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L'archivio storico del Comune di Bagni di Lucca

Periodo della Repubblica Lucchese.
Introduzione - Inventario

Tipologia: inventario analitico

a cura di Laura Giambastiani

patrocinio: Provincia di Lucca

Pubblicazione: Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 2005

Descrizione fisica: pp. 319

Collezione: Inventari e cataloghi della Provincia di Lucca, I

Numeri: ISBN - 88-7246-722-5

Contenuti:

La pubblicazione dell'Inventario dell'Archivio Storico, periodo della Repubblica Lucchese, del Comune di Bagni di Lucca costituisce un avvenimento di notevole interesse. Innanzitutto esprime concretamente la volontà e l'impegno dell'Amministrazione Provinciale di Lucca a favore della tutela e della valorizzazione del complesso del patrimonio archivistico del territorio. Questo settore, forse più di altri nell'ambito degli interventi di offerta culturale, presenta un ritardo di intervento che è responsabilità di tutti colmare. Favorire la disponibilità dei documenti che testimoniano la nostra storia assume infatti un significato di rilievo nella società globalizzata, che tende, purtroppo, a affievolire gli elementi specifici della memoria e dell'identità. Il volume inaugura la Collana provinciale Inventari e Cataloghi della Provincia di Lucca, nata dall'esigenza di creare un sistematico collegamento fra la produzione degli strumenti di ricerca, realizzati nel corso degli interventi di riordino, e la loro diffusione: solo con la loro pubblicazione, infatti, gli inventari rendono realmente disponibili i documenti alla fruizione del pubblico interessato e degli addetti ai lavori. Questa iniziativa si colloca anche all'interno dei processi di comunicazione dell'Ente, tesi ad instaurare un nuovo ed indispensabile rapporto di interscambio fra istituzione e cittadini.
La conduzione della Collana editoriale rientra nel quadro degli interventi contenuti nel Piano Provinciale per gli Archivi che, avviato in accordo con la Regione Toscana, fa capo all'Amministrazione Provinciale sia dal punto di vista programmatico che gestionale. Al programma complessivo partecipano anche la Soprintendenza Archivistica per la Toscana, l'Archivio di Stato di Lucca e l'Istituto Storico Lucchese. La storia di questa scelta editoriale risale a molti anni or sono ed è grazie al superamento di numerosi ostacoli amministrativi, si sono prodigate le professionalità interne che si sono avvicendate nella gestione del servizio archivi, che questo primo volume vede la luce. Ci auguriamo che la Collana possa arricchirsi di anno in anno di nuovi contributi finalizzati alla conoscenza e alla memoria delle radici del nostro territorio, tra i più ricchi per articolazione e storia, dell'intera regione Toscana.

Andrea Tagliasacchi
Presidente della Provincia di Lucca



Il frammento dello statuto del Comune di Lucca del 1261 mostra come in tale periodo la città non avesse ancora esteso completamente la sua giurisdizione sulla Val di Lima e fornisce un elenco di terre che, in quanto dipendenti dallo stesso Comune, dovevano inviare propri rappresentanti alla processione di Santa Croce, portando come tributo un cero di vario peso, secondo la loro importanza1.
Le uniche Comunità della Val di Lima che vengono citate nel documento sono: Lucchio, Limano, Vico Pancellorum, Lugliano, Cerbaia, Controni e Montefegatesi. Gli ultimi quattro Comuni figurano tra quelli che godevano della cittadinanza lucchese2.
Nello statuto di Lucca del 1308, nel capitolo dedicato alla luminaria di Santa Croce dove sono elencate le Comunità soggette, con l'indicazione per ciascuna di esse del peso del cero che i loro rappresentanti dovevano portare in processione come segno di sudditanza al Comune di Lucca, risultano far parte del Vicariatus Terrarum Civium et Vallis Lime ventisei Comuni e precisamente: Controni, Lugliano, Montefegatesi, Lucchio, Limano, Vico Pancellorum, Villa Basilica, Casabasciana, Benabbio, Boveglio, Brandeglio, Casoli, Pariana, Cerbaia, Stiappa, Pontito, Crasciana, Castelvecchio, San Quirico Valleariana, Palleggio, Corsena, Medicina, Sorana, Cocciglia, Colognora e Aramo3. Vi sono infatti compresi anche quelli che nel capitolo concernente la nomina degli ufficiali del Comune risultano far parte della Vicaria Vallis Ariane et plebatus Ville Bassilice. Se i due capitoli, come è stato affermato, appartengono a redazioni di età diverse, si deve pensare che alcuni anni prima del 1308 questa grande circoscrizione amministrativa avesse subito una divisione in due più piccole.
"Sotto l'altra rubrica della elezione degli uffiziali, gli stessi Comuni sono divisi in due Vicarie, una col solito titolo delle Terre de' Cittadini e di Valdilima, l'altra di Valleariana e del Pievato di Villa Basilica.
In questa seconda spartizione, che senza dubbio è meno antica, alla Vicaria di Valdilima sono attribuiti soli quindici luoghi, formanti tredici Comuni, con altrettanti Potestà particolari, tre dei quali (quelli cioè di Controni, Lugliano e Casabasciana) era obbligo che fossero insigniti del grado di cavalieri. Deve però aggiungersi, che nella circoscrizione della Vicaria stessa era incluso un consortato baronale di più cittadini lucchesi, nella cui giurisdizione entravano possessi posti nel Comune di Corsena e prossimi alle terme, ed era amministrato da un Capitano con propria Curia"4.
La Vicaria della Val di Lima, nei documenti della prima metà del XIV secolo, viene ricordata con l'aggiunta "e delle terre dei cittadini", cioè Vicaria Vallis Lime et Terrarum Civium.
Nello statuto di Lucca del 1308, come abbiamo visto, viene citata con la dicitura Terrarum Civium et Vallis Lime, quasi che le terre dei cittadini costituissero la parte più importante di questa circoscrizione territoriale5.
Molti studiosi hanno cercato di dare una spiegazione a questa singolare aggiunta ed alcuni ricordando che l'imperatore Federico II, in un suo diploma del 1244, aveva posto sotto la giurisdizione della Repubblica di Lucca le terre di Motrone, di Montefegatesi e di Lugliano, facendo così in modo che le rispettive popolazioni avessero il diritto alla cittadinanza lucchese, hanno pensato che la Vicaria di Val di Lima fosse così chiamata "e delle Terre dei cittadini", perché comprendeva nel suo territorio i due castelli di Lugliano e di Montefegatesi, i cui abitanti dovevano considerarsi cittadini di Lucca6.
Bisogna però osservare che già dalla compilazione dello statuto del 1261 veniva evidenziato che molte altre terre godevano i vantaggi e gli onori della cittadinanza7. Questi stessi privilegi vennero poi confermati, a favore di molte popolazioni della montagna, quando fu promulgato, dal Comune di Lucca, lo statuto per la Garfagnana del 12878. La ragione è quindi evidentemente un'altra.
Leggendo lo statuto del 1308 si incontra frequentemente la Capitania ed il Capitano delle terre dei cittadini e la loro Curia, come se fosse un ufficio complesso e costituisse un'autorità distaccata da quella del Vicariato e del Vicario9. Lo statuto presenta, in margine ai capitoli dove si fa menzione di tale Capitania, delle annotazioni di epoca successiva nelle quali viene più volte dichiarato che le terre soggette a quella Capitania ed a quel Capitano venivano ritenute feudi particolari10.
Questi elementi indussero Alessandro Carina a ritenere che la Capitania Terrarum Civium fosse una trasformazione di quella consorteria di cittadini lucchesi, la Societas sociorum balneorum de Corsena, che nel 1291 donò un terreno di sua proprietà, vicino alle sorgenti termali del Bagno Caldo, a Puccio di Gherardo da Gallicano per edificarvi una "albergheria" destinata ad ospitare i poveri che si recavano a quelle acque per curarsi11. Questa tesi viene confutata da un recente studio di Claudio Giambastiani il quale, attraverso l'analisi di un documento del 2 luglio 1288, evidenzia la preesistenza della Capitania delle Terre dei cittadini alla Società dei soci dei Bagni di Corsena.
L'atto narra che Nello del fu Amico e Diede del fu Guglielmo, vicari e consoli del Comune di Controni elessero sindaci, procuratori, attori, difensori e nunzi speciali, per comparire e rappresentare il Comune ed i suoi uomini davanti al Capitano delle Terre dei cittadini e davanti ai giudici, ai notari e agli ufficiali di detta Capitania o davanti a qualunque altro ufficiale del Comune di Lucca o a qualunque altro giudice ecclesiastico o civile nonché davanti al capitano del Comune di Lucca, al podestà, al sindaco maggiore, al giudice degli appelli ed alle loro curie e per giurare, ascoltare, comprendere ed eseguire i mandati, conferendo loro i necessari poteri12.
"Da tale documento risulta quindi evidente che la Capitania Terrarum Civium non aveva nulla a che fare con la Societas sociorum balneorum de Corsena. È altrettanto evidente che il Comune di Controni era soggetto alla sua giurisdizione e non a quella della Vicaria della Val di Lima. Quest'ultima, tra l'altro, non è neppure ricordata nella carta. Molto probabilmente nel 1288 non era stata ancora costituita. Si può quindi supporre, con ragionevole fondatezza, che la Capitania Terrarum Civium sia stata la prima forma di ordinamento amministrativo delle terre lucchesi nella Val di Lima e che venisse così chiamata perché, oltre al Comune di Controni, comprendeva anche quelli di Montefegatesi, Lugliano e Cerbaria, i cui uomini, come abbiamo visto, avevano ricevuto in tempi diversi la cittadinanza lucchese. Quando poi anche gli altri Comuni della valle passarono sotto il dominio di Lucca, essi furono riuniti in una Vicaria con la quale continuò a coesistere la Capitania Terrarum Civium formando insieme la Vicaria Terrarum Civium et Vallis Lime"13.
Quando nel 1331 il Comune di Lucca si sottomise alla signoria di Giovanni di Boemia, quest'ultimo chiese al popolo lucchese il giuramento di fedeltà per se stesso e per suo figlio Carlo. Contemporaneamente volle la promulgazione di uno statuto che desse al Comune un ordinamento più corrispondente ai suoi disegni.
Sia nel libro dei giuramenti14, sia nello statuto, viene ricordata più volte la Capitania delle terre dei cittadini ma, soprattutto nelle norme statutarie al libro quinto, capitolo XXXVIII, dove si cercava di regolare la polizia delle Terme di Corsena si stabiliva che chiunque avesse trasgredito a queste norme sarebbe incorso in pene pecuniarie. Fu deciso che gli introiti ottenuti sarebbero stati divisi tra l'amministrazione dei Bagni e la Capitania delle terre dei cittadini, "Cuius pene due partes sint ad opus balnei et tertia pars ad opus et utilitate Capitanei Terrarum Civium. Quam penam Capitaneus dicte Capitanie et sua curia exigere teneantur"15.
Nelle norme statutarie del 1342, redatte al tempo del dominio pisano, si riportavano, con poche variazioni e di scarsissima entità, i capitoli degli statuti precedentemente citati, per cui si evince che nonostante le molte vicende che avevano tormentato lo Stato e le frequenti mutazioni di governo avvenute, l'istituzione di questa Capitania si era mantenuta nella sua integrità16.
Nella riforma del 1372, la Vicaria della Val di Lima non ha più il titolo aggiunto di "Terre de' Cittadini"17. Non sappiamo quando fu soppressa, probabilmente fra il 1369 e il 1372, perché nel privilegio del 6 giugno 1369, nel quale l'imperatore Carlo IV di Boemia elenca i possedimenti del Comune di Lucca, la Vicaria è ancora citata come "Vicaria Vallis Lime et Terre Civium"18.
Il Consiglio Generale della Repubblica ebbe una seduta agitata il 4 luglio 1370, per discutere un ordine del giorno che riguardava la struttura istituzionale e la nuova forma di governo dato che, con la partenza del cardinale Guido, era iniziata una vera e propria corsa al potere. Si suggerì pertanto che "maiores, mediocres et minores pariter contententur et non possint aliqua vexatione turbari, ut res publica Civitatis in tranquillo statu et pacifico gubernetur et omnis scandali materia sublevetur"19. Gli intendimenti già manifestati ai fini della instaurazione di un regime popolare ebbero concreta attuazione il 31 luglio 1370, nel corso di una ulteriore seduta del Consiglio Generale, riunitosi per discutere su due petizioni, sostanzialmente ispirate agli stessi principi, con le quali si chiedeva la definizione, chiara e senza formule dubbiose, della nuova organizzazione politica lucchese.
E' significativo come nell'uno e nell'altro documento, ambedue in volgare, nel dispositivo della "proposita" ricorresse con frequenza l'indicazione "a popolo", insistendo su un concetto che mirava alla instaurazione di un governo popolare e all'esclusione dei "nobiles", di stirpe feudale, dalle più importanti cariche cittadine20. "Gli estensori delle petizioni chiesero che gli amministratori dovessero giurare "a popolo e socto quello vivere et in unitade et fraternitade mantenerse, riservato non di meno come di dovere è de rasone si a gentili homini cum debita benivolentia l'onione fraternale cum li benefitii de le Vicarie e delli altri uffici, a loro honorevole stato e condictione", lasciando ai gentili cariche periferiche o di secondario rilievo"21.
L'estromissione dei "nobiles" non fu definitiva: in tempi più o meno brevi certe famiglie escluse rioccuparono alcuni dei più importanti posti della città, mentre altre esercitarono incarichi minori ma, talora, di non troppo scarso rilievo. Altri nuclei familiari lasciarono la città e si comportarono seguendo linee politiche di contrasto e di opposizione al governo vigente.
Dopo la caduta di Paolo Guinigi, la Vicaria della Val di Lima dovette cedere all'esercito fiorentino, guidato da Francesco Sforza. Il condottiero, prima di porre l'assedio alla città di Lucca, decise di sbarrare le vie attraverso le quali i lucchesi avrebbero potuto ricevere aiuti dal duca di Milano; occupò quindi sul litorale versiliese Camaiore e Viareggio e nella parte montana le terre della Garfagnana e della Val di Lima. Nella prima rimasero ai lucchesi solo Castiglione e Coreglia, nella seconda Lucchio22.
Di tutto il territorio solo il Castello di Lucchio, come detto, continuò ad essere posto sotto la giurisdizione lucchese ma anch'esso sarebbe andato perduto se due valorose fanciulle, nel giugno del 1437, non avessero sventato il tradimento del Castellano. Gaspero da Stazzema aveva intavolato, segretamente, trattative con i nemici fiorentini, per consegnare anche questa fortificazione. Due giovani donne di Vico Pancellorum, Nastasia di Martino di Fiore e Lucia di Nicolao di Martino, che erano in familiarità con Gaspero, essendo venute a conoscenza della scellerata trama e sapendo dove venivano custodite le chiavi della fortezza le presero e aprirono le porte "et così entronno dentro delli altri homini di Luchio et per la Dio gratia, per questo modo fu preso il castellano et salva la forteza".
I fatti sono narrati nella supplica che esse rivolsero al Consiglio Generale il 22 dicembre 1438, perché fosse mantenuta la promessa, fatta dagli Anziani, di dare a ciascuna di loro la somma di dieci ducati, quando si fossero maritate, "per pegno di amore et remunerazione della fede et previdentia loro"23.
Come già è stato ricordato la Vicaria della Val di Lima fece atto di sottomissione all'esercito fiorentino il 18 novembre 1439. Il documento fu firmato in Firenze da due "prudenti uomini", cioè Antonio di Pasquino di Controni e Giovanni di Iacopo di Corsena, in nome proprio e quali sindaci e procuratori della Vicaria della Val di Lima, sebbene, come si precisa nell'atto medesimo, la Vicaria e tutti i suoi Comuni ed abitanti fossero già soggetti ai fiorentini da due anni24.
La Val di Lima, comunque, rimase divisa dalla giurisdizione lucchese solo per un breve periodo e quando il 27 marzo 1441 la tregua fra Firenze e Lucca venne riconfermata fu stabilito che quattro mesi dopo la conclusione della pace tra la lega antiviscontea ed il Duca di Milano, i fiorentini avrebbero restituito ai lucchesi tutte le terre ancora in loro possesso che erano appartenute a questi ultimi prima del 1428, tranne Montecarlo e Motrone25. Il 20 novembre 1441 Venezia e Firenze stipularono la pace con Milano: puntualmente, allo scadere del termine stabilito, la Vicaria di Val di Lima fu ceduta ai lucchesi. L'atto di consegna fu redatto il 28 marzo 1442 e da allora questo territorio rimase ininterrottamente sotto il domino lucchese fino al 1847, anno in cui il Ducato di Lucca fu annesso al Granducato di Toscana26.
Dallo statuto del 1308 ricaviamo che la Vicaria era divisa in sedici Comunità le quali, singolarmente, avevano la facoltà di provvedere ai propri interessi e di curarli con il concorso di tutti i capi famiglia e coincidevano con i seguenti luoghi: Montefegatesi, Lucchio, Casoli, Brandeglio, Crasciana, Corsena, Controni, Cerbaia, Lugliano, Benabbio, Vico Pancellorum, Cocciglia, Palleggio, Limano, Lignano e Casabasciana27.
Ognuno di loro doveva avere un potestà minore per regolare le liti che potevano generarsi fra la popolazione, ma in alcune realtà, quali Casabasciana e Brandeglio, Cocciglia e Palleggio, forse per la limitatezza del numero degli abitanti un solo potestà serviva per due Comunità. La Comunità di Controni, che era popolatissima, aveva un potestà dotato della qualifica di miles; lo stesso titolo era richiesto sia per il potestà di Lugliano che per quello di Casabasciana28.
Anche il vicario doveva essere un miles o essere fatto miles, prima di entrare in carica. Era affiancato da un giudice, da un cancelliere, da un camerario e da due notai che lo coadiuvavano nelle funzioni amministrative e giudiziarie. Ogni Comune sceglieva due rappresentanti che prendevano il nome di sindici e che si riunivano con il vicario per trattare gli affari riguardanti l'intero circondario: queste adunanze erano chiamate Parlamenti. Il vicario poneva annualmente la sua residenza in luoghi diversi del territorio: a Benabbio, a Casabasciana, a Controni, a Corsena.
Lo Statutum Regiminis Reipublicae Lucensis del 1446 rese ufficiale questa consuetudine stabilendo che il vicario dovesse risiedere o a Controni, o a Benabbio o dove "piacerà agli Anziani", a condizione che nei mesi da maggio a settembre fissasse la sua dimora presso i Bagni a Corsena, dato il gran numero dei visitatori richiamati dai poteri delle acque termali29. Nel 1685 si trasferì, definitivamente, nel piano del Bagno alla Villa, dove fu comprata il 15 febbraio dello stesso anno, a spese della Vicaria, una comoda abitazione che, ancora oggi, è la sede del Comune. L'edificio, di proprietà dell'Ospedale della Misericordia di Lucca , fu acquistato, con atto rogato da Ser Cristoforo Bernardi, al prezzo di 1400 scudi d'oro, di cui 900 in contanti e 500 in cinque rate annuali di scudi 100 ciascuna30.
Dagli atti civili vicariali, poi commissariali, di Val di Lima o dei Bagni di Lucca si ricava che il vicario rimaneva in carica di solito sei mesi. A scopo esemplificativo si ricorda che per il secondo semestre del 1336 era stato nominato vicario Veglio del Veglio31, sia per il primo che per il secondo semestre del 1337 Uberto del Veglio32, per il primo semestre del 1338 Veglio del Veglio, per il secondo semestre del 1338 Guglielmo Savarigi degli Antelminelli33, tutti appartenenti alle famiglie più in vista dello Stato lucchese. Nella seconda metà del XIV secolo il Consiglio Generale di Lucca cominciò a confermarne alcuni per più anni di seguito.
Scopo delle convocazioni parlamentari era la partecipazione agli ordini ed alle contribuzioni, la distribuzione regolare delle imposte, la trattazione delle cose che potevano interessare una o più Comunità e la sicurezza, l'ordine e la pulizia di tutto il territorio.
Molte gabelle delle Vicarie venivano date a provento: nel 1337, ad esempio, furono affittate quelle della Vicaria della Val di Lima, della Valleriana, di Pietrasanta, di Massa Lunese, di Barga, di Bozzano, di Castiglione Garfagnana e delle terre del Cerruglio e dell'Altopascio. "Alle imposte straordinarie, le quali potrebbero dirsi anche fisse (come quelle che per più anni si mantenevano o erano supplite da altre egualmente straordinarie e spesso più gravose) appartiene in primo luogo la taglia delle Cinquantasettemilalire. Era questa una contribuzione determinata in detta somma, che si distribuiva sulle parrocchie del distretto e delle vicarie, a titolo di refusione di spese per la difesa militare del contado. Questa taglia, benché fruttasse una buona moneta, era però insufficiente al fine e al più lieve rumore di guerra, che richiedesse o lavori di fortificazione o qualche apparato militare, si doveva ricorrere a nuovi balzelli. Anche nel 1337, benché fosse un anno per quei tempi assai riposato, vi fu mestiere di varie imposte straordinarie, che si ordinarono nel mese di maggio e nel mese di giugno"34. La taglia delle Cinquantasettemilalire gravava sui Comuni del contado ed era ripartita in base al numero dei fuochi. Veniva riscossa in rate bimestrali o trimestrali dagli stessi Comuni, i quali si rivalevano poi sugli abitanti.
Il Bongi ricorda che la taglia delle Cinquantasettemilalire e quella dei Pedoni "facevano peso ad una stessa qualità di contribuenti, cioè ai contadini delle Sei Miglia e delle Vicarie e che ambedue avevano per oggetto l'armamento e la difesa del territorio, il quale nel tempo stesso era quasi di continuo corso e guasto dai soldati amici e nemici e che riuscivano molto scuotersi gravose per i poveri contadini e quasi mai potevano riper intero a causa appunto delle vicende di quelle piccole guerre, che di continuo sottraevano alla dominazione lucchese ora questa, ora quella parte di paese: così avvenne negli anni 1334, 1335 e 1336"35.
Era compito del Consiglio Generale di Lucca dirimere le liti di confine che frequentemente si verificavano fra le Comunità; ma le deliberazioni di questo organismo, spesso, non riuscivano a calmare gli animi dei contendenti. Venivano allora scelte delle persone con funzioni di arbitri, ma anche questa soluzione talvolta non dava i frutti sperati, cosicché il Comune di Lucca era obbligato a intervenire e a confiscare il terreno oggetto del contrasto36.
Tutte le Comunità che facevano parte della Vicaria della Val di Lima godevano degli stessi diritti e degli stessi doveri, cioè concorrevano al servizio militare, pagavano le contribuzioni richieste dallo Stato e dalla Vicaria in proporzione alla popolazione, alla estensione e alla produzione del territorio. Facevano eccezione a questa disposizione generale alcuni castelli della Vicaria che erano "Comuni Composti", perché, nella loro amministrazione, usufruivano delle decisioni assunte a seguito di un atto di composizione concordato con lo Stato lucchese fino dalla metà del secolo XV, quando fu conclusa la pace con Firenze e furono restituite le terre del Contado. Come, in genere, avveniva quando lo Stato lucchese riacquistava terre cadute in mano nemica, venivano concesse alle popolazioni esenzioni fiscali per sollevarle dalle sofferenze patite in conseguenza della guerra e per rinsaldare i loro legami di fedeltà con il Comune.
Nella seduta del 2 giugno 1447, il Consiglio Generale nominò una commissione di dodici cittadini, quattro per ogni terziere della città, alla quale attribuì il compito di stipulare nuovi accordi, chiamati "composizioni", con i Comuni del Contado per quanto concerneva gli aspetti impositivi37. Una di queste composizioni interessò, appunto, la Vicaria della Val di Lima e venne approvata il 22 marzo 1449, quando fu stabilito che tutti i Comuni della Vicaria, ad eccezione di Montefegatesi, fossero tenuti a pagare alla Camera del Comune di Lucca per gli stipendi del vicario, del notaio, del giudice, dell'avvocato, del capitano del contado e per le spese ordinarie 425 fiorini all'anno , per un periodo di cinque anni a partire dal 1 aprile 144938. In questo atto tornò ad essere ricompreso il Comune di Vico Pancellorum, che il 22 aprile 1434 aveva ottenuto una composizione distinta, inizialmente della durata di due anni, ma poi evidentemente prorogata39.
Mentre cessava il regime speciale riservato a Vico Pancellorum, il 1 marzo 1449 era stata stabilita con la Comunità di Montefegatesi un'altra composizione particolare. La Commissione rilevò che tale Comunità, appartenente un tempo alla Vicaria della Val di Lima, si trovava ora separata da essa e la condizione ed il numero dei suoi abitanti rendevano difficile applicare le imposte alle quali era stata assoggettata precedentemente. In considerazione di ciò venne accordato a Montefegatesi e alla sua popolazione di restare distinti e separati da ogni altro Comune e Vicaria; solamente per quanto riguardava l'amministrazione della giustizia avrebbero dovuto rivolgersi al Vicario di Coreglia ed alla sua curia40.
Montefegatesi venne separato dalla Vicaria della Val di Lima per le motivazioni che emergono chiaramente da una petizione che la Comunità rivolse al Consiglio Generale il 2 giugno 1447, di questo tenore: "Come già fa buon tempo che loro funno per le Vostre Magnifiche Signorie dilevati dalla vicaria di Valdilima per buona cagione et funno aggregati alla vostra vicaria di Corellia con questo che niente fusseno tenuti alla dicta vicaria di Coreglia salvo che potesseno essere costrecti a ragione sotto il vicario della dicta vicaria di Corellia. Et funno per la prefata vostra Magnifica Signoria tassati a pagare ogni anno alla vostra camera fiorini XV a ragione di bolognini XL per fiorino. Et così hanno pagato già sono anni X. Et essendo finita la loro compositione dubitano di non essere rimissi a vicaria et maxime a quella di Valdelima. La qual cosa occorrendo a loro fare necessario abandonare la terra loro et andare ad habitare altro perché essendo stati saccomannati et disfacti per li homini di dicta vicaria di Valdelima in le passate guerre non desiderano esser collectati per quelli che li hanno disfacti. Et pertanto ricorreno a piedi della prefata Vostra Magnifica Signoria quella pregando che si degni ordinare di rifermare loro in perpetuo o vostro a buon tempo la compositione che havevano con la dicta Vostra Magnifica Signoria. La quale come decto è finì già sono passati due anni o vero circa"41.
La separazione di Montefegatesi dalla Vicaria della Val di Lima avvenne quindi nel 1435, dopo che si era conclusa con la pace di Ferrara la guerra con Firenze. Non sappiamo quando fu revocata questa composizione, comunque nello Statuto di Lucca del 1539, nel capitolo dedicato alla luminara di Santa Croce, ritroviamo Montefegatesi fra le Comunità che facevano parte della Vicaria della Val di Lima e vi rimase ininterrottamente fino alla caduta della Repubblica42.
Il 12 aprile del 1449 vennero apportate alcune aggiunte alla composizione con la Vicaria della Val di Lima. La commissione stabilì in primo luogo che gli uomini di Lucchio, per il quinquennio della composizione, fossero tenuti a concorrere alle spese ordinarie e straordinarie della Vicaria soltanto per la somma di quattro fiorini, da pagarsi ogni trimestre, restando invariato il loro contributo alle spese di manutenzione della rocca. Inoltre venne concessa l'esenzione, a partire dal 1442 escluso in poi, dal pagamento dei debiti che erano stati contratti con il Comune di Lucca43.
Questa franchigia rimase in vigore fino alla caduta della Repubblica e, per tale motivo, i Sindici che rappresentavano nel Consiglio della Vicaria i due citati castelli erano dispensati dall'intervenire ai Parlamenti durante le adunanze nelle quali si distribuivano le Colte, dovevano però impegnarsi ad essere presenti alla prima riunione parlamentare tenuta da un nuovo Vicario44.
Alla metà del XVII secolo ogni Vicaria ebbe un Deputato o un Protettore che proveniva dalle famiglie lucchesi più potenti dello Stato; questa innovazione era dovuta ad una trasformazione istituzionale che si era verificata all'interno della Repubblica, anche a seguito della promulgazione della legge Martiniana del 1556; la nomina dei Deputati spettava al Consiglio Generale o, per sua delega, al Collegio degli Anziani. La proposta veniva sempre avanzata dall'Offizio sopra i Disordini delle Vicarie che aveva la sorveglianza e l'autorità sull'amministrazione delle Vicarie e delle Comunità della campagna. Una delle prime attività dei Deputati fu quella di riformare i registri dei debiti e dei crediti, nel tentativo di veder chiaro in situazioni spesso estremamente confuse e poco comprensibili.
Proprio a causa di interessi diversi, spesso contrapposti, il Consiglio Generale nella seduta del 27 marzo 1635 ricevette una supplica da parte degli uomini di Controni, i quali chiedevano che la sopracitata Comunità venisse divisa in due parti: da un lato San Cassiano di Controni, dall'altro San Gemignano di Controni. Gli abitanti "espongono che, conoscendo per esperienza ogni giorno più il danno che li apporta il trattare li loro interessi congiontamente, con formare delle loro due Vicinanze un Comune solo, desidererebbero concordemente di separarsi per quello che tocca al governo et alla amministrazione, con restar però maggiormente uniti di animo ed affetto (...) perciò supplicano humilmente a voler farli gratia di interporre la sua autorità acciò questa separatione si faccia legittimamente e stabilmente".
Il Consiglio Generale nominò tre cittadini con il compito di esaminare la situazione e relazionare entro breve tempo45. La commissione incaricata di studiare il problema presentò le sue conclusioni nella seduta del 20 luglio 1635, dichiarandosi favorevole alla richiesta degli abitanti della Controneria. "Siamo concorsi unitamente in opinione che sia gran servitio di quei popoli e che possa operar buonissimi effetti che l'Eccellentissimo Consiglio si compiaccia di concederli quel che dimandano, constando a noi che seguitando detti due Comuni a trattare insieme li loro interessi, come fanno di presente, si corre evidentissimo pericolo che ne risultino gravissimi scandali et inconvenienti. Habbiamo ancora trattato con dette parti il modo e la forma da tenersi nel fare detta separatione e non habbiamo incontrato in ciò alcuna difficoltà che non sia superabile con molta facilità, andando insieme detti Comuni d'accordo nelle sostanze più principali"46.
Il Consiglio Generale, preso atto della relazione presentata dalla Commissione, nella stessa riunione del 20 luglio 1635 decretò che fosse concesso alle due Comunità di dividersi "conforme al contenuto di essa relazione, con l'assistenza e sopraintendenza delli medesimi relatori", ai quali fu affidato l'incarico di formare il libro degli statuti per le due Comunità47.
Un primo registro di ordini, composto da ventinove capitoli, fu preparato dagli uomini di San Cassiano e di San Gemignano di Controni, come risulta dall'atto rogato da ser Lorenzo Lupori il 22 dicembre 163648. Le capitolazioni furono convalidate dagli Anziani di Lucca il 6 gennaio 1637, dopo che i delegati delle due comunità avevano presentato richiesta di ratifica "per ovviare alli scandali che verosimilmente potrebbero succedere mentre li suddetti mandati tornassero senza detti ordini approvati"49. Nonostante che i capitoli fossero stati concordati da Angelo di Sandro, Francesco di Francesco e Santino di Antonio per la Vicinanza di San Cassiano e da Lodovico Sarti e Damiano di Domenico Barsotti per la Vicinanza di San Gemignano sorsero comunque violente discordie e liti fra gli abitanti dei due territori50.
Filippo Sbarra, Commissario del Bagno a Corsena, durante l'anno 1637 ebbe diversi incontri con i Deputati di San Cassiano e di San Gemignano, per cercare di arrivare ad un accordo, in seguito alle "differenze" che erano sorte proprio a causa dei capitoli precedentemente approvati. "Et non essendoli potuto riuscire per qualsivoglia essortationi fattoli ridurle ad alcun aggiustamento di comune concordia et sentendo ogni giorno, in quei popoli, tanto dell'una Vicinanza quanto dell'altra, grandissimo desiderio che si piglia qualche resoluzione a questo negotio per toglier l'occasione delle eccessive spese che si è convenuto sopportare per le suddette controversie", il 29 dicembre 1637 Filippo Sbarra decretò che "tutti i capitoli et ordini stati fatti et stabiliti tra dette Vicinanze" dal mese di dicembre dell'anno 1636 fino "al presente giorno siano di niun valore, né habbino alcuna forza, annullandoli in tutte le loro parti".
Lo Sbarra, contemporaneamente, emanò un nuovo statuto, composto da ventiquattro capitoli, che doveva regolamentare la vita dei due paesi. Il testo venne sottoscritto, sempre il 29 dicembre 1637, dal notaio Silvio Rustici "Actum in Comuni Balnei domi residentie perillustris domini Commissari loco dicto a casa dell'Alfier Martino Lena de Balneo (...) coram et presentibus illustribus Columnello Salvatore olim domini Niccolò Lucchesini, nobili cive lucensi et in dicto loco pro servitio excellentissimae Reipublicae Lucensis residente et domino Capitaneo Rainerio suprascripto, testibus"51.
È importante e da evidenziare il contenuto del decimo capitolo del citato statuto, tramite il quale lo Sbarra stabiliva che venti uomini della Vicinanza di San Cassiano e venti di San Gemignano dovessero radunarsi ogni volta che ce ne fosse stata l'esigenza, "cioè tutti li 40 insieme al luogo solito di San Roccho e San Sebastiano, cioè dui terzi di loro, conforme allo statuto del Comune, per incantare erbatici e selvaneti et fare altre cose che occorresse in servizio di tutto il Comune e ogni deliberazione si devi registrare al Libbro, conforme al solito"52. I quaranta uomini si riunivano presso la chiesa del Colle, dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano e due terzi di essi erano sufficienti a "far Comune", secondo le norme dello statuto. Le due Comunità, inoltre, erano abilitate a radunarsi ognuna per proprio conto per poter così amministrare separatamente e indipendentemente l'una dall'altra i propri interessi.
È il caso di ricordare che già precedentemente al decreto del 20 luglio 1635, emanato dal Consiglio Generale di Lucca, con il quale le due Vicinanze furono autorizzate a dividersi, San Cassiano di Controni comprendeva le ville di Cocolaio, Lipizzano, Cembroni, Vizzata, Torre, Piazza, Carraia, Cappella, Cerro, Celle e Colle53, mentre San Gemignano di Controni raggruppava le ville di Longoio, Mobbiano, Gombereto, Guzzano, Pieve e Vetteglia54.
Il 31 gennaio 1661 il Vescovo di Lucca, Girolamo Buonvisi, decretò che la chiesa del SS.Crocifisso di Ponte a Serraglio potesse dividersi dalla chiesa di San Pietro di Corsena, dalla quale fino a quel momento dipendeva, ed erigersi in Cura, con giurisdizione sopra una determinata estensione di territorio che venne così ad essere tolto alla chiesa di San Pietro. Gli abitanti della Vicinanza di Ponte a Serraglio portarono a sostegno della loro richiesta il fatto che non tutti potevano partecipare alle funzioni e all'attività religiosa poiché la chiesa di Corsena era piuttosto distante.
Questa divisione, comunque, non apportò alcun cambiamento nella struttura del Comune che rimase unico sotto il nome di Comunità del Bagno a Corsena55.
Le dispute fra i parrocchiani della chiesa di San Pietro e quelli della chiesa del SS. Crocifisso continuarono anche dopo la loro divisione tantoché, il 2 giugno 1661, gli Anziani di Lucca richiamarono all'ordine, in maniera decisa, gli abitanti di Ponte a Serraglio che non volevano "intervenire alle litanie, luminarie e morti che si fanno nel Comune del Bagno, per essersi fatta dal Signor Cardinal Vescovo la separatione della Parrocchia di Corsena con quella del Ponte e sentiti gli uni e gli altri di loro habbiamo resoluto farvi sapere che è nostra intentione che tutti quei Capitoli che sono fatti dal corpo della Comunità et approvati dalli Eccellentisimi Signori per i tempi habbino la loro osservanza e non si possa sotto qualsisia pretesto debilitare il loro vigore, anzi è ragione che con la vostra autorità diate la mano per l'esecutione del loro contenuto, poiché sono fatti per il ben comune e per il buon governo di quei Populi et, in particolare, quello del quale si tratta risguarda il culto divino e l'agumento della devotione e se bene è seguita la separatione delle Parrocchie per il solo comodo di quelli del Ponte, questa non può esentarli dalli obblighi comunali, ai quali li ha sottoposti al natura e l'autorità del Principe, che perciò con la vostra prudenza porrete fine a queste mal fondate pretentioni"56.
L'antico ordinamento della Vicaria della Val di Lima cessò con il 1802, in occasione della riforma giudiziaria. I Bagni di Lucca con la loro circoscrizione furono allora aggregati al Tribunale di Prima Istanza degli Appennini, che includeva anche la valle superiore del Serchio57.



