Deliberazioni dei priori e del consiglio

Livello: serie

Oltre a quanto detto sulle magistrature comunitative di San Miniato ¹ , basteranno alcune precisazioni. Nel 1370, subito dopo la conquista fiorentina, fu istallato un consiglio formato da 9 priori, di cui uno con la carica di vessillifero di giustizia, 3 capitani di parte guelfa e 9 "buoni viri", tutti in rappresentanza dei tre terzieri sanminiatesi. Le riunioni del magistrato (priori) e del consiglio avvenivano in una sala del palazzo pretorio, al suono della campana della rocca e alla presenza del giusdicente fiorentino. I verbali di queste riunioni erano redatti da un notaio su diversi registri, a seconda della materia e del tenore delle deliberazioni (decreti, riformagioni, elezioni e tratte, giuramenti, stanziamenti). E' comunissimo quindi il caso di sovrapposizioni di date trattandosi di verbali di riunioni analoghe (sempre del magistrato o del consiglio generale), ma di deliberazioni diverse che potevano coinvolgere le finanze comunali (stantiamenta), la composizione degli uffici (tratte), riforme statutarie ecc. Con l'istituzione del cancelliere inviato direttamente da Firenze (1569), la registrazione degli atti deliberativi avvenne sempre sugli stessi registri, senza distinzione di materia.