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Tipologia: inventario analitico
a cura di Rita Laura Aiazzi
patrocinio: Provincia di Pistoia - Comune di Quarrata - Regione Toscana
Pubblicazione: Pisa, Pacini editore, 1995
Descrizione fisica: pp. XVII-118, ill. 2 a colori, mm. 240 x 170
Numeri: ISBN - 88-7781-101-3
Contenuti:
Nei primi mesi del 1992 sono cominciate le operazioni di ordinamento dell'archivio storico comunale di Quarrata, condotte con la consulenza della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana da Rita Laura Aiazzi, la quale non era nuova a lavori di questo genere, avendo già curato e pubblicato un altro inventario d'archivio, quello del vicino comune di Agliana. L'ordinatrice poteva perciò mettere in campo la propria esperienza e nello stesso tempo avvalersi, per la parte preunitaria, di un precedente inventario a stampa che, risalendo al 1959, necessitava di una consistente revisione, alla luce dei principii che la disciplina archivistica ha elaborato negli ultimi trent'anni. Il lavoro di ordinamento, che riguardava oltre mille unità documentarie, procedeva per tutto l'anno 1992 fra notevoli difficoltà, a causa delle condizioni estremamente caotiche in cui versava la documentazione, che comprendeva anche molto materiale di inutile conservazione e che era ubicata tra l'altro, in considerevole quantità, sia nella soffitta del palazzo comunale, sia nel sottosuolo del medesimo, senza che la sua disposizione, del tutto casuale, ne permettesse un'agevole identificazione. La Sovrintendenza consigliava perciò l'Amministrazione comunale di stipulare con l'ordinatrice una convenzione specifica, allo scopo di scegliere ed accantonare la documentazione da sottoporre a procedura di scarto. Il rallentamento delle operazioni di schedatura dell'archivio storico si rendeva perciò necessario proprio per effettuare quel complesso lavoro di cernita, ai fini dell'eliminazione del materiale superfluo e del conseguimento di spazio per l'ordinata collocazione della sezione separata, una volta terminate la schedatura e l'inventariazione. Le operazioni di schedatura si concludevano comunque entro la fine del 1993. L'impostazione metodologica prescelta ha fatto sì che i documenti siano stati suddivisi fra le varie epoche storico-istituzionali, dando vita a "serie" archivistiche che rispecchiano la diversità e la molteplicità degli uffici e delle competenze che hanno caratterizzato in passato l'attività comunale. L'approfondita ricerca effettuata dalla Aiazzi negli Archivi di Stato di Firenze e di Pistoia e presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia ha fornito l'indispensabile cornice archivistico-istituzionale, che viene illustrata sia nell'introduzione generale, sia nelle introduzioni alle varie serie, che costituiscono un utile complemento all'inventario medesimo, lo strumento necessario per comprendere il contenuto delle filze e dei registri che sono ordinatamente affiancati l'uno all'altro. Ne è risultato un inventario corretto e preciso, che evidenzia il carattere di fonte storica di un complesso documentario fra i più interessanti della provincia di Pistoia e ne rende nel contempo possibile la più ampia consultazione.
Alessandro Marucelli Sovrintendenza Archivistica per la Toscana
Conservare e valorizzare gli archivi storici comunali, fonti della memoria collettiva, è un compito che la Provincia di Pistoia si è assunta da diversi anni, insieme alla Regione Toscana, alla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana ed ai comuni della provincia. Conservare e valorizzare perché le carte d'archivio diventino strumenti di cultura: questo è il nostro intendimento, cioè che gli archivi siano a pieno titolo Beni Culturali. Già nel 1986 la Provincia di Pistoia aveva redatto la "Guida agli Archivi storici Comunali", come strumento di programmazione per il loro riordino e la loro inventariazione. L'inventario dell'archivio storico del Comune di Quarrata si aggiunge ai già diversi frutti prodotti dopo l'edizione della "Guida": sono infatti stati pubblicati gli inventari degli Archivi Comunali di Montale, Monsummano preunitario, Sambuca Pistoiese e Ponte Buggianese, altri vedranno preso la luce, mentre diversi archivi sono in corso di riordino. Con la pubblicazione di questi strumenti non solo i Comuni possono ora rispondere alle domande dei cittadini e rendere concreto il diritto all'informazione, ma si rendono i loro archivi storici disponibili per la ricerca scientifica universitaria, che condotta su queste fonti può produrre risultati consistenti in termini di conoscenza della storia locale e di approfondimento storico. Infine con il riordino, l'inventariazione e la pubblicazione dell'Inventario, l'archivio storico comunale di Quarrata torna ad essere patrimonio della Comunità al servizio della sua memoria.
