-C. SERVI, Dizionario amministrativo, Roma 1906.



1. Inventario degli "instrumenti, contracti e scripture" della comunità di Sinalunga. 1560 agosto 5, con aggiunte del 1561 giugno 10 e del 1563 febbraio 15.

ACSI, Archivio preunitario 1, parte 7a, cc. 1r-4v.

"In Dei nomine, amen. Anno 1560, inditione tertia, die vero quinta augusti, Pio quarto pontifice maximo et Ferdinando primo Romanorum imperatore.
Inventario di più instrumenti, contracti e scripture dela comunità d'Asinalonga, dati e consignati a Girolamo di ser Francesco Pagni, sindico di detta comunità per un anno prossimo, consegnatogli per Austino di Pavolo di Michele e compagni priori per deliberatione del Conseglio, e prima:
[1] La data di S. Martino a ser Austino di Giovanni del Ghezzo in cartapecora.
[2] Un'altra data in cartapecora a ser Ansano di Martino di Gratia di S. Martino.
[3] El patronato dela pieve a Mensule di Sinalonga in due brevi in cartapecora, uno di papa Pio secondo e l'altro del reverendo Acciaiuoli vescovo d'Arezzo, 1464 e 1460 [=1461]233.
[4] Un'altra data di S. Martino a ser Bartolomeo di ser Iacomo di Daniello per la morte di ser Domenico di Giovanni, 1473.
[5] Un'altra data di S. Martino a ser Angelo di Niccolò Zeppi, 1553.
[6] Bolla di ser Mariano di Niccolò Ghezzi dela pieve, 1517.
[7] Bolla di ser Angelo Saletti piovano, del'anno 1531.
[8] Uno instrumento di certi petroiani con altri da Petroio in cartapecora, 1503.
[9] Vendita del mulino del comune d'Asinalonga già a Cecco di ser Pagno, 1444.
[10] Un mandato del comune d'Asinalonga in persona di Chrigi Pinzuto e Nanni di Biagio, 1523.
[11] Un altro mandato in causa de' foianesi e di Asinalonga.
[12] Decreto dele mura d'Asinalonga.
[13] Decreto del mercato di giovedì.
[14] Lodo fra la comunità d'Asinalonga e Pietro di Giovanni Sozzini.
[15] Un mandato di donna Nanna d'Arezo.
[16] Un compromesso infra e torritesi e bettollini, 1519.
[17] Un lodo infra la comunità d'Asinalonga e Niccolò Orlandini, 1491, rogato di mano di ser Filippo Galli.
[18] Un lodo della comunità d'Asinalonga con Iacomo di Pietro dal Monte a Follonico.
[19] Un compromesso tra il comune e gl'Orlandini nel reverendo cardinale, 1472.
[20] Una data di S. Martino a ser Gismondo Morelli, 1548.
[21] Un decreto di hedificar case nele carbonaie.
[22] Ritratto dela corte di Foiano ed Asinalonga e loro effigie.
[23] Confini fra la comunità d'Asinalonga e Torrita.
[24] Confini e termini fra le comunità di Foiano ed Asinalonga in un libro di sei fogli in cartapecora.
[25] Un'altra cartapecora de' confini detti tra Foiano e Asinalonga, rogato ser Francesco Martini da Sciano.
[26] Un libretto dela divisione dele terre dele Chiane tra Asinalonga e Torrita, in cartapecora di carte otto, di mano di ser Antonio Campana.
[27] Un libretto de' beni più compri dala comunità d'Asinalonga, rogato per ser Francesco Antonio Catherini da Siena.
[28] Una carta di procura in causa degl'Orlandini, rogata ser Iacomo di Chelangelo Buonaggionti.
[29] Un libretto di quattro carte dela lite tra Asinalonga, Bettolle e Torrita, rogato ser Francesco Figliucci.
[30] Un decreto del'absolutione dele tasse dela rocca di Monticchiello.
[31] Un lodo in cartapecora sopra el Capo del Melagriano, rogato ser Filippo Galli da S. Quirico.
[32] Una carta rosa di procura, rogato ser Niccolò di ser Bartholo, 1444.
[33] Gratia fattaci dal Comune di Siena nel 1472.
[34] Gratia del'imposta fatta ala comunità del'anno 1464.
[35] Compra dele Poza del'anno 1395.
[36] Un mandato a far la triegua con certi d'Arezo.
[37] Un contratto di più pezi di terra compri dal comune d'Asinalonga nel 1447.
[38] Un foglio scripto in cartapecora che dice: Condennatione per causa del Vargnano.
[39] Un ruotolo di cartapecora di nove braccia in circa con nove instrumenti di più cose pertinenti ala comunità.
[40] Un altro ruotolo dela medesima longheza con nove instrumenti.
[41] Più contratti dele selve dele Piane in un ruotolo di quattro braccia.
[42] Un altro ruotolo di sei braccia in circa di più instrumenti tra Asinalonga e Scrofiano.
[43] Un libretto in cartapecora con le tavolette di legno di carte 24, dove appare el lodo con li Orlandini, l'assolutione generale di tutti gl'homini et il lodo de' confini con Scrofiano.
[44] Una deliberatione di Balìa, 1496.
[45] Un contratto dele case guaste per fare la rocca, 1401.
[46] Carta pertinente al comune et al comune del Poggiuolo, 1440.
[47] Vendita dela fraternita di S. Maria dela Nieve.
[48] Mandato a messer Vettorio Griffoli, 1518, in causa di Bettolle.
[49] Lodo per cagione dele selve dele Piane, 1379.
[50] Nove scripte legate insieme in carta bambagina.
[51] Un mandato in cartapecora.
[52] Un altro mandato.
[53] Vendita del comuno d'un pezo di terra a Gratia di Biagio, 1435.
[54] Mandato del comune di Bettolle, 1518.
[55] Lodo dela corte del Poggiuolo, 1445.
[56] Compra del comuno di più pezi di terra, 1442.
Actum in palatio comunis Asinalonge, coram et presentibus Nanne Bandini et Nanne Fecis Angeli testibus.
Ego Hannibal Bencivennis notarius et ad presens locum tenens potestatis Asinalonge rogatus.
(segue d'altra mano) Qui di sotto saranno per me Giovanni d'Antonio, notaio pubblico lucignanese et officiale al presente d'Asinalonga, scritte et per inventario annotate le infrascripte scripture attenenti alla comunità d'Asinalonga et consignate a Girolamo Pagni sopra decto, tutto per autorità di Nanni di Fece et Nanni Bandini, homini haventi comune disserro autorità sopra di ciò, questo dì 10 di giugno '61 et son queste:
[57] Una carta di licentia di posser fare et edificare la steccaia nel fiume della Foenna per uso del molino di Monte Martino, scritta sotto l'anno 1464 et il dì 4 del mese d'ottobre, la qual licentia apare data da Mariano di Meio di Colaio, altrimenti Meio Grosso, et altri, come in dicta carta commissario del magnifico Comune di Siena, rogato ser Alberto di Daniello notaio senese.
[58] Un lodo dato da Rinaldo Petrucci cavaliere et doctore Bartolomeo Borghesi et Giovanni Palmieri doctore et terzo infra la stecca del molino d'Asinalonga et de Lucignano et confini di dette comunità, di mano di ser Pagno Pagni exemplato da esso da una carta scritta per ser Giovanni di ser Andreoccio senese, come mi è parso così intendere, che per rasura della carta non bene si è possuta descrivare, rogata sotto il dì 15 d'aprile 1524.
[59] Uno lodo dato da messer Bernardino de' Medici da Lucca, capitano di iustitia in Siena, con messer Orlando Mariscotti, per conto della lite fra la comunità nostra e quella di Scrofiano per conto della steccaia come in esso sotto il dì 5 di marzo 1547, rogato per ser Giulio Alberto et exemplato per mano di ser Andrea Subbiani prete.
(segue d'altra mano) Item di comissione de Francesco di Nenzo camarlengo e de' compagni priori si agiugne come da basso le presenti scritture si sonno remesse nel cassone questo dì 15 di febbraio '62:
[60] Il libro delle donzelle.
[61] Il libro de' compratori del'entrate d'anni 15.
[62] (d'altra mano) Una bolla o ver data del benefitio di S. Lucia d'Asinalonga et confirmatione di esso benefitio fatta nella persona di ser Cristofano Mazzacorvi sotto l'anni del Signore 1531 et il dì ultimo di maggio, segnata con sigillo del vescovo di Pientia in piombo et cera rossa".

2. Atto d'istituzione di cancellerie in alcune comunità dello Stato senese234. 1580 agosto 23.

ASS, Quattro Conservatori 40, cc. 181r-182v.

"Martedì alli XXIII di agosto [1580]. [...].
Li magnifici signori Quattro Conservatori dello Stato senese per S.A.S., osservato etc. et ottenuto etc., attese le suppliche fatte a S.A.S. nostro signore per l'infrascritti dottori e notai, et vista la commissione dell'illustrissimo signor governatore sotto questo dì al magistrato loro, et per comandamento di S.A.S. con la nota delle deputationi fatte di più cancellieri per servire all'infrascritte comunità di questo suo felicissimo Stato, deliberarono etc., elessero et publicorno per stare in offitio a beneplacito di S.A.S. per cancellieri dell'infrascritte comunità, et prima:

Chiusi messer Andrea Marsili da S. Gimignano
Montalcino messer Pierantonio Minucci da Volterra
Massa et Tatti messer Antonio Incontri da Ripomarancie
Radicofani e Contignano messer Ottavio Incontri da Volterra
Sovana messer Domenico Manzoni da Colle
Pienza
Monticchiello
Rocca d'Orcia
Castiglione d'Orcia
messer Fausto Lupi da S. Gimignano
Casole
Mensano
Monteguidi
Radicondoli
messer Francesco di ser Giovanbattista Pasci da Colle
Grosseto et Istia messer Gherardo Tancredi da Colle
Sarteano ser Girolamo Buonacorsi da Colle
Arcidosso
Castel del Piano
Montelatrone
Seggiano et
Montegiovi
ser Anibale Rossini [sic, ma: Rosini] da Sarteano
Campagnatico
Batignano
Montorsaio et
Montepescali
ser Aurelio Tartagli d'Arcidosso
Asinalonga
Torrita con le ville di
Bettolle et
Ciliano
ser Nazzario Dati da S. Gimignano
Piancastagnaio
Abbadia S. Salvatore et
Campiglia
ser Giuseppe Scheggi senese
Saturnia
Montemerano
Manciano et
Pereta
ser Deifebo Pretiani
Roccastrada
Sassofortino
Montemassi
Roccatederighi et
Civitella
ser Girolamo Acquisti da Castiglione
S. Casciano
Celle
Figghine et
Castiglioncello
ser Oratio Leonori da Massa
Gavorrano
Giuncarico
Colonna
Ravi
ser Vettorio Ballati
Capalbio messer Rinaldo Brandini maestro di scuola con vinti scudi l'anno.

Et commesseno darseli la nota dell'instructione mandata da S.A.S., soscritta per mano del cancelliere del magistrato loro o suoi coaiutori, la copia della quale ciascuno devi registrare nel principio de' libri delle deliberationi della sua cancellaria et se ne comanda a ciascuno l'osservanza. Et a fine che possino exercitare l'offitio loro, S.A.S. ha dichiarato a' cancellieri dottori per salario et previsione ordinaria scudi centovinti di moneta l'anno per ciascuno et alli notari scudi novantasei simili per ciascuno, da pagarsi da' camarlinghi di dette comunità alla fine d'ogni mese o di due mesi, a beneplacito di detti cancellieri, da cominciare detta previsione il dì che pigliaranno l'offitio, il qual preso s'intenda finito l'offitio di cancellieri che vi sono di presenti. Et dove alcuni hanno cura di più comunità, si paghi detto salario secondo la distribuzione da farsene altra volta. Et commesseno significarsi a ciascuno che quanto prima venghi a Siena per andare a pigliare il suo officio, et alli capitani, potestà et officiali commesseno scriversi che significhino a' rappresentanti le comunità et a chi attiene che li ricevino gratamente et per tali li riconoschino et che dieno il possesso di dette cancellerie et esseguano quanto sopra, et nell'exercitar l'offitio loro gli si presti ogni honesto aiuto et favore. Mandantes etc.".

3. Istruzioni ai cancellieri dello Stato senese. 1580 agosto.

ASS, Quattro Conservatori 1499, cc. 140r-141r235.

"Instrutione da darsi alli cancellieri delle comunità dello Stato di Siena del magistrato de' magnifici signori Quattro Conservatori.
Imprima, sarà obligo loro intervenire a tutte le tratte et elecioni delli offici delle comunità et rogare tutte le deliberationi et fare altre scritture che occorreranno a dette comunità secondo li ordini de' luoghi et legge del magistrato, et fare tutto quello che son soliti fare li cancellieri et esser reverenti alli rappresentanti le medesime comunità, usando sempre amorevoli advertimenti, et di quanto occorre alla giornata di cose meritevoli darne notitia all'illustrissimo signor governatore et al magistrato.
Dovranno proporre et intervenire ne' luoghi stessi a tutte le vendite dell'entrate della comunità, insieme con li priori o di chi altri facci di bisogno, et intervenire in tutti li saldi delle ragioni de' camarlenghi et tenere l'ochio all'entrate, oblighi et altro de' luoghi pii, procurando che s'osservino li ordini, et per resecare le spese alle comunità dovranno fare il sindacato et esser sindici de' capitani, podestà et offitiali di giustizia.
Dovranno tenere i libri et scritture publiche per inventario sotto la loro custodia, conservare li originali et dare copia a ciascuno con le solite mercedi et alle comunità senza pagamento alcuno et operare che li pagamenti da farsi in Siena a più magistrati et altri si faccino a tempi et senza spesa delle comunità.
Dovranno, dove non sono scrivani deputati, tenere conto d'entrate et uscite delle comunità et fare le polizze a' camarlenghi che paghino et ricevino, et dove sono li scrivani soscrivere le politie avanti che il camarlengo paghi, accioché per mano loro passi entrate et uscite, et non lassare fare spese extraordinarie senza licenza del magistrato.
Sarà obligo loro intervenire con il misuratore et uno de' priori o massaro alla misura de' terreni per i terratici, procurare che si risquotino buoni grani, che si conservino sotto le due chiavi et tener l'occhio a' ricrescimenti d'essi, scrivere l'occorrentie delle comunità per resecare ispese d'ambascerie e far pagare li debitori del comune, acciò si possi fare i pagamenti e procurare che passino realmente gl'annoveri delle bestie rispetto li pagamenti delle fide che si pagano alle comunità.
Dovranno tenere i libri dell'estimo et levare da chi vende et porre a chi acquista infra il termine che sarà dichiarato et fare vive molte entrate di comune, quali sono godute hoggi da particulari, con darne notitia al magistrato.
È proibito a ciascuno advocare et procurare ne' luoghi della medesima cancelleria.
Dovaranno tenere ragguagliato il magistrato medesimo in che termine si trovino le bandite di ianda et herba avanti il tempo delle vendite che si fanno in Siena et dare notitia d'ogni altra cosa che conosceranno essere benefitio di comune, et di più fare tutto quello che alla giornata li sarà ordinato. Nello Nelli, doctore et cancelliere de mandato".

4. Inventario dell'archivio della comunità di Sinalunga. 1580 settembre 4.

ACSI, Archivio preunitario 3, c. 91r [1580 settembre 4].

"1580. Inventario de' libri et scritture della comunità di Asinalonga consegnate a me Horatio Daddi, cancelliere di detta comunità electo da Sua Altezza Serenissima, da Nanni di Bandino kamarlengo, Biagio Venturucci et li compagni honorandi priori et rapresentanti la detta comunità, questo dì quattro di settembre anno detto.
Imprima, il presente libro delle deliberationi et reformagioni.
Un libro di condotte.
Un libro detto l'affitti.
Un libro detto il caleffo.
Un libro delle donzelle.
Libretto di perpetue.
Un libro bia[n]cho dove sonno alcune fede copiati, che ha da servire per rincontro de' camarlenghi.
Un libro di reformagioni vecchio.
Un libro della lira.
Un libro detto le memorie.
Una lira vecchia.
Un libro di memorie vecchie.
Un libro di stime delle selve del comune.
Un libro di foglio stracciato detto le donzelle, di fogli scritti 196, che apare n'è stati stracciati alcuni.
Libro detto le tre correggie.
Uno spoglio de' terratici del'anno '63.
Un libretto di carta pecorina di tavole dove sonno alcuni capitoli et terminazioni con Scrofiano"236.

5. Inventario dei "libri" della comunità di Bettolle consegnati al cancelliere della comunità di Sinalunga e inventario dell'archivio di questa comunità. 1589 gennaio 18-1590 maggio 14.

ACSI, Archivio preunitario 12, cc. 150v, 158v-159r.

"Il dì 18 di gennaio '88 [=1589] io Orazio Ristori da Lucignano, notaio del molto magnifico signor capitano di giustizia di Sinalonga, ho ricevuto in consegna dallo spettabile ser Gismondo Zeppi, cancelliere sostituto,[...] l'infrascritti libri della comunità di Bettolle, cioè:
Rincontro di camarlenghi.
Un libro di danno dato al tempo di Antonio detto Spina.
Un libro detto spoglio di debitori.
Un libro di danno dato al tempo di Tista di Bartolomeo.
Un libro di capitoli e deliberazioni.
Un libro di condotte e debitori.
Un libro dele promesse.
Un libro di tasse di poderi.
Un libro vecchio di danno dato al tempo di Francesco Bevelacqua campaio.
Un libro cominciato l'anno 1559 delle cose apartenenti al comune di Bettolle.
Un libro del danno dato del'anno 1582.
Due libri vecchi de' camarlenghi.
Il dì 4 di maggio 1590 io Domenicho di Augustino Cenni, camarlengo della comunità di Sinalonga, ho riceuto dallo spettabile ser Filippo Contini, notaio del molto magnifico signore Anibale Salvani nostro capitano di giustitia di Sinalonga, tutti li sopradetti libri et scritture descritte in detto inventario eccetto che [...].
Et di più ho riceuto dal detto ser Filippo l'infrascritti libri et scritture del comuno di Sinalonga et Bettolle, in prima:
- Sinalonga.
In prima due libri del danno dato.
Due libri delli rincontri di Pietro di ser Andrea Tosi camarlengo.
Uno libro delli rincontri di Francesco Terrosi camarlengo.
Uno libro delli rincontri di Antonio di Pietro camarlengo.
Una filza di più politie con certi decreti al tempo di Francesco Terrosi camarlengo.
Una filza di più politie con certi decreti al tempo di Antonio di Pietro camarlengo.
- Bettolle, seguitano scritture non nominate nello inventario.
Libro della entrata et uscita al tempo di Meio Casagni camarlengo di Bettolla.
Uno libro del danno dato del'anno 1588 al tempo di Santi Terrosi compratore.
Et per essere così la verità a quanto di sopra si contiene ed è scritto, io Pomponio Vanni di Sinalonga notaio, come privata persona, a nome del detto Domenico perché disse non sapere scrivare et con sua presentia, consenso et licentia, ho fatto la presente fede di mia propria mano nel palazzo di Sinalonga questo dì ed anno sudetto, quale scritture detto Domenico camarlengo le deve consegnare al notaio successore del nuovo capitano secondo l'ordine et solito".

6. Deliberazione del Consiglio ordinario della comunità di Sinalunga in merito alla richiesta di annessione presentata dalla comunità di Bettolle. 1593 gennaio 17.

ACSI, Archivio preunitario 3, c. 233r.

"Al nome di Dio, amen. Adì 17 di gennaio 1592 [=1593], in domenica. Convocato e congregato il publico et general Conseglio della terra di Senalonga nella solita sala, secondo gli ordini per li honorabili camarlengo e priori, furno fatte l'infrascritte proposte, videlicet:
Sopra la generale fu dato licentia a ciascuno di poter dire sopra la generale quanto gli parrà per utile e servizio della comunità.
Di poi nel Consiglio ordinario furno fatte l'infrascritte proposte:
[...].
2. Sopra la domanda fatta dalla comunità di Bettolle alla nostra comunità, domandante essere unita et sottoposta alla detta nostra comunità. [.,.].
Ser Agnolo Martini, uno del numero di detto Conseglio, ritto in piedi, invocato il nome di Dio, impetrate le solite licentie et servate le cose da servarsi, consigliando sopra la prima proposta del Conseglio ordinario, tassato per alhora la generale, disse [...].
(in margine) Comunità di Bettolle annessa a Senalonga.
Item, consegliando sopra la seconda disse che, con buona gratia delli molto magnifici signori consiglieri, s'acceti et s'intenda accettata la comunità di Bettolle et unita alla nostra nel modo che domandano l'homini d'essa comunità di Bettolla, con patto però che sia libera et strigata da' debiti commessi fino questo giorno.
Messo il partito fu vento per lupini bianchi 21 e neri otto".

7. Inventario dell'archivio della comunità di Scrofiano. 1594 gennaio 4.

ACSI, Archivio preunitario 133, c. 79r.

