Livello: serie
Estremi cronologici: 1815-1864Consistenza: 57 unità
La nuova tassa denominata di famiglia sostituì nel 1815 la tassa sul
macinato
1
. I Magistrati comunitativi
della comunità di Reggello avevano il compito di eleggere tre deputati, i quali
dovevano ripartire l'importo richiesto dal Granduca. La tassa veniva ripartita tra i
capifamiglia, dei quali era annotata anche la professione, sulla base di sei classi
di reddito. I reparti erano redatti tenendo conto delle informazioni ricavate dagli
stati delle anime tenuti dai parroci e sulla base dei ruoli delle imposte e dovevano
essere approvati dalla Camera di Sovrintendenza comunitativa.
Erano sottoposti
ad imposta tutti i proprietari terrieri, i commercianti, i banchieri, gli artigiani
e i locandieri, i corpi morali e gli artisti, i mercanti all'ingrosso e al minuto,
cioè tutti coloro che disponevano di un patrimonio personale; erano invece escluse
dal pagamento le famiglie degli indigenti
2
.
Come per le altre contribuzioni il camarlingo doveva
riscuotere la tassa, prendere nota sul dazzaiolo e fare il versamento alla cassa
della Camera delle Comunità.
A Reggello si conservano sia i registri per la distribuzione della tassa
(1815-1859) che quelli per la riscossione (1815-1864).