Livello: serie
Estremi cronologici: 1663 - sec. XVIIIConsistenza: 31 unità
Come già si è accennato
1
, il
comune di Massa e Cozzile rientrava nel distretto dello Stato fiorentino e per
questo i lavoratori della terra erano esenti dalle imposizioni dette decimino e
testanti che, nel contado, colpivano rispettivamente i mezzadri e coloro che non
rientravano in quest'ultima categoria, pur non possedendo beni immobili
2
.
Tali
imposizioni, nondimeno, erano sostituite, sul territorio comunale, da una
contribuzione locale introdotta e regolamentata dagli statuti comunitativi: la tassa
di teste e bestie
3
. Essa
veniva imposta in ragione del numero dei componenti di ciascun nucleo familiare dai
diciassette ai sessant'anni di età, ivi compresi gli eventuali prestatori d'opera
che in esso convivessero, e dei capi di bestiame da carne, latte o lavoro che la
famiglia possedeva.
Con un procedimento analogo a quello visto per la tassa del
macinato e per la tassa del sale, alle solite denunzie dei capifamiglia seguiva il
riscontro da parte dei deputati della comunità, la ripartizione della somma da
pagare per ogni famiglia e la compilazione del dazzaiolo da affidare al camarlingo
per la riscossione
4
.
Forse perché relativa ad una imposizione
locale, la documentazione è pervenuta abbastanza frammentaria e lacunosa. Oltre al
materiale descritto di seguito, altro è contenuto nel pezzo n. 869 del presente
inventario.