"(in margine) Inventario de' libri comunitativi.
Il dì 4 di gennaio 1593 [=1594]. Inventario de' libri della comunità di Scrofiano lassati da me ser Giovanni Andrea Bruschi a ser Gismondo Pagni novo officiale, et prima:
Il presente libro delle memorie.
Un altro di memorie dette vecchie di carte 305 scritte.
Un libro di fitti vecchi di carte 231 scritte.
Un libro di fitti vecchi nel quale mancha molte carte in più luoghi, però non si numera.
Le reformagioni scritto fino a carte cento settanta cinque.
Il daziere scritto fino carte 232.
Il libro delle donzelle novo di carte 52 scritte.
Uno spoglio vecchio scritto fino carte 79.
Un libro di crediti scritto fino 83.
Libro di donzelle vecchio di carte 97 scritto.
La lira vecchia scritta fino carte 135.
Libro di perpetue nove di carte 300.
Libro di condotte et spoglio scritto fino fo. 118.
Libro di allogationi di terre et tavolature scritto fino a fo. 14 novo, il resto non cartolato.
Il libro delli statuti.
Il libro delle gabelle del piè tondo finito.
Il libro del mortaio.
Il marchio da coiame.
La chiave del granaio.
Io Gismondo Pagni notaio ho riceuto".

8. Inventario dell'archivio della comunità di Farnetella. 1610 luglio 21.

ACSI, Archivio preunitario 166, c. 60r.

"(in margine) Inventario.
Inventario fatto d'ordine di Battista di Pierantonio e Damiano di Matteo, scritto per le mani di me Cosimo Giannelli offitiale questo dì 21 di luglio 1610 di tutte le massaritie esistenti nel palazzo di giustitia di Farnetella, presenti Bartolomeo d'Agnolo e Domenico d'Austino, e prima:
Un cassone con sua chiave.
Una tavola.
Due banche.
Una lampana.
Uno sgabello.
Un paro di ceppi.
Uno staio di ferro.
Una stateia grossa.
Il bosolo. Un cassettino quadro per tenere le pallotte de' priori.
Un libro di statuti.
Un libro di memorie.
Un libro delle perpetue.
Un libro di terratici.
Un libro delle fedi.
Un libro di consegli.
Una cassa vecchia.
Io Domenico di Austino a nome e per concessione di detto maestro Camillo [sic], perché disse no' sapere schrivere, avere ricevuto quanto di sopra.
Io Iacomo di maestro Agniolo Cerretelli da Scrofiano a nome di Paschqua di Mariotto, oggi camarlego di questa comunità, perché disse non sapere scrivare mi so' sottoscritto per lui, quale dicie avere riceute le sopradette robbe".

9. Inventario dell'archivio della comunità di Scrofiano. 1611 maggio 10.

ACSI, Archivio preunitario 132, cc. 188v-189r.

"Al nome d'Iddio. Adì X maggio 16XI. Inventario et nota delli libri et scritture della comunità di Scrofiano consegnati a ser Simone Giuntini cancelliere dalli magnifici priori.
Uno spoglio che di presente si addopera et serve di carte trecento venti cartolaio et scritto fino a carte trenta sei.
Un libro di condotte di presenti serve et si addopera di carte trecento sette cartolato et scrittone carte trenta tre.
Un libro di perpetue di carte trecento cartolato et scritto in più luoghi di più perpetue.
Un libro di gabelle di bestie et tasse di poderi di carte cento cartolato et scrittone carte quaranta tre.
Un libro di terratici di carte dugento cartolato et scrittone carte sessanta nove.
Un libretto di quarto foglio detto spoglio quarto scrittone carte settanta una.
Un libro di condotte vecchie tutto scritto et sfogliato e dove mancha alcune carte.
Un libro di prese vecchie tutto scritto.
Il presente libro di memorie scritto fino alla presente carta.
Un libro di reformagioni et consegli scrittone carte dugento ventinove.
Io Simone Giuntini cancelliere ho ricevuto".

10. Inventario dell'archivio della comunità di Sinalunga. 1622 aprile 10.

ACSI, Archivio preunitario 13, c. 78v.

"Al nome di Dio, amen. Adì dieci aprile 1622.
Inventario delli libri et scritture della comunità di Sinalonga consegnate a me Ulivieri Nutarelli, cancelliere della medesima per ser Simone Giontini cancelliere anteriore.
1. Il presente libro intitolato le memorie nuove.
2. Il libro delle memorie in foglio reale cominciato l'anno 1567 e scritto fino a carte 270.
3. Un libro de' debitori corrente legato in cartapecora, cominciato l'anno 1595.
4. Libro de' debitori intitulato le tre correggie cominciato l'anno 1574.
5. Un libro de' debitori vecchio legato in cuoio rosso cominciato l'anno 1559, anzi libro delle preselle et affitti.
6. Libro delle reformagioni Consiglio cominciato l'anno 1572 legato in cartone coperta di cuoio rosso.
7. Libro delle stime cominciato l'anno 1572.
8. Un libro delle donzelle grande vecchio, comincia l'anno 1569.
9. Libro dove sono debitori le comunità sottoposte alle comunità [sic ], detto il libro di condotte, cominciato l'anno 1598
(segue cancellato) X. Libro delle donzelle vecchio grande, comincia l'anno 1569. Messo sopra (cfr. no 8).
XI. Uno spoglio di debitori e creditori cominciato l'anno 1604, intitolato libro de' debitori corrente in cuoio rosso.
12. Reformagioni cominciato l'anno 1602.
13. Spoglio corrente legato in cuoio rosso cominciato l'anno 1612.
14. Libro delle perpetue in cuoio rosso cominciato l'anno 1616.
15. Libro de' bandi in foglio reale antico legato in cuoio rosso (segue cancellato: Cominciato l'anno 1558, dove in dette carte ci è notato la compra del danno dato conceduto a Marcantonio di Paolo) cominciato l'anno 1566.
Nota che il libro quinto dove dice libro de' debitori deve dire libro delle preselle et affitti, cominciato l'anno 1559, e la prima presella fu venduta a Nenzo di Meio del Broglia, come appare nella prima carta.
16. Un libro di memorie vecchio cominciato l'anno 1558, che nella prima carta vi è notato Simone di Nanni di Fece, compratore delle terre e nell'altra faccia il danno dato venduto a Marcantonio di Paolo.
(d'altra mano). Nota che il libro delle donzelle è notato due volte, però si leva uno".

11. Inventario dell'archivio della comunità di Scrofiano. 1641 luglio 4.

ACSI, Archivio preunitario 134, c. 98r.

"Il molto eccellente signor dottore Niccolò Caterini, cancelliere stato di questa comunità di Scrofiano, in esecutione del soprascritto ordine, consegnò a me Alessandro Peccatori suddetto come uffitiale e cancelliere seguente di essa comunità per S.A.S. l'infrascritti libri della medesima, e sono cioè:
Il presente libro di memorie.
Un libro di perpetue cominciato l'anno 1593 con coperte di cartapecora.

Altro libro di perpetue con coperte di corame rosso con il repertorio in principio di tutti li debitori in esso per alfabeto.

Altro libro detto delle donzelle cominciato l'anno 1578 dove sono scritti li parentadi fatti in Scrofiano con coperte di corame rosso.

Altro libro detto lo spoglio cominciato l'anno 1629 con coperte di corame rosso.

Altro libro detto de' consigli cominciato l'anno 1628 con coperte di cartapecora.

Un libro del piè tondo con coperte di carta pecora".

12. Inventario dell'archivio della comunità di Scrofiano. 1649 luglio 29.

ACSI, Archivio preunitario 134, c. 131r.

"(in margine) Inventario dei libri della comunità.
Inventario delli libri e scritture appartenenti alla comunità di Scrofiano consegnati da me Niccolò Caterini, cancelliere stato di detta comunità, a messer Giovanni Landi, cancelliere sostituto dal magistrato delli molto illustri signori Conservatori, come per loro decreto del dì 29 di luglio 1649, et:
Il presente libro di memorie.
Un libro detto spoglio corrente.
Un libro delle perpetue correnti.
Un libro di memorie vecchie.
Un libro di condotte vecchie.
Un libro di consigli corrente.
Tre spogli vecchi.
Un libro di consigli vecchio.
Un libro di affitti e perpetue vecchie.
Un libro di perpetue vecchie.
'L libro delle donzelle sta in palazzo.
'L libro della lira.
'L libro delle tasse.
La bolla del'erectione della collegiata in una cassetta di legno.
Io Giovanni Landi suddetto ho ricevuto questo dì 25 agosto 1649".

13. Inventario dell'archivio della comunità di Sinalunga. 1676 agosto 10.

ACSI, Archivio preunitario 14, cc. 44v-45r.

"Al nome di Dio, amen. L'anno del Signore 1676, indizione 14, il dì 10 del mese di agosto. Constituiti personalmente, convocati nella publica cancelleria il molto eccellente signor dottor Francesco Fece Naldini, camarlengo e gonfaloniere, e il caporale Niccolò di Francesco Cafaggiuoli, priore, assenti l'altri, [...] consegnarono a me Cesare Sisti, cancelliere sostituto, le lettere, libri e supellettili che nella seguente faccia sono annotati, mediante il molto reverendo signor Lodovico Battigalli herede dello spettabile signor Tommaso Golli Martini cancelliere defonto, e sono come segueno:
Inventario di tutti i libri, scritture e massaritie esistenti nella cancelleria della magnifica comunità di Sinalunga consegnate a me infrascritto in virtù del decreto registrato come nella retrofaccia dal molto reverendo signor Lodovico Battigalli, herede del quondam spettabile ser Tommaso Golli Martini, cancelliere stato di detta comunità, e sono l'infrascritte cioè:
Il libro delle memorie del 1558.
Il libro delle memorie del 1567.
Il libro delle memorie del 1612.
Il presente libro delle memorie del 1669.
Il libro di contratti e scritture dotali e, come si dice, il libro delle donzelle del 1569.
Il libro delle stime del 1572.
Il libro delle linee del 1625.
Il libro di consigli vecchii del 1602.
Il libro della lira del 1570.
Il libro di consegli del 1572.
Il libro di consegli del 1629.
Il libro di bandi.
Il libro d'entrata et uscita di camerlenghi del 1615.
Il libro delle robbe spettanti alla sacrestia della collegiata della Santissima Trinità.
Il libro delle perpetue segnato A.
Il libro delle perpetue segnato B.
Il libro delli debitori a grano del 1559.
Il libro delli debitori del 1574.
Il libro delli debitori del 1604.
Lo spoglio del 1595.
Lo spoglio del 1598.
Lo spoglio del 1612.
Lo spoglio del 1626.
Lo spoglio del 1640.
Lo spoglio del 1655.
Lo spoglio del 1670.
Spoglio delli debitori della Madonna delle Nevi del 1658.
Altro spoglio delli debitori della Madonna delle Nevi del 1644.
Il libro di consegli del 1644.
Il libro dell'entrata et uscita della fabbrica del monasterio del 1635.
Il libro di proventi del 1636.
Il libro di prezzi di grani del 1664.
Due libri dell'imposta della Foenna del 1630 e 1634.
Molti libri d'entrata et uscita di camarlenghi esistenti nell'armario.
Due filze di lettere.
Libri della comunità di Bettolle:
Lo spoglio del 1636.
Lo spoglio 1652.
Lo spoglio del 1673.
Il libro delle promesse.
Il libro di proventi e consegli.
Il libro delle fide.
Il libro delle perpetue in cartapecora.
Il libro di capitoli del danno dato.
Un libretto di quarto foglio del 1638 per il danno dato, cioè un libretto in carta pecora di sentenze a causa di danno dato, principiante: Pontone con Scrofiano.
Massaritie: [...].
Un armarietto per tenervi i libri".

14. Inventario dell'archivio della comunità di Scrofiano. 1711 ottobre 30.

ACSI, Archivio preunitario 135, cc. 84v-86v.

"(in margine) Inventario de' mobili e libri del palazzo di giustizia.
Al nome di Dio, amen. Inventario de' mobili del palazzo di giustizia di Scrofiano fatto e formato per me infrascritto cancelliere di detta comunità questo dì 30 ottobre 1711 [...]:
Una cassa di quercia di 'braccia quatro con sua serratura e chiave, dentrovi l'infrascritti libri, cioè:
Spoglio corrente de' debitori di detta comunità incominciato l'anno 1697.
Altro spoglio incominciato l'anno 1680 di carte trecento due.
Altro spoglio incominciato l'anno 1650 di carte trecento.
Altro spoglio incominciato l'anno 1573 di carte trecento trentasei.
Altro spoglio incominciato l'anno 1665 di carte trecento una.
Altro spoglio incominciato l'anno 1650 scritto fino a carte dugento settanta sette.
Altro spoglio incominciato l'anno 1628 scritto fino a carte trecento quaranta quattro.
Altro spoglio che per essere senza coperte e lacero non si scorge di che anno sia incominciato né di quante carte sia.
Altro spoglio detto le condotte vecchie incominciato l'anno 1606 scritto fino a carte setant'una.
Altro spoglio incominciato l'anno 1564 che per esser senza coperta e lacero non si vede la quantità delle carte.
Perpetue correnti incominciate l'anno 1706.
Perpetue incominciate l'anno 1650 scritte fino a carte dugento venti.
Perpetue incominciate l'anno 1617 scritte fino a carte dugento ottanta sette.
Perpetue incominciate l'anno 1593 scritte fino a carte dugento ottanta nove.
Perpetue incominciate l'anno 1571 scritte fino a carte dugento trenta due.
Perpetue e fitti vecchi incominciati l'anno 1547 di carte dugento trenta.
Libro de' consigli correnti incominciato l'anno 1699.
Altro de' consigli incomincianto l'anno 1628 di carte cento novantotto.
Altro de' consigli incominciato l'anno 1662 di carte cento.
Altro de' consigli incominciato l'anno 1678 di carte cento cinquanta cinque.
Libro corrente detto delle donzelle incominciato l'anno 1707 di carte trecento.
Altro libro delle donzelle incominciato l'anno 1528, dico 1528, di carte dugento trenta nove.
Il presente libro delle memorie incominciato l'anno 1620 di carte cento trentasei, anzi dico incominciato l'anno 1699.
Altro libro delle memorie incominciato l'anno 1620 di carte cento trentasei.
Altro libro delle memorie incominciato l'anno 1587 di carte dugento quarantasei.
Un libro detto della lira incominciato l'anno 1560 scritto fino a carte cento trentasei.
Un libro detto le tasse incominciato l'anno 1561 scritto fino a carte cento trentatré.
Un libro de' mortai incominciato l'anno 1656 scritto fino a carte trecento sette.
Un libro del piè tondo incominciato l'anno 1610 scritto fino a carte cento quaranta.
Il libro corrente de' terratici incominciato l'anno 1701.
Un libro detto lo spoglio de' debitori della fraternita di S. Orsola incominciato l'anno 1664 di carte cento novantasette.
[...]237.
Il libro delli statuti di questa terra di carte cento ventisette con fibbie d'ottone e bullettini d'ottone.
[...].
Allibale Cenni cancelliere".

15. Inventario dell'archivio della comunità di Sinalunga. 1741 dicembre 12.

ACSI, Archivio preunitario 14, cc. 316v-318v238.

"Adì 6 maggio 1741. Inventario dei libri et altro spettanti alla cancelleria della comunità di Sinalonga consegnati dalli signori eredi del fu molt'eccellente signor dottor Giovanni Carlo Caterini, cancelliere stato di essa comunità, al molt'eccellente signor dottor Pietro Maria Cinelli, cancelliere eletto pro interim dall'illustrissimi signori Quattro Conservatori fin sotto il dì 9 dicembre stante, fatto questo dì 12 dicembre 1741 coll'assistenza deli magnifici signori capitano Iacinto Terrosi, Pietro Gonzi e Mariano Terrosi gonfaloniere-camarlengo e priori rappresentanti la detta comunità.
Un libro intitolato memorie 2 principato il 1567 di carte 270 con fogli laceri nel principio e terminante: Simone Pieri notaio.
Altro libro intitolato memorie 3 di carte 400 scritto sino a carte 384 principiato il 1612 con carte lacere nel principio.
Un libro intitolato de' bandi principiato il 26 luglio 1566 e che comincia: Venerdi alli 26 di luglio 1566 i magnifici signori offitiali di Balìa della città di Siena; e scritto sino a carte 169 terminante: 1691 signor Domenico Domenici lire 49, signor Antonio Feci lire 80; con la nota a carte 245 de' debitori vecchi e inesigibili di detta comunità.
Un libro della lira principiato il 1570 principiante: Antonio di Francesco di Tognaccio denunzia gl'infrascritti beni; scritto fino a fo. 222 e terminante: ser Mariano Domenici di Sinalonga, notaio pubblico senese, sotto il dì 25 marzo dell'anno 1601.
Un libro di riformazioni dell'anno 1572 scritto fino a carte 345 dove termina.
Un libro di memorie intitolato memorie vecchie del 1558 lacero sì nel principio che nel fine.
Altro libro di memorie incominciato al tempo delli signori rappresentanti Giovanni Battista di Niccolò di Giovanni Battista Cenni camarlengo, dottor Bartolomeo del signor dottor Francesco Serpetri, Pietro di Domenico Domenici e Lazzaro di Francesco Trombelli priori e Tommaso Golli Martini cancelliere, scritto fino a carte 316 terminante: Agostino Seratti auditor fiscale; che è il presente.
Un libro di contratti e scritture dotali principiato il 1567 scritto fino a carta 149 terminante: dottor Giovanni Carlo Caterini cancelliere rogato.
Un libro delle linee segnato A principiato il 1625 di carte 300.
Altro libro di linee segnato B principiato il 1685 di carte [vacat] e scritto fino a carte 213.
Altro libro di perpetue segnato A principiato il 1616 scritto fino a carte 184.
Un libro intitolato stime di boschi principiato il 1652, anzi il 1572, scritto sino a carte 318.
Un libro intitolato spoglio de' debitori principiato il 1595 di carte 297, tutto scritto.
Altro spoglio principiato il 1598 scritto sino a carte 142.
Altro libro di debitori principiato il 1574 scritto sino a carte 240, dove termina.
Altro spoglio principiato il 1655 scritto sino a carte 296.
Altro spoglio principiato il 1670 terminante a carte 299.
Altro spoglio dei debitori a grano del 1559 scritto sino a carte 175.
Altro spoglio cominciato il 1640 scritto sino a carte 289.
Altro spoglio cominciato il 1626 scritto sino a carte 306.
Altro spoglio cominciato il 1612 e terminato il 1626 e scritto sino a carte 249.
Altro spoglio principiato il 1604 e terminato il 1614 e scritto sino a fo. 300.
Altro spoglio principiato il 1685 e terminato il 1706 a carte 294.
Altro spoglio principiato il 1706 e terminato il 1728 colla vendita delle preselle a carte 245.
Altro spoglio principiato il 1729 e scritto sino a carte 135 colla partita del signor capitano Mariano e signor Cristofano Terrosi.
Un libro di proventi principiato il 21 dicembre 1678 e scritto sino a carte 198 terminante: dottor Giovanni Carlo Caterini cancelliere rogato.
Un libro di consigli principiato il 1679 al tempo del signor ser Grazia Martini cancelliere scritto sino a carte 305 terminante: Io Annibale Cenni cancelliere rogato.
Un libro di consigli principiato il 13 giugno 1706 scritto sino a carte 225.
Altro libro di consigli principiato il 29 giugno 1737 e scritto sino a carte 42.
Altro libro di consigli principiato il 17 aprile 1629 scritto fino a carte 293.
Altro libro di consigli e deliberazioni principiato il 26 dicembre 1655 scritto sino a carte 300, dove termina.
Altro libro di reformagioni nuove principiato il 24 febbraio 1602 scritto sino a carte 295, dove termina.
Uno spoglio di provisionati principiato al tempo del signor dottor Anibale Cenni segnato A l'anno 1707 scritto sino a carte 181.
Un libro di perpetue segnato C principiato il 13 dicembre 1702 scritto sino a carte 163.
Uno spoglio principiato il 1658 scritto sino a carte 288 dove termina.
Un libro nuovo de' proventi principiato il 10 marzo 1737 scritto sino a carte 12.
Altro libro di proventi principiato il 1636 scritto sino a carte 199.
Un libro di prezzi del grano principiato il 7 agosto 1708 di carte 80, terminato il 12 giugno 1736.
Altro libro di prezzi di grano principiato il 12 febbraio 1685 terminato il 31 luglio 1708 a carte 100.
Lo spoglio de' debitori per causa della nuova gabella della carne principiato il 25 settembre 1716 e scritto sino a carte 245 dove termina.
Altro libro de' prezzi del grano principiato il 19 giugno 1736 scritto sino al 5 dicembre 1741.
Altro libro de' prezzi del grano principiato il 1664 e terminato il 5 febbraro 1685.
Un libretto in quarto principiato il 1634 continente tutti quelli tengono beni sottoposti all'imposizione fatta per la spesa dell'assetto della Foenna scritto sino a carte 130.
Un libretto in quarto di cartapecora e fodare di tavole continente le sentenze per causa di danni e principiante: Puntone con Scrofiano.
Altro libro continente l'imposta fatta per la Foenna il 1630.
Altro libretto in quarto strappato dal principio continente l'entrate et uscite del comune del Poggiuolo.
Uno spoglio di debitori del comune di Bettolle principiato il 1652 e scritto sino a carte 190 terminante: Tommaso Golli Martini cancelliere.
Spoglio di debitori di detta comunità di Bettolle principiato il 1673 scritto sino a carte 195.
Un libro de' proventi e consigli di Bettolle principiato il 10 aprile 1621 scritto sino a carte 47.
Altro spoglio di debitori di detta comunità di Bettolle, principiato il 30 settembre 1636 scritto sino a carte 186.
Un libretto in quarto delle fide della comunità di Bettolle principiato il primo novembre 1605 e scritto sino a carte 67.
Un libro detto spoglio debitori di detta comunità principiato il 1697 scritto sino a carte 195.
Altro spoglio di detta comunità principiato il 1716 scritto sino a carte 144.
Un libro de' debitori della compagnia della Madonna delle Grazie principiato il primo agosto 1606 scritto sino a carte 206 dove termina.
Altro libro dei debitori di detta compagnia principiato il 10 agosto 1685 e terminante il 2 settembre 1727 a carte 85, dove termina.
Altro libro continente consigli e memorie della comunità di Bettolle principiato il 1713 scritto sino a carte 57.
Un libro dei debitori della di contro compagnia della Madonna delle Grazie segnato B principiante: Pietro del quondam Sebastiano Caporali; scritto sino a carte 11.
Spoglio dell'opera di Sinalonga principiato il 1715 scritto sino a carte 103.
Spoglio de' debitori della fabbrica del monastero di Sinalonga principiato il 15 aprile 1634 scritto sino a carte 70.
Libro d'entrata et uscita de' camarlenghi di detta fabbrica del monastero principiato il 16 marzo 1635 scritto sino a carte 118.
Spoglio segnato B di detta fabbrica principiato il 13 febbraro 1690 scritto sino a carte 175.
Altro spoglio segnato C di detta fabbrica principiato il 1728 scritto sino a carte 104.
Libro d'entrata et uscita della compagnia di S. Croce principiato il 28 agosto 1711 scritto sino a carte 40.
Altro libro di debitori di detta compagnia di S. Croce principiato il 23 aprile 1728 scritto sino a carte 92.
Altro libro di debitori di detta compagnia di S. Croce principiato il 29 luglio 1618 scritto sino a carte 74.
Un libro di sindacati della compagnia di S. Rocco principiato il 25 gennaio 1676 scritto sino a carte 150.
Altro libro di debitori di detta compagnia di S. Rocco principiato il 19 gennaro 1676 scritto sino a carte 65.
Altro libro de' debitori dell'antedetta compagnia delle Grazie principiato il 9 novembre 1693 scritto sino a carte 58.
Più e diversi libretti d'entrata et uscita tenuta dai camarlenghi della comunità, monastero et opera.
E più e diverse lettere.
Un armadio con sua serratura e chiave per custodia di detti libri e scritture.
Due tavolini piccoli di legno bianco.
Una cassabanca di legname bianco e dentro la medesima i soliti ferraioli del camarlengo e priori per la residenza
Due sedie di legno fodarate di stiancia.
Una scanzia da tener libri.
Una tavola lunga di legno biancho.
Due casse assai use di legno biancho.
Una tavola con due banchette parimente di legname bianco.
Un letto a banchette di legname bianco.
Una cassettina dove prima si teneano i bossoli di Bettolle.
La chiave della cassetta del bossolo esistente nella cancelleria del palazzo di giustizia.
Due bossoli per fare i consigli coll'arme di S.A.R. e di S. Martino et un embuto di latta per votare i detti bossoli.
Un ferro che fu asserito essere della fonte pubblica.
Due chiavi dela porta di casa et altre della stalla.
E tutto presenti il signor dottor Camillo Cenni et il signor Francesco Pieri.
Io Pietro Maria Cinelli, cancelliere eletto che sopra, ho ricevuto detti libbri e quanto sopra, in fede mano propria".