Arch. Nicola Risaliti Assessore alla Cultura Provincia di Pistoia
A Roberto e ai nostri figli
1
L'ordinamento di un archivio storico comunale, terminate le operazioni di schedatura e la sistemazione metodica delle unità documentarie in linea con la dottrina archivistica2, prevede la ricerca metodica e paziente di tutte le informazioni utili alla ricostruzione della storia dell'archivio stesso per chiarire, laddove è possibile, come si siano verificate lacune e dispersioni. Per ciò che riguarda gli archivi preunitari, si è soliti far riferimento in primo luogo all'"Istruzione" diramata nel 1746 dall'Auditore della Consulta, Pompeo Neri, ai cancellieri comunitativi del Granducato, per raccogliere in tal modo il maggior numero possibile di dati sulla consistenza e la natura del materiale documentario delle Comunità, dei Luoghi Pii, dei Tribunali, conservata presso tali istituzioni e non più di uso corrente3. Nella Risposta all'Istruzione della Podesteria di Tizzana, datata 29 marzo 17464, il Cancelliere Giovan Bartolo Parenti così scrive relativamente alle "scritture che ritrovansi nel Tribunale della potesteria di Tizzana": "... non vi sono memorie alcune dell'origine di questo officio ..." né "... memorie antiche di alcuna sorte". Viene poi riportato l'elenco delle unità documentarie che sono invece conservate: gli Statuti e le Leggi Municipali della città di Pistoia; "alcune reliquie di Vecchi Statuti in carta cuoia" (precisamente si tratta di dieci carte, numerate) risalenti al 1559 e vistate dal Consiglio e dalla Pratica Segreta. Ci vengono poi fornite ulteriori e specifiche informazioni su "il modo di eleggere il Consiglio generale e di rimettere la Ragione"; è inoltre riportato un Bando delle Caccie del 1559. Sono altresì conservati presso il Tribunale della Potesteria di Tizzana: Leggi e Bandi ancora in uso in quel tempo (dal 1717 all'epoca della redazione dell'infrascritta Risposta); "lettere et ordini dei magistrati di Firenze"; un "Bando della Magona sopra il prezzo delle Chiodazioni e Vomerali" del 1706; una "Circolare de' Vai e Zuoi del 1679" con relativo bando; la "Legge generale dell'Abbondanza del 1697"; "Due (lettere) de' illustrissimi Conservatori di Leggi del 1693 circa l'esigenza dei creditori dello Spedale di Santa Maria Nuova"; altre missive degli Ufficiali di Grascia del 1692 relative alle disposizioni sui pubblici mercati; la "Legge generale per la proibizione del taglio negli Appennini del Contado di Pistoia dell'anno 1726"; atti relativi alle disposizioni circa la proibizione di vendere scritture pubbliche, del 1659; disposizioni dei Sergenti Generali di Balìa del 1658, relative alla modalità di riscossione; ulteriori disposizioni dei Deputati alla Soprintendenza della Possessione di S.A., relative alla "esigenza dei Debitori" (1720); ed infine la "Legge generale del sale" del 1701. Il Cancelliere conclude la propria missiva dichiarando che il restante materiale documentario è costituito da "ordini temporanei" e quindi di uso corrente. Di pari importanza per la ricerca che si è condotta sarebbe stato il ritrovamento dell'inventario ottocentesco, che avrebbe dovuto figurare tra quelli ricompilati negli anni 1840-1853 dai cancellieri granducali. A tale mancanza si è tuttavia in parte potuto sopperire mediante le informazioni reperite in alcuni elenchi manoscritti, risalenti agli anni 1798-1833 e conservati nell'Archivio della Cancelleria delle Podesterie5: questi elenchi riportano soltanto delle descrizioni sommarie delle unità archivistiche e delle nuove accessioni annuali, ma possono comunque dare a chi li consulti un'idea abbastanza precisa della quantità e tipologia del materiale documentario allora presente nei locali della Cancelleria e poi andato eventualmente disperso nei vari trasferimenti verificatisi successivamente. Il più antico di questi elenchi risale, come si è già detto, agli anni 1798-1799, è suddiviso per Pdesterie e corredato da un repertorio alfabetico della documentazione. A quella data l'archivio comunale di Tizzana risultava costituito da circa 140 pezzi, tra cui due Statuti, tredici