Lo Stato Lucchese, durante il periodo Repubblicano, ebbe una struttura storico-istituzionale sostanzialmente unitaria e questa caratteristica si riflette anche nella documentazione archivistica che presenta, di fatto, un nucleo di scritture centralizzate presso la Camera Librorum et Scripturarum del Comune ed un nucleo di archivi territoriali che facevano capo alle Comunità e alle Vicarie.
Ogni entità territoriale ebbe la sua produzione documentaria e, di conseguenza, un suo archivio; ogni sede di Vicaria conservò le scritture attinenti alla sua organizzazione in un luogo diverso da quello predisposto dalle singole Comunità sino alla fine del XVIII secolo. Con l'avvento dei Francesi gli archivi delle antiche Comunità persero la loro individualità e furono concentrati presso la sede della circoscrizione amministrativa, si chiamasse essa Vicaria, Dipartimento, Cantone, etc.
In questo panorama si colloca l'archivio preunitario del Comune di Bagni di Lucca, che rappresenta uno dei complessi documentari repubblicani più cospicui, in quanto a ricchezza e quantità di materiali, insieme a Borgo a Mozzano, Camaiore e Coreglia Antelminelli. Tale archivio ha posto non pochi problemi durante la fase di riordino e di inventariazione. Il materiale si presentava in maniera piuttosto confusa, perciò si è cercato di individuare i possibili criteri di ordinamento per l'inventariazione, soprattutto facendo riferimento alle indicazioni che ci venivano fornite da precedenti esperienze, al fine di cercare le soluzioni più opportune e, nello stesso tempo, ottenere una omogenea linea di condotta58.
Durante la fase di ordinamento sono stati individuati quattro aspetti specifici, che sono insiti nella natura della documentazione degli archivi comunali preunitari, secondo il seguente schema: aspetto storico, aspetto cronologico, aspetto territoriale e aspetto relativo alla materia.
L'aspetto storico è certamente fondamentale per effettuare una suddivisione del materiale archivistico, secondo una certa periodizzazione, in base al momento storico nel quale la documentazione è nata. La produzione di epoca Repubblicana è diversa da quella di epoca Napoleonica, da quella della Restaurazione, da quella del Granducato e del Regno d'Italia. Infatti con la caduta della Repubblica lucchese, con il passaggio ai governi napoleonici e con le successive fasi politiche, sono avvenuti cambiamenti seguendo nette cesure politiche, istituzionali, amministrative e burocratiche59.
Per l'archivio preunitario del Comune dei Bagni di Lucca si è provveduto ad una divisione in periodi storici, individuando quattro grossi nuclei documentari:

1) Periodo della Repubblica Lucchese, relativo alle carte dal secolo XVI fino all'anno 1799.
2) Periodo Napoleonico (1799-1814), comprendente i documenti relativi ai Governi Provvisori (1799-1805) e al Principato dei Baciocchi (1805-1814).
3) Periodo della Restaurazione (1814-1847), comprendente il Governo Provvisorio Austriaco (1814-1818) ed il Ducato dei Borboni (1818-1847) fino alla anticipata reversione dello Stato lucchese alla Toscana.
4) Periodo del Granducato e del Regno d'Italia (1847-1865), prendendo come termine la legge amministrativa italiana del 20 marzo 1865, dato che, fino a quel momento, le strutture istituzionali ed amministrative del nuovo Stato avevano coinciso con la prassi degli antichi e cessati regimi60.

Nel presente inventario si è intervenuti esclusivamente sulla documentazione riguardante il periodo della Repubblica Lucchese.
Ovviamente le periodizzazioni sopra riportate non possono essere interpretate in maniera rigida, poiché ad un mutamento istituzionale non sempre corrisponde immediatamente anche una modifica amministrativa e burocratica; in presenza di sconfinamenti cronologici gli sbarramenti temporali devono intendersi, più che altro, come individuazioni di mutevoli realtà storiche.
L'aspetto cronologico è quello che definisce l'unità archivistica in base al momento nel quale è stato prodotto, perciò l'individuazione temporale viene fatta attenendosi ai precisi estremi cronologici del "pezzo".
L'aspetto territoriale è quello che determina la pertinenza delle singole unità archivistiche alle Comunità presenti nel territorio appartenente all'area di competenza giurisdizionale. All'interno di questo ambito bisogna operare una ulteriore suddivisione in base alla situazione istituzionale e alla organizzazione interna dello Stato. Durante il periodo repubblicano il territorio era così suddiviso:

1) la città, i borghi ed i sobborghi;
2) le Seimiglia, cioè una zona prevalentemente pianeggiante che si espandeva, a partire dalle mura di Lucca, per un raggio di circa sei miglia e sulla quale insistevano numerose Comunità rurali;
3) oltre le Seimiglia si trovava il Contado, suddiviso in Vicarie, poi Commissarie, a loro volta composte da numerose Comunità.

Le Vicarie erano unità territoriali che, sotto il controllo del Governo centrale lucchese, svolgevano i loro compiti in larga autonomia, soprattutto nell'ambito della gestione amministrativa. Il Vicario, un delegato del potere centrale, era il diretto rappresentante dello Stato Lucchese e, fra le sue funzioni specifiche, aveva anche quella dell'amministrazione della Giustizia, compito che svolgeva direttamente, senza che le Comunità locali potessero minimamente interferire nelle sue decisioni. Al contrario, per quanto atteneva allo svolgimento delle attività amministrative, le Comunità minori, operanti all'interno del territorio vicariale, ne condizionavano, in maniera determinante, l'operato61.
Ogni Vicaria era composta dalla Comunità capoluogo dove, di solito, risiedeva il Vicario e dalle realtà territoriali minori, aveva proprie strutture legislative quali il Parlamento, composto dai rappresentanti delle Comunità (Sindaci), esecutive quali i Governatori, burocratiche quali gli Officiali. Tra i compiti più importanti del Vicario vi erano quelli della definizione e della esazione delle tassazioni; sua mansione era anche l'amministrazione della giustizia civile e criminale. Per quanto riguarda la documentazione vicariale si ricorda che la parte amministrativa è conservata presso l'archivio comunale, mentre il materiale relativo alla funzione giudiziaria è depositato presso l'Archivio di Stato di Lucca62.
Le Comunità, gestite da propri consigli e da propri organi amministrativi ed esecutivi, avevano un'autonomia piuttosto vasta anche se, a partire dal XVII secolo, furono introdotti particolari controlli, da parte del governo centrale, tramite l'Offizio sopra i Disordini delle Comunità delle Vicarie63.
Da quanto finora esposto si evince che le Vicarie e le Comunità avevano ciascuna un'autonoma gestione della cosa pubblica, con competenze fra loro diverse. "Appare, pertanto, netto l'errore che ha permeato il criterio di ordinamento usato nel secolo scorso, derivato dal non aver tenuto in debito conto la sussistenza di una duplice realtà amministrativa e di aver posto, in stato di commistione, in un'unica serie i documenti dell'uno e dell'altro Ente"64. Ogni Comunità, come abbiamo detto, aveva una notevole indipendenza gestionale che dava vita ad una copiosa produzione archivistica della tenuta della quale si occupava principalmente lo Scrivano e veniva conservata presso le singole realtà territoriali: questa tipologia di conduzione fu valida per tutto il periodo repubblicano.
Con l'avvento napoleonico si realizzò una generale trasformazione dell'organizzazione territoriale precedente. Alcune Vicarie, in base al decreto di Elisa Baciocchi del 19 aprile 1807, divennero Mairie, mentre le piccole Comunità persero le loro prerogative di autonomia e furono declassate ed individuate con il termine di Parrocchia. A questa ultima configurazione fu assegnata, in seguito, una precisa forma strutturale, contemplandosi una gestione che non apparteneva più esclusivamente alla figura del Parroco, con l'introduzione di un Consiglio di parrocchiani che avevano compiti amministrativi.
In un quadro organizzativo così mutato anche il materiale archivistico prodotto dalle Comunità minori in epoca repubblicana fu totalmente accorpato presso i centri più importanti di ogni ex Vicaria, ove è rimasto conservato.
Nei primi anni del Governo Borbonico, la duchessa Maria Luisa emise il decreto del 26 ottobre 1818 con il quale decise la riattivazione delle Comunità minori: l'iniziativa non ebbe tuttavia molto successo in quanto non vi erano più le motivazioni culturali e politiche per la restaurazione dell'antico regime. Con la cessazione delle Mairies le Comunità maggiori mantennero il loro ruolo di centri guida, mentre le piccole realtà decentrate non acquisirono più quelle competenze e funzioni che le avevano caratterizzate dall'età medioevale alla fine del Settecento.
L'aspetto relativo alla materia è quello che individua il pezzo archivistico in base ai contenuti ed è l'elemento determinante per riorganizzare le "serie" e riportare così alla struttura originaria l'organizzazione dell'Ente che ha prodotto la documentazione.
Dopo aver effettuato la separazione tra l'archivio della Vicaria e l'archivio delle Comunità, per questa seconda parte potevano essere adottate due soluzioni che seguivano l'una il principio storico-territoriale, l'altra il principio storico-istituzionale; si è preferito scegliere il secondo. Tale principio prevede che il materiale archivistico sia suddiviso secondo quest'ordine:
1) aspetto storico;
2) aspetto relativo alla materia;
3) aspetto territoriale;
4) aspetto cronologico.
Si è adottato questo criterio piuttosto che quello storico-territoriale, dove l'elemento territorio ha la precedenza sull'elemento materia, poiché la documentazione del periodo Napoleonico, della Restaurazione, del Granducato e del Regno d'Italia era già stata distinta secondo il principio storico-istituzionale, in considerazione delle mutate strutture amministrative. Gli inventari già pubblicati, precisamente quelli relativi all'archivio storico del Comune di Borgo a Mozzano, all'archivio storico del Comune di Coreglia Antelminelli e all'archivio storico del Comune di Gallicano, sono stati riordinati seguendo proprio il principio storico-istituzionale, perciò, anche per omogeneità con i lavori precedenti, si è preferito dare la prevalenza ai raggruppamenti per serie, pur sapendo che in questo modo non si è rispettato il principio archivistico della "provenienza territoriale", ma si è adottata comunque una soluzione metodologicamente valida65.
A seguito di tali scelte, che hanno avuto quale elemento distintivo preliminare l'applicazione del criterio della periodizzazione e quale momento organizzativo conseguente l'introduzione del metodo storico-istituzionale, si è operato in fase di riordinamento, suddividendo, in primo luogo, il materiale in nuclei determinati da periodi storicamente e istituzionalmente individuabili, come già si è accennato, distinguendo poi, all'interno di essi, tenendo presente la struttura istituzionale generale.
Per quanto riguarda il periodo della Repubblica di Lucca, contenente le carte che dal XVI secolo giungono fino all'anno 1799, si è operata una prima grossa distinzione concernente da un lato la documentazione prodotta dalla Vicaria, dall'altro quella prodotta dalle singole Comunità. All'interno di questa scelta si è raggruppato il materiale, in base alla sua tipologia, creando così delle serie autonome che sono state collocate secondo quell'ordine che il Casanova definisce, introducendo una gerarchia, "nuclei direttivi e nuclei esecutivi"66.
In sostanza, si è iniziato riunendo, sia nel settore Vicaria, sia nel settore Comunità, gli Statuti, le Deliberazioni, gli Estimi e così a seguitare. Coincidendo la Vicaria con un'unica realtà storico-istituzionale, la produzione archivistica non ha avuto necessità di ulteriori scelte strutturali e pertanto all'interno delle singole serie è stata collocata con il rispetto dell'ordine cronologico.
Per la sezione relativa alle Comunità, proprio per la molteplicità delle stesse, dopo la scelta delle "serie" (Statuti, Deliberazioni, Estimi, etc.) si è reso necessario adottare un ulteriore criterio distintivo, rappresentato dalla realtà territoriale. All'interno, ad esempio della serie Statuti, sono stati posti i registri contenenti tali documenti Comunità per Comunità, in ordine alfabetico. Solo successivamente per ognuna delle realtà territoriali presenti, ove vi fossero più unità archivistiche, è stato assunto il criterio cronologico per la loro collocazione. Questo metodo è stato applicato per tutte le serie documentarie presenti nell'archivio storico del Comune di Bagni di Lucca.
Un'unica eccezione si è resa necessaria per le Comunità della Controneria, in quanto, in alcune situazioni, la loro attività risultava attestata sopra registri autonomi, mentre in altre, le due unità territoriali, cioè San Cassiano di Controni e San Gemignano di Controni, avevano riportato le proprie attività sopra registri comuni. Nella fattispecie si è ritenuto opportuno riunire tutto il materiale sotto l'unica voce "Comunità della Controneria", pur rispettando l'autonomia ed il significato delle singole serie.
Si precisa infine che tutte le unità archivistiche sono state cartolate modernamente.





Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti editore, 13.
Accademia Nazionale dei Lincei editore, 14.
Accorsi Cucco consigliere del Comune di Controni, 11.
Adriani Nicolao rinnova l'Estimo di San Cassiano di Controni, 153.
Agnorelli Gerardo membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Agustino di Meo caporale e stimatore, 145.
Alberti Simone membro della Commissione istituita dall'Offizio sopra l'Abbondanza, 240.
Alderighi Alderigho di Domenico da San Gemignano di Controni cancelliere, scrive l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Alderighi Domenico 151.
Alessi Antonio da Vitiana stemma, 156; redattore dell'Estimo di San Gemignano di Controni del 1639, 158; redattore dell'Estimo di Vico Pancellorum del 1645, 169, 170; aggiorna i debitori alle partite del Tucci, 202; spese sostenute, 202; convocato dal Comune di Vico Pancellorum e dal Pievano Marco Carli, 202; memoria sui Censi pagati dalla Comunità di Vico Pancellorum, 205, 206; raccomanda al Comune di Vico Pancellorum una gestione più precisa della contabilità, 207; maestro, compila un registro degli incanti, 224.
Allessi Antonio vedi Alessi Antonio da Vitiana.
Allessi Antonio da Vithiana vedi Alessi Antonio da Vitiana.
Altogradi Giuseppe, anche Gioseppe commissario incaricato di stabilire i confini tra Firenze e Lucca, 84; conferma la sentenza relativa ai confini fra Vico Pancellorum e Popiglio, 171.
ALTOPASCIO sue terre, sue gabelle date a provento, 19.
Amadei Bastiano di Nigi curatore dell'Estimo di Crasciana, 160.
Amadei Nigi 160.
Ambrogi Agostino 51.
Ambrogi Giuseppe Antonio protettore di Vicaria, 53.
Ammannati Anselmo consigliere del Comune di Controni, 11.
Amodei Luigi deputato, 142.
Andriani stemma della famiglia, 219, 222.
Andriani Nicolao deputato, 158; ordina di formare il registro di entrata-uscita di Casoli, 218; ordina di formare il registro di entrata-uscita di San Cassiano di Controni, 222; cancelliere, 258, 262, 263.
Angeli Angelo 164.
Angeli Antonio capitano, conclude l'Estimo di Limano, 162.
Angeli Bernardino cancelliere di Limano, 247.
Angeli Sebastiano di Angelo rivede l'Estimo di Limano, 164.
Angelo di Giovanni conclude l'Estimo di Limano, 163.
Angelo di Sandro eletto per la Vicinanza di San Cassiano di Controni redige lo Statuto del 1636, 26, 87.
Angiolo di Domenico di Oliviero può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Ansaldi Bastiano cancelliere della Comunità di Crasciana, 182; scrivano della Comunità di Crasciana, 183.
Antonini Giacomo commissario, 122.
Antonio compila un elenco di quelli sottoposti a Censo, 202.
Antonio di Donnino di Viago di Nicolao 145.
Antonio di Pasquino di Controni firma l'atto di sottomissione all'esercito fiorentino il 18 novembre 1439, 16.
Antonio di Stefano eletto per la revisione dei Sindicati di Vico Pancellorum, 203.
Anziani al Tempo della Libertà serie archivistica, 26, 28, 254.
Anziani di Lucca 88, 99, 116; fanno promessa di dote a Nastasia e Lucia eroine di Lucchio, 16; convalidano gli Statuti, 26, 40, 41, 42, 71, 73, 74, 84, 86, 87, 89, 91, 93, 95, 97, 99, 100, 102, 103, 107, 108, 110, 111, 112, 113, 115; richiamano all'ordine gli abitanti di Ponte a Serraglio, 28; approvano le Colte, 47; loro decreti, 52, 53, 92; loro Cancelleria, 71; approvazione dell'atto rogato tra la Comunità del Bagno e quella di Benabbio, 77; relazioni agli, 86, 87; ricevono una supplica dalla Comunità di San Cassiano, 89; loro bando, 93, 119; intimano la nomina del cappellano di Lucchio, 108; intimano la nomina dei governatori di Lucchio, 108; convalidano decreto, 122; approvano l'Estimo del Bagno a Corsena, 139; approvano l'Estimo di Lugliano, 165; appello che viene loro rivolto per l'approvazione dell'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 169; approvazione dell'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 171; fanno controllare i conti di Benabbio, 211; eleggono i banditori in base allo Statuto del Comune di Lucca del 1446, 253; deliberano che i banditori siano compresi nella "Famiglia del Palazzo", 254; proibiscono il commercio delle olive nel periodo del raccolto, 267.
Archivio dei Notari serie archivistica, 18, 27.
Archivio di Stato di Lucca suoi inventari, 8, 32; conserva i Bandi lucchesi, 20; conserva la documentazione giudiziaria vicariale, 32; conserva la serie "Statuti Comunità Soggette", 72; conserva la serie "Estimo", 137.
Arco (di) Ardiccione capitano delle Terre dei Cittadini, 12.
Arduini Puccio consigliere del Comune di Controni, 11.
Arnaldi Baldo consigliere del Comune di Controni, 11.
Arnolfini Giovanni Attilio aggiunto all'Offizio sopra l'Estrazione delle Biade, 258.
Arnolfini Girolamo di Lazzaro membro della Commissione istituita dall'Offizio sopra l'Abbondanza, 240.
Arnolfini Iacopo membro dell'Offizio di Munizione Stabile, 242.
Arnolfini Lazzaro 240.
Arnolfini Ottavio effettua un sunto di un decreto del Consiglio Generale di Lucca, 216.
Arrighi Iacopo di Michele nominato stimatore per l'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Arrighi Michele 140.
Arrigi Pettorino rappresenta il Comune di Controni presso il Capitano delle Terre dei Cittadini, 11; rappresenta il Comune di Controni presso autorità civili ed ecclesiastiche, 11.
Arte della Seta riforme delle sue leggi e dei suoi decreti, 260; nuovi ordini, 261.
Atti Pubblici serie archivistica, 17.
Auditori della Rota e Giudici d'Appello di Lucca atti giudiziari, 251.
Bacci Battista 164.
Bacci Domenico cancelliere, rivede l'Estimo di Limano, 164.
Bacci Giovanni 105.
Bacci Lorenzo di Giovanni cancelliere di Limano, copia lo Statuto, 105.
Bacci Mariano 164.
Bacci Paulino di Battista di Mariano rivede l'Estimo di Limano, 164.
Baciocchi Elisa suo decreto sull'organizzazione territoriale dello Stato Lucchese, 33.
BAGNI DI LUCCA vedi BAGNO A CORSENA.
BAGNO, anche BAGNI vedi BAGNO A CORSENA.
BAGNO A CORSENA, anche BAGNI A CORSENA, BAGNI DI CORSENA 42, 55, 64, 65, 66, 71, 72, 73, 74, 110, 117,118, 119, 120, 138, 140, 141, 142, 145, 173, 194, 195, 209, 252; notizie ad esso relative, 11, 12, 16, 19; sua amministrazione, 12; residenza del Vicario da maggio a settembre, 18; aggregato nel 1802 al Tribunale di Prima Istanza degli Appennini, 28; suo archivio, 29, 40, 255; suo protettore, 48; suoi commissari e notari, 49; Comunità, 56; stemma della Comunità, 58; misurazione e stima delle sue proprietà, 59; tasse sulla Seta, 59; suoi Statuti, serie archivistica, 72-77; suo Municipio, 73; Comunità, 74; sue Deliberazioni, serie archivistica, 118-122; suoi Partiti, 121; suo Estimo, serie archivistica, 138-142; Estimo di San Cassiano di Controni relativo ai forestieri del, 153; sue Colte, serie archivistica, 173-174; suoi Censi e Appoggi, 195-196; sua Contabilità, serie archivistica, 209-210; suoi Processi, serie archivistica, 252.
BAGNO ALLA VILLA nel 1685 vi si trasferisce definitivamente il Vicario, 18.
BAGNO CALDO 10, 189.
Balbani Francesco membro dell'Offizio di Munizione Stabile, 242.
Balbani Paolo membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Baldassari di Nanni 151.
Baldassari di Santo di Baldassari di Nanni stimatore, 151.
Balia della Quojeria impartisce disposizioni ai calzolai ed agli zoccolari per il prezzo di vendita del cuoio, 264.
Balia sopra l'Estrazione delle Biade è composta da Silvestro Orsucci, Valerio Pagnini e Lelio Guinigi, 257; proibisce l'estrazione di tutte le granaglie dallo Stato lucchese, 257, 258.
Balia sopra le Gabelle Generali stabilisce la nomina di una persona che registri lo spostamento dei bozzoli, 257.
Bambacari Biagio fa compilare il registro di entrata-uscita di San Cassiano di Controni, 221.
Bambacari Francesco Maria cancelliere, 258, 259.
Bandi serie archivistica, 253-268.
BANDITA DEL MONTE sentenza ad essa relativa, 116.
BANDITA DELLA COSTA relazione ad essa relativa, 116.
Banditori loro funzioni e salario, 253; loro contratto con il Comune, 254; devono "tenere" un libro bollato dall'Offiziale sopra le Entrate, 254; la loro carica è a vita e trasmissibile da padre in figlio, 254; "dominus" è l'appellativo con il quale venivano individuati nel secolo XIV, 254; sono rivestiti della qualità di pubblici ufficiali e godono di pubblica fede, 255; loro funzioni in materia di vendite, livelli, locazioni, proventi e cottimi, 255; cessazione della loro attività come Pubblici Ufficiali, 255.
Bardi Bartolomeo governatore della Comunità di San Gemignano di Controni, 182.
BARGA 10.
Barili Buonaventura, anche Bonaventura commissario del Bagno, 210; commissario del Bagno, controlla i conti di Benabbio, 211.
Barili Frediano ordina di redigere il libro dei crediti del Bagno, 209.
Barletti Luca 126.
Barletti Silvestro di Luca cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 126.
Barsanti Barsante del fu Pellegrino di Domenico sindicatore di Vico Pancellorum, 237.
Barsanti Domenico 237.
Barsanti Pellegrino 237.
Barsellotti Giuliano è incaricato di ripartire i terreni della Motta di San Cassiano di Controni, 155; cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 179, 180, 239.
Barsi Pier Bernardo cancelliere di San Gemignano di Controni, 159, 182.
Barsocchini Domenico sua pubblicazione, 7, 8.
Barsotti Battista di Matteo compila un registro degli incanti, 224.
Barsotti Damiano di Domenico eletto per la Vicinanza di San Gemignano di Controni redige lo Statuto, 26, 87.
Barsotti Domenico 26, 87.
Barsotti Domenico cancelliere del Comune di San Gemignano di Controni, 131, 181.
Barsotti Matteo 224.
Bartolini Cristofano 164.
Bartolini Francesco di Cristofano rivede l'Estimo di Limano, 164.
Bartolo di Paulo conclude l'Estimo di Limano, 163.
Bartolomei Alessandro da Controni fideiussore, 61.
Bartolomei Antonio sindico di Controni, 39.
Bartolomei Cervatto rappresenta il Comune di Controni presso il Capitano delle Terre dei Cittadini, 11; rappresenta il Comune di Controni presso autorità civili ed ecclesiastiche, 11.
Bartolomei Francesco emana un decreto, 89.
Bartolomei Francesco di Santino di Giovanni capitano e stimatore, 151.
Bartolomei Giovanni 151.
Bartolomei Lodovico è incaricato di ripartire i terreni della Motta di San Cassiano di Controni, 155.
Bartolomei Santino 151.
Bartolomeo capitano, paga il compenso e rimborsa le spese ad Antonio Alessi, 202; viene eletto deputato dal Comune di Vico Pancellorum, 202.
Bartolomeo di Angelo scrivano della Comunità di San Gemignano di Controni, 130.
Bartolomeo di Mariano riscuotitore dell'Offizio di Munizione Stabile, 202.
Bartolomeo di Paulino 94.
Barzante di Paulo eletto deputato dal Comune di Vico Pancellorum, 202; assiste Antonio Alessi da Vitiana nella rilevazione dei Censi di Vico, 206.
Barzi Barzante di Vincenzo sergente, curatore dell'Estimo di Crasciana, 160.
Barzi Vincenzo 160.
Bastiani Antonio salinaro di San Cassiano di Controni, 239.
Bastiani Baldasari 151.
Bastiani Baldasar di Giovanni cancelliere del Comune di Controni, 219.
Bastiani Baldasari di Giovanni di Togno cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 125, 250.
Bastiani Bartolomeo riforma del suo conto, 222.
Bastiani Bartolomeo di Giovanni da Vizata di Controni cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 125.
Bastiani Bastiano del Capitano Casciano luogotenente e stimatore, 151.
Bastiani Casciano 151.
Bastiani Domenica riforma del suo conto, 222; causa con la Comunità di San Cassiano di Controni, 222.
Bastiani Giovanni 125.
Bastiani Giovanni 125, 250.
Bastiani Giovanni del Sergente Tomeo cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 127.
Bastiani Giovanni 151.
Bastiani Giovanni cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 178.
Bastiani Giovanni 219.
Bastiani Giuliano cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 128, 179.
Bastiani Giuliano di Giovanni cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Bastiani Togno 125, 250.
Bastiani Tomeo 127.
Bastiani Tomeo di Baldasari cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Batista di Nicolao statutario, 72.
Battista di Michele porta la lettera del pievano Marco Carli ad Antonio Alessi da Vitiana, 202.
Battista di Paulino conclude l'Estimo di Limano, 163.
s. Beatrice spese sostenute dalla Comunità di Crasciana per il suo Corpo, 248.
BELDORMI termine di confine, 114.
BENABBIO 77, 122, 123, 142, 174, 210, 211, 212, 213, 214, 215, 242; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto del 1308, 17; residenza annuale del vicario, 18; rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; suoi sindici, 44; Comunità, 56; stemma, 58; misurazione e stima del suo territorio, 58, 59; tasse sulla Seta, 59; Statuti, 72; suoi Statuti, serie archivistica, 77-80; sue Deliberazioni, serie archivistica, 122-123; suo Estimo, serie archivistica, 142-144; sua descrizione, 144; sue Colte, serie archivistica, 174; sua Contabilità, serie archivistica, 210-215; sua Grascia, serie archivistica, 242-243.
Benassai stemma della famiglia, 228.
Benassai Cesare fa compilare il registro di entrata-uscita di Crasciana, 227.
Benditti Girolamo sindico di Brandeglio, 39.
Benedetti Cesare 195.
Benedetti Nicolao di Cesare 195.
Benedini - Guidotti, tipografia, 72.
Benedini Filippo Maria stampatore in Lucca, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 267.
Benefiziati di San Martino di Lucca lite con la Comunità di Crasciana, 97.
Benvenuti Braccio consigliere del Comune di Controni, 11.
Benvenuti Donato consigliere del Comune di Controni, 11.
Benvenuti Tolomeo consigliere del Comune di Controni, 11.
Berengo Marino sua pubblicazione, 15, 32.
Berindelli Giovanni membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Bernardi Bernardino notaio, 47.
Bernardi Bonello consigliere del Comune di Controni, 11.
Bernardi Cristoforo notaio, roga l'atto di compravendita del palazzo che ospita il vicario del Bagno, 18.
Bernardi Gaetano cancelliere, 257.
Bernardini Federico capitale che gli è dovuto, 215.
Bernardini Giovanni Antonio accusato di danno nel terreno di Giuliano Biochi, 249.
Bernardini Giovanni Domenico camarlingo delle Colte di Vico Pancellorum, 193; sindicatore di Vico Pancellorum, 237.
Bernardini Martino membro della commissione istituita dall'Offizio sopra l'Abbondanza, 240.
s. Bernardino processione in suo onore, 251.
Berretta Ciriaco 159, 198.
Berretta Iacopo di Ciriaco,anche Jacopo redige l'Estimo di Crasciana, 159; copia il registro dei Censi di Crasciana, 198.
Berti Iacopo riceve denari per beneficio del Comune di Casoli, 218.
Bertini stampatore in Lucca, 7, 15, 255.
Berto di Giovanni fabbro e stimatore, 149.
Bestiame serie archivistica, 245-247.
Betti Battista di Paolino eletto per "accomodare e dichiarare" i Censi di Benabbio, 211.
Betti Paolino 211.
Beverini Bartolomeo sua pubblicazione, 15.
Biagio di Giovanni riscuotitore dell'Offizio di Munizione Stabile, 202.
Biagioni Bartolomeo 170.
Biagioni Domenico 188-192.
Biagioni Giovanni Paulo camarlingo delle Colte di Vico Pancellorum, 190.
Biagioni Mariano capitano, 114.
Biagioni Mariano di Paolo capitano, incaricato dalla Comunità di Vico Pancellorum di definire i confini, 170.
Biagioni Paolo 170.
Biagioni Paolo di Bartolomeo stimatore dei beni per l'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 170.
Biagioni Paulo di Domenico camarlingo delle Colte di Vico Pancellorum, 188-192.
Biancalana Francesco cancelliere, 266, 267.
Bianchi stemma della famiglia, 215.
Bianchi Michel'Antonio ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Benabbio, 214.
Biocchi Giovanni cancelliere, 111.
Biocchi Giovanni di Andrea camarlingo di Vico Pancellorum, 188.
Biochi Giuliano accusa di danno Salvatore Mechino e Giovanni Antonio Bernardini, 249; giura la sua accusa di danno alla presenza del Governo, 250.
Boccella Ottaviano commissario, emana una notifica, 93.
BOEMIA vedi Giovanni di Boemia, Carlo IV di Boemia.
BOLOGNA 20.
Bonaccorsi Guido consigliere del Comune di Controni, 11.
Bonaini Francesco sua relazione, 29.
Bonanni Migliore consigliere del Comune di Controni, 11.
Bonanno di Ranuccio consigliere del Comune di Controni, 11.
Bondacca Domenico Alessio aggiunto all'Offizio sopra l'Estrazione delle Biade, 258.
Bonghi Francesco di Piero eletto per "accomodare e dichiarare" i Censi di Benabbio, 211.
Bonghi Piero 211.
Bongi Domenico Antonio notaio lucchese, roga il concordato relativo ai confini fra Lucca e Firenze, 171.
Bongi Salvatore sua pubblicazione, 8, 20, 30, 32, 62, 72, 238, 240, 241, 242, 253; sue osservazioni sulla Taglia delle Cinquantasettemilalire e sulla Taglia dei Pedoni, 20; discussioni sul metodo storico, 30.
Bonsignori Francesco stampatore in Lucca, 263, 265, 266, 267.
Bonucci Turellino fa parte della Commissione per l'approvvigionamento del grano, 240.
Borbone (di) Carlo Lodovico conferma i compiti e le attribuzioni dei banditori, 255.
Borbone (di) Maria Luisa suo decreto del 1818 che riattiva le Comunità minori, 33.
BORGO A MOZZANO, anche BORGHO 28, 145, 264; suo archivio storico, 29, 31, 33, 34, 46, 136, 173, 237; ospita il convento dei frati Minori Riformati di San Francesco, 154.
Borredditi Vaccuccio consigliere del Comune di Controni, 11.
Bossi Vincenzo Ferrerio 258; pubblico banditore, 257, 260, 261, 262, 263, 265.
Botti Marco Antonio 55, 56, 57; redattore dell'Estimo della Vicaria del Bagno, 54, 144; redattore dell'Estimo della Comunità di Benabbio, 143.
Braccini Antonio 114, 157, 158, 159, 165, 166, 167, 169, 170, 171, 237, 251.
Braccini Domenico Antonio di Antonio di Vico Pancellorum cancelliere di Vico Pancellorum, 114, 237, 251; redige l'Estimo di San Gemignano di Controni del 1773, 157, 158, 159; redige il primo Estimo di Lugliano del 1791, 165; suo stemma, 165; viene scelto per redigere l'Estimo di Lugliano, 166; redige il secondo Estimo di Lugliano del 1791, 167; redige l'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 169; viene scelto per redigere l'Estimo di Vico Pancellorum, 170; copia un disegno dell'Estimo di Vico Pancellorum del 1645, 171.
Brancoli Nicolao cancelliere, 257, 264.
Brancoli Tomaso Andrea ottiene le istruzioni ed il permesso di far riformare l'Estimo di Lugliano, 166.
BRANDEGLIO 50, 123, 145, 146, 175, 215, 216, 217, 243; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto del 1308, 17; il suo potestà ha giurisdizione anche su Casabasciana, 17; suo sindico, 39; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; suo stemma, 58; descrizione e stima dei suoi beni, 58, 59; 145; tasse sulla Seta, 59; mancano gli Statuti, 72; copia dei capitoli nella serie "Statuti delle Comunità Soggette" in Archivio di Stato di Lucca, 72; sue Deliberazioni, serie archivistica, 123-124; suo Estimo, serie archivistica, 145-146; sue Colte, serie archivistica, 175-176; sua Contabilità, serie archivistica, 215-217; sua Grascia, serie archivistica, 243-244.
Brunicardi Pellaro consigliere del Comune di Controni, 11.
Bugassi Pietro Federigo cancelliere di Casabasciana, 147.
Bugliazzini Giovanni di Nicolao rivede l'Estimo di Limano, 164.
Bugliazzini Nicolao 164.
BULIESIMA torrente, causa civile per il possesso delle sue acque, 251, 252.
Buoni Tinucco consigliere del Comune di Controni, 11.
Buono di Ranuccio rappresenta il Comune di Controni presso il Capitano delle Terre dei Cittadini, 11; rappresenta il Comune di Controni presso autorità civili ed ecclesiastiche, 11.
Buonvisi stemma della famiglia, 229.
Buonvisi Alessandro deputato di Limano, emana una notifica, 164; fa compilare il registro di entrata-uscita Limano, 229.
Buonvisi Girolamo Vescovo di Lucca, 27; decreta la divisione tra la Chiesa del SS. Crocifisso di Ponte a Serraglio e quella di San Pietro di Corsena, 27.
Burlamacchi stemma della famiglia, 228.
Burlamacchi Agostino, anche Aghustino 59, 60, 194, 199; fa compilare il registro di entrata-uscita di San Gemignano di Controni, 223; fa compilare il registro di entrata-uscita di Vico Pancellorum, 234.
Burlamacchi Carlo i suoi eredi vantano crediti verso la Comunità di Crasciana, 226.
Burlamacchi Iacopo membro della Commissione istituita dall'Offizio sopra l'Abbondanza, 240.
Burlamacchi Pietro membro dell'Offizio di Munizione Stabile, 242.
Burlamacchi Salvatore fa compilare il registro di entrata-uscita di Crasciana, 228.
Cagnoli Benedetto commissario, 139.
Calandrini Pietro cancelliere, 257.
Calandrini Vanni Giovanni Carlo cancelliere, 259.
Calani Giovanni Vincenzo governatore e sergente, sottopone il suo operato al Sindacato di Crasciana, 248.
Calcei Fabrizio notaio, 177, 211.
CALCI Estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153.
CAMAIORE 265; citato nello Statuto di Lucca del 1308, 10; citato nello Statuto di Lucca del 1342, 13; viene occupato dall'esercito di Francesco Sforza, 15; suo archivio, 29.
Camarlinghi sul modo di avanzare proposte nel Parlamento di Vicaria, 45; riscuotono i Censi e pagano i debiti del Comune, 194; effettuano riscossioni per il Tucci, 202; loro liste nominative che contengono gli interessi di Censo, 203; loro funzioni in materia contabile, 206; ricevono dal salinaro i proventi del sale, 238; collaborano con i sindacatori alla gestione contabile delle Comunità, 248.
Camarlingo Generale di Vicaria sua nomina, 50.
Camarlingo dei Pegni sua nomina, 50.
Camarlingo della Vicaria riscuote le Colte, 46.
Camera del Comune di Lucca riceve pagamenti dai Comuni della Vicaria, 21.
Camera Librorum et Scripturarum conserva un nucleo di documentazione relativa alle Comunità e alle Vicarie, 29.
Camerario della Vicaria registra i pagamenti, 47.
Cancelliere della Comunità registrazioni di pagamenti in Colta per la stima dei Danni Dati, 249; deve stendere la nota di tutti i capifamiglia che vogliono "roba", 259, 267, 268.
Cancelliere di Crasciana le sue attività relative alla gestione finanziaria sono controllate dai sindacatori, 247.
Cancelliere di Limano sua funzione in materia di tassazione sul bestiame, 246.
Cancelliere di Vicaria fa rispettare le presenze nel Parlamento vicariale, 43; tratta questioni, a nome di altri, nel Parlamento di Vicaria, 45.
Cancro Volante bando del 1758 ordina controlli e rimedi per questo male, 256.
Cannelli Nicolao del fu Pietro cancelliere di Vico Pancellorum, 194, 236.
Cannelli Pietro 194.
CANTO D'ARCHO luogo di Lucca, 178.
Cantoni Giovanni Carlo 141.
Cantoni Ottavio del fu Giovanni Carlo firma una convenzione, 141.
Capitaneus Terrarum Civium vedi Capitano delle Terre dei Cittadini.
Capitania circoscrizione amministrativa del territorio lucchese, 10, 11.
Capitania Terrarum Civium vedi Capitania delle Terre dei Cittadini.
Capitania delle Terre dei Cittadini 11; circoscrizione amministrativa del territorio lucchese, 10, 12; prima forma di ordinamento amministrativo in Val di Lima, 12; citata nel libro dei giuramenti a Giovanni di Boemia e nello Statuto lucchese del 1331, 12; sua amministrazione in materia di pene pecuniarie, 12; si mantiene nella sua integrità anche nello Statuto del 1342, 13.
Capitania delle Terre dei Cittadini e della Val di Lima citata nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
Capitano amministra un consortato baronale di più cittadini lucchesi, 8.
Capitano delle Terre dei Cittadini amministra le terre della Capitania, 10, 11; esige la riscossione di pene pecuniarie stabilite dallo Statuto lucchese del 1331, 13.
Capitano di Lucchio sua dichiarazione, 109.
Capitoli serie archivistica, 9, 10, 12, 17.
CAPPELLA villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo Estimo, 152.
Cappelletti Nicolao sindico di Corsena, 39.
Cappelletti Jacopo 138.
Cappelletti Piero di Jacopo rinnova l'Estimo del Comune di Corsena, 138.
CARCANA vedi CRASCIANA.
CARSCIANA vedi CRASCIANA.
Carducci Bartolomeo sindico di Controni, 39.
Carelli Paolino notaio, 47, 211.
Carina Alessandro sua pubblicazione, 11, 28, 72, 117.
Carli Marco pievano di Vico Pancellorum, convoca Antonio Alessi da Vitiana, 202.
Carlo di Arrigo conclude l'Estimo di Limano, 163.
Carlo IV di Boemia figlio di Giovanni di Boemia, 12; nel privilegio del 1369 elenca i possedimenti del Comune di Lucca, 13; concede la Libertà ai Lucchesi nel 1369, 13.
CARRAIA, anche CARRAGLIA villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo Estimo, 152.
CASABASCIANA anche CASA BASCIANA 50, 124, 146, 176, 217; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; il suo potestà ha giurisdizione anche su Brandeglio, 17; il suo potestà ha anche la qualifica di "miles",17; è residenza annuale del vicario, 18; suo sindico, 39; è rappresentata nel Parlamento vicariale, 44; Comunità 56; stemma, 58; descrizione e stima del suo territorio e del suo Comune, 58, 59; tasse sulla Seta, 59; mancano gli Statuti, 72; copia dei capitoli nella serie "Statuti delle Comunità Soggette", conservata nell'Archivio di Stato di Lucca, 72; sue Deliberazioni, serie archivistica, 124; sue Deliberazioni, 124; suo Estimo, serie archivistica, 146-148; viene autorizzata la creazione del nuovo Estimo, 148; sue Colte, serie archivistica, 176; sua Contabilità, serie archivistica, 217.
Casanova Eugenio sua pubblicazione, 35.
Casciani Bartolomeo di Paulino cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Casciani Paulino 151.
Casolense Benedetto alias Casoli Benedetto, notaio, 39, 40.
