Livello: serie
Estremi cronologici: 1746 mag. - 1754Consistenza: 6 unità
Nel 1675 il granduca di Toscana, nel quadro di una generale
operazione di ridimensionamento dei suoi possedimenti, costituì in feudo la propria
grande fattoria di Bellavista, concedendola, col titolo di marchesato, al ricco
mercante empolese Francesco Feroni
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Costui, nel 1691, chiese ed ottenne l'autorizzazione a
riscuotere direttamente, sul territorio del feudo, tanto la tassa del macinato che
quella del sale, in precedenza amministrate e riscosse dai comuni di Buggiano e di
Massa e Cozzile, originariamente competemti in tale materia
2
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Quando, con la riforma commutativa,
l'amministrazione di tali imposizioni fu attribuita alle comunità riformate, alcuni
esemplari tratti dalla documentazione del feudo vennero trasferiti presso le
cancellerie commutative per poter redigere, sulla base dei dati in essi contenuti, i
nuovi ruoli fiscali.
Solitamente, dopo tali operazioni si provvedeva alla
restituzione del materiale utilizzato come fonte; nel caso di Massa e Cozzile esso è
rimasto custodito nell'archivio della comunità. Date le sue particolari
caratteristiche si è ritenuto opportuno raccoglierlo in una serie autonoma
collocata, però, immediatamente dopo quella principale cui è strettamente collegata
dal punto di vista tecnico oltre che storico.
Per ulteriori informazioni sul
feudo di Bellavista si rinvia all'introduzione alla serie Cause civili.