16. Relazione sullo stato dell'archivio della comunità di Rigomagno inviata all'auditore Pompeo Neri da Anton Francesco Ghezzi commissario feudale di quella comunità. 1746 giugno 30.

ASF, Regia Consulta 463, no 6, cc. 108r-117v.

"Risposta all'istruzione del commissario del feudo di Rigomagno.
Illustrissimo signore, signor padrone colendissimo.
Accluso a questa mia trasmetto a V.S. Illma quel tanto che a mente della trasmessa lettera d'istruzzione significare le posso sopra i quesiti in quella proposti239, che è il fine di questa mia con cui facendole umilissime reverentie mi do l'onor di soscrivermi di V.S. Illma, umilissimo, devotissimo et obbligatissimo servitore Anton Francesco Ghezzi commissario e cancelliere. Rigomagno 30 giugno 1746.
Illustrissimo signore, signor padrone colendissimo.
Per soddisfare a quanto imposto mi viene per lettera istruttiva di V.S. Illma in data dal 21 marzo 1745 prossimo passato, a me trasmessa d'ordine dell'Illmo signore conte Lotario Ottieri, marchese di questo feudo, dall'Eccmo signore dottor Ferdinando Poggiarelli, auditore di questo feudo, e pervenutami sotto il dì 31 maggio 1746 prossimo passato, e rispondere ad uno ad uno ai quesiti in quella proposti, posso dire e significare quanto appresso, cioè:
Sopra il primo quesito dirò che fin dal 2 giugno 1616 restò infeudato questo luogo dal serenissimo Cosimo secondo de' Medici di gloriosa memoria allora Granduca di Toscana e da quel tempo in poi è stato sempre il medesimo governato da un dottore o notaio eletto per commissario dai respettivi signori marchesi pro tempore come riconoscer si può dai loro respettivi diplomi e due anni e mesi sono che la mia debol persona in tal carica si ritrova. Prima poi che tal luogo infeudato restasse, governato veniva questo offizio e luogo rispettivamente da un officiale dei signori podestà di Trequanda pro tempore dal quale di tanto in tanto le allora solite residenze quivi facevansi come ben riconoscesi da un libro di memorie e due spogli molto antichi di questa comunità che presentemente sotto la mia custodia ritrovansi.
Sopra il secondo quesito dirò che la raccolta di scritture che sotto alla mia consegna ritrovansi consiste in lettere, inventarii, processi civili e criminali e tutto è stato sempre tenuto ed è molto in confuso. In quanto alle lettere la maggior parte in filze ritrovansi e parte poi in fogli sciolti e l'inventari, a riserva di pochi che registrati si trovano nei libri infrascritti con i processi tanto civili che criminali, tutti in fogli sciolti ritrovansi, né mai questi fogli sono stati veduti e considerati per quanto ho sempre inteso per farne una separazione de' più importanti. Per quanto poi è a mia notizia, ed altresì per quanto indagare ho potuto da chi più tempo ha avuto in custodia quel tanto che alla mia consegna ritrovasi e con tutte le diligenze da me praticate, [tra] tutto ciò che sotto la mia custodia si trova non vi sono mai state né presentemente vi sono cartapecore non solo antiche ma né pure moderne.
Sopra il terzo quesito dirò che li statuti di questa comunità che alla mia consegna ritrovansi furono rinovati e riformati nel 1559 per li spettabili, onorevoli e savi uomini di questo comune Bartolommeo di Parre, Marcantonio di Domenico e Barna di Salvestro, eletti dal general consiglio di questo luogo et approvati e confermati dalli magnifici et eccelsi signori il signor capitan di popolo et i priori governatori della città di Siena per S.V. illma insieme con li spettabili signori Regolatori in numero sufficiente convocati e congregati in Concistoro, loro solita residenza per le cose pubbliche, né altri statuti vi sono essendo li vecchi per quanto appare nelli statuti predetti andati già male per la guerra; sono poi tali statuti manoscritti e di carattere alquanto facile a intendersi a riserva di poco che già spento si ritrova e di questi un solo esemplare se ne conserva ed è di pagine quarant'otto.
Sopra il quarto quesito dirò che alla mia consegna non esistono riforme o appendici di sorte alcuna.
Sopra il quinto quesito dirò che sotto la mia custodia non trovansi altri ordini emanati per il buon governo dell'offizio che i nuovi capitoli militari, emanati fin dal 1741 con motuproprio dell'augustissimo nostro sovrano, continenti il regolamento e privilegi concessi alle milizie nazionali di Toscana tanto a piedi che a cavallo.
Sopra il sesto dirò che sotto la mia consegna non trovansi altre leggi che li bandi ed ordini che appresso, cioè il bando in materia di sale ed aquavite, emanato fin dal 1745, altro bando in materia di polvere e salnitri, emanato fin dal 1742, altro bando in materia di denunzie delle sementi e raccolte, emanato fin dal 1744, altro bando sopra la nuova gabella delle selve, emanato fin dal 1744, altro editto sopra il bollo e gabella delle telerie forestiere comprese in detto bando, emanato fin dal 1745, altro bando sopra l'appalto generale della carta, cenci e carnicci, emanato fin dal 1732, altro bando sopra il nuovo appalto del bollo delle carte da giocare, emanato fin dall'anno 1733, altro bando sopra le denunzie de' castrati, agnelli e bestiame vaccino e proibente l'estrazzione senza licenza delle bestie di qualsivoglia sorte da macellare e grascie, emanato fin dal 1745, altro bando proibente il comprare o in qualunque altro modo ricevere dalli soldati d'un distaccamento del secondo reggimento di S.M.C. comandato dall'illmo signor capitano Giovannelli e dalle reclute che dalli medesimi verranno fatte, armi, livree e qualunque altra parte della loro montura e qualunque altra cosa che conoscersi possa non esser propria dei medesimi, emanato fin dal 1745, altro bando e dichiarazione sopra le fide de' bestiami, emanato fin dal 1743, altro bando concernente la proibizione di potersi introdurre, comprare, lavorare, ritenere, vendere o in qualsivoglìa modo contrattare sete o stracci da cernere nella città e Stato di Siena, emanato fin dal 1744, altro bando sopra le denunzie che sono tenuti di fare del vino raccolto per la parte li tocca i mezzaioli de' beni ecclesiastici e de' luoghi pii non tassati ad estimo, siccome gl'affittuari di tali beni del vino e del grano, emanato fin dal 1743, altro bando proibente l'estrazzione del corame crudo o peloso grosso e sottile, emanato fin dal 1744, altro bando proibente l'estrazzione e trasporto del vino negli stati alieni, emanato fin dal 1733, altro editto sopra l'introduzzione e marchiatura de' sottigliumi ed altre manifatture forestiere ammissibili, emanato fin dal 1745, e finalmente altro bando sopra la rinnovazione delle pene contro quelli che ardiranno arruolare, ingaggiare e pigliar soldo da potenze estere senza la permissione di S.M.C., emanato fin dal 1737, né altri bandi vi sono, atteso essere stati molte volte presentati e pubblicati dal cavallaro del tribunale di Sinalunga e non avervi lasciato alcun esemplare a me, e tutti li bandi che sopra descrissi stampati si trovano.
Sopra il settimo quesito dirò che sotto la mia custodia non trovansi libri o filse di ordini o rescritti alcuni di prìncipi.
Sopra l'ottavo quesito dirò che atteso non essere alla mia consegna tali rescritti viene a me chiusa la strada di poter sopra di quelli alcuna informazione avansare.
Sopra il nono quesito dirò che gli ordini dei ministri e magistrati superiori a quest'offizio che qua si ritrovano registrati e collocati si vedono in diversi spogli e libri di memorie che sotto la mia consegna ritrovansi.
Sopra il decimo quesito dirò che alla mia custodia non trovansi libri di decreti, deliberazioni o partiti di questo offizio per tal effetto a parte tenuti, ma semplicemente si trovano le deliberazioni o partiti di questo comune, registrati in diversi spogli e libri di memorie in confuso con altri negozi a detto comune spettanti.
Sopra l'undecimo quesito dirò che in detti libri comprese non vengono le sentenze, né civili, né criminali, né di queste o d'alcun genere d'esse è stato mai alcun registro a parte tenuto, ma puramente sono state proferite ed in piè delle cause e processi respettivamente già scritte, dove infatti si conservano et al presente ricercare si possono, essendo anche in quei processi criminali però solamente che già spediti stati sono i motivi o voti sopra cui state sono le dette sentenze fondate.
Sopra il duodecimo dirò che sotto la mia custodia ritrovansi quaranta libri d'atti civili, avvertendo però esser la maggior parte di quelli in forma di semplici processi o filse, consistendo in più fogli legati assieme senza coperte di sorte alcuna, e parte di essi annali sono, parte di due anni e parte ancora di tre ed uno anche di anni cinque che è quello fino ad ora corrente e tutti gl'altri atti civili e criminali in processetti separati e sciolti ritrovansi e tutti, come al quesito secondo già dissi, posti in confuso si conservano, né di tali generi alcune filse vi sono. Ed inoltre sotto la mia consegna per commodo pubblico si ritrovano cinque spogli, tre libri di memorie e due libri di linee e perpetue di questa comunità, tre libri di entrata e uscita, altri due libri di linee e perpetue ed uno spoglio di questa fraternita di Rigomagno, altri tre libri d'entrata e uscita, due libri di linee e perpetue e due spogli di questo spedale parimente di Rigomagno, ed essendo parte dei libri predetti mancanti di fogli ed in quelli la serie degl'anni non continuata ma interrotta, con somma difficoltà far si potrebbe una giusta annotazione d'anni e molto più di quei in cui la serie mancante si trova, per evitare la quale mi prendo la libertà di tralasciarla, riservandomi a chiarirla quando la necessità lo richieda.
Sopra il decimo terzo quesito dirò che sotto la mia consegna ritrovansi come sopra già dissi tre libri di memorie, dove registrato si trova molte deliberazioni o partiti di questo comune, qualche inventario pupillare e diversi ordini e bandi emanati e trasmessi dalli ministri e magistrati superiori a questo offizio e vari negozi a detto comune spettanti, come entrate e uscite de' camarlenghi, rendimenti di conti dei medesimi, debitori a detto comune per varie cause, come di terratici, preselle, proventi e simili e finalmente più sindacati degl'offiziali pro tempore.
Sopra il decimo quarto quesito dirò non essere a mia notizia, né alcuna memoria si trova, che a questo offizio ed universale rispettivamente competere si possa altro privilegio che come feudo non può alcuno de' suoi sottoposti essere astretto ed obbligato ed altresì citato in sussidio di giustizia a comparire in alcun altro tribunale fuori che in questo, non tanto per cause civili che criminali, non avendo quelli altro foro competente che solo questo di Rigomagno.
Sopra il decimo quinto quesito dirò che in questo offizio si spediscono e registrano le licenze di caccia e pesca d'ordine di S.E. l'illmo signore conte Lottario Ottieri, marchese di questo feudo, al medesimo riservate ed altresì si spediscono e registrano licenze per potere estrarre da questo feudo di Rigomagno legna di qualsivoglia sorte e ciò per consuetudine così introdotta ed approvata per quanto intendo dall'illmi signori Quattro Conservatori dello Stato di Siena per S.M.C., d'ordine de' quali restò assolutamente una tal estrazzione proibita fin dal 9 giugno 1576, come a uno dei predetti libri di memorie, c. 12, registrato si trova, eccettuato però che per la detta città, a favore e vantaggio della quale e di questo luogo medesimo mi do a credere che un tal ordine emanato venisse.
Sopra il decimo sesto quesito dirò che in questo archivio di Rigomagno non esiste alcun indice o repertorio né si sa che alcuno in alcun tempo ne abbia fatti, né per uso pubblico né privato.
Che è quanto posso candidamente significare a V.S. Illma a tenor di quanto in detta lettera richiesto mi viene mentre anzioso de' suoi pregiatissimi comandi facendole umilissima reverenza mi do l'onor di soscrivermi di V.S. Illma umilissimo, devotissimo et obbligatissimo servitore Anton Francesco Ghezzi, commissario e cancelliere.
Data in Rigomagno questo dì 30 giugno 1746.
All'illmo signore, signor padrone colendissimo, il signor auditore Pompeo Neri, Firenze ".

17. Inventario dell'archivio della comunità di Sinalunga. 1758-post 1760.

ACSI, Archivio preunitario 15, cc. 140v-142v.

"(in margine) Inventario de' libri e scritture esistenti in questa cancellaria.
Inventario di tutti i libri e scritture esistenti nella cancellaria di Sinalonga fatto in quest'anno 1758 da me dottor Andrea Grazi cancelliere:
Libro della lira del 1570.
Ordini e bandi diversi dal 1566 al [vacat].
Scritture dotali del 1569.
Memorie A dal 1558 al 1567.
Memorie B dal 1567 al 1611.
Memorie C dal 1612 al 1669.
Memorie D dal 1669 al 1751.
Memorie E dal 1751 al [vacat].
Deliberazioni A dal 1572 al 1602.
Deliberazioni B dal 1602 al 1629.
Deliberazioni C dal 1629 al 1655.
Deliberazioni D dal 1655 al 1678.
Deliberazioni E dal 1679 al 1705.
Deliberazioni F dal 1706 al 1737.
Deliberazioni G dal 1737 al 1760.
(aggiunta d'altra mano) Deliberazioni H dal 1760 al [vacat].
Spoglio dal 1574 al 1599.
Spoglio dal 1599 (corretto in: 1559) al 1660 (corretto in: 1600).
Spoglio dal 1595 al 1604.
Spoglio dal 1604 al 1614.
Spoglio dal 1598 al 1636.
Spoglio dal 1612 al 1626.
Spoglio dal 1626 al 1640.
Spoglio dal 1640 al 1654.
Spoglio dal 1655 al 1670.
Spoglio dal 1670 al 1684.
Spoglio dal 1685 al 1706.
Spoglio dal 1706 al 1728.
Spoglio dal 1729 al [vacat].
Stime dal 1572 al 1658.
Filza de' fidecommissi del capitanato di Sinalonga.
Affari dela fabbrica del monastero del 1611.
Perpetue in carta pergamena del 1560.
Perpetue A dal 1616 al 1650.
Perpetue B dal 1651 al 1706.
Perpetue C dal 1706 al [vacat].
Linee A dal 1625 al 1684.
Linee B dal 1685 al [vacat].
Provisionati dal 1705 al 1745.
Provisionati dal 1745 al [vacat].
Proventi dal 1636 al 1678.
Proventi dal 1678 al 1737.
Proventi dal 1737 al [vacat].
Spoglio dell'opera del 1658.
Spoglio dell'opera del 1715. Consigli della venerabile compagnia della Madonna delle Nevi dal 1593 al 1691.
Deliberazioni e consigli di detta compagnia dal 1698 al [vacat].
Spoglio A della fabbrica del monastero dal 1634 al 1662.
Spoglio B di detta fabbrica dal 1680 al 1728.
Spoglio C di detta fabbrica dal 1728 al [vacat].
Entrata ed uscita di detta fabbrica dal 1634 al 1642.
Libro de' prezzi del grano dal 1664 al 1685 A.
Libro de' prezzi del grano dal 1685 al 1708 B.
Libro de' prezzi del grano dal 1708 al 1736 C.
Libro de' prezzi del grano dal 1736 al [vacat] D.
Entrata ed uscita de' kamarlenghi della compagnia della Santissima Vergine delle Grazie del 1685.
Spoglio de' debitori della detta compagnia del 1693.
Spoglio de' debitori di detta chiesa del 1666 (corretto in: 1664).
Spoglio di debitori di detta chiesa del 1734.
Entrata ed uscita de' camarlenghi di detta chiesa del 1742.
Libro de' pegni del 1747.
Libro delle fide di Bettolle del 1605.
Spoglio de' debitori di Bettolle del 1636.
Spoglio de' debitori di Bettolle del 1673.
Proventi e consigli di Bettolle del 1646.
Spoglio di Bettolle del 1652.
Spoglio di Bettolle del 1697.
Consigli e memorie di Bettolle del 1713.
Spoglio di Bettolle dal 1716 al 1750.
Spoglio di Bettolle dal 1750 al [vacat].
Libro di condocte della compagnia di S. Croce del 1618.
Libro d'entrata ed uscita de' camarlenghi di S. Croce del 1711.
Spoglio de' debitori di detta compagnia del 1687.
Spoglio di debitori della compagnia di S. Rocco del 1677.
Sindacati de' camarlenghi di S. Rocco del 1676.
Consigli e deliberazioni di S. Rocco del 1596.
Sindacato de' camarlenghi di S. Rocco del 1596.
Sindacati de' camarlenghi di S. Rocco del 1633.
Imposta della Foenna del 1630.
Imposta della Foenna del 1634.
Imposta del quattrino della carne del 1716.
Libretto in carta pergamena della lite del Puntone con Scrofiano (d'altra mano: nella cassa).
Descrizzione dell'illustrissimi signori capitani di giustizia e signori uffiziali. ù
Descrizzione de' signori gonfalonieri e priori.
Descrizzione de' signori dignità e canonici, pievani e curato, cappellanie, convento e compagnie, fatta il 1751.
Capitoli della compagnia della Santissima Vergine delle Nevi in cartapecora carte numero trentasette con coperte e tavoletta, borchiette e rifinimenti d'ottone dell'anno 1562, con altri 21 capitoli di riforma dell'anno 1593.
Memorie E del 1751 al [vacat] (d'altra mano: duplicato).
Libro d'amministrazione del mulino di Monte Martino del 1717.
Perpetue D della comunità di Scrofiano dal 1706 al 1745.
Perpetue E di detta comunità dal 1745 al [vacat].
Spoglio de' debitori di Scrofiano dal 1748 al [vacat].
Consigli di detta comunità dal 1742 al [vacat].
Libro delle famiglie aggregate ai consigli di Sinalonga.
Descrizzione della terra di Sinalonga.
Indice di tutte le materie esistenti ne' libri di questa cancellaria.
Libro di riscossioni fatte per carità per la fabbrica di questa collegiata.
Amministrazione dell'entrata dell'opera del 1615.
Notizie delle famiglie senesi estratte nell'anno 1713.
Libro della gabella della carne del 1753.
Lettere concernenti affari e resoluzioni di più anni.
Iscrizzioni, osservazioni e varie notizie estratte da più autori.
Memorie dell'ospedale di S. Maria delle Nevi del 1750.
Entrata ed uscita del detto spedale del 1750.
Visita di tutto il capitanato di Sinalonga del quondam signor auditore Gherardini.
Epilogo delle scritture in cartapecora fatto l'anno 1753.
Spoglio de' debitori e sindacati del monte pio a grano.
Memorie del detto monte pio del 1752.
Bilancio della fabbrica della cupola di collegiata del 1753.
Atti della lite per lo spurgo dell'acque, parte prima e seconda.
Altro tomo di detti atti, parte terza e quarta.
Altro tomo di detti atti, parte quinta.
Reparto delle spese fatte per lo spurgo di dette acque.
Statuti dela terra di Sinalonga del 1553.
Entrata ed uscita dell'opera del 1599.
Libro de' fratelli e sorelle della compagnia delle Nevi.
Filza di lettere diverse dal 1680 al 1697.
Denunzie di sementi e raccolti del 1743.
Danno dato di Sinalonga, tomi 5.
Lìbro del piè tondo di Sinalonga del 1638.
Protocollo di ser Matteo Ducci senese dal 1357 al 1360.
Affari dell'eredità Venturelli del 1745.
Civile dell'interesse del repulimento e rivotamento del canale delle Chiane del 1704.
Lista de' giovani atti al servizio militare del capitanato di Sinalonga del 1744 e del 1758".
(segue di mano del cancelliere Andrea Grazi, 1760 circa) "Istrumenti, scritture e documenti diversi, tomo I: ordini, relazioni, lettere e documenti diversi; tomo II: concessioni livellarie, lettere, ordini diversi ed altro; tomo III: concessioni livellarie, lettere, ordini diversi; tomo IV: tasse, imposte, scritture dotali e lettere; tomo V: libretti de' camarlenghi della gabella della carne".
(segue di mano del cancelliere Antonio Gaetano Spagnoli, post 1760) "Decreti e ordini diversi tomo VI.
Scritture diverse numero 48.
Istrumenti diversi numero 100.
Filza di processi spediti [del] 1680.
Lettere di diversi.
Memorie e documenti sopra i lavori dello scolo dell'acque stagnanti nel piano di Sinalonga.
Copialettere primo dall'anno 1760 al [vacat].
Statuti stampati di Mercanzia della città di Siena.
Più e diversi libbretti d'amministrazione di più camarlenghi".
(segue di mano del cancelliere Andrea Grazi, 1760 circa) "Inventario delle robbe esistenti in cancellaria della comunità di Sinalonga.
Una scancìa da libri a quattr'ordini.
Una residenza e suo banco.
Una cassabanca di legname bianco, dentro una sacchetta con numero 55 cartepecore antiche.
Un quadro dipinto in tela coll'effigie di S. Martino, suo cristallo e cornici dorate.
Due tabelle, una per i signori priori e consiglieri, l'altra per i santi patroni di questa comunità.
Filze numero 60 per le lettere magistrali.
Tenda di lenza, suoi vetri alla finestra con quattro sportelli e suoi ferri alla medesima.
Una gelosia alla detta finestra di cancellaria.
Tabella con sue cornici con la descrizione di tutte le dignità, canonicati e cure e suoi rispettivi rettori dal 1592.
Lettera in cartapecora con sue cornici del cardinal de' Medici, protettore dell'accademici concordi di Sinalonga.
Pianta colorita del fiume Foenna con sue cornici.
In sala: quattro cassabanche di legname bianco, numero sei sedie nuove colorite di noce, due sedie coperte di stiancia, due parafuochi, un tavolino colorito di noce, al caminetto un paro di capifuochi di ferro, molli, palette e gratella di ferro, un'arme di S.M.I., carta geografica di tutto il Granducato, pianta delle Chiane dal fiume Paglia al Fiume Ar[no]".
(segue d'altra mano, post 1760) "+. In questo punto scrivendo il signor dottore Andrea Grazi, benemerito cancelliere di questa comunità il dì 28 ottobre 1760, sorpreso da un accidente a ore 10 della mattina spirò l'anima".
(segue di mano del cancelliere Andrea Grazi, 1760 circa) "Nella camera contigua alla sala: una lettiera a banchette di legname bianco, un armario con serratura e chiave di legname bianco colorito, dentro al quale esistono l'abiti del signor gonfaloniere e signori priori, la cassetta de' bossoli de' priori di Bettolle, con chiave che tiene il cancelliere, una bilancia con suo piatto di rame [...], due bossoli di legno per raccorre i lupini ne' consigli ed un embuto grande di latta, un tappeto di filaticcio e bambagia rigato per il tavolino quando s'adunano i consigli, una scansia da libri dove sono i libretti de' camarlenghi di Scrofiano, Bettolle, opera e fabbrica del monastero di Sinalonga, due chiavi per la porta principale della cancellaria, una chiave per l'armario e sua toppa, altra chiave e sua toppa per l'uscio di detta camera, una chiave per l'armario che esiste nella cancellaria criminale con la cassetta de' bossoli ed in altra cassetta annessa v'esiste un ordegno di ferro per l'impressione del sigillo comunitativo d'argento".