CASOLI, anche CASOLI DI VALDILIMA, anche CASORI 50, 80, 82, 148, 176, 217, 218; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; suo sindico, 39; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; stemma, 58; descrizione e stima del suo territorio, 58, 59; tasse sulla Seta, 59; Statuti, 72; suoi Statuti, serie archivistica, 80-83; confini con Lucchio, 108; suo Estimo, serie archivistica, 148; sue Colte, serie archivistica, 176-177; sua Contabilità, serie archivistica, 217-219.
Cassese Leopoldo sua pubblicazione, 29.
S. CASSIANO DI CONTRONI, anche S. CASCIANO DI CONTRONE 150, 151, 178, 179-180, 196, 220, 221, 222, 239, 244; chiede la separazione da San Gemignano di Controni, 25; i suoi cittadini insieme a quelli di San Gemignano redigono uno statuto, 26; i suoi deputati insieme a quelli di San Gemignano si incontrano con Filippo Sbarra, 26; in particolari esigenze i suoi 20 uomini si riuniscono con i 20 di San Gemignano, 27; particolarità della sua documentazione, 35; tasse sulla Seta, 59; regolamentazione contrattuale per le riunioni del Consiglio di Controni, 83; sentenza di confinazione con San Gemignano di Controni, 86; riforma dello statuto del 1644, 86; stemma della Comunità, 86; suoi Statuti, serie archivistica, 87-94; sue Deliberazioni, serie archivistica, 125-130, 132; suo Estimo, serie archivistica, 149-155; sue Colte, serie archivistica, 178-180; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica,196; sua Contabilità, serie archivistica, 220-222; Sale, serie archivistica, 239; Grascia, serie archivistica, 244-245; Bestiame, serie archivistica, 246; Danni Dati, serie archivistica, 250.
CASTELLO DI LUCCHIO rimane sotto la giurisdizione lucchese, 15.
CASTELNUOVO GARFAGNANA è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10.
CASTIGLIONE 10; non viene occupato da Francesco Sforza, 15.
Catrj Nicolao luogotenente, riscuote i Censi della Comunità di Vico Pancellorum, 206.
Cavalieri dello Spron d'Oro titolo con il quale venivano insigniti i banditori, 254.
Cavallari Scipione di Lucca i suoi eredi vantano crediti verso la Comunità di Crasciana, 226.
Ceccardo da Massa membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Cechini Andrea 149.
CELLE villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; decreto della Deputazione sopra i Disastri accaduti nel suo territorio, 87; suo Estimo, 152.
Celli Girolamo del Tenente Olivo sottoscrive una convenzione, 141; capitano, cura l'Estimo di Lugliano, 166.
Celli Olivo tenente, 166.
Cellini tipografia, 11, 17.
CEMBRONI villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo Estimo, 152.
Cenami Martino membro della Commissione istituita dall'Offizio sopra l'Abbondanza, 240.
Censi registro che tiene la Vicaria del Bagno, 43; venivano annotati in appositi registri nei quali si iscriveva il debito di quelli che non pagavano le Colte, 173; note di contratti, 248.
Censi e Appoggi serie archivistica, 194-207.
CERBAIA 7; è citata nello Statuto di Lucca del 1261, 10; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17.
CERBARIA vedi Cerbaia.
CERRO villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; decreto della Deputazione sopra i Disastri, 87; suo estimo, 152.
CERRUGLIO sue terre , sue gabelle date a provento, 19.
Cerù Giuseppe Massimiliano notaio lucchese, roga il concordato sui confini fra Lucca e Firenze, 171.
CESERANA 10.
CEVOLI suo Estimo, 153.
Cheli debiti nei suoi confronti, 199.
Cherubini Alessandro Maria q. Paolino testimone, 110.
Cherubini Bruno sua pubblicazione, 28, 72.
Cherubini Cherubino 120, 195.
Cherubini Paolino 110.
Cherubini Pellegrino di Cherubino dal Bagno cancelliere del Comune del Bagno, 120, 195; luogotenente, può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140; cancelliere del Comune del Bagno, redige il registro dei crediti, 209. .
Cherubini Pellegrino 121.
Cherubini Sebastiano di Pellegrino cancelliere del Comune del Bagno, 121.
Chiappa Mariano 166.
Chiappa Silvestro di Mariano cura l'Estimo di Lugliano, 166.
Chiappa (del) Antonio 140, 195.
Chiappa (del) Cesare di Antonio 195; sindico, può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Chiappa (del) Domenico sottoscrive la convenzione tra la Comunità del Bagno e quella di Lugliano per la manutenzione di una strada, 141.
Chiappa (del) Ignazio non partecipa alla processione di San Bernardino, perciò deve pagare una penale, 251; causa civile con la Comunità del Bagno, 252.
Chiappa (del) Ignazio Maria q. Pellegrino testimone, 110.
Chiappa (del) Pellegrino 110.
Chiesa di San Cassiano di Controni 155.
Chiesa del Colle vi si riuniscono i Quaranta uomini di San Cassiano di Controni e di San Gemignano di Controni, 27; vi si riuniscono i governatori della Comunità di San Cassiano di Controni, 127, 128; spese sostenute per il restauro della sua loggia, 219.
Chiesa del SS. Crocifisso di Ponte a Serraglio con decreto del 31 Gennaio 1661 viene separata dalla Chiesa di San Pietro di Corsena, 27; disputa fra i parrocchiani della Chiesa di San Pietro di Corsena e quelli della Chiesa del SS. Crocifisso di Ponte a Serraglio, 28.
Chiesa di Santa Maria Assunta di Brandeglio inventario dei beni, 146, 244; il rettore riceve dei mobili dai governatori della Comunità, 244.
Chiesa di San Pietro di Corsena con decreto del 1661 è separata dalla Chiesa del SS. Crocifisso del Ponte a Serraglio, 27; disputa fra i parrocchiani della Chiesa di San Pietro di Corsena e quelli della Chiesa del SS. Crocifisso di Ponte a Serraglio, 28.
Cianelli Filippo 144.
Cianelli Stefano di Filippo cancelliere della Comunità di Benabbio, 144.
Ciechini Andrea 72.
Ciechini Piero di Andrea da Controni estensore dello Statuto del Bagno a Corsena del 1548, 72.
CITTADELLA luogo e locale dove si effettua la panificazione, 241.
Cittadella Bernardino prende denari a censo, 201; sue partite contabili, 203; suoi censi, 203, 204.
Citti Ansano di Pellegrino cura l'Estimo di Lugliano del 1791, 166.
Citti Pellegrino 166.
COCCIGLIA, anche COCIGLIA fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; il suo potestà ha giurisdizione anche su Palleggio, 17; suo sindico, 39, 44; è rappresentata nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; stemma, 58; descrizione e stima del suo territorio, 58, 59; mancano gli Statuti, 72; Estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153.
COCOLAIO villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; sua descrizione, 152.
COLLE villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; acquisto di ferro per la sua Croce, 174.
Collegio degli Anziani di Lucca loro delibera relativa al luogo di residenza del vicario della Val di Lima, 18; può nominare i deputati su delega del Consiglio Generale, 24.
Collegio dei Governatori sue funzioni, 117.
Colli Sigismondo notaio, 83.
COLLODI è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10.
Colte loro distribuzione, 24; loro regolamentazione, 43; serie archivistica, 172-194; nella loro imposizione è prevista la voce Danni Dati, 249.
Colte di Vicaria loro gestione, 247.
Commissari e Notari della Vicaria del Bagno loro elenchi, 52, 53, 54.
Commissari delle Ordinanze confermano nel 1660 il decreto delle Rassegne, 89.
Commissarie suddivisione del Contado, 31.
Commissario ordina l'espropriazioni di beni nei confronti dei debitori delle Comunità, 200.
Commissario del Bagno, anche dei Bagni 50, 63, 114; in casa sua si sottoscrive lo Statuto della Controneria del 29 dicembre 1637, 26; inventario delle "Robbe" presenti nel suo palazzo, 49; inventario dei mobili, 51, 53; emana un bando, 89; invia una lettera alla Comunità di Limano, 102; sua notifica, 110.
Commissario di Governo suo decreto, 116.
Commissario della Montagna elegge sei uomini per il controllo dell'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Commissario delle Sei Miglia 63; gestione dei Danni Dati, 62.
Commissario di Vicaria 55; redige gli elenchi delle persone e del bestiame per la ripartizione del sale, 238.
Commissione dei Dodici Cittadini nominata dal Consiglio Generale per stipulare nuove "composizioni", 21; lascia Montefegatesi separata da ogni altro Comune e Vicaria, 22; decreta che Montefegatesi, per l'amministrazione della giustizia, si rivolga al vicario di Coreglia, 22.
Compagnia del Suffragio, anche Conpagnia del Sufragio denari presi a Censo, 196.
Composizioni accordi fra Lucca ed i Comuni del Contado relativi agli aspetti impositivi, 21.
Comune sceglie i suoi sindici, 18; contratto con i banditori, 254.
Comune di Aramo fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Bagni di Lucca vedi Comune del Bagno a Corsena.
Comune del Bagno vedi Comune del Bagno a Corsena.
Comune del Bagno a Corsena 119, 138, 140; fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8¸ sua sede, 18; vi si sottoscrive il nuovo Statuto della Controneria del 29 dicembre 1637, 26; alle sue cerimonie religiose non aderiscono gli abitanti del Ponte a Serraglio, 28; suo archivio preunitario, 30, 242; criterio di riordinamento e di inventariazione della sua documentazione, 35; esercita il diritto di rivendica, 72; sue Deliberazioni nell'Archivio Storico, 117; sue deliberazioni,; elenchi delle "testate", 118; delibere del Consiglio, 118-122; ordini, bandi e spese delle Colte, 119, 120; inventario di tutti i libri e scritture, 120; Libro dei Decreti, 121; nota dei cittadini attivi, 122; suoi Estimi, 138-142; suoi confini, 141; suo circondario, 141; vedi anche Comunità del Bagno a Corsena.
Comune di Benabbio fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; vedi anche Comunità di Benabbio.
Comune di Borgo a Mozzano inventario del suo archivio storico, 34.
Comune di Boveglio fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Brandeglio fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; suo Estimo, 145; confini con Benabbio, 145; vedi anche Comunità di Brandeglio.
Comune di Casabasciana fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; vedi anche Comunità di Casabasciana.
Comune di Casoli fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; vedi anche Comunità di Casoli.
Comune di s. Cassiano di Controni, anche s. Casciano di Controne inventario di tutti i libri e scritture, 94; tavola delle sue Ville, 220; vedi anche Comunità di s. Cassiano di Controni.
Comune di Castelvecchio fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Cerbaia fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; fa parte della Capitania Terrarum Civium, 12; vedi anche Comunità di Cerbaia.
Comune di Cocciglia fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; vedi anche Comunità di Cocciglia.
Comune di Colognora fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Controni 12, 88; fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; Nello del fu Amico e Diede del fu Guglielmo, suoi vicari e consoli, 11; fa parte della Capitania Terrarum Civium, 12; regolamentazione contrattuale per le riunioni del suo Consiglio, 83; elezione di 40 uomini per il suo "Governo", 87; decreto, 91, 92; sigillo a inchiostro, 129; elezione degli stimatori, 151; libro delle entrate e uscite, 219; registro di entrata-uscita per San Gemignano di Controni, 223; vedi anche Comunità di Controni.
Comune di Coreglia Antelminelli inventario del suo archivio storico, 34.
Comune di Corsena, anche Chorsene e Corsene vedi Comune del Bagno a Corsena.
Comune di Crasciana fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; sua deliberazione, 96; suoi creditori, 226; compila il registro degli "Interessi", 227; vedi anche Comunità di Crasciana.
Comune di Firenze suoi Capitoli, 17.
Comune di Gallicano inventario del suo archivio storico, 34; vedi anche Comunità di Gallicano.
Comune di s. Gemignano di Controni registro degli Incanti, 223; vedi anche Comunità di s. Gemignano di Controni.
Comune di Limano cero per la luminara di Santa Croce, 7; fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; vedi anche Comunità di Limano.
Comune di Lucca 88; suo Statuto del 1261, 7; suo Statuto del 1308, 8; suoi Statuti, 8, 13, 45; Statuto della Garfagnana del 1287, 10; suoi Ufficiali, 11; si sottomette alla Signoria di Giovanni di Boemia, 12; suoi possedimenti elencati nel privilegio del 1369 di Carlo IV di Boemia, 13; può confiscare alle Comunità i terreni contesi per motivi di confine, 20; suoi crediti, 24, 203; spese sostenute, 73; nello Statuto del 1331 sono stabiliti obblighi e funzioni dei banditori, 253.
Comune di Lucchio cero per la luminara di Santa Croce, 7; fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; compra il sale a prezzo inferiore poiché Comune composto, 238; vedi anche Comunità di Lucchio.
Comune di Lugliano fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; fa parte della Capitania Terrarum Civium, 12; vedi anche Comunità di Lugliano.
Comune di Medicina fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Menabbio vedi Comune di Benabbio.
Comune di Montefegatesi fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; fa parte della Capitania Terrarum Civium, 12; vedi anche Comunità di Montefegatesi.
Comune di Palleggio fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; vedi anche Comunità di Palleggio.
Comune di Pariana fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune della Pieve Estimo per i forestieri di Granaiola, 149.
Comune di Pontito fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Popiglio suoi confini con Vico Pancellorum, 171; sentenza relativa ai confini con Vico Pancellorum, 171.
Comune di San Quirico di Valleariana fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Sorana fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Stiappa fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comune di Vico Pancellorum cero per la luminara di Santa Croce, 7; fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8; atto di "composizione" con lo Stato Lucchese, 22; commissiona l'Estimo del 1552, 169; suoi confini con Popiglio, 171; sentenza relativa ai confini con Popiglio, 171; elegge cinque deputati, 202; convoca Antonio Alessi da Vitiana, 202; vedi anche Comunità di Vico Pancellorum.
Comune di Villa Basilica fa parte del Vicariatus Terrarrum Civium et Vallis Lime, 8.
Comuni Composti godono di esenzioni fiscali, 20, 21.
Comuni della Vicaria loro pagamenti alla Camera del Comune di Lucca, 21.
Comunia Vicariatus Terrarum Civium et Vallis Lime la Vicaria della Val di Lima è così citata nello Statuto di Lucca del 1308, 9.
Comunità loro elenco e tipo di cero da portare alla processione di Santa Croce, 9; le loro liti di confine vengono risolte dal Consiglio Generale, 20; luogo di conservazione dei loro documenti, 29; compongono le Vicarie, poi Commissarie, 31; godono ampia libertà nella gestione amministrativa, 33; con il Governo dei Baciocchi divengono Parrocchie, 33; loro funzioni, 117; loro organizzazione e gestione, 207; nominano una persona che registri lo spostamento dei bozzoli fuori dello Stato, 256; ricevono istruzioni per richiedere "roba" dal Magazzino pubblico, 259; devono eleggere un magazziniere con l'incarico di conservare le farine, 261.
Comunità del Bagno a Corsena, anche del Bagno, del Bagnio 195; sua struttura, 28; suoi Statuti, serie archivistica, 72-77; stemma con la dicitura "In signia Comunitatis Corsenae", 74; suo decreto, 77; sue Deliberazioni, serie archivistica, 118-122; suo Estimo, serie archivistica, 138-142; controversia con la Comunità di Controni, 139; causa con il Comune di Controni, 141; convenzione con la Comunità di Lugliano, 141; suoi estimi, 141, 142; sue Colte, serie archivistica, 173-174; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 195-196; sua Contabilità, serie archivistica, 209-210; suo offiziale preposto al rifornimento e alla distribuzione del sale, 237; diffusione della pratica della "locazione a soccida", 246; causa civile con Lugliano per il possesso delle acque del torrente Buliesima, 251, 252; causa contro Ignazio del Chiappa, 251, 252; suoi Processi, serie archivistica, 252; riceve l'ordine di scegliere una casa per la conservazione delle farine, 261; disposizioni per un magazziniere e per la casa in cui si conservano le farine, 266; vedi anche Comune del Bagno a Corsena.
Comunità di Benabbio 242; suo decreto, 77; suoi Statuti, serie archivistica, 77-80; sue Deliberazioni, serie archivistica, 122-123; stemma, 122, 143, 214; suo Estimo, serie archivistica, 142-144; confini con la Comunità di Brandeglio, 143-145; sue Colte, serie archivistica, 174; sua Contabilità, serie archivistica, 210-215; sua Grascia, serie archivistica, 242-243; vedi anche Comune di Benabbio.
Comunità di Brandeglio 215-217, 242; sue Deliberazioni, serie archivistica, 123-124; confini con la Comunità di Benabbio, 144, 145; suo Estimo, serie archivistica, 145-146; sue Colte, serie archivistica, 175-176; sua Contabilità, serie archivistica, 215-217; sua Grascia, serie archivistica, 243-244; vedi anche Comune di Brandeglio.
Comunità della Campagna la loro amministrazione è controllata dall'Offizio sopra i Disordini, 24.
Comunità di Casabasciana sue Deliberazioni, serie archivistica, 124; suo Estimo, serie archivistica, 146-148; sue Colte, serie archivistica, 176; sua Contabilità, serie archivistica, 217; vedi anche Comune di Casabasciana.
Comunità di Casoli suo decreto, 80; suoi Statuti, serie archivistica, 80-83; suo Estimo, serie archivistica, 148; sue Colte, serie archivistica, 176-177; sua Contabilità, serie archivistica, 217-219; vedi anche Comune di Casoli.
Comunità di s. Cassiano di Controni 87, 242; contratto di confinazione con San Gemignano, 87; suoi Statuti, serie archivistica, 87-94; suoi decreti, 90, 91, 92, 93, 94; particolarità relativa al modo di governarsi, 117; sue Deliberazioni, serie archivistica, 125-130, 132; suo Estimo, serie archivistica, 149-155; obbligo di seminare per fermare il terreno, 155; sue Colte, serie archivistica, 178-180; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 196; sua Contabilità, serie archivistica, 220-222; causa con Domenica Bastiani, 222; Sale, serie archivistica, 239; sua Grascia, serie archivistica, 244-245; Bestiame, serie archivistica, 245, 246; suoi Danni Dati, serie archivistica, 250; vedi anche Comune di s. Cassiano di Controni.
Comunità di Castelnuovo Garfagnana cero per la processione di Santa Croce, 7.
Comunità di Cerbaia citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; cero per la processione di Santa Croce, 8; vedi anche Comune di Cerbaia.
Comunità di Cocciglia manca la documentazione relativa alle Colte, 173; Atti Processuali, 251; causa con la Comunità di Controni per l'uso di terreni adibiti a pascolo, 251, 252; vedi anche Comune di Cocciglia.
Comunità di Collodi cero per la processione di Santa Croce, 8.
Comunità della Controneria 83, 125, 148, 177, 196, 219, 239, 244, 246, 250, 252; particolare ordinamento della loro documentazione, 35; suoi Statuti, serie archivistica, 83-96; sue Deliberazioni, serie archivistica, 125-132; suo Estimo, serie archivistica, 148-159; sue Colte, serie archivistica, 177-182; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 196; sua Contabilità, serie archivistica, 219-226; Sale, serie archivistica, 239; sua Grascia, serie archivistica, 244-245; Bestiame, serie archivistica, 246; suoi Danni Dati, serie archivistica, 250; suoi Processi, serie archivistica, 252.
Comunità di Controni, anche Controne 84; citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; cero per la processione di Santa Croce, 8; il suo potestà ha anche la qualifica di "miles", 17; Statuti, 83; suoi Statuti del 1564, 1572, 1636, 1637, 1644, serie archivistica, 83-87; suoi decreti, 89, 90, 91, 92, 93; causa con la Comunità del Bagno, 139, 141; stemma, 149, 150, 152, 154, 156; sue Colte, serie archivistica, 177-178; sua Contabilità, serie archivistica, 219-220; causa con la Comunità di Cocciglia per l'uso di terreni adibiti a pascolo, 251, 252; suoi Atti Processuali, serie archivistica, 252; vedi anche Comune di Controni.
Comunità di Corsena vedi Comunità del Bagno a Corsena.
Comunità di Crasciana 248; suoi Statuti, serie archivistica, 96-100; lite con i Benefiziati di San Martino di Lucca, 97; stemma, 98; suo decreto di conferma, 99; invia una missiva agli Anziani di Lucca, 99; sue Deliberazioni, serie archivistica, 133; suo Estimo, serie archivistica, 159-162; sue Colte, serie archivistica, 182-186; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 197-199; sua Contabilità, serie archivistica, 226-228; contratto di cessione di debiti con gli eredi Cavallari, 226; contratto di cessione di debiti con gli eredi Burlamacchi, 226; suoi creditori, 227; Statuto del 1732, capitolo sui Sindacatori, 247; suoi Sindacati, serie archivistica, 248; vedi anche Comune di Crasciana.
Comunità di Diecimo sentenza con la Vicaria del Bagno, 48, 49.
Comunità di Gallicano cero per la processione di Santa Croce, 7; vedi anche Comune di Gallicano.
Comunità di s. Gemignano di Controni,anche Sangemignano 242; contratto di confinazione con San Cassiano, 87; suoi decreti, 90, 92, 93; suoi Statuti, serie archivistica, 94-96; particolarità relativa al modo di governarsi, 117; sue Deliberazioni, serie archivistica, 130-132; obbligo di seminare per fermare il terreno, 155; stemma, 156; suo Estimo, serie archivistica, 156-159; sue Colte, serie archivistica, 181-182; sua Contabilità, serie archivistica, 223-226; sua Grascia, serie archivistica, 245; generi alimentari presi dall'Offizio di Munizione Stabile, 245; vedi anche Comune di s. Gemignano di Controni.
Comunità di Ghivizzano cero per la processione di Santa Croce, 7.
Comunità di Limano 102, 115. 245; citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; suoi Statuti, serie archivistica, 101-106; suo decreto, 103; stemma, 106; differenze di confine con la Comunità di Vico Pancellorum, 111; sentenza relativa alla causa con la Comunità di Vico Pancellorum, 116, 171; suo Estimo, serie archivistica, 162-164; sue Colte, serie archivistica, 186; sua Contabilità, serie archivistica, 228, 229; Bestiame, serie archivistica, 247; vedi anche Comune di Limano.
Comunità di Lucchio citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; concorda un atto di composizione con lo Stato Lucchese, 44; suoi Statuti, serie archivistica, 106-110; sue Deliberazioni, serie archivistica, 134; non deve contribuire alla spesa per la nuova costruzione del Ponte a Palmaia ossia al Mocco, 135; manca la documentazione relativa alle Colte in quanto Comune composto, 173; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 199-201; sua Contabilità, serie archivistica, 229-232; stemma, 231; si accorda con i suoi creditori, 232; vedi anche Comune di Lucchio.
Comunità di Lugliano citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; cero per la processione di Santa Croce, 7-8; sue Deliberazioni, serie archivistica, 134; convenzione con la Comunità del Bagno, 141; suo Estimo, serie archivistica, 164-167; stemma, 165; manca la documentazione relativa alle Colte, 173; sua Contabilità, serie archivistica, 233; Atti Processuali, 251; causa civile con il Bagno per il possesso delle acque del torrente Buliesima, 251, 252; vedi anche Comune di Lugliano.
Comunità della Lunigiana cero per la processione di Santa Croce, 7.
Comunità di Menabbio vedi Comunità di Benabbio.
Comunità di Monsummano cero per la processione di Santa Croce, 8.
Comunità di Montefegatesi citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; cero per la processione di Santa Croce, 8; atto di composizione particolare con lo Stato Lucchese, 22; presenta una petizione al Consiglio Generale, 23; concorda un atto di composizione con lo Stato Lucchese, 44; sue Deliberazioni, serie archivistica, 134-135; non deve contribuire alla spesa del Ponte a Palmaia ossia al Mocco, 135; suo Estimo, serie archivistica, 168; manca la documentazione relativa alle Colte in quanto Comune composto, 173; sua Contabilità, serie archivistica, 233-234; vedi anche Comune di Montefegatesi.
Comunità di Palleggio sue Colte, serie archivistica, 186-187; vedi anche Comune di Palleggio.
Comunità di Ruota cero per la processione di Santa Croce, 8.
Comunità di Veneri cero per la processione di Santa Croce, 7.
Comunità della Vicaria del Bagno notizie sui commissari, 50.
Comunità della Vicaria della Val di Lima loro doveri e loro diritti, 20; criterio di ordinamento e inventariazione della loro documentazione, 35; prezzo del sale, 238.
Comunità delle Vicarie Delibera dell'Offizio di Munizione Stabile relativa alle compre ed ai rimpiazzi di Farine, 256; ricevono istruzioni per la nomina di un magazziniere, 258-259; ricevono disposizioni sulle modalità di ripartizione del Sale, 259.
Comunità di Vico Pancellorum 171; citato nello Statuto di Lucca del 1261, 7; suoi Statuti, serie archivistica, 110-116; suo ricorso, 110; riceve un atto di citazione da parte dei pastori di capre, 111; elenchi di consistenza dell'archivio, 111; differenze di confine con la Comunità di Limano, 111; libro dei Decreti, 112; stemma, 114; sentenza relativa alla causa con la Comunità di Limano, 115, 171; sue Deliberazioni, serie archivistica, 135-136; suo Estimo, serie archivistica, 168-171; sue Colte, serie archivistica, 187-194; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 201-207; sua Contabilità, serie archivistica, 234-237; suoi Danni Dati, serie archivistica, 251; vedi anche Comune di Vico Pancellorum.
