Livello: serie
Estremi cronologici: 1826-1866Consistenza: 13 unità
Dal 1820, per disposizione dell'Ufficio generale delle comunità, a
Reggello, come in ogni comunità, fu istituita una Deputazione per l'arruolamento,
composta dal podestà, dal gonfaloniere, dal primo priore del magistrato comunale e
dal cancelliere comunitativo, che in veste di segretario teneva il processo verbale
dello svolgimento delle operazioni
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. La
Deputazione forniva il contingente militare mediante l'arruolamento di volontari e
dei giovani non esenti in possesso di idoneità fisica e di età adeguata. Essa aveva
ampia libertà di ricorrere a qualsiasi mezzo per procedere al reclutamento, con il
minor aggravio alle famiglie: era perciò consentito l'arruolamento volontario dietro
premi di denaro.
La formazione delle liste per il reclutamento prevedeva la
raccolta dei dati relativi alle condizioni dei giovani. La nota degli arruolabili
veniva completata dalle notizie fornite dagli Ospedali dei gittatelli e dalla
Segreteria del Regio Diritto.
Dal 1840 i parroci contribuirono alla formazione
delle liste con appositi elenchi dei battezzati della classe di leva e, sulla base
delle notizie ricavate, la Deputazione procedeva alla formazione della lista dei
precettabili. Nella comunità di Reggello il numero dei giovani richiesto veniva
scelto con il metodo della tratta che prevedeva la compilazione di una lista
alfabetica di tutti i giovani iscritti e la successiva estrazione a sorte.
Nel
1853 l'operazione di reclutamento fu affidata ad un Consiglio di
circondario.
Nell'archivio comunale di Reggello è conservato un solo registro delle
deliberazioni della Deputazione, e alcune filze e buste con atti preparatori alla
formazione delle liste di leva.