18. Inventario dell'archivio della comunità di Sinalunga. 1764 maggio 17.

ACSI, Archivio preunitario 15, cc. 203r-204r240.

(in margine) "Inventario dei libri e scritture di questa comunità.
Inventario di tutti i libri e scritture esistenti nella cancelleria di Sinalunga, fatto e riformato da me infrascritto cancelliere doppo che è stata aggiunta la scancìa secondo l'ordine e numerazione che in esso si vede questo dì 17 di maggio 1764.
- Scancìa I:
Lira del 1570 al 1601.
Ordini e bandi diversi dal 1566 al 1759.
Scritture dotali del 1569.
Memorie del 1558 al 1567 A.
Memorie del 1567 al 1611 B.
Memorie del 1612 al 1669 C.
Memorie del 1669 al 1751 D.
Memorie del 1751 al [vacat] E.
Libro e raccolta di bandi stampati.
Libro di piante e terreni della comunità allineati.
- Scancìa II:
Deliberazioni del 1572 al 1602 A.
Consigli del 1602 al 1629 B.
Consigli del 1629 al 1655 C.
Consigli del 1655 al 1678 D.
Consigli del 1679 al 1705 E.
Consigli del 1706 al 1737 F.
-Scancìa III:
Spoglio del 1574 al 1599.
Spoglio del 1569 al 1600.
Spoglio del 1595 al 1604.
Spoglio del 1598 al 1636.
Spoglio del 1604 al 1614.
Spoglio del 1612 al 1626.
Spoglio del 1626 al 1640.
Spoglio del 1640 al 1654.
Spoglio del 1655 al 1670.
Spoglio del 1670 al 1684.
Spoglio del 1685 al 1706.
Spoglio del 1706 al 1728.
Spoglio del 1729 al (d'altra mano) 1771.
(d'altra mano) Spoglio dal 1771 al [vacat].
- Scancìa IV:
Perpetue del 1616 al 1650 A
Perpetue del 1651 al 1706 B.
Perpetue del 1706 al (d'altra mano) 1774 C.
(d'altra mano) Perpetue del 1775 al [vacat].
Linee del 1625 al 1684 A.
Linee del 1685 al (d'altra mano) 1764 B.
(d'altra mano) Linee del 1764 al [vacat].
Provisionati del 1705 al 1745.
Provisionati del 1745 al [vacat].
(d'altra mano) Libro di stipulazioni di promesse del 1772 al [vacat].
Proventi del 1636 al 1678.
Proventi del 1678 al 1737.
Proventi del 1737 al [vacat].
Affari dela fabbrica del monastero del 1611.
Entrata e uscita del monastero del 1635 al 1647.
Spoglio del suddetto del 1634 al 1662 A.
Spoglio del suddetto del 1680 al 1728 B.
Spoglio del suddetto del 1728 al [vacat] C.
Memorie del monte pio a grano del 1752 al [vacat] A.
Spoglio e sindacati del monte pio del 1752 al [vacat] A
Amministrazione del mulino di Monte Martino del 1717 al 1750.
Spoglio debitori della gabella della carne e sindacati del 1716 al 1736 con altri fogli sciolti.
Altro libro simile del 1753 al [vacat].
Libretti della gabella della carte.
Libro della distribuzione del sale.
Descrizione, anzi libro de' prezzi del grano del 1664 al 1685 A.
Altro simile del 1686 al 1708 B.
Altro simile del 1708 al 1736 C.
Altro simile del 1736 al (d'altra mano) 1764 D.
Libro de' pegni della comunità (d'altra mano: lo ha il signor dottor Ottavio Feci camarlengo).
(d'altra mano) Altro libro dei prezzi del grano del 1764 al [vacatJ.
- Scancìa V: Luoghi pii laicali.
Opera:
Libro sciolto della fabbrica della collegiata del 1587.
Entrata ed uscita dell'operaio del 1599.
Entrata ed uscita del suddetto del 1615.
Libro d'inventari e stime e debitori della compagnia delle Nevi del 1633 B.
Bilancio della fabbrica della cupola del 1753.
Spoglio dell'opera del 1658 al 1715.
Spoglio dell'opera del 1715 al [vacat].
Libro de' fratelli e sorelle della compagnia delle Nevi del 1627.
Deliberazioni e consigli della suddetta compagnia del 1593 al 1694.
Altro libro simile di detta compagnia dal 1698 al [vacat].
Libretto in carta pecora de' capitoli di detta compagnia del 1562.
Memorie dello spedale del 1750.
Entrata ed uscita del suddetto ospedale del 1750 al [vacat].
S. Croce:
Condotte di S. Croce del 1618 al 1676.
Spoglio debitori della suddetta del 1687 al [vacat].
Entrata ed uscita di detta compagnia dal 1711 al 1764.
(d'altra mano) Entrata ed uscita del 1764 al [vacat].
S. Rocco:
Deliberazioni e consigli del 1596 al 1603.
Entrata ed uscita del 1596 al 1603.
Altro simile del 1633 al 1677.
Sindacati de' camarlenghi del 1686 al 1761.
Entrata ed uscita del 1764 al [vacat].
Spoglio di detta compagnia del 1687 al [vacat].
Memorie e manoscritti del signor dottor Andrea Grazi cancelliere:
Descrizione della terra di Sinalunga del 1754.
Descrizione delle famiglie di Sinalunga del 1757.
Catalogo de' signori capitani di giustizia ed uffiziali del 1750.
Miscellanea delle chiese e luoghi pii di Sinalunga del 1751.
Notizie di tutte le famiglie senesi nobili.
Visita del signor auditor Gherardini del capitanato di Sinalunga.
Iscrizzioni, osservazioni e varie notizie estratte da diversi autori.
Tariffe diverse.
Epilogo delle scritture in carta pecora ed altre memorie d'antichità.
Catalogo de' signori capitani di giustizia e priori del 1757 al [vacat].
- Scancìa VI:
Scrofiano:
Memorie di Scrofiano del 1748 al [vacat].
Libro consigli del 1742 al [vacat].
Spoglio denari del 1748 al [vacat].
Perpetue del 1706 al 1744 D.
Perpetue del 1745 al [vacat] E.
Bettolle:
Libretto di fide.
Danno dato del signor Passerini per la sua guardia.
Spoglio debitori del 1636.
Spoglio debitori del 1652.
Spoglio debitori del 1673.
Spoglio debitori del 1696 al 1716.
Spoglio debitori del 1716 al 1750.
Spoglio del 1749 al [vacat].
Proventi e consigli del 1621.
Memorie e consigli del 1713 al [vacat].
(d'altra mano) Libro di stipulazioni di promesse del 1772 al [vacat].
Compagnia della Madonna delle Grazie, detta di Guazzino:
Entrata ed uscita di detta compagnia del 1685.
Spoglio e consigli del 1693 al 1762.
Spoglio e sindacati de' camarlenghi del 1764 al 1718.
Sindacati de' camarlenghi del 1742 al [vacat].
Spoglio debitori del 1734 al [vacat].
(d'altra mano) Consigli dal 1763 al [vacat].
- Scancìa VII:
Stime del 1572 al 1658.
Statuti di Sinalunga del 1553 in cartapecora.
Altro libro di copia di alcuni di essi.
Statuti della Mercanzia stampati.
Filza de' fidecommissi del capitanato di Sinalunga.
Imposta per la Foenna del 1630.
Altro simile del 1630.
Canal Maestro della Chiana del 1704.
Canal Maestro della Chiana del 1736.
Memorie e documenti per lo scolo delle acque stagnanti nel piano di Sinalunga.
Atti della lite sopra lo spurgo delle acque stagnanti parte prima e seconda.
Altro simile, parte terza e quarta.
Altro simile, parte quinta.
Reparto delle spese fatte per lo spurgo di dette acque.
Filza di ricevute per la compra del terreno per lo scolo di dette acque.
Riforma stampata de' signori Conservatori del 1760.
Protocollino di ser Matteo Ducci dal 1357 al 1360 (d'altra mano: Fu rimesso nella pubblica cassa).
- Scancìa VIII:
Filza prima: Istrumenti, scritture e documenti diversi.
Filza seconda: Ordini, relazioni, lettere e documenti diversi.
Filza terza: Concessioni livellarie, lettere, ordini diversi.
Filza quarta: Concessioni livellarie, lettere ed ordini diversi.
Filza quinta: Lettere concernenti diversi affari e resoluzioni di più anni.
Filza sesta: Tasse, imposte, scritture dotali e lettere.
Filza settima: Decreti ed ordini diversi.
Filza ottava: Scritture diverse numero 48.
Filza nona: Istrumenti diversi numero 100.
Filza decima: Processi, scritture dotali ed istrumenti diversi.
Filza undecima: Lettere di diversi ed istrumenti.
Filza duodecima: Istrumenti diversi e lettere.
Filza decimaterza: Istrumenti diversi.
Filza decimaquarta: Lettere magistrali vecchie, processi ed altro.
Lettere del 1680 al 1697.
Copialettere A del 1760 al [vacat].
- Scancìe in fondo, sotto numero I e II e sopra, numero VII e VIII:
Più e diversi libretti dell'amministrazione de' camerlinghi delle comunità di Sinalunga, Scrofiano e Bettolle, opera e monastero e diversi altri libretti e carte di poco momento.
Filze numero 60 per le lettere magistrali, attaccate alle pareti dell'archivio con sue cartelle.
Numero 55 cartepecore sciolte, dentro una sacchetta (d'altra mano: state riposte nella pubblica cassa)".

19. Inventario dell'archivio della comunità di Farnetella. 1764 agosto 8.

ACSI, Archivio preunitario 172, cc. 61v-62r.


"(in margine) Consegna de' libri.
Adì 8 agosto 1764. Furono consegnati a Angiolo Amidei, camarlengo di questa comunità per un anno a tutto giugno 1765; ha riceuto da Desiderio Mattioni l'infrascritti libri comunitativi :
Il libro delli statuti.
Il libro delle perpetue di carte dugento di quarto di foglio di carte dugento.
Altro di perpetue in foglio di carte cento quaranta sette.
Altro di perpetue correnti.
Altro libro in quarto di foglio di carte 247 di terratico.
Altro libro di terratico in foglio di carte 96.
Altro di terratico di carte 92 scritte. A
ltro di terratico corrente.
Lo spoglio corrente.
Lo spoglio nono corrente.
Lo spoglio ottavo di carte 220.
Libro della lira di carte 114.
Lo spoglio quinto di carte 199.
Spoglio sesto di carte 241.
Spoglio quarto di carte 218.
Spoglio primo di carte 247. Spoglio settimo di carte 207.
Lo staro del ferro.
De' quali libri fumo ordinati portarzi a Siena in magistrato de' signori Quattro Conservatori, come per loro lettera del dì 17 luglio 1764, i primi tre libri di perpetue e gli spogli ottavo e nono per la cognitione della causa fra Sansedoni e questa comunità, per i beni controversi in luogo detto S. Erene conceduti al fu signor Pompeo Pinocci per istrumento del dì quindici luglio 1755 e altro del sette luglio 1754 sotto rogito di ser Giovanni Iacomo Marzocchi, come per lettera del detto magistrato del primo luglio 1755, come alle perpetue a carta 146.
Io Angiolo Amidei ho ricieuto i sudetti libri e staio del ferro, cinque de' quali libri per portarzi in detto magistrato come sopra et in fede mano propria".

20. Inventario dellarchivio della comunità di Rigomagno. 1772 novembre 15.

ASS, Quattro Conservatori 1804, cc. 133r-134r.

"Illustrissimi signori, signori padroni colendissimi. Trasmetto alle signorie loro illustrissime nel suo originale l'inventario stato da me formato di tutti i Libri e spogli appartenenti a questa comunità ed esistenti in questo archivio con la mia ricevuta in piedi di esso e respettiva consegna stata da me fatta al mio signore in uffizio successore, che è quanto mi richiamano gli ordini pregiatissimi delle signorie loro illustrissime, partecipatimi con loro magistrale in stampa segnata li 8 novembre 1771. Mentre con perfetto e distinto ossequio mi pregio risegnarmi, delle signorie loro illustrissime, devotissimo obbligatissimo servitore Agostino Mari vicario e cancelliere.
Rigomagno li 16 novembre 1772.
Inventario dei libri e spogli appartenenti alla communità della terra di Rigomagno ed esistenti nell'archivio del palazzo di giustizia di detta terra, stato fatto da me vicario e cancelliere infrascritto in conformità della lettera circolare dell'illustrissimi signori Quattro Conservatori della città e Stato di Siena per S.A.R. segnata li 8 novembre 1771 riposta in filza.
Spoglio I senza fodere e stracciato nella maggior parte di esso di carte cento ottanta quattro - carte 184.
Spoglio II in peggiore stato del soprascritto di carte cento ottanta cinque - carte 185.
Spoglio III con sue fodere di pelle nera assai lacero di carte dugento settanta - carte 270.
Spoglio IV senza fodere e lacero assai di carte dugento cinquanta nove - carte 259.
Spoglio V con sue fodere di carta pecora use di carte dugento trenta - carte 230.
Spoglio VI con sue fodere di pelle nera assai lacero di carte dugento novantuna - carte 291.
Spoglio VII con sue fodere di carta pecora use assai di carte dugento cinque - carte 205.
Spoglio VIII con fodere di carta pecora uso e lacero assai di carte cento ottanta quattro - carte 184.
Spoglio IX con fodere di carta pecora in buono stato di carte dugento novanta - carte 290.
Spoglio X tutto nuovo con sue fodere di carta pecora di carte dugento sessanta - carte 260.
Un indice con alfabeto con sue fodere unito allo spoglio X di carte venti - carte 20.
Perpetue III libro con fodere di carta pecora use di carte dugento ottanta otto - carte 288.
Un libro di carte cento bollate con sue fodere di carta pecora nuove dove si registrano le stipulazioni delle promesse, dei proventi et altro - carte 100.
Altro libro intitolato nelle fodere del medesimo che sono nuove:
Libro di memorie della communità di Rigomagno, di carte cento quaranta sei, dico - 146.
Io Agostino Mari vicario e cancelliere ho ricevuto.
Io Domenico Franceschini ho riceuto tutto il suddetto inventario dall'eccellentissimo signore dottor Agostino Mari questo dì 15 novembre 1772".

21. Inventario dell'archivio della comunità di Scrofiano. 1774 aprile 30.

ACSI, Archivio preunitario 136, c. 93rv241.

"Inventario di tutti i libri e scritture esistenti nell'archivio della comunità di Scrofiano, fatto a forma degli ordini questo dì 30 aprile 1774.
1. Perpetue e affitti vecchi incominciato l'anno 1546, l'ultime carte lacere assai.
2. Altro libro di perpetue e affitti vecchi dell'anno 1572 fino all'anno 1592 di carte 237.
3. Perpetue A dell'anno 1593 di carte 299.
4. Perpetue B dell'anno 1617 di carte 292.
5. Perpetue C dell'anno 1651 di carte 222.
6. Perpetue D dell'anno 1706 di carte 194.
7. Perpetue E dell'anno 1745 di carte 198.
8. Libro dei terratici dell'anno 1700 di carte 200.
9. Libro della lira del 1560 di carte 148.
10. Libro di tasse del 1561 al 1596.
11. Gabelle del piè tondo dal 1610 al 1667.
12. Libro dei mortai del 1656 di carte 100.
13. Un libretto assai lacero e di carattere spento che incomincia da carte 146 fino a carte 210 ed altre lacere assai del 1551.
14. Spoglio e memorie dell'anno 1558 al 1564.
15. Spoglio e memorie dell'anno 1564 al 1573 con altri fogli annessi laceri assai.
16. Spoglio e memorie del 1573 al 1587.
17. Memorie vecchie dal 1587 fino al 1620.
18. Memorie dal 1620 al 1699. 19. Memorie dal 1699 al 1737.
20. Memorie correnti incominciato l'anno 1748 che è il presente.
21. Libro consigli dal 1628 al 1661.
22. Altro simile dal 1662 al 1678.
23. Altro simile dal 1679 al 1698.
24. Altro simile dal 1699 al 1739.
25. Altro simile di consigli correnti di carte 304.
26. Un libro di condotte dal 1610 al 1629.
27. Libro delle donzelle dal 1707 al 1774 corrente.
28. Altro libro delle donzelle o doti del 1578 al 1707.
29. Spoglio dal 1610 al 1628.
30. Spoglio dal 1629 al 1650.
31. Spoglio dal 1651 al 1664.
32. Spoglio dal 1665 al 1679.
33. Spoglio dal 1680 al 1697.
34. Spoglio dal 1698 al 1715.
35. Spoglio dal 1716 al 1727.
36. Spoglio dal 1728 al 1742.
37. Spoglio dal 1743 al 1773.
38. Un libro intitolato bilancio A debitori e creditori incominciato il primo luglio 1773.
39. Libro delle stipulazioni delle promesse tutto in carta bollata incominciato il 1772.
40. Estratto debitori e creditori fino all'anno 1774.
41. Filza d'ordini diversi fino al 1774.
42. Libro delli statuti di carte 108.
Numero 34 libretti diversi d'amministrazione dei camarlinghi.
Filza d'ordini spettanti alla comunità di Farnetella fino al 1774"242.