Condottieri eleggono i banditori in base allo Statuto di Lucca del 1446, 253.
CONDOTTO si trova a Lucca vicino alla Cittadella, 241.
Conservatori di Sanità notificano ai proprietari di bestie bovine di comunicare casi di malattia, 256.
Consiglio di Comune approva gli Statuti delle Comunità, 71; sue funzioni, 117.
Consiglio Generale di Lucca 216; nella seduta del 4 luglio 1370 discute sulla struttura istituzionale e sulla forma di governo dello Stato lucchese, 14; nella seduta del 31 luglio 1370 discute sulla nuova organizzazione politica lucchese, 14; serie archivistica, 14, 15, 16, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 44, 45, 63, 137, 208, 238, 240, 241, 254; riceve la supplica di Nastasia e Lucia, eroine di Lucchio, 16; sue competenze sulla durata in carica dei vicari, 19; ha il compito di dirimere le liti di confine fra le Comunità, 20; nomima una commissione di dodici cittadini per stipulare nuove "composizioni", 21; nomina i deputati delle Vicarie, 24; il 27 marzo 1635 riceve una supplica dagli uomini di Controni, 25; nomina tre cittadini per esaminare la supplica degli uomini di Controni, 25; concede alle Comunità di San Cassiano e di San Gemignano di dividersi, 25, 26; suo decreto del 20 luglio 1635, relativo alla divisione di San Cassiano e di San Gemignano, 27; suo decreto per la ripartizione delle spese sostenute per i lavori al Ponte della Maddalena, 48; annulla lo Statuto del 1636 della Comunità di Controni, 86; approva lo Statuto del 1637 della Comunità di Controni, 86; suo decreto del 1637, 87; sua deliberazione, 89; normative riguardanti le misurazioni dei terreni, 137; decreto relativo al pagamento della tassa sul Sale, 238; decreto sull'approvvigionamento pubblico del frumento, 240; decreto relativo alla panificazione nella città, nei borghi e nei sobborghi, 241; suo decreto con il quale viene istituito l'Offizio sopra la Munizione Stabile che provvede al deposito annonario, 242; sua risoluzione in materia di pubblicazione dei bandi, 254; approva la relazione sui disordini nella pubblicazione dei bandi, 254; suoi decreti relativi alla proibizione di estrarre frumenti, biade e legumi nostrani, 257; sua delibera con la quale si richiede che siano descritte tutte le vettovaglie esistenti nello Stato, 257; suoi decreti, 204, 207, 258, 259, 261, 262, 263, 264, 265; nomina Dodici Cittadini per riformare le leggi ed i decreti dell'Arte della Seta, 260; nomina i giudici delegati, 265.
Consiglio della Vicaria della Val di Lima vi intervengono i sindici di tutti i Comuni, 44.
Consoli della Corte de' Mercanti proibiscono di portare i bozzoli fuori dallo Stato, 261; loro bando, 262, 263, 264; ordinano di comunicare al loro notaio quante caldaie si desiderano avere, specificandone il tipo, ed il nome di ogni maestra, 263; regole per la tenuta delle caldaie e per le maestre che "cavano la seta", 264.
Consortato Baronale è composto da cittadini lucchesi ed è ammministrato da un Capitano, 8.
Contabilità serie archivistica, 207-237.
Contado di Lucca 138; lo Statuto del 1261 elenca i suoi castelli, le sue terre e le sue ville, 9, 10; è suddiviso in Vicarie composte da Comunità, 31.
Conti Carlo giudice delegato, 265.
CONTRONERIA suoi Statuti, 72.
CONTRONI, anche CONTRONE 7, 177, 219, 223; è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10; fa parte della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto del 1308, 17; è residenza annuale del vicario, 18; chiede al Consiglio Generale di Lucca di poter dividere la Comunità di San Cassiano da quella di San Gemignano, 25; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; suo sindico, 44; Comunità, 56; stemma, 58; misurazione e stima del suo territorio, 58, 59; suoi Statuti, serie archivistica, 83-87; suoi confini con Cutigliano, 84; suoi confini con Palleggio, 84; sue Colte, serie archivistica, 177-178; sua Contabilità, serie archivistica, 219-220; suoi Processi, serie archivistica, 252.
Conventus Burgi Lucensis dell'Ordine dei Minori Riformati di San Francesco, 154.
Convertite Ordine religioso, vantano crediti verso la Comunità di Lucchio, 232.
COREGLIA ANTELMINELLI, anche COREGLIA 10; non viene occupata dall'esercito di Francesco Sforza, 15; suo archivio storico, 29, 31, 34.
Coreglia Michele notaio, 177.
CORSENA, anche CORSENE 27, 72; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; residenza annuale del vicario, 18; nel piano si trova la casa venduta alla Vicaria del Bagno per alloggio del vicario, 18; suoi sindici, 39; è rappresentata nel Parlamento vicariale, 44; Comune, 61.
Corso di Altone consigliere del Comune di Controni, 11.
Corte dei Mercanti sua disposizione statutaria, 262, 263, 264.
Costituzione della Repubblica Lucchese copia redatta il 3 gennaio 1802, 116.
CRASCIANA 50, 96, 133, 159, 160, 162, 182, 185, 197, 198, 199, 226, 227-228, 248; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; suo sindico, 39; è rappresentata nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; stemma, 58; misurazione e stima del suo territorio, 58, 59; tasse sulla Seta, 59; Statuti, 72; suoi Statuti, serie archivistica, 96-100; sue Deliberazioni, serie archivistica, 133; suo Estimo, serie archivistica, 159-162; sue Colte, serie archivistica, 182-186; suoi Censi e Appoggi, 197-199; sua Contabilità, 226-228; suoi Sindacati, 248.
s. Croce 18; luminaria in suo onore citata nello Statuto di Lucca del 1261, 7; processione in suo onore trattata nello Statuto di Lucca del 1261, 7, 10; luminaria in suo onore, citata nello Statuto di Lucca del 1308, 8; processione in suo onore citata nello Statuto di Lucca del 1308, 9; luminaria in suo onore trattata nello Statuto di Lucca del 1539, 23; sue imposte sul cero, 51.
ss. Crocifisso chiesa di Ponte a Serraglio, 27, 28.
Curia del Vicario del Bagno atti giudiziari, 251.
CUTIGLIANO suoi confini con Controni, 84.
Dalpino Lorenzo emana una sentenza relativa ai confini fra Vico Pancellorum e Popiglio, 171.
Danni Dati della Vicaria serie archivistica, 62-67; denuncie e rilievi degli Offiziali preposti al Danno Dato, 63-67.
Danni Dati delle Comunità serie archivistica, 249-251.
Dato di Bonoste consigliere del Comune di Controni, 11.
Del Chiappa Giovanni Battista dona al Municipio di Bagni di Lucca lo Statuto del 1548, 73.
Del Chiappa Giuseppe sua pubblicazione, 72.
Deliberazioni delle Comunità serie archivistica, 116-136.
Deputati vengono nominati dal Consiglio Generale, 24; sono nominati talvolta dal Collegio degli Anziani su delega del Consiglio Generale, 24; sono presenti in ogni Vicaria dalla metà del secolo XVII, 24; riformano i registri di contabilità delle Comunità, 24, 25, 208; assistono e controllano Marco Antonio Botti nella misurazione di tutto il territorio di ogni Comunità della Vicaria della Val di Lima, per redigere il nuovo estimo vicariale, 54, 57; loro funzioni, 117; ordinano espropriazioni di beni nei confronti dei debitori delle Comunità, 200; loro controlli ispettivi sulla gestione contabile delle Comunità, 207; ne vengono eletti ventisei in aiuto all'Offizio Sopra i Disordini, 208; ricevono i ricorsi dalle Comunità per le attività dei sindacatori, 247.
Deputati di San Cassiano di Controni e di San Gemignano di Controni sono chiamati a trattare degli aggiustamenti relativi alle differenze che esistono fra le due Comunità, 85.
Deputato della Comunità di Lucchio registra gli Appoggi, 200.
Deputazione sopra i Disastri emana un decreto relativo ai fatti accaduti a Celle ed a Cerro; 87.
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DEZZA sua ferreria, 174.
DIECIMO sentenza con la Vicaria del Bagno, 48, 49.
Diede q. Guglielmo vicario e console del Comune di Controni elegge le cariche pubbliche, 11.
Dinelli Andrea statutario, 72.
Dinelli Bartolomeo Antonio deputato della Comunità del Bagno, 142.
Dinelli Luigi maestro e stimatore delle case, 142.
Dini Alessandro Luigi notaio fiorentino, roga il Concordato relativo ai confini fra la Repubblica di Lucca ed il Granducato di Toscana, 171.
Direzione Generale del Demanio decreto relativo alla sua organizzazione, 130.
Diversi famiglia, vanta crediti verso la Comunità di Lucchio, 232.
Diversi Ciomeo camerario, 19.
Diversi Giovambattista i suoi Censi sono riscritti da Francesco di Lelio Nobili, 206.
Diversi Lando riceve pagamenti, 201; suoi crediti, 202; sue partite contabili, 203; suoi Censi, 204; i suoi Censi sono riscritti da Francesco di Lelio Nobili, 204, 205.
Dolcebene di Bonansegna consigliere del Comune di Controni, 11.
s. Domenico, monache di denari presi a Censo, 196.
Domenico di Andrea conclude l'Estimo di Limano, 163.
Domenico di Battista conclude l'Estimo di Limano, 163.
Domenico di Dente conclude l'Estimo di Limano, 163.
Domenico di Giovanni di Battista camarlingo di Vico Pancellorum, 202.
Domenico di Iacopo 195.
Domenico di Mariano eletto per la revisione dei Sindicati di Vico Pancellorum, 203.
Domenico detto Papporino di Lucca 163.
Donato di Nicolao rinnova l'Estimo del Comune di Corsena, 138.
Duca di Milano 15; trattato di pace con la Lega antiviscontea, 17.
Ducato dei Borbone 30.
Ducato di Lucca 7; sua annessione al Granducato di Toscana, 17.
Einaudi editore, 15, 32.
ELLERA corso d'acqua nella Comunità di Crasciana, 99.
Esattori decreto della loro istituzione, 130.
Estimo delle Comunità 27; serie archivistica, 136-171.
Estimo della Vicaria del Bagno 56; serie archivistica, 54-59.
Fabbri Bartolomeo caporale, 94.
Fabbri Domenico di Lodovico cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 94.
Fabbri Domenico del Luogotenente Francesco cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Fabbri Francesco cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 129, 132, 219.
Fabbri Francesco luogotenente, 151.
Fabbri Gabriello caporale, cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Fabbri Ghilardo Antonio Offiziale del Comune di San Cassiano di Controni, 179, 180.
Fabbri Lodovico 94.
Famigli loro contratti delle Paghe, 50.
Fanucci Cariolano cancelliere, 262.
Fati Pietropaulo di Giovanvangelista da Vitriano vedi Fazi Pietropaulo di Giovanvangelista da Vetriano.
Fatinelli Niccolò 57.
Fattibuoni Guglielmo consigliere del Comune di Controni, 11.
Fazi Giovanvangelista 145.
Fazi Pietropaulo di Giovanvangelista da Vetriano cura l'Estimo di Brandeglio, 145.
Federico II Imperatore, suo Diploma del 1244, 9; Motrone, Montefegatesi e Lugliano nel 1244 sono posti sotto la Repubblica di Lucca, 9.
Federighi Lodovico notaio bolognese, 171.
FERRARA il suo trattato di pace conclude la guerra tra Lucca e Firenze, 23.
Filippi Oreto sindico di Limano, 39.
Filippo di Piero caporale, conclude l'Estimo di Limano, 162.
Finucci Luca 152, 153, 224.
Finucci Vincenti di Luca di Casabasciana 152, 153; cancelliere di detta Comunità, 152; compila un registro degli Incanti, 224.
Finucci Vincenzo pubblico agrimensore, 144, 145.
Fioraia (della) Alberto commissario incaricato di stabilire i confini tra Firenze e Lucca, 84; conferma la sentenza relativa ai confini fra Vico Pancellorum e Popiglio, 171.
FIORENZA vedi Firenze.
FIRENZE 11, 15, 16, 17, 32, 54; il 27 marzo 1441 viene riconfermata la tregua con Lucca, 17; il 20 novembre 1441 stipula la pace con Milano, 17; pace conclusa con Lucca, restituisce le terre del Contado, 21, 44; con la pace di Ferrarra si conclude la guerra con Lucca, 23; sentenza relativa ai confini con Lucca, 84.
Fivizzani Francesco compila il registro di entrata-uscita di San Gemignano di Controni, 223.
Fondora Scipione esattore delle Colte, 181.
Fontana Serafino sergente, gli si accordano annualmente le Colte, 218.
Forte di Genovese consigliere del Comune di Controni, 11.
Franceschi Antonio cancelliere e redattore dell'Estimo di Benabbio, 144.
Franceschi Bastiano caporale e operaro della Chiesa di Brandeglio, 146.
s. Francesco 154.
Francesco di Dolcebene consigliere del Comune di Controni, 11.
Francesco di Francesco eletto per la Vicinanza di San Cassiano di Controni redige lo Statuto del 1636, 26, 87; Offiziale della Comunità di Limano, 162; conclude l'Estimo di Limano, 162.
Francesco di Rinaldo eletto Deputato dal Comune di Vico Pancellorum, 202.
FRANCIA memoria sui fatti politici dalla Rivoluzione al giugno 1805, 161.
Frediani Giuseppe Jacopo q. Pietro Maria notaio, 113.
Frediani Pietro Maria 113.
Frediano di Lorenzo 145; scrivano e stimatore, 145.
Funzioni Militari loro esenzione, 122.
Fuoco d'estimo tassa, sua applicazione e sua funzione nella definizione delle Colte, 173.
Fuoco per testa tassa, sua applicazione e sua funzione nella definizione delle Colte, 173.
Gabella del Bestiame tassa, sua regolamentazione, 246.
Gabelle Generali 256.
Gabrielli deputato, 147.
Gabrielli Carlo Alessandro cancelliere, 256.
Gabrielli Francesco deputato della Vicaria del Bagno, delibera la creazione del nuovo Estimo di Casabasciana, 148.
Gabriello di Bartolomeo di Giovanni stimatore, 151.
GALLICANO 10; è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10; suo archivio storico, 34.
Gambarini Raffaello notaio, 195.
GARFAGNANA 9; suo Statuto del 1287, 10; alcune delle sue terre vengono occupate da Francesco Sforza, 15.
Gaspero da Stazzema castellano di Lucchio, 15, 16; sue trattative segrete con lo Stato fiorentino, 16.
Gatti Dino consigliere del Comune di Controni, 11.
S. GEMIGNANO DI CONTRONI, anche S. GEMINIANO, S. GIOMIGNANO 156, 157, 181; chiede la separazione da San Cassiano di Controni, 25; i suoi cittadini insieme a quelli di San Cassiano redigono uno Statuto, 26; i suoi deputati insieme a quelli di San Cassiano si incontrano con Filippo Sbarra, 26; in particolari esigenze i suoi 20 uomini si riuniscono con i 20 di San Cassiano, 27; particolarità della sua documentazione, 35; tasse sulla Seta, 59; sentenza di confinazione con San Cassiano di Controni, 86; suoi Statuti, serie archivistica, 94-96; sue Deliberazioni, serie archivistica, 130-132; suo Estimo, serie archivistica, 152, 153, 156-159; sue Colte, serie archivistica, 181-182; sua Contabilità, serie archivistica, 223-226; Grascia, serie archivistica, 245.
Gerardo di Giovanni consigliere del Comune di Controni, 11.
Ghera Luigi di Villa Basilica stimatore delle case per redigere l'Estimo di Lugliano, 166.
Ghilarducci Giovanni Francesco, anche Giovan Francesco computista, compila il registro di entrata-uscita di Benabbio, 214; computista, compila il registro di entrata-uscita di Brandeglio, 217; computista, compila il registro di entrata-uscita di Casoli, 218; computista, compila il registro di entrata-uscita di San Cassiano, 222; computista, compila il registro di entrata-uscita di Limano, 229.
GHIVIZZANO 10; è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10.
Giambastiani Claudio sua pubblicazione, 11, 12, 16, 19.
Giannelli Gianfranceso sacerdote di Tereglio, trascrive l'Estimo di Montefegatesi del 1768, 168.
Giannetti Candido Agostino computista, compila il registro di entrata-uscita di Lucchio, 231; riceve una mancia per aver effettuato variazioni contabili ai registri della Comunità di Lucchio, 232; riceve uno stipendio per tenere aggiornato il libro di entrata-uscita di Lucchio, 232.
Giannetti Giancarlo computista, compila il registro di entrata-uscita di Benabbio, 214.
Giannetti Giovanni Carlo, anche Giovan Carlo compila il registro di entrata-uscita di Benabbio, 213; computista, compila il registro di entrata-uscita di Brandeglio, 216; computista, 222; computista, compila il registro di entrata-uscita di Crasciana, 227, 228; computista, compila il registro di entrata-uscita di Vico Pancellorum, 236.
Giannetti Giovanni Francesco computista, compila il registro di entrata-uscita di Casoli, 217; computista, compila il registro di entrata-uscita di San Gemignano di Controni, 225; compila il registro di entrata-uscita di Lucchio, 230; compila il registro di entrata-uscita di Vico Pancellorun, 235; stemma, 235.
Giannetti Giulio Ambrogio firma lo stemma della Repubblica di Lucca, 225.
Giannini Giuseppe rinnova l'Estimo del Comune di Corsena, 138.
Giannini Guglielmo cancelliere, compila un registro degli Incanti, 224.
Gigli Matteo membro dell'Offizio di Munizione Stabile, 242.
GIGLIO termine di confine, 114.
Gini Giovanni Domenico convalida la sentenza relativa ai confini fra Vico Pancellorum e Popiglio, 171.
Giovanni di Angelo offiziale della Comunità di Limano, 162.
Giovanni di Battista scrivano di Vico Pancellorum, compila un elenco di quelli sottoposti a Censo, 201, 202; riscuotitore dell'Offizio di Munizione Stabile, 202.
Giovanni di Bernardino rinnova l'Estimo del Comune di Corsena, 138.
Giovanni di Boemia chiede ai Lucchesi il giuramento di fedeltà, 12.
Giovanni Crisostomo da Montemagno frate dell'Ordine dei Minori Reformati di San Francesco, 154.
Giovanni di ser Genovese notaio della Vicaria della Val di Lima, 19.
Giovanni di Iacopo di Corsena il 18 novembre 1439 firma l'atto di sottomissione all'esercito fiorentino, 16.
Giovanni di Nanni conclude l'Estimo di Limano, 163.
Giovanni di Pasquino sergente, eletto deputato dal Comune di Vico Pancellorum, 202.
Giovanni di Paulo di Cipriano conclude l'Estimo di Limano, 163.
Girolami Domenico è incaricato di ripartire i terreni della Motta di San Cassiano di Controni, 155.
Girolami Giovanni cancelliere, ricopia la regolamentazione contrattuale del 27 marzo 1564, relativa alle riunioni del Consiglio del Comune di Controni, 83.
Girolami Nicolao di Puccio caporale, cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Girolami Puccio 151.
Girolami Tommaso, anche Tomaso cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 83, 129, 180.
Girolamo di Luca sindico di Casabasciana, 39.
Giudici Delegati eletti dal Consiglio Generale, 265; nel 1784 sono nominati Carlo Conti, Filippo Ottavio Orsetti e Girolamo Guinigi, 265; ordinano che si presentino i debitori di Poggio Maria di Poggio, 265-266; ordinano che si presentino i debitori di Cristofano Filippo Stagi, 265; ordinano che si presentino i debitori di Giovanni Matteo Stagi, 265-266.
Giulianetti Bernardo 166.
Giulianetti Giovanni di Bernardo cura l'Estimo di Lugliano, 166.
Giulianetti Iacopo rettore, riceve l'inventario dei beni esistenti nella Canonica di Santa Maria di Brandeglio, 244.
Giuliani Giovanni di Giuliano cancelliere del Comune di Benabbio, 144, 211, 212.
Giuliani Girolamo cancelliere, 266, 267.
Giuliani Giuliano 144, 211, 212.
Giuliano caporale e scrivano di Vico Pancellorum, compila un elenco di quelli sottoposti a Censo, 202.
Giuliano di Angelo rileva i debiti e i crediti dei cittadini di Vico Pancellorum, 202; caporale, eletto deputato dal Comune di Vico Pancellorum, 202; caporale e scrivano, eletto per la revisione dei Sindicati di Vico Pancellorum, 203.
Giuliano di Iacopo di Pier di Ciara corregge l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Giuseppe di Iacopo di Bonagiunta corregge l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Giuseppe 198.
Giusti tipografia, 8, 28, 32.
GOMBERETO 158; villa di San Gemignano di Controni, 27, 156, 157; suo Estimo, 153.
Gonfaloniere di Giustizia gli viene rivolto un appello per l'approvazione dell'Estimo di Vico Pancellorum, 169; proibisce il commercio delle olive nel periodo del raccolto, 267.
Gonfaloniere di Lucca suo ordine, 100.
Gori Giovanni Pellegrino spedisce denari al Padre Costantino Nerici, 248.
Gori Gregorio cancelliere di Crasciana, 199.
Gori Lorenzo Antonio cancelliere della Comunità di Crasciana, 186.
Gori Michele 160, 161.
Gori Santi di Michele, anche Santo di Michele sergente e stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160; sergente e governatore, 161.
Governatori loro funzione in materia di Danni Dati, 249; eleggono gli stimatori, 249; ricevono la delibera del magistrato di Munizione Stabile, 255; nominano una persona che registri gli spostamenti della merce, 257; inviano all'Offizio di Munizione Stabile elezione e salario del magazziniere, 259; incaricano i cancellieri di stendere la nota dei capofamiglia, 259, 267, 268; ricevono l'ordine di scegliere una casa per la conservazione delle farine, 261; ricevono l'ordine di controllare la casa per la conservazione delle farine, 266.
Governatori di Benabbio eleggono persone per "accomodare e dichiarare" i Censi di Benabbio, 211; loro elezione, 243.
Governatori di Brandeglio consegnano i mobili al rettore della Chiesa di Santa Maria Assunta di Brandeglio, 244.
Governatori di San Cassiano di Controni loro decreto, 89.
Governatori di Crasciana pena per mancata denuncia delle "Bestie caprine", 100.
Governatori di Vicaria detengono il potere esecutivo, 32; loro attività nella ripartizione ed esazione delle Colte, 46; suddividono le spese tra le singole Comunità, 172.
Governatori di Vico Pancellorum ricevono la notifica del Concordato sui confini fra Lucca e Firenze, 171.
Governo Borbonico 33.
Governi Provvisori 30; loro decreto, 116.
Governo Provvisorio Austriaco 30.
Gran Duca di Toscana concordato relativo ai confini fra lo Stato lucchese e lo Stato fiorentino, 114.
GRANAIOLA, anche GRANAIOLO 74, 165, 166; Estimo del Comune della Pieve per i forestieri di, 149.
Grande di Ravaliente consigliere del Comune di Controni, 11; rappresenta il Comune di Controni presso il Capitano delle Terre dei Cittadini, 11; rappresenta il Comune di Controni presso autorità civili ed ecclesiastiche, 11.
Granducato di Toscana annessione di Lucca, 17, 255.
Grascia serie archivistica, 239-245.
Gratta Nicolao colonnello, si occupa dei Censi di Benabbio, 211.
Gregori Giuseppe stimatore dei beni, 142.
GREPPOLUNGO vicinanza di Camaiore, 265.
Guardia del Comune è convocato dal vicario per le denuncie dei Danni Dati, 62.
Guardiani Ubaldo consigliere del Comune di Controni, 11.
Guasti Cesare sua pubblicazione, 17.
Guidi Michele consigliere del Comune di Controni, 11.
Guidi Piero consigliere del Comune di Controni, 11.
Guido cardinale, corsa al potere dopo la sua partenza, 14.
Guido di Talente consigliere del Comune di Controni, 11; rappresenta il Comune di Controni presso il Capitano delle Terre dei Cittadini, 11; rappresenta il Comune di Controni presso autorità civili ed ecclesiastiche, 11.
Guidotti-Benedini tipografia, 72.
Guinigi Aurelio deputato, emana una sentenza, 222.
Guinigi Girolamo giudice delegato, 265.
Guinigi Lelio membro della Balia sopra l'Estrazione delle Biade, 257.
Guinigi Nicolao fa parte della Commissione per l'approvvigionamento del grano, 240.
Guinigi Paolo Signore di Lucca, 15, 21.
GUZZANO villa di San Gemignano di Controni, 27, 156, 157; suo Estimo, 153.
Iacopi Luca di Michele scrivano, 244.
Iacopi Michele 244.
Il Corriere di Bagni di Lucca editore, 72.
Imponitore sua funzione in materia di tassazione del bestiame, 246.
Istituto Storico Lucchese editore, 11, 34.
ITALIA memoria sui fatti politici dalla Rivoluzione francese fino al giugno 1805, 161.
Jacopo di Giovanni di Jacopo esempio di Appoggio, 194.
Jacopo di Matteo nominato stimatore per l'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Jacopo di Pieruccio rinnova l'Estimo del Comune di Corsena, 138.
LAME luogo detto, 250.
Landi Giovanni Battista registra le partite dell'Estimo di Crasciana, 161.
Landi Giuliano cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 132, 180; registra le partite dell'Estimo di Crasciana, 161.
Landi Giuliano di Giovanni scrive l'Estimo di Crasciana, 160; stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160.
Laveglia editore, 29.
Lazzeri editore, 35.
Lega antiviscontea sua pace con il Duca di Milano, 17.
Legge Martiniana sua promulgazione nel 1556, 24.
Lena Bastiano di Sante può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140; scrivano, 141.
Lena Battista 61.
Lena Battista di Lorenzo del Piano di Corsena, anche dal Bagno cancelliere del Comune del Bagno, 119, 120; scrive l'Estimo del Bagno a Corsena, 139, 140; nominato assistente degli stimatori, 140; può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140; copia l'Estimo, 141.
Lena Biagio 140.
Lena Donato 140.
Lena (della) Giovanni di Girolamo corregge l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Lena Giuliano camarlingo, 51.
Lena Giuliano di Biagio nominato stimatore per l'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Lena (della) Giuseppe cancelliere del Bagno a Corsena, inizia il registro delle Colte, 174.
Lena Giuseppe di Pellegrino sindico, può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Lena Lunardo di Donato 140.
Lena Martino del Bagno alfiere, 26.
Lena Pellegrino 42.
Lena Pellegrino 140.
Lena Renieri di Pellegrino del Bagno redige lo Statuto vicariale, 42.
Lena Renieri di Sandro può modificare le stime dell'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Lena Sandro 140.
Lena Sante 140, 141.
Lena Silvestro di Battista dei Bagni testimone, 61.
Lena Ulivo di Vincenti 195.
Lena Vincenti 195.
Leonardo di Luca sindico di Cocciglia e Palleggio, 39.
Levate del Sale si fanno in determinati periodi, 238.
LIGNANO fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17.
LIMA notizie storiche sulle sue Valli e sul Contado Lucchese, 28.
