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III. Carteggio e atti e protocolli della corrispondenza

Livello: serie

Estremi cronologici: 1865 - sec. XX anni '60

Consistenza: 411 unità

Secondo l'abituale metodo di archiviazione in uso sino al 1865, a Sinalunga la corrispondenza in arrivo era organizzata in due serie fondamentali predisposte rispettivamente negli uffici del gonfaloniere e del cancelliere comunitativo. Le lettere pervenute venivano rilegate in filze insieme agli eventuali allegati secondo un ordine cronologico, senza però ricevere una numerazione progressiva facente capo a un protocollo. Le lettere in partenza dai due uffici venivano copiate nei rispettivi copialettere, assegnando alla copia di ogni lettera un numero progressivo 1 . All'indomani della costituzione del comune postunitario il carteggio degli anni immediatamente precedenti fu profondamente rimaneggiato. Tra l'agosto 1865 e il marzo 1866 vennero infatti scomposte le filze in cui era raccolto il carteggio dei gonfalonieri e dei cancellieri relativo agli anni 1861-1865. Nel 1878 la documentazione del periodo 1861-1864 fu riordinata per materia 2 , mentre quella dell'anno 1865 venne strutturata retroapplicando la classificazione adottata a partire dal 1o aprile 1866. Tale classificazione era basata su un titolario articolato in 31 categorie suddivise in fascicoli e distinte in tre grandi sezioni (1. Affari generali, 2. Ragioneria, 3. Stato civile) 3 . Contestualmente, cessata nel marzo 1866 la tenuta del copialettere 4 e di conseguenza venuto meno il ricorso alla semplice numerazione progressiva delle lettere spedite, fu introdotto un protocollo sintetico per la corrispondenza in arrivo e in partenza, come pure l'uso di conservare nelle buste del carteggio le minute delle lettere spedite assieme a quelle ricevute 5 .
Questo è il quadro delle categorie adottate localmente per la classificazione degli atti:


1. Archivio;
2. Amministrazione comunale;
3. Amministrazione;
4. Agricoltura, industria e commercio;
5. Affari militari;
6. Affari ecclesiastici;
7. Contabilità erariale;
8. Contabilità comunale;
9. Carceri;
10. Censi, livelli e catasto;
11. Diritto elettorale amministrativo;
12. Diritto elettorale politico;
13. Esposti;
14.Feste popolari;
15. Giuridico;
16. Gabelle, poste e privative;
17. Istruzione pubblica;
18. Lavori pubblici;
19. Leva militare;
20. Miscellanea;
21. Opere pie;
22. Pubblica sicurezza;
23. Pesi e misure;
24. Personale comunale;
25. Polizia urbana e rurale;
26. Statistica e censimento;
27. Sussidi in genere;
28. Sanità pubblica;
29. Spedali;
30. Stato civile;
31. Tasse e imposte diverse.

A partire dal 1898, in osservanza di una specifica circolare del Ministero dell'Interno del 1o marzo 1897, venne adottato il titolario nazionale per la classificazione degli atti secondo 15 categorie, articolate in classi e fascicoli 6 . Tale titolario - fatta eccezione per il periodo compreso tra il 1902 e il 1912, in cui vennero temporaneamente ripristinate le locali categorie - è quello in uso ancor oggi:


I. Amministrazione;
II. Opere pie e beneficenza;
III. Polizia urbana e rurale;
IV. Sanità e igiene;
V. Finanze;
VI. Governo;
VII. Grazia, giustizia e culto;
VIII. Leva e truppa;
IX. Istruzione pubblica;
X. Lavori pubblici;
XI. Agricoltura, industria e commercio;
XII. Stato civile, anagrafe e censimento;
XIII. Esteri;
XIV. Oggetti diversi;
XV. Pubblica sicurezza.

La serie del Carteggio e atti del comune è articolata secondo i sistemi di classificazione nel tempo adottati. Seguono, in una sottoserie definita Miscellanea, alcune buste contenenti carteggio e atti non ricondotti ad alcuna categoria. Completano la serie il già ricordato copialettere in uso fino al marzo 1866 e due unità archivistiche contenenti il Carteggio riservato, mai confluito nel carteggio suddiviso per categorie, e il protocollo loro relativo. È doveroso segnalare la perdita di tutti i protocolli della corrispondenza relativi al periodo qui considerato 7 .