Livello: serie
Estremi cronologici: 1816Consistenza: 1 unità
L'11 febbraio 1815, con un provvedimento di Ferdinando III
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fu abolita la tassa di macine e al suo
posto fu sostituita una tassa di famiglia suddivisa per contingenti fra le Comunità
del Granducato. Tizzana dovette pagare un'imposta di quattromilaquattrocento lire. I
Magistrati Comunitativi ebbero il compito di scegliere dei deputati, istruiti e di
buona moralità, al fine di distribuire l'importo complessivo del contingente fra
tutte le famiglie e le persone del luogo, mentre i camarlinghi dovevano riscuotere
le somme e versarle alla Cassa della Camera delle Comunità. Venivano escluse dal
pagamento le famiglie considerate indigenti
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, mentre negli altri casi la somma da pagare veniva
fissata secondo il reddito, in base al quale si stabilivano cinque classi. Per i
pagamenti erano previste quattro rate annuali, a partire dal mese di marzo.
Nell'archivio comunale si conserva soltanto un dazzaiolo della riscossione.
Dazzaioli