Livello: sottoserie
Estremi cronologici: 1767 - 1777Consistenza: 6 unità
L'inventario dell'archivio comunale compilato nel 1835 definiva
così una imposizione universale straordinaria introdotta con motuproprio
granducale dell'11 giugno 1767 e applicata a norma della circolare del
magistrato dei Nove del 13 giugno seguente
1
. Essa colpiva tutti i "Poderi, e
Terre spezzate" delle comunità del granducato, aveva corso biennale e doveva
servire "per supplire alle spese occorse necessariamente in sollievo
dell'Universale negl'urgenti Bisogni della Corrente Annata 1767"; venne
rinnovata, biennio per biennio, quattro volte, sino al 1776
2
.
Ciascun bene immobile veniva riscontrato sull'estimo a cura di una
delegazione di tre stimatori presieduta da un esperto geometra e stimato al
valore corrente in scudi; ciascuno di essi era poi classificato, secondo il
valore di stima, in sei classi a ciascuna delle quali corrispondeva una imposta
fissa. Al solito, la classificazione era compiuta da un'apposita deputazione
locale con la redazione di un reparto sulla cui base il cancelliere preparava il
dazzaiolo da consegnare al camarlingo per la riscossione.
La documentazione
pervenuta consiste nel reparto della tassa, comprensivo di una completa
descrizione del territorio di Massa e Cozzile, e in cinque dazzaioli
corrispondenti alle cinque biennalità che furono riscosse.