Livello: serie
Estremi cronologici: 1704 set. 1 - 1776 feb. 28Consistenza: 3 unità
Nel 1692 la gravità della situazione finanziaria spinse il
granduca Cosimo III
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a nominare una commissione d'esperti per far fronte
alla situazione, questa propose un prelievo straordinario sulle rendite: la
colletta universale, una tassa sulle parrucche, una tassa sulle "bestie dal piè
tondo", in aggiunta alla gabella già esistente e un'imposta sul ferro. La
"colletta universale" era un'imposta generale sulle rendite ricavate da "beni
stabili, censi, livelli, frutti di monte, negozi, traffici, provvisioni, denari
contanti"
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ecc., che inizialmente fu fissata allo 0,5 % del reddito
dichiarato, ma poi via via fu aumentata fino ad arrivare all' 1,2% nel 1706. Per
le comunità del distretto fu fissata una cifra forfettaria che i deputati locali
della colletta, nel nostro caso della podesteria, pensavano poi a distribuire
fra i contribuenti. I deputati delle collette erano quattro, all'inizio due per
Poppi dentro e due per Poppi fuori. Negli anni successivi al 1707 sono sempre
quattro ma divisi in "deputati vecchi" e "deputati nuovi", poi questa divisione
scompare e restano quattro fino al 1723, da quella data diventano sei: due per
Poppi dentro, uno per Fronzola, uno per Riosecco e Quota, uno per Ragginopoli e
uno per Poppi fuori. I deputati erano anche i ragionieri del camerlingo della
tassa. Nel 1737
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per sopperire
alle spese del mantenimento dell'esercito spagnolo presente in Toscana fu
istituita una nuova tassa detta "imposizione universale", che con successive
proroghe fu riscossa fino al 1745.