libri di Atti, trentaquattro Dazzaioli, ventisette unità relative all'Estimo, quarantadue registri di Saldi. Con l'aggiornamento del 1809 si arriva poi al numero di 177 unità documentarie, che diventano 202 dieci anni dopo e quasi 300 secondo l'appendice del 1834. Le unità attualmente conservate nell'archivio preunitario anteriori al 1834 sono 129; ciò vale a dire che ben oltre la metà della documentazione, per il periodo compreso tra la seconda metà del XVI secolo e il 1834, è andata dispersa. Ma anche successivamente le dispersioni sono state notevoli, se si considera che le unità documentarie del preunitario posteriori al 1834 sono soltanto 19. In particolare non ci è pervenuta la documentazione relativa agli atti preparatori, "portate" e "reparti", per il pagamento della tassa di macine da parte dei contribuenti (circa 35 unità), documentazione ancora presente in archivio intorno al 1830, come risulta dagli elenchi sopra menzionati. Manca inoltre tutto il materiale relativo ad estimi, campioni, volture di proprietà, circa 60 pezzi risalenti agli anni 1647-1834, documentazione in genere conservata con grande cura dai Cancellieri; nell'Archivio di Stato di Firenze6 sono attualmente reperibili soltanto 15 unità documentarie della suddetta tipologia: si tratta di libri di volture per l'estimo dei beni della Comunità di Tizzana, risalenti agli anni 1785-1799; non si è potuto purtroppo appurare se si tratti di originali o copie per uso della Cancelleria. Sono invece ancora conservati tutti i Registri delle deliberazioni della Podesteria (a partire dal 1632), della Comunità leopoldina e di quella postnapoleonica; a questo proposito si precisa che i volumi anteriori al 1632 e quelli relativi al periodo 1759-1774 erano già mancanti alla fine del sec. XVIII. Continuando poi nel confronto con i vecchi elenchi suddetti, si è potuto notare che sia nel 1798 che nel 1809 sono menzionati due soli volumi di Statuti, relativi agli anni 1558-1620, mentre nell'elenco compilato nel 1827 si citano tre volumi, il primo relativo sempre al 1558, mentre gli altri due risalgono al 1620. Nell'archivio preunitario del Comune di Tizzana sono invece adesso conservati due soli volumi di Statuti: una copia del documento del 1538, eseguita appunto nel 1620, con aggiunte posteriori fino al 1721, e una copia del precedente. Non vi è però traccia del volume relativo al 1558. L'ipotesi più probabile è appunto quella per cui presso l'archivio comunale siano rimaste solo copie e che siano stati perduti gli originali. Tuttavia, come già accennato, materiale documentario di varia tipologia attinente a Tizzana è reperibile in altri archivi. Nell'Archivio di Stato di Firenze si trovano infatti conservati gli Statuti della Podesteria e Lega di Tizzana, risalenti al periodo 1409-1625, e gli Statuti di alcuni comunelli facenti parte della antica Podesteria: Quarrata e Buriano (1402-1422), Montemagno (1425-1499), Castra e Conio (1411)7. Sempre nell'Archivio di Stato di Firenze si conservano, come già detto, i documenti relativi all'Estimo e al popolamento nei secc. XV e XVI8. Presso l'Archivio di Stato di Pistoia sono invece reperibili le filze degli Atti Civili del Tribunale del Podestà: la documentazione risalente agli anni 1554-1807 risulta tuttavia lacunosa, in quanto su un totale di 331 filze menzionate nell'inventario ne sono realmente presenti solo 1199. Presso il medesimo Archivio di Stato sono inoltre conservati i registri di stato civile degli anni 1866-190310, per un totale di 192 pezzi. Sempre a Pistoia11 si trovano due Inventari di mobili della Podesteria di Tizzana, risalenti il primo al 1606-1669 e il secondo al 1827; un Registro di modificazioni per il nuovo estimo (1770), una Busta di battesimi al tempo del governo francese. In appendice all'inventario del medesimo fondo12 sono poi menzionate altre unità documentarie relative alla situazione dei "Debitori di viveri" dei vari comunelli per gli anni 1679-1681. Occorre infine ricordare che presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia si trova copia a stampa del Regolamento leopoldino del 177513.