22. Relazione della commissione riordinatrice dell'archivio comunale di Sinalunga. 1878 marzo 28.

ACSI, Archivio postunitario III.A.36, cat. I, fasc. 6, "Archivio comunale", doc. n.n.

"Relazione della commissione riordinatrice dell'archivio comunale del proprio operato.
Onorevoli signori, sindaco e consiglieri del comune di Sinalunga.
Con vostre deliberazioni dei dì 8 dicembre 1874 e 5 luglio 1877 affidaste a noi l'onorevole incarico di riordinare questo archivio comunale, e noi oggi siamo lieti di dirvi che dopo non lieve fatica si è adempiuto questo vostro mandato, eseguita per quanto meglio si è potuto questa vostra onorevole commissione.
Ai 18 del prossimo passato marzo demmo mano all'opera, ritrovando questo archivio un ammasso di carte confuse e disordinate e per materia e per epoca, specialmente nel periodo dal 1860 al 1866, per cui è occorso un lavoro assiduo e fatigoso243. Più di una volta ci siamo adunati noi commissari per stabilire il da farsi e per determinare il metodo di riordinamento, che poi il riperimento delle materie ci ha imposto di abbandonare e di adottarne un altro più idoneo alla materia medesima; per cui molto si è faticato prima di potere giungere non solo a qualche cosa di concreto, ma a qualche cosa di proposto e deciso. Infatti stabilimmo da prima di dividere la polverosa e disordinata materia nelle seguenti sezioni:
Sez. 1a Medio-evale
Sez. 2a Repubblica senese
Sez. 3a Dominazione medicea
Sez. 4a Prima dominazione lorenese
Sez. 5a Dominazione francese
Sez. 6a Seconda dominazione lorenese
Sez. 7a Governo toscano del 1848 e '49
Sez. 8a Terza dominazione lorenese
Sez. 9a Amministrazione toscana dal 1860 al 1865
Sez. 10a Amministrazione italiana.
Ma vedemmo che la materia non poteva più prestarsi a questa storica e logica divisione, per essere già legata in volumi comprensivi epoche non rispondenti a quelle che ci eravamo prefissi di seguire. Solo avremmo potuto osservare la propostaci storica classazione quando si fosse voluto radicalmente tutto guastare per riordinare nel sistema storico su indicato, e così spaccando tutti i volumi e filze esistenti per porre la varia materia in essi contenuta e per formarne dei nuovi, rispondenti a quel metodo. Ma ciò esponeva il comune ad una spesa enorme senza un risultato corrispondente, poiché ben poco ottenevasi in quanto che è un fatto che se gli avvicendamenti politici si avvicendano di frequente, i riordinamenti amministrativi peraltro si rinnovano lentamente e non avvengono che solo quando i riordinamenti politici hanno posto una base già solida e incrollabile. Per tali riflessi ci determinammo a seguire quest'altro sistema; dividemmo l'archivio nelle sei seguenti divisioni:
- Divisione prima. Amministrazione antica.
La quale dal 1610 [sic], donde incomincia l'archivio, si estende fino al 1808, in cui incominciò l'amministrazione francese. Tale divisione comprende le seguenti categorie o sezioni:
Sez. 1a A. Resoconti o contabilità
Sez. 2a B. Corrispondenza
Sez. 3a C. Deliberati consigliari di Sinalunga, Scrofiano, Bettolle, Rigomagno e Farnetella
Sez. 4a D. Ordini e bandi
Sez. 5a E. Affari tecnici
Sez. 6a F. Mercuriali
Sez. 7a G. Genio civile
Sez. 8a H. Dazieri, provisionati, etc.
- Divisione seconda. Amministrazione francese dal 1808 al 1815.
Sez. 1a A. Contabilità etc.
Sez. 2a B. Imposte etc.
Sez. 3a C. Stato civile
Sez. 4a D. Esercito
Sez. 5a E. Dazzaioli
- Divisione terza. Amministrazione toscana dal 1815 al 1865.
Sez. 1a A. Contabilità
Sez. 2a B. Corrispondenza
Sez. 3a C. Imposte etc.
Sez. 4a D. Mercuriali
Sez. 5a E. Stato civile
Sez. 6a F. Esercito
Sez. 7a G. Collegio dei priori
Sez. 8a H. Deliberati del Consiglio
Sez. 9a I. Genio civile
Sez. 10a K. Guardia nazionale
Sez. 11a L. Dazzaioli
- Divisione quarta. Legislazione.
Sez. 1a A. Leggi toscane
Sez. 2a B. Leggi francesi
Sez. 3a C. Leggi italiane
- Divisione quinta. Documenti storici e patrimoniali.
Sez. 1a A Documenti storici
Sez. 2a B. Documenti patrimoniali
- Divisione sesta. Amministrazione italiana.
Sez. 1a A Contabilità
Sez. 2a B. Affari generali, suddistinti in trentuna categoria, secondo il buon metodo adottato dall'attuale segretario sig. Ferdinando Redditi, metodo che abbiamo adottato non tanto perché l'archivio fosse posto in corrispondenza diretta con l'ufficio di segreteria, quanto anche perché fra quelli indicati dai vari trattatisti di cose comunali esso ci sembra il migliore.
Sez. 3a C. Cassa di risparmio
Sez. 4a D. Movimento carcerario
Sez. 5a E. Regia Questura
Sez. 6a F. Dazzaioli.
Oltre a questa classazione, abbiamo altresì distinto i singoli volumi e filze per il numero d'ordine, per sezione e per lettera, tanto che anche materialmente possa apparire all'occhio dello spettatore una distinzione reale e certa per queste secondarie separazioni. Dopo ciò è stato ridotto analogo catalogo indicativo dei volumi colle note corrispondenti alla divisione superiormente accennata.
Non sappiamo se avremo corrisposto esattamente ai vostri desideri ed a quelli della superiore autorità, la quale più di una volta vi istigò anche con severe ufficiali, passate ora tutte per le nostre mani, al riordinamento da noi testé compiuto. Si spera che vi penetrerete delle enormi difficoltà che abbiamo dovuto superare, delle fatiche patite nel lasso di questo mese, consumato tutto intiero nel riordinamento, e ciò ci riassicura che sarete convinti che se il nostro lavoro non sarà di piena vostra soddisfazione, ciò depende più che altro dalla molteplice e disordinata materia che dalla nostra attività e pazienza, la quale è dovuta essere enorme nella revisione delle carte concernente gli anni 1860-1865, atteso l'indicibile disordine in esse ritrovato.
Qualunque sia per essere il vostro giudizio sull'operato nostro, noi ci ottempereremo intieramente perché lo stato attuale dell'archivio ci permette subito qualunque variazione che ci si volesse introdurre. Il nostro compito non si è soltanto limitato al materiale riordinamento, ma a conservare altresì ordinato per l'avvenire questo nostro voluminoso archivio, onde impedire che o prima o poi ritornasse nelle condizioni tristissime nelle quali noi lo trovammo. A tale effetto ci siamo dati cura di redigere l'unito schema di regolamento, che sottoponiamo al vostro esame ed alla vostra considerazione.
Infine, dobbiamo dirvi che l'ufficio ha pienamente secondato le vostre cure e le nostre fatiche, ponendo a nostra quotidiana disposizione il volontario Paolo Malfetti e la guardia Lorenzoni Ferdinando, i quali con singolare sottomissione hanno ottemperato ad ogni nostro comando e resa così più agevole e meno disagiosa la nostra fatica. Grati dell'onore dalle Signorie Vostre compartitoci coll'affidataci commissione, ci sottoscriviamo devotissimi servi,
Filippo Ghezzi presidente,
Ercolano Ercolani e Luigi Agnolucci membri.
Sinalunga, 18 aprile 1878".





Nel presente indice si fa riferimento a tutti i toponimi (stampati in corsivo), agli antroponimi, alle istituzioni e agli archivi citati nel testo244.
I rimandi generici alle comunità e ai moderni comuni (ad es. Scrofiano, comunità; Torrita, comune) o ai loro territori (ad es. Siena, contado; Bettolle, curia) sono stati inseriti nelle voci intitolate ai relativi toponimi, senza ulteriori specificazioni (ad es. Torrita, Scrofiano, Siena, Bettolle). Sono stati invece omessi i rimandi generici alla voce Sinalunga, presente quasi in ogni pagina del volume.
I personaggi sono riportati sotto un'unica voce familiare solo quando appare certa la loro appartenenza alla famiglia stessa.
Dei titoli delle opere citate vengono indicizzati solo i nomi degli autori e dei curatori (stampati in maiuscoletto), nonché i riferimenti ad archivi eventualmente contenuti nei titoli.


