Livello: serie
Estremi cronologici: 1940 - 1966Consistenza: 4 unità
Fino dal 1865 fu resa obbligatoria in tutti i comuni del regno l'assistenza
medica gratuita di medici e levatrici, ma non fu prevista l'erogazione di sussidi di
spedalità. In Toscana, tuttavia, richiamando in vigore le disposizioni granducali
del 28 febbraio 1818 (confermate con motuproprio del 6 luglio 1833), venne stabilito che, dal 1
gennaio 1865, il pagamento delle rette di spedalità degli infermi poveri fosse posto
a carico dei comuni d'appartenenza degli stessi. Per l'identificazione dei bisognosi
si provvide alla compilazione di appositi elenchi da rinnovarsi annualmente e da
sottoporsi all'approvazione della giunta municipale. Ai fini del pagamento delle
spese di degenza ospedaliera dovute e del recupero di quelle anticipate ai degenti
non poveri, vennero impostati i Registri delle spedalità, contenenti i dati relativi
a ciascun ricoverato.
Dopo l'unificazione del regno, grazie alle leggi sulla
sanità pubblica che poi confluirono nel testo unico delle leggi sanitarie del 1907,
tale obbligo fu esteso a tutti i comuni.
Nel 1978, con l'istituzione del
servizio sanitario nazionale, cessarono tutte le competenze del comune in materia di
assistenza.
La serie comprende quattro registri partitari per il pagamento
delle spese di spedalità, per gli anni 1940-1966. La documentazione relativa al
periodo precedente si trova nelle buste della serie IX. Carteggio e atti degli affari comunali.