L'Inventario dell'archivio preunitario di Tizzana (1538-1865) è stato suddiviso in quattro sezioni. La prima comprende la documentazione (nn. 1-100) attinente alla circoscrizione territoriale della Podesteria di Tizzana, a capo della quale stava il Podestà, al quale erano demandati sia il compito di rappresentare il governo centrale sia quello di giudice di tribunale. Facevano parte della Podesteria vari popoli e comunelli dotati di un certo grado di autonomia, ma era il Consiglio di Podesteria, presieduto dallo stesso Podestà, l'organismo deputato a decidere su questioni riguardanti la collettività. Nel 1775 con la riforma leopoldina fu creata una struttura comunitativa con organi istituzionali propri, per cui rimasero al Podestà le sole competenze giurisdizionali. Tuttavia, per ciò che riguarda gli atti d'archivio, esiste, anche dopo quella data, una sostanziale continuità con quelli prodotti in epoca precedente. La seconda (nn. 101-126) e la terza sezione (nn. 127-146) si riferiscono rispettivamente alla mairie del periodo napoleonico (1808-1814) e alla ricostituita comunità granducale della Restaurazione (1814-1865). La quarta sezione (nn. 147-159) raccoglie documentazione attinente a varie Comunità, e fra queste Tizzana, della Cancelleria della Podesteria. Si avverte infine che l'inventario della parte preunitaria è corredato di una tavola di raffronto fra la vecchia numerazione, risultato di un precedente ordinamento14 risalente alla fine degli anni '50 e quella attuale. L'ordinamento dell'archivio storico postunitario del Comune di Tizzana e poi, dalla fine degli anni '50, di Quarrata, ha dato origine a non poche difficoltà. Anzitutto la documentazione storica si trovava frammista a quella di deposito in un insieme eterogeneo e confuso. A tale proposito è opportuno precisare che per archivio storico si intende la documentazione anteriore al 1952, che all'inizio del lavoro di riordinamento risultava essere il termine cronologico che distingueva appunto l'archivio storico da quello di deposito, comprendente gli atti relativi all'ultimo quarantennio, dei quali è ancora possibile una utilizzazione ai fini amministrativi15. Operazione preliminare è stata quindi quella di separare fisicamente i due complessi documentari per poi procedere all'analisi di tutta la documentazione anteriore all'ultimo quarantennio per stabilire quante e quali serie archivistiche fosse opportuni istituire. In questa fase del lavoro è stato possibile valutare le gravi dispersioni di materiale subite dall'archivio postunitario: in sostanza non vi sono serie integre, a parte le tre serie (nascita, matrimonio, morte) dei registri di stato civile, e le liste di leva. In particolare si osservi che: - i Protocolli delle delibere di Consiglio e di Giunta sono conservati solo dal 1897; - la serie dei Protocolli della corrispondenza parte dal 1940; - la serie VII - Imposte e tasse comunali è in pratica costituita solo dai Ruoli delle Tasse comunali, conservati a partire dal 1922; - le varie serie dei registri contabili iniziano in genere con gli anni '20, tranne i consuntivi annuali, conservati dal 1911, e i Bilanci di previsione, mancanti fino al 1938; - i registri degli atti di cittadinanza sono stati conservati solo a partire dal 1927. Dalle notizie fornite dal personale del Comune si può ipotizzare che gran parte delle perdite subite dal patrimonio documentario siano da far risalire agli anni dell'ultimo conflitto mondiale quando tutto l'archivio fu spostato nei sotterranei del vicino Ospedale "Caselli". Sembra inoltre che agli stessi anni risalgano operazioni di scarto non regolari. Comunque, come risulta dalle ricerche condotte dalla signora Franca Bonacchi, già responsabile dell'Archivio Comunale, fin dal giugno 1980, risultavano mancanti sia i Registri del Protocollo della corrispondenza che i registri della contabilità per i periodi che sono stati indicati, come del resto era mancante il carteggio di ben undici categorie per gli anni dal 1897 al 1905. Si precisa infine che, seguendo il metodo logico e consueto in tutti gli ordinamenti degli archivi comunali, alla parte preunitaria è stata data un'unica numerazione progressiva, come complesso di atti prodotti da istituzioni ormai cessate, mentre alla parte postunitaria è stata assegnata una numerazione aperta per ciascuna serie, destinata ad accogliere le accessioni periodiche provenienti dall'archivio di deposito16.
Per la descrizione delle singole unità archivistiche, in particolare dell'archivio preunitario, sono stati adottati i seguenti criteri: La data dei documenti è riportata allo stile moderno. Si è indicata con il carattere corsivo l'eventuale intitolazione originale. Le ricostruzioni di nomi e di date dono indicate con la parentesi quadra, mentre le lacune nel testo e nella successione cronologica sono segnalate con una linea punteggiata. Per ogni unità archivistica è stato indicato il tipo di condizionamento esterno e, quando possibile, il numero delle carte o pagine. La locuzione "carte scritte" vuole segnalare la presenza di carte bianche. Per ciascuna unità documentaria sono segnalate le eventuali più o meno gravi condizioni di deterioramento.