Abbadia S. Salvatore
- abbazia di S. Salvatore al Monte Amiata
- cancelleria
Accarigi, Pompeo di Salomone da Siena
- Spinello di Bino
Acciaioli, Lorenzo, vescovo di Arezzo
Acquarelli, Antonio, camarlengo di Scrofiano
Acquisti, Girolamo da Castiglione, cancelliere di Roccastrada
Adorni Fineschi S.
Adorni Fineschi, Sonia, funzionario dell'Archivio di Stato di Siena
Aggravi, Leone, notaio e cancelliere di Sinalunga
Agnolo del Marra, priore di Sinalunga
Agnolucci, famiglia di Sinalunga
- Giuseppe
- Luigi
- Luigi, priore di Sinalunga
Agostini, Agostino, ingegnere
Agostino di Giovanni del Ghezzo, vedi Ghezzi, Agostino di Giovanni
Agostino di Paolo di Michele, priore di Sinalunga
Aiutuccio di Piero da Sinalunga, procuratore della comunità di Sinalunga
Albergotti, Giovanni, vescovo di Arezzo
Alberti, Giulio, notaio
Alberto di Daniello da Siena, notaio
Ales S.
Alessandri, Giovanni Battista, cancelliere di Sinalunga
Alessandro VI (Rodrigo Borgia), papa
Alighieri, Dante
Ambrogio di Ghino
Amiata, monte
Amico R.
Amidei, Angelo, camarlengo di Farnetella
Amorosa (L')
Andrea, monaco dell'abbazia di S. Andrea di Ardenga
Andrea di Iacomo da Monte S. Marie, notaio e vicario del podestà di Sinalunga
Andrea di maestro Ricovero, notaio
Andreocci, Andreoccio di ser Giovanni, notaio
Angelo di Guido di Simone, notaio
Angers
Angiò (d'), Carlo
Angiolini F.
Ansano di Martino di Grazia, rettore della chiesa di S. Martino
Antoniella A.
Antoniella, Augusto, funzionario della Sovrintendenza archivistica per la Toscana
Antonio, detto Spina 404
Antonio Campana di Niccolò di Tofano, notaio
Antonio di Anacleto da Civitella in Valdichiana
Antonio di Benedetto da Sinalunga, barbiere
Antonio di Filippo di ser Rosado da Foiano della Chiana, notaio
Antonio di Francesco di Tognaccio
Antonio di Giovanni di Paolino da Sinalunga
Antonio di maestro Luca, commissario sulla Foenna
Antonio di Mino, notaio
Antonio di Pietro, camarlengo di Sinalunga
Antonio di Tommè di Doccio, podestà di Sinalunga
Arcangioli, Giovacchino, cancelliere di Sinalunga
Arcidosso
- cancelleria/cancelliere
Ardenghesca
Ardito V.
Arduini, Arduino di Leonardo da Siena, notaio e vicario di Sinalunga
Arezzo
- Camera di soprintendenza comunitativa
- compartimento
- comune, Consiglio comunale
- - ingegnere
- Consorzio per la ferrovia Arezzo-Sinalunga
- diocesi
- governo provvisorio
- monaci benedettini
- Prefettura
- - archivio della ragionieria
- vescovo
Argiano
Armaiolo
Arno, dipartimento, vedi Impero francese, dipartimento dell'Arno
- fiume
Arrigo di ser Niccolò di ser Bartolo da Siena, vicario di Scrofiano
Arzocchi, Beringhieri di Andrea, pievano di S. Agata di Asciano
Asburgo (d'), Carlo V, imperatore, vedi Carlo V d'Asburgo, imperatore
- Ferdinando I, imperatore, vedi Ferdinando I d'Asburgo, imperatore
- Massimiliano II, imperatore, vedi Massimiliano II d'Asburgo, imperatore
Asburgo Lorena (d'), Amministrazione dei beni della Corona in Valdichiana, vedi
Valdichiana, Amministrazione dei beni della Corona
Asburgo Lorena (d'), Leopoldo II, granduca di Toscana, vedi Leopoldo II d'Asburgo Lorena, granduca di Toscana
- Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e imperatore, vedi Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, granduca di Toscana e imperatore
Ascheri M.
Asciano (Sciano)
- cancelleria
- circondario di acque e strade/ingegnere del circondario
- pieve di S. Agata
- podesteria
Asinalonga o Asinalunga, vedi Sinalunga
Astengo C.
Azara A.
Bacci A.
Badia Ardenga (Abbatia de Ardenga), abbazia di S. Andrea
Bagnari, Antonio di Giovanni, notaio
Bagnesi, Giustino, vescovo di Chiusi
Bagno di Romagna, aiuto ingegnere del circondario
Bagnoli M.P.
Balestrazzi E.
Ballati, Vittorio, cancelliere di Gavorrano
Banchi, Luciano, direttore dell'Archivio di Stato di Siena
Bandini, Francesco da Sinalunga, procuratore della comunità di Sinalunga
- Nanni di Francesco, camarlengo di Sinalunga; massaro sopra le scritture; statutario di Sinalunga
Barbo, Pietro, vedi Paolo II, papa
Bardi, Bardo, podestà di Sinalunga
Bardini, Antonio, applicato di segreteria del comune di Sinalunga
Bargagli, Pietro, capitano di giustizia di Sinalunga
Bargagli Petrucci F.
Barlucchi A.
Barna di Salvestro, statutario di Rigomagno
Barsanti D.
Bartalini, Biagio, naturalista
Bartalo di Cecco da Siena, notaio
Bartaloni, Domenico, professore di Fisica dell'Università di Siena
Bartolo di Angelo da S. Quirico in Osenna, rettore della chiesa di S. Pietro di Chiatina
Bartolomeo d'Agnolo da Farnetella
Bartolomeo di Niccolò di Guelfo
Bartolomeo di Parre, statutario di Rigomagno
Bartolomeo di ser Iacomo di Daniello, rettore della chiesa di S. Martino di Sinalunga
Batignano
Battaglia S.
Battigalli, Lodovico
Battista di Lippa da Sarteano, notaio e luogotenente del podestà di Sinalunga
Battista di Pierantonio da Farnetella
Bayon, Mario Ettore, ingegnere
Becattini G.M.
Belli, Luigi
Beltramini, Niccolò, auditore e delegato dei Quattro Conservatori
Benadusi G.
Bencivenni, Annibale, notaio e vicario del podestà di Sinalunga
Benedetto XIV (Prospero Lambertini), papa
Benigni P.
Benigni, famiglia di Sinalunga
- Luigi, presidente dell'opera della collegiata e dell'ospedale di S. Maria delle Nevi di Sinalunga
Benocci, Pio, cancelliere di Sinalunga
Berardenga
Bertolini P.
Bettolle (Bettolla, Bettulle)
- chiesa/pieve di S. Cristoforo
- - pievano
- compagnia del Corpus Domini
- compagnia del SS. Sacramento
- compagnia del Suffragio
- compagnia della Madonna del Carmine
- compagnia della Madonna delle Grazie, vedi Guazzino, compagnia della Madonna delle Grazie
- compagnia della Vergine del Rosario
- comunità, archivio
- - camarlengo
- - campaio
- - collegio priorale
- - compratore del danno dato
- - Consiglio di un uomo per casa
- - Consiglio pubblico o generale
- - imbossolatori
- - priori
- - sindaci
- - viari
- fattoria granducale
- l.d. Bandita
- l.d. Campo (Il) della Bretesca
- l.d. Capo del Melagriano
- l.d. Casato
- l.d. Piane (Le)
- l.d. Piei (A') e' Pratiscelli del Melagranio
- l.d. Selva delle Piane, vedi Bettolle, l.d. Piane (Le)
- notaio-ufficiale o vicario
- porto
- scuola media
Biagianti I.
Biagino di Biagio da Sinalunga
Biagio di Ammannato, massaro di Sinalunga
Bianconi, Antonio, priore di Sinalunga
Bicchierai M.
Bichi, famiglia di Siena
- Galgano
Bigliazzi F.
Biliotti, Benedetto di Stefano, notaio
Bindi, Cesare di Andreoccio da Siena, notaio
Bindi, Giovanni di Bindo, podestà di Sinalunga
Bisogni F.
Boccaccio, Giovanni
Bogi, Andrea di Agostino, priore di Scrofiano
Bologna
Bonamici, Giovanni Pietro, rettore della fraternita di Torrita
Bonelli Conenna L.
Bonezini, Antonio, notaio
Boninsegni, Girolamo, podestà di Sinalunga
Borghesi, Bartolomeo
Borghesi, Giulio, provveditore di strade di Sinalunga
Borgia L.
Borgia, Rodrigo, vedi Alessandro VI, papa
Botta Adorno, Antonio
Bowsky W.M.
Brandagli, Cecco di Simone da Arezzo
- Lazzaro di Cecco di Simone da Arezzo
- Nanna di Cecco di Simone da Arezzo, vedova di Niccolò di ser Naddo da S. Sepolcro
Brandini, Alessandro
Brandini, Rinaldo, maestro di scuola e cancelliere di Capalbio
Brigidi E.A.
Broukner
Bruschi, Antonio, impiegato comunale di Sinalunga
Bruschi, Elia, priore di Sinalunga 93n; salaiolo di Sinalunga
Bruschi, Giovanni Andrea, notaio e vicario del podestà di Trequanda
Bucalossi G.B.A.
Bucci, Girolamo
Bucci, Giuseppe
Bucci, Pietro
Buccio di Vanni da Rapolano, rettore della chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo di Giornali
Bucelli, Pietro
Bulgarelli S.
Bulgarelli, Sandro, funzionario della Biblioteca del Senato della Repubblica
Buonaccorsi, Girolamo da Colle Val d'Elsa, cancelliere di Sarteano; cancelliere di Sinalunga
Buonagiunti, Iacopo di Pietrangelo da Siena, notaio del podestà di Sinalunga
Buoncompagni, commissariato
Buoncompagni, Ugo, vedi Gregorio XIII, papa
Buonconvento
Burgassi, Benedetto di Lorenzo da Sinalunga
Cacciaconti, famiglia
- Bargina, moglie di Bindo di Guido di Rinaldo
- Bartolomeo di Bindo di Guido di Rinaldo
- Bettonia di Bindo di Guido di Rinaldo
- Bindo di Guido di Rinaldo de Ripa
- Binduccio di Ildibrandino
- Cacciaconte di Ildibrandino di Guido
- Cacciaconte di Rinaldo di Guido
- Conte di Bindo di Guido di Rinaldo
- Ghino, vedi Guardavalle e Fratta (signori di), Ghino di Tacco
- Gualtieri di Binda di Guido di Rinaldo
- Guido, pievano di S. Pietro ad Mensulas
- Guido di Cacciaconte
- Guido di Rinaldo di Guido
- Ildibrandino di Guido
- Ildibrandino di Rinaldo di Guido
- Lucia, moglie di Rinaldo di Guido
- Rinaldo di Rinaldo di Guido
- Tacco, vedi Guardavalle e Fratta (signori di), Tacco di Ugolino
- Tessa di Binda di Guido di Rinaldo
- Ugolino, vedi Guardavalle e Fratta (signori di), Ugolino
Caccialupi, Giovanni Battista da S. Severino, giudice delle Riformagioni del Comune di Siena
Cadeti, Giovanni, notaio e chierico della diocesi di Saintes
Cafaggiuoli, Niccolò di Francesco, priore di Sinalunga
Calabresi I.
Calcione
Cambi E.
Camigliano
Camillo da Farnetella, maestro
Cammarosano P.
Campagnatico
- cancelleria/cancelliere
Campana, Antonio di Niccolò di Tafano, notaio vedi Antonio Campana di Niccolò di Tafano, notaio
Campiglia, vedi Campiglia d'Orcia Campiglia d'Orcia
Canale Maestro della Chiana, vedi Chiana, Canale Maestro
Cantini L.
Cantoni, Filippo di Giuliano di Filippo, notaio
- Francesco Antonio di Giovanni di Cristoforo da Siena, notaio e vicario del podestà di Sinalunga
Capalbio
- cancelleria/cancelliere
Capecchi, Giovanni di maestro Piero di Donato da Focognano nel Casentino, cancelliere della comunità di Foiano della Chiana
Caporali, Pietro di Sebastiano
Caprese
Carlo V d'Asburgo, imperatore
Carmignano, archivio comunale
Carucci P.
Casaconti, famiglia di Siena
- Bartolomeo di Niccoluccio di Sterpolino
- Guido di Niccoluccio di Sterpolino
- Sterpaccio di Niccoluccio di Sterpolino
Casagni, Meo, camarlengo di Bettolle
Casole, vedi Casole d'Elsa
Casole d'Elsa
- cancelleria/cancelliere
Castel del Piano
Castiglion Fiorentino
Castiglioncello sul Trinoro
Castiglione d'Orcia
- archivio comunale
- chiesa di S. Stefano
- comunità, archivio
- - camarlengo
Caterini, Francesco Antonio di Giovanni di Cristoforo, notaio dei Nove di custodia
Caterini, Giovanni Carlo, cancelliere di Sinalunga
Caterini, Niccolò, notaio e cancelliere di Scrofiano e di Sinalunga
Catoni G.
Catoni, Giuliano, funzionario dell'Archivio di Stato di Siena
Cecchini G.
Cecchini, Giovanni, direttore dell'Archivio di Stato di Siena
Cecchino di ser Bardo, sindaco della comunità di Scrofiano
Cecco di Andrea da Siena, notaio
Cecco di ser Pagno, cfr. Pagni, Cecco di ser Pagno
Celle sul Rigo
- cancelleria
Cenne, notaio
Cenni, famiglia di Sinalunga
- Alfonso, cancelliere sostituto di Sinalunga
- Angelo, camarlengo dell'amministrazione dello scolo del piano dei Prati di Sinalunga
- Annibale, cancelliere di Scrofiano e di Sinalunga; soprintendente al mulino di Monte Martino
- Annibale di Antonio; gonfaloniere di Sinalunga
- Camillo
- Camillo, gonfaloniere di Sinalunga
- Domenico di Agostino, camarlengo di Sinalunga
- Giovan Camillo, priore di Sinalunga
- Giovanni Battista di Niccolò di Giovanni Battista, camarlengo di Sinalunga
- Giuseppe da Sinalunga, deputato sui fossi e fiumi della Valdichiana
- Niccolò di Giovanni Battista
Cerboni, Giovanni Antonio
Cerretelli, Giovanni Battista, notaio-ufficiale di Scrofiano e Farnetella, luogotenente del podestà di Trequanda
Cerretelli, Iacomo di maestro Agnolo da Scrofiano
- Lattanzio, priore di Scrofiano
Cervini, famiglia di Montepulciano
Cetona, cancelleria
Chelazzi C.
Cherubini G.
Chiana (Chiana, Chiane, Clana), canale/fiume/palude, vedi anche Valdichiana
- Canale Maestro
Chianciano
- archivio comunale
- cancelleria
Chiane (delle), cancelliere, vedi Sinalunga, cancelleria/cancelliere
Chiatina, chiesa di S. Pietro
Chietti, Mario, ingegnere del circondario di Cortona
Chironi G.
Chironi, Giuseppe
Chittolini G.
Chiusdino, cancelleria
Chiusi
- archivio comunale
- cancelleria
- capitanato/capitano
- diocesi
- vescovo
Chiusi della Verna
Ciabatti, Francesco, messo del tribunale di Sinalunga
Ciaccheri, Giuliano, ingegnere
Ciampoli D.
Ciani, Aristide, segretario comunale di Sinalunga
Cibrario, commissione
Ciliano
- comunità, camarlengo
Cinelli M.
Cinelli, famiglia di Sinalunga
- Brandimarte, cancelliere di Sinalunga
- Mariano, cancelliere di Sinalunga
- Mariano di Agostino; accademico "infiammato" dell'accademia degli Smantellati; gonfaloniere di Sinalunga
- Pietro Maria, cancelliere di Sinalunga; cancelliere di Sinalunga ad interim; rettore della fraternita di Torrita
Ciocchi, Giovanni Maria, vedi Giulio III, papa
Civitella, vedi Civitella Marittima e Civitella in Valdichiana
Civitella in Valdichiana
Civitella Marittima
Clana, vedi Chiana
Clemente XIV (Lorenzo Ganganelli), papa
Coazzin, Silvia
Colao F.
Colle Val d'Elsa
- cancelleria
- cartiera Mario e Spartaco Meoni, vedi Meoni, Mario e Spartaco, cartiera di Colle Val d'Elsa
Collelungo
- l.d. Collelungo Nuovo
- l.d. Collelungo Vecchio
- l.d. Podere (Il) da Collelungo
- l.d. Pontone (Il) del Collelongo
- l.d. Via (La) di Collelungo
Colombini, Alessandro di Buonaventura di Tommaso
Colonna (oggi Vetulonia)
Comba R.
Comitis Baroncelli (filii), famiglia di Siena, vedi Casaconti, famiglia di Siena
Contignano
- cancelleria
Contini, Filippo, notaio del capitano di giustizia di Sinalunga
Coppini R.P.
Corbinelli, Carlo, auditore
Corsini, Andrea, cardinale
Cortona
- circondario di acque e strade/ingegnere del circondario
Cortonesi A.
Cosimo I de' Medici, granduca di Toscana
Costadoni A.
Costadoni, Anselmo
Costantini, Giuseppe, cancelliere dei Quattro Conservatori
Cremona
Cresti C.
Crigi Pinzuto e Crigio di Cecco del Pinzuto, vedi Pinzuti, Crigio di Cecco del Pinzuto Cristoforo di Francesco di Turello da Gavorrano, notaio
Cristoforo di Gano di Guidino, notaio
Cristoforo di Manente da Torrita, notaio e vicario di Sinalunga
Crivelli J.
Crocchi, Betto di Mino, statutario della comunità di Sinalunga
- Niccolò, rettore della chiesa di S. Martino di Sinalunga
Croce Rossa Italiana
D'Addario A.
D'Angiolini P.
D'Ercole M.
Daddi, Orazio da S. Gimignano, cancelliere di Sinalunga
Damiano di Matteo da Farnetella
Danelon Vasoli N.
Dati, Angelo di Vannuccio, canonico e notaio del vescovo di Pienza
Dati, Nazario da S. Gimignano, cancelliere di Sinalunga
De Felice R.
De Luca F.
De Rosa G.
De Vegni, Leonardo, architetto
De' Colli S.
De' Colli, Sandro, funzionario dell'Archivio di Stato di Siena
Del Corto G.B.
Del Manetta, Francesco di Andrea di Agnolo da Siena
- Lattanzio, podestà di Sinalunga
Diaz F.
Divisione corazzata Centauro, 131o reggimento di artiglieria
Doccia, torrente
Domenici, Domenico
- Mariano da Sinalunga, cancelliere di Sinalunga; notaio
- Pietro di Domenico, priore di Sinalunga
Domenico d'Agostino da Farnetella
Domenico di Boccio, notaio
Domenico di Cristoforo "Panziere" da Chianciano, vedi Panzieri, Domenico di Cristoforo
Domenico di Giovanni, rettore della chiesa di S. Martino di Sinalunga
Domenico di Matteo da Farnetella
Domenico di Matteo di Marco
Domenico Enrico di ser Niccolò di Bartolo di Iacomo, detto Arrigo
Ducci, Matteo, notaio
Dulaurens G.G.
Elba (Isola d'), governatore
Ercolani, Ercolano da Sinalunga, avvocato; pretore di Lentini
Eubel C.
Fabbri, Archimede, segretario comunale di Sinalunga
Fabbroni, Federigo, cancelliere di Sinalunga
Fabiani, Fabiano, perito
Fabroni A.
Falconetti, Amerigo
Faleri, Antonio, agrimensore
Fantastici, Bernardino, ingegnere
Fanti, Biagio
Farinelli R.
Farnese, Alessandro, vedi Paolo III, papa
Farnetella (anticamente Montebuono)
- albergo della comunità
- comunità, alliratori
- - archivio
- - camarlengo
- - Consiglio dell'aggiunta
- - Consiglio di un uomo per casa
- - massari
- - priori
- contrada Il Santo o Santo Ermo
- l.d. Costarella (La)
- l.d. S. Erene
- l.d. Schiarite
- l.d. Strada (Alla) di Sopra
- notaio, vicario del podestà di Sinalunga
- notaio del vicario di Sinalunga
- notaio-ufficiale, luogotenente del podestà di Trequanda
- notaio-ufficiale o vicario
- ospedale
- palazzo di giustizia
- vicario-non notaio
Fasano Guarini E.
Feci, famiglia di Sinalunga
- Antonio
- Filandro, camarlengo dell'universale di Sinalunga; comandante della piazza di Sinalunga
- Francesco, gonfaloniere di Sinalunga
- Giovan Tommaso, priore di Sinalunga
- Marco di Nanni di Fece, priore di Sinalunga
- Nanni di Fece di Angelo, massaro sopra le scritture
- Ottavio, camarlengo di Sinalunga
- Simone di Nanni di Fece; statutario di Sinalunga
Fei, Rinaldo di Bartolomeo, camarlengo di Ciliano
Fenzi G.
Ferdinando I d'Asburgo, imperatore
Ferrara, vescovo
Ferrari A.
Ferretti J.
Ferri, Luigi
Ferri, Tommaso di Guido di Onofrio da Casole, notaio e ufficiale del podestà di Sinalunga
Fighine
Figliucci, Francesco, notaio
Filippo di Nicoluccio, notaio
Fiora di Petronio di Ludovico da Capalbio, vedova di ser Niccolò di Bartolo di Iacomo
Firenze
- Archivio di Stato
- Camera di soprintendenza comunitativa
- compartimento
- Consulta
- Corpo degli ingegneri
- - Consiglio
- - Direzione
- Corte d'appello
- Depositeria
- Dieci di Balìa
- Dipartimento delle Riformagioni
- Dipartimento per la conservazione del catasto
- - conservatore del catasto
- direttore generale/Direzione del pubblico censimento
- Direzione dei lavori di acque e strade
- Direzione generale dei lavori di acque e strade e delle fabbriche civili
- Magistrato supremo
- - cancelliere
- Ministero dell'Interno
- monaci benedettini
- Monte
- prefetto/Prefettura del dipartimento dell'Arno
- Scrittoio delle possessioni
- Segreteria del R. Diritto
- Senato
- soprintendenti all'annona
- Soprintendenza alla camera della comunità del Compartimento fiorentino
- sottoprovveditore della Parte guelfa
- sovrintendente/Sovrintendenza alla conservazione del catasto e al Corpo degli ingegneri di acque e strade
- Sovrintendenza archivistica per la Toscana
- - archivio
- Sovrintendenza generale delle comunità
- Stato, vedi Stato fiorentino
- Ufficio generale delle comunità del Regno d'Etruria
Fleurigeon M.
Focognano nel Casentino
Foenna (Foena), torrente
- circondari superiore e inferiore d'imposizione, vedi Valdichiana, Dipartimento delle acque, circondari superiore e inferiore d'imposizione per il fiume Foenna
- circondario d'imposizione, vedi Sinalunga, circondario d'imposizione del torrente Foenna
- circondario d'imposizione per la sistemazione dell'argine destro, vedi Sinalunga, circondario d'imposizione per la sistemazione dell'argine destro del torrente Foenna
- Deputazione di sorveglianza, vedi Sinalunga, comunità, Deputazione di sorveglianza dei torrenti Foenna e Galegno
Foiano, vedi Foiano della Chiana
Foiano della Chiana
- cancelliere
- circondario di acque e strade/ingegnere del circondario
- comunità, massari
Fontani, famiglia di Sinalunga
Fontani-Rosatti, famiglia di Sinalunga
Forti, Carlo, notaio
Forzini A.
Fossombroni V.
Fossombroni, Vittorio
Francesca, moglie di Giovanni di Buonaventura di Manfredi da Siena, conversa dell'ospedale di S. Maria della Scala
Franceschini, Carlo, soprintendente alla fabbrica della collegiata di Sinalunga
Franceschini, Domenico, vicario feudale e cancelliere di Rigomagno
Francesco, abate del monastero della S. Trinità di Spineta
Francesco I de' Medici, granduca di Toscana
Francesco Bevelacqua, campaio di Bettolle
Francesco di Bandino da Sinalunga, vedi Bandini, Francesco da Sinalunga
Francesco di Giovanni di Andrea, notaio
Francesco di Giovanni di Martino da Asciano, notaio
Francesco di Gregorio di Giovanni da Arezzo, lanaiolo
Francesco di Landa, notaio
Francesco di Mariotto di Matteo da Asciano, notaio
Francesco di Martino di Bernardo da Lucca, notaio e vicario di Sinalunga
Francesco di Naldo, notaio
Francesco di Nenzo, camarlengo di Sinalunga
Francesco di Peruccio da Siena, del popolo di S. Giovanni
Francesco Stefano di Lorena, granduca di Toscana
Franchi, Giovanni, ingegnere
Franchi, Michele, cancelliere di Sinalunga
Fratta
Fratta (signori della), famiglia, vedi Guardavalle e Fratta (signori di), famiglia
Fuccelli A.
Funaioli, Filippo, cancelliere di Sinalunga
Furlini, Cristoforo, cancelliere del sindacato di Sinalunga
Gabriele A.
Gabrielli, Francesco Pasquale, agrimensore
Gagliardi, famiglia di Sinalunga
- Bruno, impiegato comunale
- Filippo, camarlengo di Sinalunga; maire di Sinalunga
- Francesco, cancelliere di Sinalunga
- Francesco di Paolo, statutario di Sinalunga
- Luigi, sagrestano della collegiata di Sinalunga
Galegno, torrente
- circondario d'imposizione, vedi Sinalunga, circondario d'imposizione del torrente Galegno
- Deputazione di sorveglianza, vedi Sinalunga, comunità, Deputazione di sorveglianza dei torrenti Foenna e Galegno
Galgano di Iacomo Faccalume, commissario sulla Foenna
Galgano di Meo di Giovanni del Fonda, notaio