LIMANO 7, 50, 101, 162, 163, 164, 186, 228, 247; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; suo sindico, 39; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; stemma, 58; descrizione e stima del suo territorio, 58, 59; tasse sulla Seta, 59; Statuti, 72; suoi Statuti, serie archivistica, 101-106; Estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153; suo Estimo, serie archivistica, 162-164; sue Colte, serie archivistica, 186; sua Contabilità, serie archivistica, 228-229; Bestiame, serie archivistica, 247.
LIPIZZANO Villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo estimo, 152.
Lippi Girolamo sua lettera, 43.
Lippi Lelio vicario della Vicaria del Bagno, emana una notifica, 93, 164; commissario del Bagno, emana una notifica, 115; vicario e commissario del Bagno a Corsena, 171; notifica ai governatori di Vico Pancellorum il Concordato sui confini fra Lucca e Firenze, 171.
LIZZANO è citato nello Statuto di Lucca del 1308, 10.
LONGOIO villa di San Gemignano di Controni, 27, 156, 157.
Lorenzo di Antonio caporale, conclude l'Estimo di Limano, 162.
Luca scrivano della Comunità di Benabbio, 123.
Luca di Giorgio conclude l'Estimo di Limano, 163.
LUCCA 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 17, 18, 20, 23, 28, 30, 31, 32, 34, 40, 43, 45, 62, 63, 72, 137, 166, 178, 238, 239, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 267; assediata da Francesco Sforza, 15; sue famiglie nobili e mercantili, 15, 32; tregua con Firenze del 27 marzo 1441, 17; trattato con Pisa del 14 agosto 1342, 20; sommario della sua storia, 32; suo antico modo di eseguire le votazioni, 45; suoi confini con Firenze, 84; Stato lucchese, 114; stemma, 145, 149, 156; annessione al Granducato di Toscana, 255.
Lucchesini Giacomo cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 153.
Lucchesini Girolamo prefetto, 122.
Lucchesini Niccolò 27.
Lucchesini Salvatore q. Niccolò colonnello, testimone della sottoscrizione dello Statuto della Controneria, 27.
LUCCHIO 7, 16, 55, 106, 109, 134, 199, 200, 229, 230-232; non viene occupato da Francesco Sforza, 15; il suo castello rimane sotto la giurisdizione lucchese, 15; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto Lucchese del 1308, 17; per una "composizione" con lo Stato Lucchese gode di una tassazione ridotta, 24; dal 1442 è escluso dal pagamento dei debiti contratti con il Comune di Lucca, 24; i suoi sindici non partecipano alle sedute del Parlamento vicariale quando si procede all'attribuzione delle Colte, 24; i suoi sindici partecipano alla seduta di insediamento del vicario, 24; Comunità, 39, 56; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; suo sindico, 44; suo privilegio nell'applicazione delle tassazioni, 44; Comune Composto, 54; stemma, 59; tasse sulla Seta, 59; suoi Statuti, 72; suoi Statuti, serie archivistica, 106-110; confini con Casoli, 108; suo cappellano, 108; sue Deliberazioni, serie archivistica, 134; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 199-201; sua Contabilità, serie archivistica, 229-232.
Lucco di Bene consigliere del Comune di Controni, 11.
Lucia di Nicolao di Martino sventa il tradimento di Gaspero da Stazzema nel 1437, 16.
LUGLIANO 7, 50, 134, 164, 165, 233; è posto sotto la giurisdizione della Repubblica di Lucca nel 1244, 9; è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto lucchese del 1308, 17; il suo potestà ha anche la qualifica di "miles", 17; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; descrizione e stima del suo territorio, 58, 59; stemma, 58, 167; tasse sulla Seta, 59; mancano gli Statuti, 72; sue Deliberazioni, serie archivistica, 134; suo Estimo, serie archivistica, 164-167; sua Contabilità, serie archivistica, 233.
Lunardo di Matteo statutario, 72.
Lunardo di Paulo, eletto per la revisione dei Sindicati di Vico Pancellorum, 203.
Lupardo di Bolognese consigliere del Comune di Controni, 11.
Lupori Andrea 26, 87, 205.
Lupori Lorenzo q. Andrea notaio, 26, 87, 205.
Macarini Francesco notaio, 226.
Macchiavelli Cammillo notaio bolognese, 171.
Magazziniere disposizioni per la sua nomina emanate dal Magistrato di Munizione Stabile, 255, 259.
Magi Carlantonio di Limano sergente e stimatore, 148.
Magistrato della Giustizia suo decreto, 116.
Magistrato di Munizione Stabile sua delibera per la nomina del Magazziniere delle farine, 255.
Magistrato di Polizia e Forza Armata suo decreto, 116.
Magni Bartolomeo 135, 188-192.
Magni Bartolomeo 170.
Magni Francesco di Bartolomeo incaricato dalla Comunità di Vico Pancellorum di definire i confini ed i beni comunali, 170.
Magni Giovanni Domenico di Bartolomeo sergente e cancelliere della Comunità di Vico Pancellorum, 135, 188-192.
Magni Giovanni Domenico di Piero offiziale del Comune di Vico Pancellorum, 192.
Magni Mariano cancelliere, 113; sergente e camarlingo delle Colte di Vico Pancellorum, 192, 193.
Magni Piero 192.
Mairie loro istituzione sotto il Governo Baciocchi, 33; loro cessazione, 33.
Malaspina Spinetta 19.
Male nei bovini vedi Cancro Volante.
Mancini Augusto sua pubblicazione, 7, 8.
Manfredi Benedetto comandatore, 211.
Mansi Carlo aggiunto all'Offizio sopra l'Estrazione delle Biade, 258.
Mansi Ottavio fa compilare il registro di entrata-uscita di San Cassiano di Controni, 220; fa compilare il registro di entrata-uscita di San Gemignano di Controni, 224, 225.
Marchi Benedetto di Giovanni stimatore, 149.
Marchi Giovanni 149.
Marchi Lorenzo 151.
Marchi Piero 151.
Marchi Piero di Lorenzo di Piero stimatore, 151.
Marchi Scipione di Casoli stimatore, 148.
Marchiò Giovanni di Stefano cancelliere, 259.
Marchiò Girolamo ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Brandeglio, 216.
Marchiò Stefano 259.
Marescandoli stampatore, 28.
s. Maria Assunta chiesa di Brandeglio, 146, 244.
Mariani Benedetto 138.
Mariani Domenico 148.
Mariani Giuseppe 246; cancelliere di Casoli, 218.
Mariani Nicolao di Benedetto corregge l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Mariani Sebastiano di Domenico cancelliere e redattore dell'Estimo di Casoli, 148.
Marianini Benedetto di Vincenti di Granaiolo redige l'Estimo di Lugliano del 1645, 165, 166.
Marianini Vincenti, 165, 166.
Marianinio Benedetto di Granaiola redige lo Statuto del Bagno del 1612, 74.
Mariotto di Angelo riscuotitore dell'Offizio di Munizione Stabile, 202.
Martini Bernardino notaio, 42.
Martini Fredo fa parte della Commissione per l'approvvigionamento del grano, 240.
Martini Giovanni Domenico di Pietro Offiziale di Palleggio, compra il registro per le Colte, 187.
Martini Piero consigliere del Comune di Controni, 11.
Martini Pietro 187.
Martinj Lippo 151.
Martinj Martino di Lippo stimatore, 151.
s. Martino di Lucca Benefiziati, 97.
MASSA DEL MARCHESE è citata nello Statuto di Lucca del 1308, 10.
MASSA LUNENSE è citata nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
Matteo di Togno di Gemignano cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Maurini Nicolao dominus, accetta la nuova struttura politica lucchese, 15.
Mazza potestà giurisdizionale che permette di infliggere un'ammenda o una pena, 181.
Mechino Salvatore accusato di danno nel terreno di Giuliano Biochi, 249.
Mei Biagio membro della Commissione istituita dall'Offizio sopra l'Abbondanza, 240.
MENABBIO vedi BENABBIO.
Menochi Iacopo membro dell'Offizio di Munizione Stabile, 242.
Mercati (de') Apollenario giudice, 19.
Merlini Giovanni camarlengo e sergente per le Colte di Vico Pancellorum, 193.
Messi loro attività, 43, 44; loro nomina, 50; loro spese di missione, 172.
Micheli Domenico cancelliere, 112.
Micheli Pierangelino maestro e stimatore delle case, 142.
Micheli Pompeo fa compilare il registro di entrata-uscita di San Gemignano di Controni, 225.
MILANO 72; il 20 novembre 1441 stipula la pace con Venezia e Firenze, 17.
Miles qualifica data ai potestà di Controni, di Lugliano e di Casabasciana, 17; qualifica che il vicario deve possedere prima di assumere la carica, 18.
Ministero per i Beni e le Attività Culturali 30.
Ministero della Giustizia suo decreto, 110; acquisisce le funzioni dell'Offizio sopra i Disordini, 208.
Ministero dell'Interno circolare sulle norme relative alla pubblicazione degli Inventari, 30.
Minutoli Vincenzo trasmette alle Comunità un ordine del gonfaloniere di Lucca, 100.
Misurazioni lo Statuto lucchese del 1446 stabilisce che tali operazioni devono essere eseguite ogni venticinque anni, 137.
MOBBIANO villa di San Gemignano di Controni, 27, 156, 157.
MOCCO luogo detto, 135.
Molini Lorenzo stimatore dei beni, 142.
Moni Simone agrimensore, 108.
Monsoni Alessandro cancelliere, 266.
MONSUMMANO 7; è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10.
MONTECARLO nel 1441 non viene restituito dallo Stato Fiorentino allo Stato Lucchese, 17.
MONTEFEGATESI, anche MONTEFEGATESE 7, 55, 134, 168, 233; è posto sotto la giurisdizione della Repubblica di Lucca nel 1244, 9; è citato nello Statuto di Lucca del 1261, 10; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto Lucchese del 1308, 17; non effettua pagamenti alla Camera del Comune di Lucca, 21; motivazioni della separazione dalla Vicaria della Val di Lima, 23; nello Statuto del 1539 fa di nuovo parte della Vicaria della Val di Lima, 23; Comunità, 39, 56; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; suo sindico, 44; suo privilegio nell'applicazione delle tassazioni, 44; Comune Composto, 54; stemma, 59; tasse sulla Seta, 59; mancano gli Statuti, 72; copia dei capitoli nella serie "Statuti Comunità Soggette", conservati nell'Archivio di Stato di Lucca, 72; sue Deliberazioni, serie archivistica, 134-135; Estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153; suo Estimo, serie archivistica, 168; sua Contabilità, serie archivistica, 233-234.
MONTEMAGNO 154.
MONTI DI VILLA estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153.
MOTRONE è posto nel 1244 sotto la giurisdizione della Repubblica di Lucca, 9; nel 1441 non viene restituito dallo Stato Fiorentino allo Stato Lucchese, 17.
Motroni Domenico deputato sopra i Disordini nella Comunità di Controni, emana un decreto, 91; fa compilare il registro di entrata-uscita di San Cassiano di Controni, 221.
Motroni Jacopo notaio, 197, 198.
MOTTA DI SAN CASSIANO DI CONTRONI 155; nuova ripartizione dei terreni, 154; creazione di tre strade maestre nuove e nota dell'assegnazione, 155; individuazione di nuovi sentieri, 155; elenco dei possidenti dei terreni assegnati nel "Piano di Sconfinazione", 155.
Municipio di Bagni di Lucca riceve in dono lo statuto del 1548, 73.
Nanni Andrea di Domenico da Casoli; cancelliere di Limano scrive l'Estimo, 162.
Nanni Domenico 162.
Nanni Martino ricopia l'Estimo di Limano, 163; cancelliere, 163, 164.
Nannotto di Andrea da Vico testimone, 61.
Nardi Bartolomeo di Cocciglia tenente e stimatore, 148.
Nardi Domenico cancelliere, 97.
Nardi Giovanni del sergente Matteo luogotenente e curatore dell'Estimo di Crasciana, 160.
Nardi Jacopo di Matteo curatore dell'Estimo di Crasciana, 160.
Nardi Matteo sergente, 160.
Nardi Matteo si occupa delle spese da sostenersi per il corpo di Santa Beatrice, 248.
Nardi Pietro governatore, sottopone il suo operato al Sindacato di Crasciana, 248.
Narducci Lorenzo Maria notaio, 263.
Nastasia di Martino di Fiore nel 1437 sventa il tradimento di Gaspero da Stazzema, 16.
Negozio ed Arte della Quojaria vieta l'introduzione in tutto lo Stato Lucchese del cuoio proveniente da fuori della Repubblica, 262, 263, 264.
Nello q. Amico vicario e console del Comune di Controni elegge le cariche pubbliche, 11.
Nenci Bastiano offiziale del Comune di Vico Pancellorum, 190, 191.
Nerichi Biagio caporale, conclude l'Estimo di Limano, 162.
Nerici Angelo sue annotazioni ritrovate su un foglio "infranto e lacero", 160.
Nerici Antonio di Bartolomeo di Frediano stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160.
Nerici Bartolomeo 160.
Nerici Bartolomeo tenente, 160.
Nerici Costantino da San Niccola Padre, suo interessamento per il corpo di Santa Beatrice ed i suoi "arredi", 248; riceve denari da Giovanni Pellegrino Gori, 248.
Nerici Donato del tenente Bartolomeo capitano, curatore dell'Estimo di Crasciana, 160.
Nerici Frediano 160.
Nerici Frediano del capitano Martino sergente, curatore dell'Estimo di Crasciana, 160.
Nerici Frediano capitano, 186.
Nerici Martino capitano, 160.
Nerici Vincenti di Bartolomeo stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160.
Nicolai Alessandro 169.
Nicolai Bastiano di Nicolao di Alessandro da Dezza redige l'Estimo di Vico Pancellorum del 1552, 169.
Nicolai Bernardo di Giovacchino di Giovanni stimatore, 151.
Nicolai Filippo di Lazzaro cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Nicolai Francesco cancelliere del Comune di San Cassiano di Controni, 128.
Nicolai Giovacchino 151.
Nicolai Giovanni 151.
Nicolai Lazzaro 151.
Nicolai Matteo sindico di Benabbio, 39.
Nicolai Nicolao da Dezza notaio, cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 149.
Nicolai Nicolao 169.
Nicolao di Lunardo di Matteo del Ciappa corregge l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Nicolao di Pietro offiziale, invita gli uomini di Casoli a riunirsi, 218.
Nicoli Francesco 166.
Nicoli Iacopo di Nicolao cura l'Estimo di Lugliano, 166.
Nicoli Nicolao 166.
Nicoli Paolino di Francesco stimatore delle case per l'Estimo di Lugliano, 166.
Nicolini Bartolomeo cancelliere, 265.
Nieri Bartolomeo 151.
Nieri Nicolao di Bartolomeo stimatore, 151.
Nobili ricopre nel 1721 la carica di Anziano e presenta un ricorso della Comunità di Vico Pancellorum, 110.
Nobili Nicolao cancelliere, 256.
Nobili Francesco vedi Nobili Francesco di Lelio.
Nobili Francesco di Lelio, anche Nobili (de) giudice delegato sopra gli affari e gli interessi di Vico Pancellorum, 204; riscrive il libro dei Censi dei Padri de' Servi e di Lando Diversi, 204, 205, riscrive il libro dei Censi dei Padri de' Servi e di Giovambattista Diversi, 205, 206.
Nobili Lelio 204.
Nobili Nicolao emana una sentenza per la differenza tra la Comunità di Vico Pancellorum ed i particolari di Limano, 111; fa compilare il registro di entrata-uscita di Vico Pancellorum, 236.
Notari serie archivistica, 11.
Notaro del Comune riceve il risultato dell'attività dei sindacatori, 247.
Notaro di Vicaria fa rispettare le presenze nel Parlamento vicariale, 43; inventario dei loro mobili, 51, 53.
Nunzi invitano al Parlamento di Vicaria, 39.
Obizi Cortesia Commissario della Montagna, fa redigere l'Estimo di Vico Pancellorum del 1552, 169.
Offitiale sopra l'Entrate, anche Offiziale bolla il registro che deve essere "tenuto" dai banditori, 254.
Offitiale di s. Gemignano di Controni, anche Offiziale invita gli uomini della Comunità a riunirsi per il rifacimento dell'Estimo, 158.
Offitiale di Vico Pancellorum, anche Offiziale invita gli uomini a riunirsi per il rifacimento dell'Estimo, 170.
Offitiali, anche Offiziali, Officiali svolgono funzioni burocratiche, 32; riscuotono le Colte, 46, 196; sono convocati dal vicario per le denuncie dei Danni Dati, 62; loro gestione, 117; loro pagamento, 172; riforniscono la Comunità di sale e lo distribuiscono, 237; si occupano dell'approvvigionamento e della gestione della Grascia, 240.
Offitiali del Comune di Crasciana, anche Offiziali 100.
Offizio sopra l'Abbondanza indebitamento delle Comunità, 117; durante le carestie le Comunità vi si rivolgono per ottenere grano e cereali, 207; diviene magistratura ordinaria con decreto del 1525, 240; ha un'esclusiva per la panificazione, 240, 241; distribuisce le granaglie nelle campagne in caso di cattivi raccolti, 241; collabora con l'Offizio di Munizione Stabile, 242; prende generi alimentari dalla Comunità di Benabbio, 243.
Offizio sopra il Censo del Sale bando sulle modalità di ripartizione del sale, 259.
Offizio sopra le Differenze de' Confini suo decreto, 96, 115; rende esecutiva una notifica del Commissario dei Bagni, 110.
Offizio sopra i Disordini delle Comunità delle Montagne suo decreto, 91.
Offizio sopra i Disordini delle Comunità delle Vicarie propone la nomina dei deputati delle Vicarie, 24; suoi compiti di sorveglianza sulle Vicarie e sulle Comunità della campagna, 24; effettua controlli da parte del Governo Lucchese, 32; non ha tutela sul territorio delle Seimiglia, 32; autorizza il nuovo estimo di Casabasciana, 147; autorizza il nuovo estimo di Lugliano, 166; debiti nei suoi confronti, 199; viene istituito per controllare la contabilità delle Comunità, 207; viene istituito nel 1646 ed è composto da sei cittadini, 207, 208; cessa la sua attività nel 1801, 208.
Offizio sopra i Disordini delle Vicarie vedi Offizio sopra i Disordini delle Comunità delle Vicarie.
Offizio sopra l'Entrate decreta un nuovo metodo e regolamento in materia di sale, 258; suo memoriale del 1766, 258.
Offizio sopra l'Estrazione delle Biade, anche Uffizio suo bando sulla proibizione di portare fuori dallo Stato Lucchese frumenti, biade, legumi nostrani, grano e prodotti simili, 257, 261, 262, 263, 265; sono aggiunti all'Offizio Giovanni Attilio Arnolfini, Domenico Alessio Bondacca, Carlo Mansi, 258; bando per ottenere l'elenco delle vettovaglie in possesso di tutti gli abitanti della Repubblica, 258, 259, 260, 262, 265, 266; ordina che sia presentata la nota giurata di tutti i prodotti della terra, 260, 262.
Offizio sopra la Munizione Stabile, anche Offizio di Monizione Stabile Uffitio di Munitione Stabile, suo bando, 83; suo decreto, 98; sua delibera, 107; riceve pagamenti, 201, 202; registro di debitori, 216; gestisce ed amministra i raccolti, 219; provvede stabilmente al deposito annonario, 242; collabora con l'Offizio sopra l'Abbondanza, 242; sue funzioni, 242; generi alimentari presi dalla Comunità di Benabbio, 243; generi alimentari presi dalla Comunità di Brandeglio, 244; generi alimentari acquistati per la Comunità di San Gemignano di Controni, 245; ordini e regole alle Comunità di Vicaria per "Compre e Rimpiazzi di Farine", 256; disposizioni per nominare un magazziniere che conservi la farina, 258, 259, 266, 267; ordina alla Comunità del Bagno di scegliere una casa dove conservare le farine, 261; ordina alla Comunità del Bagno di nominare un magazziniere, 266; ordina ai governatori della Comunità del Bagno di controllare la casa per la conservazione delle farine, 266.
Offizio de' Nove Uomini sopra gli Appoggi suo registro dei decreti, 196.
Onesti Dato consigliere del Comune di Controni, 11.
Opera di Santa Croce serie archivistica, 7, 9, 11.
Opera di Santa Maria di Brandeglio inventario dei suoi beni, 244.
Opizi (degli) Nino nella seduta del Consiglio Generale del 31 luglio 1370, accetta la nuova struttura politica, 15.
Orlandini Arrigo consigliere del Comune di Controni, 11.
Orsetti Filippo Ottavio giudice delegato, 265.
Orsetti Giuseppe ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Brandeglio, 217.
Orsetti Lelio deputato di San Cassiano di Controni emana un decreto, 90.
Orsucci Carlo 222.
Orsucci Giambattista commissario del Bagno a Corsena, 177.
Orsucci Giovanni Battista q. Carlo avvocato, consultato per la causa tra San Cassiano di controni e Domenica Bastiani, 222.
Orsucci Silvestro membro della Balia sopra l'Estrazione delle Biade, 257.
Ospedale della Misericordia di Lucca vende un edificio, posto nel piano del Bagno alla Villa, alla Vicaria della Val di Lima per adibirlo a sede del vicario, 18; suoi censi e appoggi, 200.
Ottolini Lelio emana un decreto relativo ai disordini economici delle Comunità della Vicaria, 89; impartisce disposizioni in materia di censi e appoggi, 199.
Paci Giovanni Domenico cancelliere e alfiere, 192.
Paci Giovanni Pace 170.
Paci Matteo cancelliere della Comunità di Vico Pancellorum, 135; capitano è incaricato dalla Comunità di Vico Pancellorum di definire i confini ed i beni comunali, 170.
Paci Matteo di Giovanni Pace capitano, stimatore dei beni per redigere il nuovo Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 170.
Pacini Antonio di Giovanni copia i capitoli dello Statuto di Crasciana del 1732, 98; cancelliere di Crasciana, 185.
Pacini Fazzi editore, 30, 31.
Pacini Giovanni 98.
Pacini Giuseppe Lorenzo cancelliere del Comune di Lucchio, 134.
Pacini Pacino di Santi offiziale di Crasciana, deve riscuotere le Colte, 185.
Pacini Paolino di Lucchio maestro muratore, stima le case per l'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 170.
Pacini Santi 185.
Padri Canonici, anche Canonaci 63.
Pagnini Valerio membro della Balia sopra l'Estrazione delle Biade, 257.
Pallavicini Giovanni pubblico banditore, 266.
PALLEGGIO 50, 186; fa parte delle Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto Lucchese del 1308, 17; il suo potestà ha giurisdizione anche su Cocciglia, 17; suo sindico, 39, 44; è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; stemma, 58; descrizione e stima del suo territorio, 58, 59; mancano gli Statuti, 72; confini con Controni, 84; Estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153; sue Colte, serie archivistica, 186, 187.
PALMAIA luogo detto, 140.
Palmuccio di Lucchese consigliere del Comune di Controni, 11.
Panella Antonio sua pubblicazione, 29.
Paoletti Vincenzo notaio, 77.
Paoli Michele 211.
Paoli Piero di Michele cancelliere della Comunità di Benabbio, 122; eletto per "accomodare e dichiarare" i Censi di Benabbio, 211.
Paolo di Giovanni membro del Collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Papafava editore, 15.
Pardugli Bartolomeo di Ippolito sergente e stimatore, 151.
Pardugli Ippolito 151.
Parenzi Jacopo ordina di compilare il registro di entrata-uscita di San Cassiano di Controni, 220.
Parenzi Pompeo ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Benabbio, 212.
Parlamenti suoi compiti, 19.
Parlamenti della Vicaria del Bagno vedi Parlamenti della Vicaria della Val di Lima.
Parlamenti della Vicaria della Val di Lima serie archivistica, 43-54; suoi decreti, 56.
Parlamento di Benabbio suoi verbali, 243; elezione dei governatori, 243.
Parlamento di Vicaria vi prendono parte il vicario ed i sindici delle Comunità, 18; sua composizione, 32, 43; sua seduta, 39, 43; approva lo Statuto vicariale del 1553, 40; suoi Parlamenti, serie archivistica, 43-54; ordini e bandi del suo commissario, 47; camerario della Vicaria, 47; suo decreto per assegnare uno scudo al protettore del Bagno, 48; suoi decreti, 58; sua attività, 117; stabilisce le Colte per ogni Comunità, 172.
Parrocchia sua istituzione sotto il Governo Baciocchi, 33.
Parrocchia di Corsena sua divisione dalla Parrocchia di Ponte a Serraglio, 28.
Parrocchia di Ponte a Serraglio sua divisione dalla Parrocchia di Corsena, 28; i suoi parrocchiani sono richiamati all'ordine, 28.
Pascoli serie archivistica, 60-62.
Pauletti Basilio Francesco cancelliere, 258, 260, 262.
Pauli Tonio sindico di Vico Pancellorum, 39.
Paulo di Pace eletto per la revisione dei Sindicati di Vico Pancellorum, 203.
Pellai Puccio consigliere del Comune di Controni, 11.
Pellegrini Basilio 170.
Pellegrini Giovanni di Basilio maestro falegname, valuta le case per l'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 170.
Pellegrini Pellegrino da Corsagna 145.
Pellegrini Pietro fa l'inventario "delle robbe" della canonica della chiesa di Santa Maria di Brandeglio, 244.
Pellegrino di Cherubino rinnova l'Estimo del Comune di Corsena, 138.
Pellegrino di Giovanni sindico di Benabbio, 39.
Periodo del Granducato e del Regno d'Italia 30; principio archivistico applicato alla sua documentazione, 34.
Periodo Napoleonico 30; principio archivistico applicato alla sua documentazione, 34.
Periodo della Repubblica Lucchese 30; principio archivistico applicato alla sua documentazione, 34.
Periodo della Restaurazione 30; principio archivistico applicato alla sua documentazione, 34.
PESCAGLIA, anche PISCHAGLA 145.
Peste annotazioni dell'anno 1630, 120.
PIAZZA villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo Estimo, 152.
Pieraccini Gabriello di ser Pietro vicario della Vicaria della Val di Lima, 39.
Pieraccini Pietro notaio, 39.
Pierangiolo di Michele statutario, 72.
Pieri Bartolomeo 161.
Pieri Luca sindico di Crasciana, 39.
Pieri Marcuccio consigliere del Comune di Controni, 11.
Pieri Orsello consigliere del Comune di Controni, 11.
Pieri Paulino sottoscrive una convenzione stipulata fra la Comunità del Bagno e quella di Lugliano, 141.
Pieri Ventura consigliere del Comune di Controni, 11.
Pieri Vincenti di Bartolomeo governatore, 161.
Pierini Fedele 166.
Pierini Giovanni Domenico di Fedele di Monti di Villa stimatore dei beni per l'Estimo di Lugliano, 166.
Piero di Biagio di Lorenzo esempio di Appoggio, 194.
Pierotti Marcantonio colonnello e capitano di Benabbio, si occupa dei Censi di Benabbio, 211.
Pierucci Iacopo sindico di Corsena, 39.
Pieruccio di Ulivo di Baldisera corregge l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
PIETRASANTA è citata nello Statuto di Lucca del 1308, 10; è citata nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
s. Pietro di Corsena chiesa, 119.
PIEVE DI CONTRONI, anche CONTRONI 157; villa di San Gemignano di Controni, 27, 156, 157; suo Estimo, 148, 149, 153.
PISA trattato con Lucca del 14 agosto 1342, 20.
Podestà vedi Potestà.
Poggio (di) Corrado nella seduta del Consiglio Generale del 31 luglio 1370, accetta la nuova struttura politica, 15.
Poggio (di) Nicolao 22.
Poggio (di) Poggio Maria maestro del Monte di Pietà, 265.
