XX. Verbali di chiusura dell'esercizio finanziario

Livello: serie

Estremi cronologici: 1899 - 1960

Consistenza: 48 unità

L'art. 166 del regolamento comunale del 1911 prevedeva che il Sindaco, insieme al tesoriere e all'esattore, svolgesse funzioni di ragioniere e procedesse alla verifica dei fondi di cassa. Per ogni verifica si stendeva un verbale, redatto in triplice copia e sottoscritto dai partecipanti: una copia restava al Comune, una al tesoriere e una veniva inviata alla Prefettura. Il verbale riguardava, in primo luogo, la situazione di fatto della cassa; in secondo luogo la situazione di diritto della documentazione e la regolare tenuta dei registri contabili.
Era competenza del tesoriere la tenuta della documentazione contabile: registro di cassa (comprendente le competenze e i residui); bollettari delle riscossioni; registro dei ruoli; mandati di pagamento (divisi per articolo ed ordinati cronologicamente); verbali delle verifiche di cassa. Il verbale di chiusura dell'esercizio finanziario costituiva un supplemento al conto consuntivo del rispettivo anno e serviva per descrivere i risultati raggiunti dal Comune e indicare i programmi effettivamente svolti dal comune.

La serie dei verbali di chiusura dell'esercizio finanziario è costituita da 50 unità, comprese tra il 1866 e il 1960. Essa presenta un'estesa lacuna iniziale tra il 1866 e il 1924. Per questo arco di tempo si conserva solo il verbale di rendiconto relativo al 1899.