Gallerani, Iacoppo di Gianni
Galli, Filippo di Mariano da S. Quirico in Osenna, notaio
Gams P.B.
Ganganelli, Lorenzo, vedi Clemente XIV, papa
Garabini, Antonio
Garosi G.
Garrone L.
Garzelli A.
Gavorrano
- cancelleria
Gengaroli G.
Gherardini B.
Gherardini Bartolomeo, auditore
Ghezzi, famiglia di Sinalunga
- Agostino di Giovanni, rettore della chiesa di S. Martino di Sinalunga
- Anton Francesco, commissario feudale e cancelliere di Rigomagno
- Antonio di Apollonio, notaio
- Filippo, presidente della commissione per il riordinamento dell'archivio comunale
- Giulio, notaio
- Mariano di Niccolò, pievano di S. Pietro ad Mensulas
- Niccolò di ser Antonio, arciprete
Ghino di Peccone di Ghino da S. Gimignano, notaio del capitano di giustizia di S. Sepolcro
Giannelli, Cosimo, notaio-ufficiale di Farnetella, luogotenente del podestà di Trequanda
Gianni, Francesco Maria
Ginatempo M.
Ginori Lisci L.
Giomoli, chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo
Giorgi A.
Giorgi, Andrea
- Giancarlo
Giovagnoli R.
Giovannelli, capitano
Giovanni da Montefiascone, giudice della corte del Placito di Siena
Giovanni di Antonio da Lucignano in Valdichiana, notaio-ufficiale del podestà di Sinalunga
Giovanni di Bagnena da Sinalunga
Giovanni di Brando da Siena, notaio
Giovanni di Buonaventura di Manfredi da Siena, del popolo di S. Andrea
Giovanni di Cecco di Paolo da Sinalunga, detto di Pagliaio, vedi Pagliai, Giovanni di Cecco di Paolo da Sinalunga, detto di Pagliaio
Giovanni di Guglielmo, massaro di Sinalunga
Giovanni di Iacomo di Domenico da Lucignano in Valdichiana
Giovanni di Lazzaro, podestà di Sinalunga
Giovanni di maestro Gasparre
Giovanni di Mariano di Puccio, camarlengo di Castiglione d'Orcia
Giovanni di Martino di Gerolamo da Roccalbegna, notaio
Giovanni di Pierantonio da Petroio, notaio-ufficiale del podestà di Sinalunga
Giovanni di ser Andrea, notaio del Concistoro
Giovanni di Sozzino, vedi Sozzini, Giovanni di Sozzino
Giovannino di Neruccio da Monte S. Marie
Girolamo di Agnolo del Zio, statutario della comunità di Sinalunga
Giuffrida R.
Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi), papa
Giulj G.
Giuncarico
Giuntini, Simone, cancelliere di Sinalunga, Torrita e Scrofiano
Giusti F.
Giusti M.
Golli Martini, Tommaso da Castiglione d'Orcia, cancelliere di Sinalunga
Golli, Venanzio, notaio sostituto del cancelliere di Sinalunga
Gonzi, Celso, delegato di governo di Sinalunga
Gonzi, Pietro, priore di Sinalunga
Gorgonia, Giovambattista, delegato di governo di Sinalunga
Gori, famiglia di Siena
Gori, Nicola, cancelliere di Sinalunga
Gori Pannilini, Niccolò
Gori Savellini Mugelli L.
Gosti, Agostino di Giovanni Paolo
Granati, Granato di Mariotto, cancelliere della comunità di Foiano della Chiana
Grandi, Guido da Cremona, abate, lettore di Matematica nello Studio di Pisa
Grazi A.
Grazi, famiglia di Sinalunga
- Andrea, camarlengo dell'opera del duomo di Grosseto
- Andrea di Alfonso; cancelliere
- Antonio
- Bartolomeo
Grazia di Biagio di Grazia da Sinalunga; camarlengo di Sinalunga
Gregorio XIII (Ugo Buoncompagni), papa
Griffoli, Felice
- Meo di Nanni, commissario sulla Foenna
- Vittorio da Siena, causidico
Grosseto
- archivio comunale
- Archivio di Stato
- Camera di soprintendenza comunitativa
- cancelleria/cancelliere
- compartimento
- opera del duomo
- - camarlengo
- salaia
- sottoprefetto
Gualfreduccio, vicario di Sinalunga
Guardavalle
Guardavalle (signori di), famiglia, vedi Guardavalle e Fratta (signori di), famiglia Guardavalle e Fratta (signori di), famiglia
- Ghino di Tacco (anche come Cacciaconti Ghino)
- Tacco di Ugolino (anche come Cacciaconti Tacco)
- Ugolino (anche come Cacciaconti Ugolino)
Guastaldi A.
Guasti, Cesare
Guazzini, Antonio, bandito
- Fedele, bandito
Guazzino
- compagnia della Madonna delle Grazie
- - camarlengo
- - chiesa
Guccio di Aiutino, notaio
Guerrini D.
Guidarelli, Guidarello di Guidino da Sinalunga, procuratore della fraternita della Madonna delle Nevi di Sinalunga
Guidi P.
Guido di Vanni di Tino da Siena, notaio
Guidoni E.
Guidotti, Roberto, delegato di governo di Sinalunga
Horlandis (de), Antonio di Battista da Siena, vedi Orlandi, Antonio di Battista
Iacomo di Pietro da Montefollonico
Iacopo di Nente di Ugolino, procuratore della fraternita della Madonna delle Nevi di Sinalunga
Iacopo di Niccolò da Siena, del popolo di S. Salvatore
Iacopo di Viva da Siena, notaio
Impero francese
- dipartimento del Mediterraneo
- dipartimento del Taro
- dipartimento dell'Arno
- dipartimento dell'Ombrane
- Giunta provvisoria di Toscana
- Guardia nazionale
- guardia per la granduchessa di Toscana
Incontri, Antonio da Pomarance, cancelliere di Massa Marittima
Incontri, Ottavio da Volterra, cancelliere di Radicofani
Insabato E.
Istia, vedi Istia d'Ombrone
Istia d'Ombrone
- cancelleria
Italia
- Regno, vedi Regno d'Italia
KAMP N.
L'Amorosa, vedi Amorosa (L')
La Rosa G.
Labanca N.
Lamberti, Lodovico, vicario del podestà di Sinalunga
Lambertini, Prospero, vedi Benedetto XIV, papa
Landi, Giovanni, cancelliere di Sinalunga; cancelliere sostituto di Scrofiano
Landa di Ghezzo, notaio
Landa di Viva di Landa da Siena
Lanti, Antonio di Lorenzo, dottore
Lazzarotto A.
Lentini
- pretore
Leonardo da Vinci
Leonori, Orazio da Massa Marittima, cancelliere di S. Casciano dei Bagni
Leopoldo II d'Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Leopoldo II d'Asburgo Lorena, imperatore, vedi Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, granduca di Toscana e imperatore
Lisini A.
Lisini, Alessandro
Livorno, governatore
- prefetto
Lodolini E.
Longi R.
Lorena (di), Francesco Stefano, granduca di Toscana, vedi Francesco Stefano di Lorena, granduca di Toscana
Lorenzini, Giovanni Battista
- Luigi, arciprete e capo della Deputazione provvisoria per il governo di Sinalunga
Lorenzoni, Aurelio, archivista del comune di Sinalunga
- Ferdinando, guardia comunale di Sinalunga
Lottorenghi, Cione di Niccolò di Neri Duse, ufficiale della balìa super negociis Asinalonge
Luca di maestro Vieri da Siena
Lucarini, Fabio di Pietro, procuratore della comunità di Sinalunga
- Luca di Pietro, procuratore della comunità di Sinalunga
Lucca
- compartimento
Lucia di Pietro di Guerrino di Pietro da Sinalunga, moglie di Pietro di Ammannato di Marco da Sinalunga
Lucignano, vedi Lucignano in Valdichiana
Lucignano in Valdichiana
Ludovico di Iacomo di Gabriele, notaio
Lupi, Fausto da S. Gimignano, cancelliere di Pienza
Luti, Tommaso, capitano di giustizia di Chiusi
Macchi, alunnato
Maddalena da Sinalunga
Maestri, Mario, priore di Sinalunga
Maffeo di Trecco da Sinalunga, procuratore della comunità di Sinalunga
Malavolti, Mainardo di Ranuccio - Ranucio di Filippo - Ranuccio di Ranuccio
Malfetti, Paolo, aiutante archivista del comune di Sinalunga
Manciano
Manetti G.M.
Manetti, Alessandro, ingegnere
Manetti, G.A.
Manetti, Giuseppe
Manfredi, Eustachio da Bologna, lettore di Astronomia nello Studio di Pisa
Mangio C.
Mannelli, Francesco Maria
Mannori L.
Manzoni, Domenico da Colle Val d'Elsa, cancelliere di Sovana
Marcantonio di Domenico, statutario di Rigomagno
Marcantonio di Paolo, compratore del danno dato di Sinalunga
Marchi, Andrea di Bartolomeo, priore di Bettolle
- Niccolò di Pietro, camarlengo di Bettolle
Marchi, Santi, priore di Sinalunga
Marciano, vedi Marciano della Chiana
Marciano della Chiana
Marco di Fuccino di Petruccio da Sinalunga
Marco di Nanni di Fece, priore di Sinalunga, vedi Feci, Marco di Nanni di Fece
Marcucci, Giovanni di Domenico, priore di Scrofiano
Maremma
Marescotti, Orlando da Siena, commendatore di S. Giacomo
Mari, Agostino, vicario feudale e cancelliere di Rigomagno
Mariani G.
Mariano di maestro Niccolò da Suvereto, notaio
Mariano di Meio di Colaio, detto di Meio Grosso, vedi Orlandini, Mariano di Meo di Niccolò di Cione, detto di Meio Grosso
Marignani, famiglia di Sinalunga
Marino A.
Mario di Matteo di Angelo da S. Sepolcro, notaio
Maroni A.
Marrara D.
Marretti, Lattanzio, vedi Del Marretta, Lattanzio
Marrocchi M.
Marsili, Andrea da S. Gimignano, cancelliere di Chiusi
Marsili, Gaetano di Bartolomeo
Martelli, Antonio, priore di Sinalunga
Martelli, Metello, ingegnere
Martini L.
Martini, Agnolo, notaio; cancelliere di Sinalunga
- Grazia, cancelliere di Sinalunga
Martini, Francesco da Asciano, vedi Francesco di Giovanni di Martino da Asciano
Martini, Primo, cancelliere di Sinalunga
Martino di Pietro di Ambrosino, procuratore della comunità di Sinalunga
Martino di Venturello da Sinalunga, abitante in Siena nel popolo di S. Maurizio
Martorelli, Antonio, avvocato
Marzocchi, Giovanni Iacomo, notaio
Massa, provincia
Massa Marittima
- archivio comunale
- cancelleria/cancelliere
Masse del Terzo di Città, cancelleria
Massimiliano II d'Asburgo, imperatore
Materazzi, Lorenzo, ingegnere
Matteo di Cione di Feo da Siena, notaio
Mattioni, Desiderio, camarlengo di Farnetella
Mazzacorvi, Cristoforo, rettore della chiesa di S. Lucia
Mazzetti L.
Mazzi, famiglia di Sinalunga
Meco di Gaspare, sindaco della comunità di Bettolle
Medici (de'), famiglia di Firenze
- Cosimo I, vedi Cosimo I de' Medici, granduca di Toscana
- Francesco I, vedi Francesco I de' Medici, granduca di Toscana
- Ippolito
Medici, Bernardino da Lucca, capitano di giustizia di Siena
Medici, Giovanni Angelo, vedi Pio IV, papa
Mediterraneo, dipartimento, vedi Impero francese, dipartimento del Mediterraneo
Mensano
Mensulae, vedi Ripa in Valdichiana
Meo di Antonio di Batignano da Sinalunga; procuratore della comunità di Sinalunga
Meo di Giovanni, ligrittiere, ufficiale della balìa super negociis Asinalonge
Meoni, Mario e Spartaco, cartiera di Colle Val d'Elsa
Mercatello (da), Tommaso, vedi Tommaso da Mercatello, maggior sindaco e giudice delle appellagioni del Comune di Siena
Michelangelo di Domenico, camarlengo di Ciliano
Mignarri, Andrea, cancelliere di Sinalunga
Minacci, Sebastiano da Siena, capomaestro
Mino di Biagio, massaro di Sinalunga
Mino di Domenico di Nino, notaio
Mino di Feo, notaio
Mino di Nino da Siena, notaio
Minucci, Cosimo, ingegnere
Minucci, Pierantonio da Volterra, cancelliere di Montalcino
MITTARELLI G.B.
Mocatoccio, tutore di Lando, Paolo e Pace di Viva di Lando da Siena
Modena, Magione dei cavalieri di S. Giovanni
MOLHO A.
Montalcino
- cancelleria
- diocesi, vedi anche Pienza-Montalcino, diocesi
- vescovo
Montanini, Mino di Carlo
Montauto (da), Federigo, governatore di Siena
Monte S. Marie
- l.d. Bago
- l.d. Fonte al Fico
- l.d. Solatia di Calvosina
Monte S. Savino
- circondario di acque e strade, Montebuono, vedi Farnetella
Montefiascone
Montefollonico
- opera di S. Maria del Triano
Montegiovi
Monteguidi
Montelaterone
Montemassi
Montemerano
Montepescali
Montepulciano
- agenzia delle imposte e tasse
- archivio comunale
- arrondissement, circondario sottoprefettizio del dipartimento dell'Ombrone/sottoprefetto
- brefotrofio
- cancelleria
- circondario di Sottoprefettura
- sottoprefetto/Sottoprefettura
- tribunale collegiale di prima istanza
- Ufficio distrettuale delle imposte dirette
Montevarchi, archivio comunale
Monticchiello
- rocca
Montione
Montisi
Montorsaio
Montucci, Pier Antonio, ingegnere
Morandi U.
Morandi, Ubaldo, funzionario dell'Archivio di Stato di Siena
Morandini F.
Morelli, Gismondo, rettore della chiesa di S. Martino di Sinalunga
Moscadelli S.
Moscadelli, Stefano
Muzzi O.
Naldini, Daniello, notaio
Naldini, Francesco Fece, gonfaloniere-camarlengo di Sinalunga
Nanni Bandini e Nanni di Bandino, vedi Bandini, Nanni di Francesco
Nanni di Biagio
Nanni di Fece di Angelo, massaro sopra le scritture, vedi Feci, Nanni di Fece di Angelo, massaro sopra le scritture
Nanni di Francesco di Baudino, vedi Bandini, Nanni di Francesco
Nanni di Michele da Siena, cuoiaio
Nanni di Pietro di Giovannino, ritagliere, ufficiale della balìa super negociis Asinalonge
Nardi L.
Nardi P.
Nardi, ingegnere e sottoprovveditore della Parte guelfa
Nardi, Andrea di Silvestro di Michele da Firenze, capitano di S. Sepolcro
Naso I.
Nelli, Nello, cancelliere dei Quattro Conservatori
Nenci D.
Nenzo di Meio del Broglia
Neri L.
Neri, Francesco, grascere
Neri, Pompeo, auditore
Niccolini, Angelo, governatore di Siena
Niccolò di Bardo
Niccolò di Bartolo di Iacomo da Siena, notaio
Niccolò di maestro Angelo da Siena, notaio e vicario di Sinalunga
Niccolò di Vanni di Tino da Siena
Ninuccio di Paolo da Sinalunga, detto Buchine
Nonni, Antonio
- Bernardino di Giuseppe
- Francesco di Bartolomeo
Nutarelli, Oliviero da Celle sul Rigo, cancelliere di Sinalunga
Octorenghis (de), Cione di Niccolò di Neri Duse, vedi Lottorenghi, Cione di Niccolò di Neri Duse
Oliviero del Principe, canonico di Angers, vicario dell'arcivescovo di Siena
Ombrone, dipartimento, vedi Impero francese, dipartimento dell'Ombrone
Orbetello
Ordine di S. Giovanni, cavalieri gerosolimitani
Orefice G.
Orlandi, Antonio di Battista da Siena
Orlandini, famiglia di Siena
- Antonio da Siena
- Cione da Siena
- Francesco di Cione
- Francesco di Meo di Niccolò di Cione
- Giovanni Battista
- Girolamo di Giulio
- Girolamo di Simone
- Giulio di Antonio
- Iacomo di Niccolò
- Ludovico di Niccolò
- Mariano di Meo di Niccolò di Cione, detto di Meio Grosso
- Niccolò di Mariano di Megosso da Siena
- Teofilo di Simone
- Virginia, moglie di Giovanni Battista
Orlandini, famiglia di Sinalunga
- Giuseppe
Ottieri, famiglia, feudatari di Rigomagno
- Lotario, marchese di Rigomagno
- Sinolfo, marchese di Rigomagno
Pace di Viva di Lando da Siena
Padrini C.
Paglia, fiume
Pagliai, Giovanni di Cecco di Paolo da Sinalunga, detto di Pagliaio
- Pietro di Paolo da Sinalunga
Pagliai, Simone, ingegnere
Pagni, famiglia di Sinalunga
- Bartolomeo, cancelliere di Sinalunga
- Cecco di ser Pagno, appaltatore del mulino del comune di Sinalunga
- Francesco da Sinalunga, notaio; vice-vicario di Scrofiano
- Girolamo di ser Francesco, notaio e sindaco a tenere le scritture del comune
- Gismondo, notaio-ufficiale, luogotenente del podestà di Trequanda in Scrofiano
- Lorenzo, camarlengo di Sinalunga; gonfaloniere di Sinalunga; maire di Sinalunga
- Pagno di Cecco di Pagno da Sinalunga
- Pagno di Cecco di Pagno da Sinalunga, notaio
- Pagno di ser Francesco, notaio e cancelliere di Sinalunga; statutario di Sinalunga
- Pietro di ser Francesco, notaio
Pagno di Cecco di Pagno da Sinalunga, vedi Pagni, Pagno di Cecco di Pagno da Sinalunga
Pagno di Cecco di Pagno da Sinalunga, notaio, vedi Pagni, Pagno di Cecco di Pagno da Sinalunga, notaio
Palazzesi, Bartolomeo di Iacopo, podestà di Sinalunga
Palazzolo
Palazzuoli, Giovanni, cancelliere civile del tribunale di Sinalunga
Palmieri, Gabriello di Bartolomeo da Siena, giurisperito
Palmieri, Giovanni
Panella, Antonio, sovrintendente archivistico per la Toscana
Pannilini, Giuseppe, vescovo di Chiusi
Pansini G.
Panzieri, Annibale, notaio
- Domenico di Cristoforo da Chianciano, detto "Panziere", notaio delle Riformagioni del Comune di Siena
- Pietro Paolo da Chianciano, cancelliere di Sinalunga
Paolo di Agostino, notaio dei Tre segreti della Balìa del Comune di Siena
Paolo di Giovanni di Rossino da Sinalunga, procuratore della comunità di Sinalunga
Paolo di Viva di Lando da Siena
Paolo II (Pietro Barbo), papa
Paolo III (Alessandro Farnese), papa
Paolozzi L.A.
Paolozzi, Luigi Antonio da Chianciano, giudice; cancelliere di Sinalunga
Paolucci G.
Parigi, Archives Nationales
Parma e Piacenza, ducato
Pasci, Francesco di ser Giovambattista da Colle Val d'Elsa, cancelliere di Casole
Pascuccio di Ammannato di Marco da Sinalunga
Pasqua di Mariotto, camarlengo di Farnetella
Pasqui D.
Passeri V.
Passerini, famiglia di Cortona
Patrizi Piccolomini, Agostino, vescovo di Pienza
Pavia, vescovo
Pavolotti, Gherardo, cancelliere di Sinalunga
Pavone C.
Pazzagli C.
Peccatori, Alessandro, notaio-ufficiale di Scrofiano, luogotenente del podestà di Trequanda
Pecci G.A.
Pecci, Giovanni Antonio
Pereta
Persiani, Deifebo di Vittorio da Pienza, cancelliere di Sinalunga
Peruccio di Paolo da Montalcino, notaio e vicario di Sinalunga
Peruzzi, Filippo di ser Ugolino da Firenze
Petroio
- l.d. Valgiolaie
Petrucci, Rinaldo, cavaliere
Piancastagnaio
- cancelleria/cancelliere
Pianigiani, Vitaliano, cancelliere di Sinalunga
Piccardi S.
Piccinni G.
Piccolomini, famiglia di Siena
- Enea Silvio, vedi Pio II,
- Francesco, arcivescovo di Siena
- Francesco Maria, vescovo di Pienza
- Gabriello di Ranieri di Rustichino
- Iacopo, vescovo di Pavia e cardinale
- Lolo, cavaliere gerosolimitano, precettore della Magione di Modena e commendatario della precettoria di S. Pietro di Selvitella
- Tommaso, vescovo di Pienza e di Montalcino
Piccolomini Mandoli, Carlo
Pienza
- archivio comunale
- cancelleria/cancelliere
- capitanato
- capitolo della cattedrale
- - canonico
- comunità, archivio
- curia vescovile
- - archivio
- - cancelliere
- diocesi, vedi anche Pienza-Montalcino, diocesi
- palatium episcopale
- vescovo
- - notaio
Pienza-Montalcino, diocesi,
Pierangeli G.
Pieri P.
Pieri S.
Pieri, Francesco
Pieri, Sandra, funzionario della Sovrintendenza archivistica per la Toscana
Pieri, Simone, notaio
Pierini, Giovanni
Piero di Pietro da Sinalunga
Pietrino di Vannello di Piero, cuoiaio
Pietro di Aiuto, sindaco della comunità di Sinalunga
Pietro di Ammannato di Marco da Sinalunga
Pietro di Antonello, detto Saetta, procuratore della comunità di Sinalunga
Pietro di Buccio di Nanni, notaio
Pietro di Grazia di Biagio, sindaco della comunità di Sinalunga
Pietro di Guerrino di Pietro da Sinalunga, detto Sfarsino
Pietro di Martino di Luca da Sinalunga
Pietro di Stefano chiavaio, capitano e podestà di Valdichiana e Val d'Orcia
Pietro di Vannuccio da Monte S. Marie, detto Marraino
Pietro di Venturino di Ventura da Sinalunga, procuratore del comune di Sinalunga
Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena
Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, granduca di Toscana e imperatore
Pietro Paolo di Niccolò di ser Naddo da S. Sepolcro
Pieve, vedi Pieve di Sinalunga
Pieve di Sinalunga
Pieve S. Stefano
Pini, Alessandro di Ansano, notaio
Pinocci, Pompeo
Pinto G.
Pinzuti, Crigio di Cecco del Pinzuto, procuratore della comunità di Sinalunga
Pinzuti, Domenico, camarlengo di Ciliano
Pio II (Enea Silvio Piccolomini), papa
Pio IV (Giovanni Angelo Medici), papa
Pirillo P.
Pisa
- Archivio di Stato, archivio del Corpo degli ingegneri d'acque e strade del compartimento di Pisa
- Camera di soprintendenza comunitativa
- compartimento
Pistoia
- compartimento
Plessi G.
Plessi, Giuseppe
Pocci, Bartolomeo di Simone da Siena, procuratore della comunità di Sinalunga
Poggi, Giuseppe, avvocato
Poggiali S.
Poggiarelli, Ferdinando, auditore feudale di Rigomagno
Poggio alle Mura
Poggio S. Cecilia
Poggiolo, vedi Poggiolo in Valdichiana
Poggiolo in Valdichiana
Pollini, famiglia di Sinalunga
Pomarance
Pozzetti, Ferdinando, podestà di Torrita
Preto P.
Preziani, Deifebo, cancelliere di Saturnia
Prunai G.
Prunai, Giulio, funzionario dell'Archivio di Stato di Siena; sovrintendente archivistico per la Toscana
Pucci, Puccio di Antonio, deputato dai Dieci di Balìa del Comune di Firenze
Purghiani, Andrea di Francesco, ligrittiere, ufficiale della balìa super negociis Asinalonge e operaio del cassero di Sinalunga
Querciola
- l.d. Croce di Collalto
Radda, vedi Radda in Chianti
Radda in Chianti, cancelleria
Radicofani
- archivio del comune, vedi Siena, Archivio di Stato, archivio del comune di Radicofani
- cancelleria/cancelliere
Radicondoli
- cancelleria
Ranieri di Ranieri, notaio
Rapolano
- cancelleria
- podesteria
Ravi
Redditi, Ferdinando, segretario comunale di Sinalunga
Redon O.
Regini, Atanasio, geometra
Regno d'Italia
Regno di Sardegna
Reinhard, Charles, commissario del governo francese in Toscana
Religione di S. Stefano
Renzuoli, Mariano di Angelo da Lucignano in Valdichiana, notaio-ufficiale, luogotenente del podestà di Sinalunga
- Perineo da Lucignano in Valdichiana, cancelliere di Pienza
Repetti E.
Rezasco G.
Ricasoli, Antonio
Ricci, Antonio da Spezia, giudice di Rota di Siena
Ricco di Pietro di Ricco, deputato dalla Balìa del Comune di Siena
Richecourt (de), Déodat Emmanuel
Rigacci, Domenico di Luca
Rigacci, Francesco da Scrofiano, agrimensore e ingegnere
Rigacci, Gaspero, priore di Sinalunga
Rigaiolo
Rigomagno
- cancelleria/cancelliere
- cimitero
- comunità, archivio
- - camarlengo
- - chiamatori del Consiglio maggiore e minore
- - Consiglio generale di un uomo per casa
- - Consiglio maggiore
- - Consiglio minore
- - priori
- - sindaco
- - statutari
- contrada Fonte al Bosco
- feudo, vedi anche Rigomagno, marchesato/marchese
- - auditore feudale
- - commissario feudale
- - vicario feudale
- fraternita di S. Antonio
- l.d. Bandita (La)
- l.d. Poggio d'Orto
- l.d. Poggio del Boschetto
- l.d. Poggio del Finocchio
- l.d. Poggio del Sasso Grosso