Poggio (di) Stefano di Nicolao membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Politi Francesco Sebastiano sottoscrive una convenzione tra la Comunità del Bagno e quella di Lugliano, 141.
PONTE ALLA MADDALENA lavori da farsi e spese da sostenere, 48.
PONTE MAGGIO 246.
PONTE A PALMAIA ossia AL MOCCO spese per la sua costruzione, 135.
PONTE A SERRAGLIO 27; gli abitanti si rifiutano di partecipare alle cerimonie religiose che si svolgono nel Comune del Bagno, 28; sua Vicinanza, 28.
POPIGLIO sentenza relativa ai confini con Vico Pancellorum, 171.
Potestà è presente in ogni Comune della Vicaria della Val di Lima, 8.
Potestà di Casabasciana è necessario che sia insignito del grado di cavaliere, 8.
Potestà di Controni è necessario che sia insignito del grado di cavaliere, 8.
Potestà di Lucca 63, giudica sui Danni Dati nel territorio delle Sei Miglia, 62.
Potestà di Lugliano è necessario che sia insignito del grado di cavaliere, 8.
Praecones vedi Banditori.
Principato dei Baciocchi 30.
Principato di Lucca istituisce i Ricevitori di Prefettura, i Ricevitori di Cantone e gli Esattori, 130.
Processi serie archivistica, 251-252.
Procuratori nel procedere alla vendita all'asta dei proventi e nel farne atto pubblico i banditori agiscono in qualità di, 253.
Progresso (del) Tipografia, 20.
Prosperi Giovanni Battista commissario del Bagno, 43.
Protettore 50, 55; presente in ogni Vicaria dalla metà del secolo XVII, 24; devono avere questa figura Brandeglio, Crasciana, Casabasciana, Casoli, Limano, Lugliano, Palleggio, Vico Pancellorum, 50.
Protettore del Bagno 48; suo pagamento, 48; sua nomina, 50.
Protettori loro controlli ispettivi sulla gestione contabile delle Comunità, 207.
Protettori delle Carceri loro nomina 50.
Provenzali Carlo ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Benabbio, 212.
Provveditori dell'Arte della Seta ordinano di denunciare le "caldaie" possedute e il nome di ogni "maestra", 263; regole per la tenuta delle "caldaie" e per le maestre che "cavano la seta", 264.
Provveditori e Conservatori dell'Arte della Seta proibiscono di portare i bozzoli fuori dallo Stato lucchese, 261.
Pubblici Ministri prezzo di vendita del cuoio, 264.
Puccinelli Benedetto sostituto pubblico banditore, 257, 258, 260; pubblico banditore, 264.
Puccinelli Lorenzo cancelliere della Comunità di Benabbio, 144.
Puccini Pellegrino di Casoli stimatore, 148.
Puccio di Gherardo da Gallicano riceve in dono un terreno al Bagno Caldo, 10.
Puliti Francesco di Giuseppe stimatore dei beni per l'Estimo di Lugliano, 166.
Puliti Francesco di Mario cura l'Estimo di Lugliano, 166; prospetto della sua casa, 166.
Puliti Giuseppe 166.
Puliti Mario 166.
Quaranta Governatori di San Cassiano di Controni e di San Gemignano di Controni si riuniscono nella Chiesa del Colle dedicata a San Rocco e San Sebastiano, 27; loro deliberazioni, 132.
Quaranta Uomini di San Cassiano di Controni e di San Gemignano di Controni vedi Quaranta Governatori di San Cassiano di Controni e di San Gemignano di Controni.
Quartesani consorteria, accetta la nuova struttura politica lucchese, 15.
Quojeria di Lucca e del Borgo impone il prezzo di vendita del cuoio, 264.
Rainaldi Piero consigliere del Comune di Controni, 11.
Raineri Guadagno rappresenta il Comune di Controni presso il Capitano delle Terre dei Cittadini, 11; rappresenta il Comune di Controni presso autorità civili ed ecclesiastiche, 11.
Renieri capitano, 48; capitano, testimone della sottoscrizione dello Statuto della Comunità di Controni del 1637, 27.
Repubblica di Lucca 15, 23, 28, 105, 114, 153, 156, 157, 165, 169, 198, 257, 258, 259, 261, 262, 265, 267; sotto la sua giurisdizione, nel 1244, sono posti Motrone, Montefegatesi e Lugliano, 9; sue riformagioni, 14; trasformazione istituzionale al suo interno, 24; sua cessazione, 30; sua documentazione, 31; per questo periodo sono stati distinti i documenti della Vicaria del Bagno da quelli di ogni singola Comunità, 35; emana ordini e deliberazioni riguardanti la Vicaria, 45; suo stemma con la dicitura "Senatus Populusque Lucensis", 74; concordato relativo ai confini stabiliti con il Granduca di Toscana, 115, 171; suo stemma, 143, 150, 154, 165, 223, 225, 231.
Rettore del Comune di Lucca sue funzioni, 13.
Ricci Francesco Felice cancelliere, 264.
Ricevitori di Cantone decreto di istituzione, 130.
Ricevitori di Prefettura decreto di istituzione, 130.
RIGUZZAIO torrente, 155.
Rinaldi Girolamo cancelliere, 256.
Rocchi Giuseppe stampatore in Lucca, 259, 260, 261.
ROMA 14, 29, 32, 248.
Romiti Antonio sua pubblicazione, 13, 14, 15, 30, 31, 32, 33, 34, 46, 136, 173, 237.
Ruffi Bonetto consigliere del Comune di Controni, 11.
RUOTA è citata nello Statuto di Lucca del 1261, 10.
Rustici Giovanni Battista 86, 87.
Rustici Ottavio 86, 87.
Rustici Silvio q. Ottavio q. Giovanni Battista notaio, sottoscrive il nuovo Statuto della Comunità di Controni del 29 dicembre 1637, 26, 86; notaio, roga l'atto del 29 dicembre 1637 con il quale vengono definiti i confini fra la Comunità di San Cassiano di Controni e quella di San Gemignano di Controni, 87.
Sabatini Bastiano 145.
Sabatini Giovanni di Bastiano stimatore, 145.
Saladini Giovanni Battista commissario, 219.
Salamoncelli consorteria, accetta la nuova struttura politica lucchese, 15.
Sale serie archivistica, 237-239; sue variazioni di prezzo imposte dal Governo lucchese, 238.
SALERNO 29.
Salinaro riceve il sale dal Governo lucchese e lo distribuisce alle famiglie delle Comunità, 237; sue funzioni, 238, 239.
Salvatori Giovanni caporale e stimatore, 145.
Salvestro di Iacopo di Nardo cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Samigniati Giuseppe di Lucca 195.
Sandri Leopoldo studi in suo onore, 32.
Santini Cesare 232.
Santini Niccolao di Cesare creditore della Comunità di Lucchio, 232.
Santini Sigismondo cancelliere, 189.
Santino di Antonio eletto per la Vicinanza di San Cassiano di Controni redige lo Statuto del 1636, 26, 87.
Santo di Giuliano di Pieruccio di Piano di Corsena scrive l'Estimo del Bagno a Corsena, 138.
Sardini Giovanni Battista ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Benabbio, 213.
Sarti Bartolomeo di Domenico cancelliere del Comune di San Gemignano di Controni, 131.
Sarti Domenico 131.
Sarti Lodovico eletto per la Vicinanza di San Gemignano di Controni redige lo Statuto del 1636, 26, 87.
Sarti Sante economo della Chiesa di Brandeglio, 146; ripartisce i terreni della Motta di San Cassiano di Controni, 155.
Sartoi Nicolao notaio, fa parte della Commissione per l'approvvigionamento del grano, 240.
Savarigi degli Antelminelli Guglielmo vicario della Vicaria della Val di Lima, 19.
Savino di Sandro di Baldassarre nominato stimatore per l'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Sbarra Filippo commissario del Bagno a Corsena, 26; cerca un accordo sulle "differenze" con i deputati di San Cassiano di Controni e con quelli di San Gemignano di Controni, 26; annulla gli Statuti del 1636 e del 1637 relativi alla separazione delle Comunità di San Cassiano di Controni e di San Gemignano di Controni, 26; il 29 dicembre 1637 emana un nuovo Statuto relativo alla divisione di San Cassiano e di San Gemignano, 26; stabilisce le modalità delle riunioni dei 20 uomini di San Cassiano e dei 20 uomini di San Gemignano, 27; commissario della Vicaria del Bagno, 47; copia i capitoli dello Statuto del Comune di Controni, 85; ordina di copiare lo Statuto del Comune di Controni, 88.
Scala (della) Mastino di Verona 19.
Scocci Frediano di Rocco stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160.
Scocci Girolamo di Iacopo stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160.
Scocci Iacopo 160.
Scocci Lunardo capitano, 160.
Scocci Rocco,160.
Scocci Rocco del Capitano Lunardo stimatore dei beni della Comunità di Crasciana, 160.
Scrivano gestisce la documentazione archivistica delle Comunità, 33; norme da seguire relative all'annotazione delle Colte a Benabbio, 174, di San Gemignano di Controni, scrive i movimenti di contabilità, 225.
Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell'Università di Roma 32.
Sebastiano di Michele prete, decora l'Estimo di Brandeglio, 145.
Segretari di Stato loro ordine, 100.
Sei Cittadini Deputati sopra le Gabelle Generali notificano che sia eletta una persona che registri lo spostamento dei bozzoli fuori dello Stato Lucchese, 256.
SEIMIGLIA, anche SEI MIGLIA 62, 63; dallo Statuto del 1261 si può ricavare l'elenco delle sue Pievi, 9; zona che si espandeva dalle mura di Lucca per un raggio di circa sei miglia, 31; non soggette alla tutela dell'Offizio sopra i Disordini delle Comunità delle Vicarie, 32; al loro interno deve essere nominata una persona che registri lo spostamento dei bozzoli fuori dello Stato Lucchese, 256.
SERCHIO fiume, 155; la valle superiore è unita al Tribunale di Prima Istanza degli Appennini, 28; notizie storiche sulle sue valli, 28.
Sergiusti Cristoforo cancelliere, 40.
Sergiusti Filippo cancelliere, 171.
Sergiusti Giovanni Battista cancelliere, 256, 257.
Sergiusti Paulino notaio, 231.
Sergiusti Tommaso Gaetano notaio, 260, 261.
SERRAVALLE è citata nello Statuto di Lucca del 1308, 10.
Servi (de') Frati; loro crediti 202; loro partite contabili, 203; loro censi, 203, 204; i loro censi sono riscritti da Francesco di Lelio Nobili, 204-206.
Sesti Giovanni Battista, anche Gian Battista vicario del Bagno, emana una sentenza, 110; sua sentenza relativa ai terreni della Comunità di Vico Pancellorum dove possono pascolare le capre, 113, 115.
Sforza Francesco condottiero dell'esercito fiorentino, 15.
SICILIA 9.
SIENA 35.
Signori di Giustizia approvano e convalidano i capitoli dello Statuto di San Cassiano di Controni, 88.
Silvestri Domenico 151.
Silvestri Giovanni 224.
Silvestri Giovanni di Luca di Domenico cura l'Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Silvestri Luca 151.
Silvestri Michele di Giovanni sindico, segue la compilazione dei registri degli incanti di San Gemignano di Controni, 224.
Sindacati serie archivistica, 247, 248.
Sindaci vedi Sindici.
Sindicati attività di controllo sulle spese della Comunità di San Gemignano di Controni, 223; controllo sugli Amministratori della Comunità di Crasciana, 248.
Sindicatori loro nomina, 50; controllano i libri delle Colte delle rispettive Comunità, 189; loro controllo sulla contabilità di Vico Pancellorum, 237. loro compiti e loro funzioni, 247; loro compenso, 247; collaborano con il Camarlingo alla gestione contabile delle Comunità, 248.
Sindici rappresentano ogni Comunità nel Parlamento di Vicaria, 32, 117, 172; intervengono al Parlamento di Vicaria, 40, 43, 44; loro numero, 44; quelli di Lucchio e di Montefegatesi hanno particolari disposizioni, 44; regole da osservarsi nelle votazioni del Parlamento di Vicaria, 45; sul modo di avanzare proposte nel Parlamento di Vicaria, 45; riferiscono ai propri Consigli l'entità della Colta, 46; convocati dal vicario per le denuncie dei Danni Dati, 62; loro spese di missione, 172; loro funzione nella gestione della contabilità di San Cassiano di Controni, 220; loro funzioni nella gestione del sistema annonario lucchese, 240; nel procedere alla vendita all'asta dei proventi e nel farne atto pubblico i banditori agiscono in qualità di, 253; nominano una persona che registri gli spostamenti della merce fuori dello Stato Lucchese, 257.
Sinibaldi Vincenzo nobile cittadino di Lucca, 197.
Soccida tipologia di contratto per la gestione del bestiame, 246.
Societas Sociorum Balneorum de Corsena vedi Società dei Soci dei Bagni di Corsena.
Società dei Soci dei Bagni di Corsena 11, 12; dona un terreno vicino al Bagno Caldo a Puccio di Gherardo da Gallicano, 10.
Somaschi Guido consigliere del Comune di Controni, 11.
Spada stemma della famiglia, 214, 231.
Spada Agustino Maria ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Benabbio, 214.
Spada Giovanni fa compilare i registri di entrata-uscita di Lucchio, 231.
Spedale di San Luca della Misericordia di Lucca vedi Ospedale della Misericordia di Lucca.
Spinetta vedi Malaspina Spinetta.
Stabbio (di), colonnello riceve danno dalle capre di Mariano Zerbini, 250.
Stagi Cristofano Filippo tenente, originario di Greppolungo vicinanza di Camaiore, 265.
Stagi Giovanni Matteo 265.
Stato di Firenze descrizione dei suoi confini con Lucca, 171.
Stato di Lucca conclude la pace con Firenze e gli vengono restituite le terre del Contado, 21; sua struttura storico-istituzionale, 29; concorda un atto di composizione con le Comunità di Lucchio e Montefegatesi, 44; descrizione dei suoi confini con Firenze, 171.
Statuti del Comune di Lucca serie archivistica, 8, 9, 10, 13, 17, 18, 23, 45, 137, 253.
Statuti delle Comunità 246, 248, 249, 250; serie archivistica, 71-116.
Statuti delle Comunità Soggette serie archivistica, sono conservati nell'Archivio di Stato di Lucca, sono presenti le copie degli statuti di Brandeglio, di Casabasciana e di Montefegatesi, 72.
Statuti Lucchesi lo statuto del 1446 stabilisce le residenze annuali del vicario, 18; quello del 1446 e quello del 1539 impongono la revisione degli Estimi ogni 5 anni, 136; quello del 1446 e quello del 1539 impongono le misurazioni dei terreni ogni 25 anni, 137; quello del 1446 e quello del 1539 diversificano la tassa d'Estimo fra città e campagna, 137.
Statuti della Vicaria della Val di Lima serie archivistica, 24, 39-43, 44, 45, 62.
STAZZEMA 15, 16.
Stefani Andrea membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Stefano di Aloisio sindico di Casoli, 39.
Stefano di Biagio sindico di Lugliano, 39.
Stimatori valutano l'entità e il rimborso dei Danni Dati, 249; sono eletti dai governatori, 249; loro compenso, 249.
Succhi Davinucco consigliere del Comune di Controni, 11.
Taglia delle Cinquantasettemilalire imposta destinata alle spese per la difesa militare del Contado, 20; imposta che grava sui Comuni del Contado, 20; imposta ripartita in base al numero dei "Fuochi", 20; il Bongi ricorda che grava sui "poveri contadini", 20; il tributo in base al trattato del 1342 fra Lucca e Pisa fu sospeso, 20; il tributo si riduce alla metà in base alla nuova convenzione del 1345 fra Lucca e Pisa, 20.
Taglia dei Pedoni imposta destinata alle spese per la difesa militare del Contado, 20; il Bongi ricorda che grava sui "poveri contadini", 20; il tributo in base al trattato del 1342 fra Lucca e Pisa fu sospeso, 20; il tributo fu definitivamente abolito in base alla nuova convenzione del 1345 fra Lucca e Pisa, 20.
Talenti Agustino di Jacopo stimatore, 149.
Talenti Bartolomeo di Nanni da Controni ottiene licenza di estrarre bestie minute, 61.
Talenti Jacopo 149.
Talenti Nanni 61.
Tarpea Fondo Diplomatico, serie archivistica, 13.
Tassa del Bestiame modalità di pagamento, 246.
Tassa del Sale modalità di pagamento, 237.
Tassa della Seta libro di cassa, 60.
Tassazioni della Vicaria serie archivistica, 59-60.
Tegrimi Vincenzo pronuncia un lodo arbitrale, 112.
Tei Bartolomeo 151.
Tei Bastiano di Bartolomeo di Giovanni eletto stimatore per il nuovo Estimo di San Cassiano di Controni, 151.
Tei Benedetto di Giovanni stimatore, 149.
Tei Giovanni 149.
Tei Giovanni 151.
TEREGLIO 10; Estimo di San Cassiano di Controni per i forestieri di, 153.
Terme di Corsena norme statutarie per la loro pulizia, 12.
Testatico tipologia di tassazione, sua funzione in materia di Colte, 173.
Testoni Amaddio stimatore per le Colte di Vico Pancellorum, 191.
Toccio di Bonavere consigliere del Comune di Controni, 11.
Togneri tipografia, 28.
Tognini Giuliano di Iacopo mastro e muratore, nominato stimatore per l'Estimo del Bagno a Corsena, 140.
Tognini Iacopo 140.
Togno di Bastiano conclude l'Estimo di Limano, 163.
Tomasi Cesare commissario del Bagno, 145.
Tomasino di Ventura consigliere del Comune di Controni, 11.
Tomei Antonio di Michele 195.
Tomei Benedetto 149.
Tomei Genio di Benedetto stimatore per l'Estimo di San Cassiano di Controni, 149.
Tomei Michele 195.
Tommasi Girolamo sua pubblicazione, 32.
Tonio di Paolo sindico di Vico Pancellorum, 39.
Tori Giorgio sua pubblicazione, 13, 31, 34; curatore degli atti del Convegno su Salvatore Bongi, 30.
TORINO 15, 32.
TORRE villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo Estimo, 152.
TOSCANA i suoi ceti dirigenti nell'età tardo comunale, 15; annessione dello Stato Lucchese, 30; linea giurisdizionale che la divide dallo Stato Lucchese, 114.
TRE POTENZE termine di confine, 114.
Trenta stemma della famiglia, 230, 235.
Trenta Mutio deputato, ordina di riformare il registro di entrata-uscita di Casoli, 217; deputato, fa compilare il registro di entrata-uscita di Vico Pancellorum, 235.
Trenta Silvestro membro dell'Offizio di Munizione Stabile, 242.
Trenta Tommaso deputato, fa compilare il registro di entrata-uscita di Lucchio, 230.
Tribunale di Prima Istanza degli Appennini dal 1802 gli viene aggregato Bagni di Lucca, 28; dal 1802 include la Valle superiore del Serchio, 28.
Tucci suoi debitori, 202.
Tucci Giuseppe computista, conserva il libro campione dei creditori di Crasciana, 226; computista, sua contabilità inerente Crasciana e gli Eredi Cavallari, 226.
Tucci Pietro sue riscossioni, 206.
Tuccio Bonaveri consigliere del Comune di Controni, 11.
Uberti Luporo consigliere del Comune di Controni, 11.
Ufficio Centrale per i Beni Archivistici 32.
Ugolini Antonio controlla le Colte di Crasciana, 183.
Ugolini Giovanni membro del collegio che redige l'atto di "composizione" per Vico Pancellorum, 22.
Uliviero di Piero 195.
Upettini Ciardo consigliere del Comune di Controni, 11.
Ursi Nardo consigliere del Comune di Controni, 11.
VAL DI LIMA, anche VALDILIMA 7, 22, 54, 148, 217; citata nello Statuto di Lucca del 1308, 10, 12; sue notizie, 11; alcune delle sue terre vengono occupate da Francesco Sforza, 15; divisa da Lucca per un breve periodo, 17.
VAL DI ROGGIO 145; vedi Val di Roggio.
VAL DI ROGGIO vedi Val di Roggio.
VALDARNO citato nello Statuto di Lucca del 1308, 10; citato nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
VALDINIEVOLE citata nello Statuto di Lucca del 1308, 10; citato nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
VALLERIANA citata nello Statuto di Lucca del 1308, 10; citata nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
Vanni Giovanni Battista Francesco commissario, 53.
Vanni Giovanni Jacomo deputato, approva le partite degli assegnatari degli incanti di San Gemignano, 224, 225.
Vecoli Jacopo notaio, 61.
Veglio (del) Nicolao dominus, accetta la nuova struttura politica lucchese, 15.
Veglio (del) Uberto vicario della Vicaria della Val di Lima, 19.
Veglio (del) Veglio vicario della Vicaria della Val di Lima, 19.
VENEZIA stipula la pace con Milano il 20 novembre 1441, 17.
Ventura di Battista conclude l'Estimo di Limano, 163.
VERGINE luogo detto, 145.
VERONA 19.
Vescovo di Lucca sua Iura, 63; separa le Parrocchie di Corsena e di Ponte a Serraglio, 28.
Vessillifero della Repubblica di Lucca fa controllare i conti di Benabbio, 211.
Vessillifero di Giustizia di Lucca sua funzione in materia di Statuti, 40; elegge i banditori in base allo Statuto del 1446, 253.
VETRIANO 145.
VETTEGLIA 155; villa di San Gemignano di Controni, 27, 156, 157; suo Estimo, 152.
VIAREGGIO viene occupata dall'esercito di Francesco Sforza, 15.
Vicaria, anche Vicarie luogo di conservazione dei suoi documenti, 29; sua composizione, 32; nomina una persona che registri lo spostamento dei bozzoli fuori dello Stato, 256.
Vicaria del Bagno, anche Vicharia del Bagno, del Bagnio 46-55, 57, 58, 59, 60, 61, 71, 102, 105, 114, 145, 153, 156, 157, 165, 169, 198, 204; acquista una casa dallo Spedale di San Luca della Misericordia di Lucca, 18; suo Statuto, 42; suoi Censi, 43; suoi Parlamenti, 46, 47-54; suoi notari, 48; inventario delle "Robbe", 48; deve pagare la metà delle spese per i lavori fatti al Ponte alla Maddalena, 48; sentenza con la Comunità di Diecimo, 48, 49; Estimo, 54, 144; libro delle Riscossioni, 61; riceve bandi e leggi a stampa, 255.
Vicaria di Barga sue gabelle date a provento 19.
Vicaria del Borgo 48; deve pagare la metà delle spese per i lavori fatti al Ponte alla Maddalena, 48.
Vicaria di Bozzano, sue gabelle date a provento, 19.
Vicaria di Castiglione Garfagnana sue gabelle date a provento, 19.
Vicaria di Coreglia,145, aggregazione di Montefegatesi alla, 23.
Vicaria di Corelia vedi Vicaria di Coreglia.
Vicaria di Massa Lunese sue gabelle date a provento, 19.
Vicaria di Pescaglia 145.
Vicaria di Pietrasanta sue gabelle date a provento, 19.
Vicaria Terrarum Civium et Vallis Lime circoscrizione amministrativa, 12.
Vicaria di Valdilima 57.
Vicaria della Val di Lima 9,12,52,54,55, 56, 72, 138, 145, 150, 174, 207, suo statuto, 39, 40, 41. 42, 42, 62; sua delibera, 42, legalità delle adunanze, 44; sua composizione, 44; decreto relativo alla, 90; Comuni che la compongono, 8; nel 1372 non ha più titolo aggiunto di "Terme de' Cittadini", 13; cede all'esercito fiorentino dopo la caduta del Guinigi, 15; atto di sottomissione all'esercito fiorentino del 18 novembre 1439, 16; suoi sindaci e procuratori, 16; viene restituita allo Stato Lucchese con atto del 28 Marzo 1442, 17; è composta da 16 Comunità in base allo Statuto del 1308, 17; nel 1685 acquista al Bagno alla Villa una sede abitativa per il Vicario, 18; sue gabelle date a provento, 19; sua "composizione" del 22 Marzo 1449, 21; separazione di Montefegatesi dalla, 23; nello Statuto del 1539 comprende di nuovo Montefegatesi, 23; aggiunte alla "composizione" con lo Stato Lucchese del 1449, 23; sue spese ordinarie e straordinarie, 24; il suo ordinamento cessa nel 1802, 28; criterio di ordinamento e inventariazione della sua documentazione, 35.
Vicaria della Valleriana sue gabelle date a provento, 19.
Vicaria Vallis Ariane et Plebatus Ville Bassilice circoscrizione amministrativa, 8.
Vicaria Vallis Lime et Terrarum Civium così è citata nella prima metà del XIV secolo, 9.
Vicaria Vallis Lime et Terre Civium così è citata nel privilegio del 1369 di Carlo IV di Boemia, 13.
Vicaria di Villa 48 49, fede tratta dai suoi registri, 48, 49.
Vicaria di Villa Basilica 114.
Vicariato,10.
Vicariatus Terrarum Civium et Vallis Lime, ne fanno parte ventisei comuni, 8; così è citato nello Statuto del 1308, evidenziando "Terrarum Civium", 9.
Vicarie Danni Dati nelle, 63; loro amministrazione contabile, 207; loro elenco e tipo di cero da portare alla Processione di Santa Croce, 9; sue gabelle date a provento, 19; dalla metà del sec. XVII hanno un Deputato o un Protettore, 24; la loro amministrazione è controllata dall'Offizio sopra i Disordini, 24; poi Commissarie, composte da Comunità, 31;godono ampia libertà nella gestione amministrativa, 31, 32, 33; con il Governo dei Baciocchi divengono Mairie, 33.
Vicario 10, 63, convoca il Parlamento, 43; riceve le denuncie per Danni Dati, 62; convoca la Guardia, l'Offitiale e il Sindico del Comune, 62; ha la qualifica di "miles" prima di entrare in carica, 18; fa convocare i Sindici a Parlamento, 19; sua residenza in località diverse: Benabbio, Casabasciana, Controni e Corsena, 18; presiede le riunioni di Parlamento, 45; diretto rappresentante dello Stato Lucchese, 31-32; amministra la giustizia, 31-32; stabilisce le tassazioni, 32.
Vicario dei Bagni sua notificazione, 96.
Vicario del Bagno giudica sulla lite tra i pastori di capre di Vico Pancellorum e la Comunità, 111; suo salario, 18.
Vicario poi Commissario di Val di Lima o de' Bagni di Lucca dagli Atti Civili emerge la durata della carica di vicario, 18; serie archivistica, 19, 32.
Vicario di Coreglia è competente per l'amministrazione della giustizia nella Comunità di Montefegatesi, 22.
Vicario della Vicaria della Val di Lima suo salario, 18.
Vicaria di Pischagla vedi Vicaria di Pescaglia.
Vihcaria Valdilima vedi Vicaria della Val di Lima.
VICO PANCELLORUM, anche VICHO PANCELORO 61, 110, 135, 168, 187, 201, 234, 235, 236, 251; suo Sindico, 39: è rappresentato nel Parlamento vicariale, 44; Comunità, 56; descrizione e stima, 58, 59; stemma, 58; tasse sulla Seta, 59; Statuti, 72; suoi Statuti, serie archivistica, 110-116; sue Deliberazioni, serie archivistica, 135-136; suo Estimo, serie archivistica, 168-171; sue Colte, serie archivistica, 187-194; suoi Censi e Appoggi, serie archivistica, 201-207; sua Contabilità, serie archivistica, 234-237; suoi Appoggi, 235; suoi Danni Dati, serie archivistica, 251; Comunità della Vicaria della Val di Lima in base allo Statuto del 1308, 17.
Vieusseux editore, 32.
VILLA BASILICA citata nello Statuto di Lucca del 1308,10; citata nello Statuto di Lucca del 1342, 13.
Vitaggi Mariano del Capitano Pellegrino accusato di essere andato in Comune col bastone, 250.
Vitale di Riccio consigliere del Comune di Controni, 11.
VITIANA, anche VITHIANA 202.
Viviani Augustino di Giovanni cancelliere della Comunità di Benabbio, 144.
Viviani Domenico di Raffaello eletto per "accomodare e dichiarare" i Censi di Benabbio, 211.
Viviani Prunello consigliere del Comune di Controni, 11.
VIZZATA Villa di San Cassiano di Controni, 27, 150, 151; suo estimo, 152.
Volto Santo pubblicazione, 7.
Zerbini Bartolomeo stimatore per le Colte di Vico Pancellorum, 191.
Zerbini Giovanni Domenico di Lodovico stimatore di beni per l'Estimo di Vico Pancellorum del 1777, 170.
Zerbini Mariano le sue capre pascolano abusivamente per le selve del colonnello di Stabbio.



