L'amministrazione contabile della comunità prima del XIII secolo non
seguiva schemi e regole fisse: si riduceva soprattutto ad un "riassunto" più o meno
dettagliato delle entrate e uscite, controllato annualmente, i cosiddetti "saldi dei
camarlinghi". Le entrate e le spese potevano essere registrate talvolta in modo più
analitico in registri di entrate e uscite o dazzaioli delle entrate. Qualora però se
ne fosse ravvisata la necessità potevano essere compilati registri particolari in
cui annotare elenchi di debitori che a diverso titolo dovevano somme alle casse
comunitative (spogli), ovvero registri riassuntivi di più entrate (compresi dazi e
tasse).