- l.d. Poggio della Rogaia
- l.d. Poggio delle Rocche
- l.d. Poggio di Basso Lupaia
- marchesato/marchese, vedi anche Rigomagno, feudo
- notaio-ufficiale, luogotenente del podestà di Trequanda
- notaio-ufficiale o vicario
- ospedale
- palazzo di giustizia
- tribunale
- vicario-non notaio
- vicario-scrittore
Rigomagno (signore di), vedi Ubertino da Rigomagno
Ripa (Ripe), vedi Ripa in Valdichiana
Ripa in Valdichiana (anticamente Mensulae )
Ripa in Valdichiana (signori della), Bindo di Guido, vedi Cacciaconti, Bindo di Guido di Rinaldo de Ripa
Ripomarance, vedi Pomarance
Ristori, Orazio da Lucignano in Valdichiana, notaio del capitano di giustizia di Sinalunga
Ristoro di Filippuccio da Castiglione d'Orcia
Rocca d'Orcia (anticamente Tintinnano)
Rocca Tederighi
Roccalbegna
Roccastrada
- cancelleria/cancelliere
Roma
- archivio Sforza Cesarini
- Assemblea costituente
- Camera dei deputati
- Ministero dell'Interno
- Sacra Congregazione dei Riti
- Senato della Repubblica
- - biblioteca
Rombai L.
Romiti A.
Ronconi, Antonio di Giovanni da Massa Marittima, vicario del vescovo di Pienza e di Montalcino
ROSA C.
Roselli, Pietro, libraio
Rosini, Annibale da Sarteano, cancelliere di Arcidosso
- Domenico da Sarteano, notaio e commissario feudale di Rigomagno
Rossi, Benedetto da Siena, capomaestro
Rossi, Girolamo, cancelliere di Sinalunga
Rossi, Giuseppe, cancelliere di Sinalunga
Rossi (de'), Binduccio di ser Bindo
- Latino
Rotundo F.
Roverella, Lorenzo, vescovo di Ferrara
S. Casciano, vedi S. Casciano dei Bagni
S. Casciano dei Bagni
- cancelleria/cancelliere
S. Gimignano
- cancelleria
S. Giovanni d'Asso
S. Pietro ad Mensulas, pieve, vedi Sinalunga, pieve di S. Pietro ad Mensulas
S. Quirico d'Orcia
- archivio comunale
- biblioteca pubblica
- cancelleria
- podestà/podesteria
S. Quirico in Osenna, vedi S. Quirico d'Orcia
S. Salvatore al Monte Arniata, abbazia, vedi Abbadia S. Salvatore, abbazia di S. Salvatore al Monte Arniata
S. Sepolcro
- capitano di giustizia
- - notaio
S. Severino Marche
Sacchi, Giovanni di Lorenzo
- Lorenzo di Domenico
Saintes, diocesi
Saletti, Angelo, pievano di S. Pietro ad Mensulas
Salvadori R.G.
Salvani, Annibale di Gismondo, capitano di giustizia di Sinalunga
Salvato di Giovanni da Castiglione d'Orcia
Salvatore di Matteo di Santi, sindaco della comunità di Bettolle
Salvemini, Giovanni di Antonio, procuratore della comunità di Sinalunga
Salvestrini A.
Salvi, famiglia di Sinalunga
- Angelo
- Gino, medico
- Giovanni di Angelo
- Iacopo di Angelo
- Mariano di Angelo; procuratore della comunità di Sinalunga
- Pietro
- Salvi di Angelo
Sandrini, Andrea, capomaestro
Sansedoni, famiglia di Siena
- Alessandro
- Orazio, podestà di Sinalunga
Santi B.
Santi G.
Santini C.
Sapiti, Domenico di Francesco da Firenze
Saracini, Giovanni, commendatario della precettoria di S. Pietro di Selvitella
- Nuccio di Ildibrandino, detto Nuccio Bello
Saredo G.
Sarrocchi G.
Sarteano (Sartianum)
- archivio comunale
- cancelleria
Sassofortino Saturnia
- cancelleria/cancelliere
Savelli A.
Savelli, famiglia di Sinalunga
- Angelo, avvocato
- Emilio
Scheggi, Giuseppe, cancelliere di Piancastagnaio
Scialenga
Scialenghi, famiglia
- Spadacorta di Ubertino
Sciano, vedi Asciano
Scrofiano (Scrufiano)
- cancelliere
- cancelliere sostituto
- collegiata
- - proposto
- compagnia della Madonna della Neve, vedi Sinalunga, compagnia della Madonna delle Nevi
- compagnia di S. Salvatore
- comunità, archivio
- - camarlengo
- - Consiglio
- - Consiglio dell'aggiunta o dei diciotto
- - Consiglio fermo
- - Consiglio generale di un uomo per casa
- - elettori, accoppiatori e imbossolatori
- - massari
- - priori
- - sindaci della comunità
- domus comunis
- fraternita di S. Orsola
- monte pio
- - archivio
- - montisti
- notaio-ufficiale, luogotenente del podestà di Trequanda
- notaio-ufficiale o vicario
- ospedale
- - santesi
- palazzo del comune/palazzo di giustizia
- podesteria, vedi Trequanda-Scrofiano, podesteria
- vicario-scrittore
- vice-vicario
Seggiano
Selvitella, precettoria di S. Pietro
Seratti, Agostino, auditore fiscale
Serpetri, famiglia di Sinalunga
- Bartolomeo di Francesco, cancelliere di Sinalunga; priore di Sinalunga
Serre, vedi Serre di Rapolano
Serre di Rapolano
Servi C.
Sestigiani, Antonio
Sfarsino, vedi Pietro di Guerrino di Pietro da Sinalunga
Siena
- Abbondanza
- Archivio delle Riformagioni
- Archivio di Stato
- - archivi del governo francese nel dipartimento dell'Ombrone
- - archivio dei giusdicenti
- - archivio dei Quattro Conservatori
- - archivio del comune di Radicofani
- - archivio della delegazione di governo di Sinalunga
- - archivio della Pretura di Sinalunga
- - archivio notarile
- - diplomatico
- - - Comune di Sinalunga
- - direttore
- Archivio generale dei contratti
- arcivescovo
- - vicario
- auditore fiscale
- auditori della Consulta
- Balìa
- - archivio
- - notaio
- - Tre segreti
- balìa super negociis Asinalonge
- Biblioteca comunale degli Intronati
- Biccherna
- - provveditori
- brefotrofio
- Camera delle comunità, soprassindaco
- Camera di soprintendenza comunitativa
- campaio
- Campus fori
- cancelleria
- cancelliere frumentario
- capitano del popolo
- capitano di giustizia
- cattedrale
- commissari sulla Foenna
- compartimento
- Comune/Repubblica
- Concistoro
- - notaio
- Conservatori riuniti femminili, archivio
- Consiglio del popolo
- Consiglio generale
- Consorzio acquedotto dal Vivo per la Val d'Orcia e la Val di Chiana
- corte del Placito
- Dieci Conservatori della libertà e stato della Repubblica
- diocesi
- Dogana
- Gabella generale
- - esecutori
- - archivio
- gonfalonieri maestri
- governatore
- maggior sindaco e giudice delle appellagioni
- Magistrato del Placito
- Mercanzia
- - tribunale
- - ufficiali
- Monte, camarlengo
- Nove di custodia
- Nove governatori del Comune
- Opera del duomo, vedi Siena, Opera della Metropolitana
- Opera della Metropolitana
- - archivio
- ospedale di S. Maria della Scala
- palazzo comunale/palazzo del podestà
- podestà
- - milites, vedi anche Valdichiana, miles del podestà di Siena
- popolo di S. Andrea
- popolo di S. Giovanni
- popolo di S. Martino
- popolo di S. Maurizio
- popolo di S. Salvatore
- prefetto/Prefettura
- prefetto/Prefettura del dipartimento dell'Ombrone
- - Consiglio di reclutamento
- priori governatori, vedi anche Siena, signoria
- - cancellaria dominorum priorum gubernatorum
- Quattro Conservatori
- - archivio
- - cancelliere
- Questura
- Regolatori
- - archivio
- Repubblica, vedi Siena, Comune
- Riformagioni, notaio
- - giudice
- Rota
- - giudici
- signoria, vedi anche Siena, priori governatori
- sottoprefetto del dipartimento dell'Ombrone
- Stato, vedi Stato senese
- Ufficio generale delle strade
- Ufficio generale delle comunità
- - provveditori
- Università degli Studi
- universitas et domus notariorum
Signorini R.
Simone di Nanni di Fece, statutario di Sinalunga, vedi Feci, Simone di Nanni di Fece
Sinalunga (Asinalonga, Asinalunga, Sinalonga)
- accademia degli Smantellati, vedi anche Cinelli, Mariano, accademico "infiammato" dell'accademia degli Smantellati
- accademia dei Concordi
- armati del corpo delle Bande
- biblioteca (pubblica libreria)
- cancelleria/cancelliere
- - archivio, vedi anche Sinalunga, comunità, archivio
- cancelliere ad interim
- cancelliere-attuario del podestà
- cancelliere sostituto
- canova della comunità
- cantone
- capitanato/capitano di giustizia
- - cancelleria/cancelliere civile/cancelliere criminale
- - notaio
- carbonaie
- Casa del fascio
- cassero, vedi anche Sinalunga, rocca
- - operaio
- chiesa di S. Lucia
- - rettore
- chiesa di S. Martino
- - rettore
- circondario d'imposizione del Busso
- - camarlengo
- circondario d'imposizione del torrente Foenna
- circondario d'imposizione del torrente Galegno
- circondario d'imposizione delle Prata
- circondario d'imposizione per la sistemazione dell'argine destro del torrente Foenna
- circondario di acque e strade/ingegnere del circondario
- collegiata, vedi anche Sinalunga, opera della collegiata
- - archivio
- comandante della piazza
- compagnia del SS. Nome di Gesù
- compagnia del SS. Rosario
- compagnia del Suffragio per le anime agonizzanti
- compagnia della Madonna del Carmine
- compagnia della Madonna del Refugio
- compagnia della Madonna delle Grazie, vedi Guazzino, compagnia della Madonna delle Grazie
- compagnia della Madonna delle Nevi
- compagnia della SS. Concezione
- compagnia di S. Croce
- - camarlengo
- compagnia di S. Rocco
- - camarlengo
- comune (post 1865)
- - archivio
- - - archivista
- - - commissione riordinatrice
- - Comitato per i soccorsi alle famiglie dei militari morti e feriti nella campagna d'Africa
- - commissario prefettizio (1940-1944)
- - Commissione censuaria
- - Commissione comunale per l'alimentazione
- - Commissione comunale per la compilazione delle liste elettorali
- - Commissione edilizia
- - Commissione elettorale comunale
- - Commissione per l'esame dei ricorsi contro l'accertamento dei tributi locali
- - Commissione per l'imposta fondiaria e di ricchezza mobile
- - Commissione per la disciplina del commercio fisso
- - Consiglio comunale
- - Consulta municipale
- - Giunta municipale
- - podestà (1927-1940)
- - ragioniere comunale
- - segretario comunale
- - sindaco
- - tesoreria comunale
- comunità (ante 1865)
- - accoppiatori
- - alliratori
- - ambasciatori
- - archivio, vedi anche Sinalunga, cancelleria/cancelliere, archivio
- - camarlengo
- - campaio
- - cancelliere del sindacato
- - Collegio dei priori (1849-1853)
- - compratore del danno dato
- - Consiglio comunale (1849-1853)
- - Consiglio dei trentatré, vedi Sinalunga, Consiglio ordinario
- - Consiglio generale
- - - aggiunti
- - Consiglio generale (post 1778)
- - Consiglio generale di un uomo per casa
- - Consiglio minore
- - - aggiunti
- - Consiglio municipale
- - - aggiunti
- - Consiglio ordinario/dei trentatré
- - consul
- - Difensori
- - - Consiglio
- - Deputazione di sorveglianza dei torrenti Foenna e Galegno
- - Deputazione per l'approvvigionamento annonario, camarlengo
- - Deputazione per l'arruolamento militare
- - Deputazione provvisoria
- - dominus
- gonfaloniere
- - - segretario
- - gonfaloniere-camarlengo
- - grasceri
- - guardie segrete sul danno dato
- - imbossolatori
- - Magistrato comunitativo
- - maire
- - massari
- - massari sopra le scritture/sindaci a tenere le scritture
- - notarius
- - percettore
- - priori
- - provveditore di acque, strade e fabbriche
- - rector/rettore
- - signori della festa di S. Martino
- - salaiolo
- - sindaci dei malefici
- - sindaci della comunità
- - sindaci a tenere le scritture, vedi Sinalunga, comunità, massari sopra le scritture
- - statutari
- - stimatori dei danni dati
- - ufficiali dei pupilli
- - viari
- Confraternita di Misericordia, archivio
- Congregazione dell'Immacolata Concezione
- Consorzio per la ferrovia Arezzo-Sinalunga, vedi Arezzo, Consorzio per la ferrovia Arezzo-Sinalunga
- contrada Busso (Il), vedi anche Sinalunga, l.d. Busso (Il)
- contrada Busso (Il) o Poggiuolo
- contrada Caggio (Il)
- contrada Caggio (Il) o Puntone, vedi anche Sinalunga, l.d. Puntone
- contrada Galegno
- contrada Giuncherelli
- contrada Macchiaie
- contrada Pozza (Le), vedi anche Sinalunga, l.d. Selva (La) delle Pozza
- delegato/Delegazione di governo
- domus comunis/palatium comunis
- Ente comunale di assistenza
- - archivio
- fabbrica del monastero di S. Caterina
- - camarlengo
- Filarmonica Ciro Pinsuti
- fonte del Castagno
- fonte del Fossatello
- fonte pubblica
- fraternita della Madonna delle Nevi o della Vergine Maria
- giudicatura di pace
- giudice conciliatore
- Gruppo fotografico sinalunghese
- Guardia civica
- - Consiglio d'amministrazione
- - Deputazione
- Guardia nazionale
- - comandante
- - Consiglio di disciplina
- - Consiglio di recognizione
- l.d. Busso (Il)/Piano del Busso vedi anche Sinalunga, contrada Busso (Il)
- l.d. Campo (El) ala Farma
- l.d. Campolungo
- l.d. Casina Andrei
- l.d. Castiglioni
- l.d. Collelungo Nuovo, vedi Collelungo, l.d. Collelungo Nuovo
- l.d. Collelungo Vecchio, vedi Collelungo, l.d. Collelungo Vecchio
- l.d. Collelungo, vedi Collelungo
- l.d. Costa (La) del Rigaiuolo
- l.d. Doccia (La)
- l.d. Formone dei Prati/delle Prata
- l.d. Galegno (Al)
- l.d. Piane (Le), vedi Bettolle, l.d. Piane (Le)
- l.d. Piano dei Prati, vedi Sinalunga, l.d. Prata/Prati/Piano dei Prati
- l.d. Piano del Busso, vedi Sinalunga, l.d. Busso (Il)
- l.d. Podere (Il) da Collelungo, vedi Collelungo, l.d. Podere (Il) da Collelungo
- l.d. Poleta (Nele)
- l.d. Pontone (Il) del Collelongo, vedi Collelungo, Pontone (Il) del Collelongo
- l.d. Prata/Prati/Piano dei Prati
- l.d. Precossa (La)
- l.d. Prugneta
- l.d. Puntone, vedi anche Sinalunga, contrada Caggio (Il) o Puntone
- l.d. elva (La) delle PianeS, vedi Bettolle, l.d. Piane (Le)
- l.d. Selva (La) delle Pozza, vedi anche Sinalunga, contrada Pozza (Le)
- l.d. Via (La) di Collelungo, vedi Collelungo, l.d. Via (La) di Collelungo
- l.d. Via del Porto (La)
- macello della comunità/pubblico macello
- molendinum de Sorialla
- monte pio
- - collettori
- - montisti
- - sindacatori
- mulino della comunità/mulino di Monte Martino
- - Deputazione
- - soprintendente
- mura
- notaio-ufficiale o vicario
- opera della collegiata
- - camarlengo
- - operaio
- opera della Madonna delle Nevi
- ospedale di S. Maria delle Nevi
- - archivio
- osteria della comunità
- palazzo comunale (post 1872), vedi Sinalunga, palazzo Crestini, già Lomeri
- palazzo Crestini, già Lomeri/palazzo comunale (post 1872)
- palazzo del comune (ante 1872), vedi Sinalunga, domus comunis/palatium comunis
- palazzo pretorio
- Pia istituzione Castellani
- piazza; piazza del cassero; piazza del mercato; piazza della collegiata
- piazzaio
- pieve di S. Pietro ad Mensulas
- - pievano
- pizzicheria della comunità
- podere Albergo
- podere della Steccaia
- podere La Buca del Serpe
- podere Villa Maggiore
- podestà/podesteria
- - notaio-ufficiale
- - notaio-ufficiale, luogotenente in Farnetella
- - notaio/ufficiale/vicario (ante 1560)
- ponte del Fosso delle Conce
- porta del borgo
- pretore/pretura
- - archivio
- - cancelliere
- rocca, vedi anche Sinalunga, cassero
- scuola di musica
- selve comunitative
- strada della Pieve
- tribunale, vedi anche Sinalunga, capitanato/capitano di giustizia; Sinalunga, notaio-ufficiale o vicario; Sinalunga, podestà/podesteria; Sinalunga, vicariato/vicario (post 1774)
- - archivio
- universale
- - camarlengo
- - deputati
- via del Casato
- via del Giogo
- via interna del Giuoco
- vicariato/vicario (post 1774)
- - cancelliere civile/cancelliere criminale
- - notaio
- vicario, vedi Sinalunga, notaio-ufficiale o vicario
Sisti, Cesare, cancelliere di Sinalunga; cancelliere di Torrita e Ciliano
Soldatini S.
Sorano
Sordi B.
Sovana, cancelleria/cancelliere
Sozzini, Bartolomeo da Siena, giureconsulto
- Giovanni di Sozzino
- Pietro di Giovanni
- Sozzino di Giovanni di ser Mino
Sozzino di Giovanni di ser Mino da Siena del popolo di S. Martino, vedi
Sozzini, Sozzino di Giovanni di ser Mino
Sozzo di Giovanni da Castiglione d'Orcia
Spadolini G.
Spagnoli, Antonio Gaetano, cancelliere di Sinalunga
Spannocchi, Federico di Mariano di Ambrogio
- Giuseppe
Spezia (La)
Spineta, monastero della S. Trinità
- abate
Stato della Chiesa
Stato fiorentino
Stato mediceo, vedi anche Toscana, Granducato
Stato senese
- provincia inferiore
- provincia superiore
Stefano di Antonio di Stefano, notaio
Stocchi, famiglia di Sinalunga
Subbiani, Andrea, prete
Suvereto
Tancredi, Callisto di Pietro Scacco da Siena
Tancredi, Gherardo da Colle Val d'Elsa, cancelliere di Grosseto
Tantucci, Bernardino, podestà di Sinalunga
- Mariano di Antonio di Bartolomeo da Siena, notaio e vicario di Sinalunga
Taro, dipartimento, vedi Impero francese, dipartimento del Taro
Tartagli, Aurelio da Arcidosso, cancelliere di Campagnatico
Tatti
- cancelleria
Taufi, Meo di Antonio da Sinalunga, procuratore della comunità di Sinalunga
Tavanti, Angelo Maria
Tedeschi J.A.
Terrosi, famiglia di Sinalunga
- Cristofano
- Filippo, segretario del gonfaloniere di Sinalunga
- Filippo di Giacinto, priore di Sinalunga
- Francesco, camarlengo di Sinalunga
- Giacinto, gonfaloniere-camarlengo di Sinalunga
- Giacinto, priore di Sinalunga
- Giovanni Battista di Dino, camarlengo di Sinalunga
- Mariano, priore di Sinalunga
- Mariano di Bartolomeo
- Michele di Tafano, priore di Sinalunga; statutario di Sinalunga
- Santi, compratore del danno dato di Bettolle
Teuccio di Paganello da Scrofiano
Tintinnano, vedi Rocca d'Orcia
Tista di Bartolomeo
Tofano di Cecco di Baudino, procuratore della comunità di Sinalunga
Tognarini I.
Tolomei, Angela di Deo di Guelfo, vedova di Cecco di Simone Brandagli da Arezzo
- Giovanni di Bindino
- Marco Antonio di Ludovico di Giovanni
- Naddo di Ranuccio
Tommaso da Mercatello, maggior sindaco e giudice delle appellagioni del Comune di Siena
Tommaso di Guccio di Lorenzo da Siena, podestà di Sinalunga
Tommasuoli, Giovanni di Antonio di Francesco
- Tommaso di Antonio di Francesco
Torrita, vedi Torrita di Siena
Torrita di Siena
- archivio comunale
- comunità, archivio
- - Magistrato comunitativo
- cancelleria/cancelliere
- fraternita dell'Immacolata concezione di Maria
- - rettore
- Guardia civica
- l.d. Silva (La) del Comune
- podestà/podesteria
Toscana
- commissario del governo francese
- Governo provvisorio
- Governo provvisorio (1859)
- Granducato; vedi anche Stato mediceo
- - Consiglio dei ministri
- - Consiglio di stato
- - Consiglio generale
- - corpo delle Bande
- - Depositeria
- - granduca
- Regno d'Etruria
Tosi, famiglia di Sinalunga
- Andrea di Pietro, notaio; statutario della comunità di Sinalunga
- Pietro di ser Andrea, camarlengo di Sinalunga
Tosi, Pier Antonio, ingegnere
Tour (de la), Paolo
Tozzetti, Giovanni Bernardino da Foiano della Chiana, cancelliere di Sinalunga
Trapani, Dionisio, piazzaio di Sinalunga
- Ferdinando, piazzaio e grascere di Sinalunga
- Pietro, piazzaio di Sinalunga
Trapani, Nestore
Trecerchi, Mino di Niccolò da Siena, notaio della Mercanzia
Trequanda
- aiuto cancelliere
- archivio comunale
- comunità, archivio
- podestà/podesteria, vedi anche Trequanda-Scrofiano, podesteria
- - notaio-ufficiale, luogotenente in Farnetella
- - notaio-ufficiale, luogotenente in Rigomagno
- - notaio-ufficiale, luogotenente in Scrofiano
Trequanda-Scrofiano, podesteria
Trombelli, Lazzaro di Francesco, priore di Sinalunga
Trombetti L.
Trombetti, Luana
Tuliani M.
Turchi, Giovanni di Annibale
Turi G.
Uberti (degli), Fazio
Ubertini (filii), famiglia
Ubertino da Rigomagno, signore di Rigomagno
Ughelli F.
Usimbardi, Lorenzo, segretario granducale
Val d'Arbia
Val d'Orcia
- capitano e podestà, vedi Valdichiana e Val d'Orcia, capitano e podestà
Val di Merse
Valacchi F.
Valdelsa
Valdichiana (Vallis Chianium, Vallis Clane), vedi anche Chiana
- Amministrazione dei beni della Corona
- capitanato, vedi Sinalunga, capitanato/capitano di giustizia
- capitano e podestà, vedi Valdichiana e Val d'Orcia, capitano e podestà
- Deputazione sui fossi e fiumi
- Dipartimento delle acque
- - circondari superiore e inferiore d'imposizione per il fiume Foenna
- Dipartimento idraulico
- - circondari d'imposizione del Busso e delle Prata
- l.d. Selva di Valdichiana
- miles del podestà di Siena
Valdichiana e Val d'Orcia, capitano e podestà
Valenti F.
Vallis Chianium o Vallis Clane, vedi Valdichiana
Vannello di Piero, cuoiaio
Vanni di Tino da Siena del popolo di S. Maurizio, detto Porco
Vanni F.
Vanni, Orazio, cancelliere di Sinalunga
- Pomponio da Sinalunga, notaio; cancelliere di Sinalunga
Vannozzi F.
Vannucci, Antonio, cancelliere di Sinalunga
Vegni, Andrea, vicario e capo della Deputazione provvisoria per il governo di Sinalunga
Vegni, Domenico, cancelliere di Sinalunga
Venturocci, Biagio di Nanni, massaro sopra le scritture; priore di Sinalunga; statutario di Sinalunga
- Nanni di Biagio, procuratore della comunità di Sinalunga
- Pietro di Biagio, statutario della comunità di Sinalunga
Verdiani Bandi A.
Verniano (Vargnano), torrente
Vichi P.
Vieri di ser Nuto, notaio
Vigni L.
Villani, Giovanni
Vinci
Visconti, Francesco
Vitelli, Antonio di Paolo, notaio della Balìa
Viti P.
Viva di Lando da Siena
Vivo d'Orcia, eremo/monastero di S. Benedetto
- monaci camaldolesi
Vivo, fiume
Volterra
Willoweit D.
Windsor, Royal Library
Ximenes, Leonardo, ingegnere
Zaccaria R.M.
Zangheri L.
Zannoni A.
Zarrilli C.
Zdekauer L.
Zeppi, Angelo di Niccolò, rettore della chiesa di S. Martino di Sinalunga
- Gismondo, cancelliere sostituto di Sinalunga
- Niccolò
Zobi A.
Zocchi, Neri, ingegnere
Zuccagni Orlandini A.



Codifica:
Stefania Salsi, aprile - giugno 2014
Paolo Santoboni, revisione, luglio 2014