Archivio di Stato di Firenze

Atti Pubblici, Riformagioni 28 marzo 1442

Archivio di Stato di Lucca

Anziani al Tempo della Libertà, Deliberazioni n. 235, n. 244, n. 267
Archivio dei Notari parte II, n. 2671, n. 3388
Capitoli n. 2, n. 20, n. 28, n. 52
Consiglio Generale, Leggi n. 471, n. 473
Consiglio Generale, Riformagioni Pubbliche n. 1, n. 5, n. 14, n. 15, n. 16, n. 17, n. 20, n. 33, n. 37, n. 40, n. 43, n. 70, n. 108, n. 114, n. 125, n. 128, n. 154
Diplomatico, Notari 1288 luglio 2
Diplomatico, Opera di Santa Croce 1291 aprile 3
Diplomatico, Tarpea 1369 giugno 6
Opera di Santa Croce n. 2
Statuti del Comune di Lucca n. 1, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6, n. 10, n. 13, n. 17
Statuti delle Comunità Soggette n. 32
Vicario poi Commissario di Val di Lima o de' Bagni di Lucca, Atti Civili n. 2, n. 4, n. 8

Archivio storico del Comune di Bagni di Lucca

Censi e Appoggi n. 217
Danni Dati n. 297
Estimo n. 19, n. 116, n. 124
Parlamenti n. 6
Pascoli n. 21
Statuti n. 1, n. 46, n. 48, n. 52
Tassazioni n. 20



Bandi lucchesi del secolo Decimoquarto, tratti dai registri del R. Archivio di Stato in Lucca, a cura di Salvatore Bongi, Bologna, Tip. Del Progresso, 1863.
DOMENICO BARSOCCHINI, Ragionamento sul Volto Santo, in Memorie e documenti per servire all'istoria del Ducato di Lucca, t. V, p. I, Lucca, Bertini stampatore, 1844.
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Salvatore Bongi nella cultura dell'Ottocento. Archivistica, Storiografia, Bibliologia, a cura di Giorgio Tori, Lucca, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per gli Archivi, 2003, pp. 910, 2v.
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GIROLAMO TOMMASI, Sommario della storia di Lucca dall'anno MIV all'anno MDCC, Firenze, G. P. Vieusseux, 1847, pp. XXXIV, 252.
GIORGIO TORI, Inventario dell'archivio storico di Coreglia Antelminelli, Lucca, Pacini Fazzi, 1983, pp. 296.



Per quanto riguarda le pubblicazioni di carattere puramente archivistico, relative alla documentazione conservata nell"Archivio Storico del Comune di Bagni di Lucca, è da ricordare in primo luogo il censimento degli Archivi di Stato (Gli Archivi di Stato al 1952. Appendice, Ministero dell"Interno, Direzione Generale Amministrazione Civile, Ufficio Centrale Archivi di Stato, Roma, 1952, p. 495) che, in appendice, ha offerto un elenco molto sommario della documentazione oggetto del presente lavoro.
Una descrizione più analitica delle unità archivistiche compare in due lavori, scritti da Elio Conti (Notizie degli Archivi Toscani, in "Archivio Storico Italiano", CXIV, II-III (1956), pp. 332-333) e da Renzo Ristori (Notizie degli Archivi Toscani, in "Archivio storico Italiano", CXVIII, III-IV (1960), pp. 317-318), che furono perfezionati da una successiva pubblicazione di Giulio Prunai (Gli Archivi Storici dei Comuni della Toscana, in Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, Roma, 1963, pp. 195-197) che, certamente, risulta più ricca di indicazioni rispetto alle precedenti.
Uno studio di Laura Giambastiani (La struttura dell"Archivio preunitario del Comune di Bagni di Lucca, in Modelli a confronto: gli Archivi Storici Comunali della Toscana, a cura di Paola Benigni e Sandra Pieri, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, Firenze, 1996, pp. 139-147) contribuì a fornire maggiori indicazioni sulla consistenza del patrimonio documentario di Bagni di Lucca, evidenziando gli elementi archivistici che non trovavano corrispondenti in altri archivi comunali del territorio lucchese ed analizzando, in maniera sintetica, le caratteristiche istituzionali e la struttura territoriale, amministrativa e burocratica dello Stato. Un inventario relativo agli Statuti delle Comunità della Vicaria della Val di Lima è stato pubblicato da Laura Giambastiani (Gli antichi Statuti delle Comunità della Vicaria della Val Di Lima. Inventario, Comune di Bagni di Lucca, 2002), e accompagnato da una descrizione analitica di ogni unità archivistica.
In riferimento alle edizioni delle fonti documentarie specifiche è da segnalare la pubblicazione di Alessandro Carina (Notizie storiche sul Contado Lucchese e specialmente sulle valli del Lima e dell"alto Serchio, Lucca, Tip. Giusti, 1871) contenente la trascrizione dello Statuto della Vicaria della Val di Lima del 1553, composto da 23 capitoli, dello Statuto del 1576, formato da 15 capitoli e dello Statuto del Comune di Corsena del 1612, strutturato in 54 articoli. Precedentemente lo stesso Alessandro Carina (Degli Statuti di Bagni a Corsena e di quelli della Vicaria di Valdilima, in "Rivista dei Comuni Italiani", vol. VI, fascicoli 1 e 2, Milano, 1862, pp. 1-19) aveva trascritto i titoli dei capitoli dello Statuto vicariale del 1576 e di quello del Comune di Corsena del 1612, fornendo, per ognuno di essi, una sintesi del contenuto.
Giuseppe Del Chiappa aveva curato la trascrizione integrale della copia dello Statuto di Montefegatesi del 1740 (Statuto agrario di Montefegatesi in Valdilima. Dalle carte del R. Archivio di Stato in Lucca, Lucca, Tip. Benedini-Guidotti, 1869), conservato presso l"Archivio di Stato di Lucca, nella serie Statuti delle Comunità Soggette, anche Bruno Cherubini pubblicò un'altra serie di decreti della stessa Comunità (I decreti della Comunità di Montefegatesi, in Montefegatesi nella storia, Lucca, Il Corriere di Bagni di Lucca, 1965, pp. 32-52) precedenti a quelli trattati da Giuseppe Del Chiappa e conservati presso un privato
Infine lo Statuto di Crasciana del 1620 è stato oggetto di studio e di pubblicazione da parte di Antonio Romiti (Momenti di vita a Crasciana tratti dalla legislazione comunale Seicentesca, in "Rivista di Archeologia, Storia e Costume", XVII, 2-3 (1989), pp. 17-30) il quale ha preso in esame e commentato tutte le disposizioni inserite nel documento.



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Codifica:
Marco De Vita, aprile 2010
Paolo Santoboni, revisione, maggio 2010