Sono state usate le seguenti abbreviazioni:
Sigle archivistiche:
Si dà infine l'esatta indicazione bibliografica della legislazione a stampa citata, a fianco della forma abbreviata con la quale compare nel testo:
Archivio preunitario del comune di Quarrata (1455 - 1865)
Podesteria di Tizzana poi Comunità di Tizzana (1455-1808)
Statuti
Deliberazioni e partiti
Comunità leopoldina
Imborsazioni e tratte
Luoghi pii
Carteggio e atti
Dazio dei possidenti
Dazzaioli
Tassa del macinato
Reparti
Saldi
Imposizioni straordinarie
Saldi dei comunelli
S. Gregorio, Comune di Montemagno
S. Biagio a Vignole
Buriano
Campiglio
Castro e Conio
Ferruccia
Montemagno
Vignole
SS. Simone e Giuda, alias sotto alle mura
Valenzatico
Tizzana
Saldi della comunità leopoldina
"Mairie" di Tizzana (1808-1814)
Carteggio ed atti
Stato civile
Comunità di Tizzana (1814-1862)
Deliberazioni magistrali e consiliari
Mantenimento di strade
Arruolamento militare
Tassa prediale e dazio comunitativo
Tassa di famiglia
Bilanci di previsione e conti consuntivi
Archivio della Cancelleria delle Podesterie di Pistoia (1695-1865)
Atti del cancelliere
[Archivio postunitario]
Archivio postunitario del comune di Quarrata (1863-1951)
Serie I. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta
Protocolli separati delle Deliberazioni
Consiglio
Giunta
Indici delle Deliberazioni
Protocolli unici delle Deliberazioni di Consiglio e Podestà e di Giunta e Podestà
Giunta e Podestà
Consiglio e Podestà
Protocolli delle Deliberazioni del Podestà
Protocollo unico delle Deliberazioni di Podestà e Giunta
Protocollo unico delle Deliberazioni di Giunta e Consiglio
Protocolli delle Deliberazioni della Giunta
Serie II. Estratti delle deliberazioni del Podestà, della Giunta e del Consiglio
Deliberazioni podestarili
Deliberazioni della Giunta e del Consiglio
Deliberazioni separate del Consiglio e della Giunta
Serie III. Protocolli della corrispondenza
Copia lettere e registri della corrispondenza
Protocolli della corrispondenza
Serie IV. Carteggio e atti degli affari comunali
Parte I (1863-1890)
Parte II (1891-1896)
Parte III (1897-1949)
Cat. I
Cat. II
Cat. III
Cat. IV
Cat. V
Cat. VI
Cat. VII
Cat. VIII
Cat. IX
Cat. X
Cat. XI
Cat. XII
Cat. XIII
Cat. XIV
Cat. XV
Parte IV (1950-1951)
Serie V. Contratti
Serie VI. Repertori degli atti amministrativi
Serie VII. Imposte e tasse comunali
Ruoli delle Tasse Comunali
Serie VIII. Bilanci di previsione
Serie IX. Conti consuntivi e verbali di chiusura dell'esercizio finanziario
Registri dei consuntivi annuali
Registri del processo verbale di chiusura dell'esercizio finanziario
Serie X. Libri mastri
Serie XI. Registri dei mandati e giornali di entrata e di uscita
Libri giornali
Mandati a entrata e a uscita
Registri dei mandati di entrata e di uscita
Libri giornali e libri mastri
Serie XII. Liste di leva ed elenchi preparatori
Liste di leva
Elenchi preparatori
Serie XIII. Ruoli matricolari e liste dei riformati
Liste dei riformati e dei renitenti
Ruoli matricolari delle tre categorie
I categoria
II categoria
III categoria
Ruoli matricolari, categoria unica
Serie XIV. Registri degli atti di nascita
Serie XV. Registri degli atti di matrimonio
Serie XVI. Registri degli atti di morte
Serie XVII. Indici decennali degli atti di nascita, di matrimonio e di morte
Serie XVIII. Registri degli atti di cittadinanza
Serie XIX. Censimenti della popolazione
Serie XX. Registri della popolazione
Cartelle di casa e fogli di famiglia eliminati
Fogli di famiglia eliminati
Serie XXI. Registri del movimento della popolazione
Registri separati delle immigrazioni e delle emigrazioni
Immigrazioni
Emigrazioni
Serie XXII. Registri diversi
Codifica: Ilaria Pagliai, gennaio 2015Massimo Braccini, gennaio 2015Paolo Santoboni, revisione, gennaio 2015