Con la restaurazione la nomina del gonfaloniere non avvenne più per
tratta, ma fu riservata al Sovrano su proposta del Sovrintendente generale della
comunità. Il gonfaloniere venne ad assumere il ruolo di presidente del Magistrato
comunitativo e di fiduciario del governo centrale1. I suoi compiti furono quelli di vigilare sull'ordine e sulla
quiete della comunità e sul suo andamento economico; egli disponeva delle guardie
municipali e dei pompieri ed aveva funzione di supervisore nella riscossione di dazi
e negli interventi in materia di strade.
La serie del carteggio contiene lettere tra il gonfaloniere della comunità
di Reggello e gli uffici centrali e periferici del Granducato2; le
filze contengono anche leggi, bandi, circolari e regolamenti utili al gonfaloniere
per lo svolgimento della sua attività; la documentazione è costituita, inoltre, da
registrazioni di spese, rapporti e relazioni.